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“Spoleto incontra Venezia”: Il futurismo di Matteo D’Errico ottiene particolari consensi elogiativi

Si è conclusa di recente con forte risonanza mediatica la grande mostra di “Spoleto incontra Venezia” a cura del Professor Vittorio Sgarbi, allestita dal 28 Settembre al 24 Ottobre 2014, con la direzione del manager produttore Salvo Nugnes, nel contesto veneziano di due affascinanti edifici secolari, il Palazzo Falier e il Palazzo Rota-Ivancich. Nel selezionato parterre di artisti partecipanti lo scultore di matrice futurista Matteo D’Errico ha ricevuto significativi riconoscimenti di apprezzamento.

 

Sulla sua peculiare espressione stilistica di originale sperimentazione è stato commentato “Nel rispetto dell’essenza dei componenti utilizzati, squisitamente tecnica, quali l’alluminio, il rame, la bachelite, i materiali plastici e altre misteriose leghe isolanti, le opere non mostrano integrazioni cromatiche, esibite invece negli sgargianti cavi elettrici. Si tratta di arte generata dal riciclo di materiali, che rimanda ad una concezione sociale per nulla ludica, anzi contraddittoria di una società dei consumi, che produce scorie inutilizzabili e inquinanti. Arte, che si attesta come momento di denuncia, ma che ritrova in se stessa una funzione comunicativa, rinascendo a nuova vita. Archeologia e modernità, geometria e visione idealistica dell’architettura urbana convivono con esercizi di pura fantasia. È artefice di una ricerca artistica con connotati sociali, in cui lo spettatore viene chiamato in causa con la possibilità di inventare ed interpretare a sua volta la realtà immaginata”.

 

D’Errico considera tra i principi ispiratori del suo eclettico modo di fare e concepire l’arte, il Minimalismo, lo Spazialismo, il Realismo e il Serialismo, dai cui trae spunti per rivisitare, riassemblare e trasformare con innata arguzia ideativa e progettuale oggetti, elementi e componenti di svariata tipologia creando delle vere e proprie “molecole d’arte” avveniristiche e innovative.

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Grandi consensi per il vernissage inaugurale della mostra di Piercarlo Malinverni “l’artista della Casa Reale dei Savoia”

 

Nell’esclusiva Milano Art Gallery in via Alessi 11 a Milano, si è svolto con grandi consensi il vernissage inaugurale della mostra “Le Dive nell’arte” di Piercarlo Malinverni, detto “L’artista della Casa Reale dei Savoia”, in data 23 marzo. La pregiata esposizione di opere, organizzata dal noto manager produttore Salvo Nugnes, resterà in loco fino al 7 Aprile. Hanno presenziato all’importante evento anche rinomati personaggi come lo scrittore Andrea Pinketts, che ha espresso significativi commenti di apprezzamento verso l’artista, un gruppo di comici della popolare trasmissione Zelig, la giornalista volto tv Mediaset Annamaria Consolaro, nonché rinomate personalità dal “sangue blu”.

 

Le opere sono in buona parte dedicate alle mitiche attrici e dive nazionali e internazionali del cinema degli anni cinquanta e sessanta, come simbolico omaggio a queste eteree ed eterne bellezze senza tempo, che vengono rievocate in tutto il loro ammaliante splendore attraverso le suggestive raffigurazioni. In tal modo Malinverni sviluppa un interessante legame in parallelo tra mondo del cinema e mondo dell’arte, intesi come universi intercomunicanti per diffondere un linguaggio espressivo universale, che si congiunge in armonioso intreccio con i messaggi subliminali inseriti nelle immagini rappresentate che l’occhio attento e sensibile dell’osservatore deve carpire e interpretare.

 

L’organizzatore Salvo Nugnes, parlando dell’appassionata vocazione di Malinverni dice “Fin dal primo contatto di approccio conoscitivo con Piercarlo Malinverni ne ho da subito percepito la spontanea e innata propensione artistica. Ho colto in lui una personalità versatile e un’indole carismatica, attraverso cui si è cimentato nella duplice dimensione di autorevole professionista della medicina e di talentuoso artista dalla fantasiosa abilità creativa. All’appassionata vocazione per l’arte coniuga quella spiccata sensibilità, quella calorosa umanità, quell’intensa energia positiva, che dimostra anche nel ruolo di esperto medico, tracciando un significativo legame di connessione virtuale in perfetto equilibrio tra i due ambiti, seppur così diversi, per unirli ad intreccio simbolico nel suo percorso esistenziale“.

 

Nel novero  degli affezionati estimatori e collezionisti di Malinverni ci sono i membri della Casa Reale dei Savoia, che ormai da molto tempo lo seguono nel suo multiforme percorso e con i quali ha instaurato un rapporto di solida amicizia. Di loro racconta “l’incontro con i Savoia è datato negli anni, abbiamo frequentazioni comuni in Corsica, in particolare presso l’Isola di Cavallo. Inoltre, sono loro consulente medico di fiducia. Mi hanno commissionato diversi lavori, tra cui opere legate ad atmosfere e scenari marini ed altre creazioni connesse ad espressioni di matrice astratta, di tipo informale-materico, su cui attualmente sto concentrando la mia evoluzione di ricerca e sperimentazione“.

 

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