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La ristrutturazione edilizia a Parma per migliorare la classe energetica

In Italia da diversi anni vi è l’obbligo di redigere l’Attestato di Prestazione Energetica (APE) nel caso di compravendita di case o appartamenti, ma anche prima di stipulare contratti di locazione e quando si costruiscono o ristrutturano edifici.

Tutti gli aspetti base che riguardano questo documento sono contenuti nel D.M. 16 giugno 2009 “Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici”, nelle successive modifiche e in altre normative di settore.

Alcuni aspetti che meritano di essere menzionati è che non è possibile eseguire autodichiarazioni in classe “G” di edifici con ridotta efficienza energetica la cui superficie è inferiore o pari a 1000 mq, e che inoltre l’APE non è obbligatoria per gli edifici nei quali non deve essere garantito il comfort abitativo (es. ruderi, stabili ancora in costruzione…).

Se in seguito a una certificazione energetica emergesse che la propria abitazione è in una classe molto bassa, ad esempio la F o la G, si potrà decidere di realizzare interventi di ristrutturazione per migliorare l’efficienza energetica dell’edificio. Per eseguire lavori di ristrutturazione edilizia a Parma ci si potrà rivolgere agli esperti di Arteco, i cui progetti chiavi in mano sono garanzia di qualità e attenzione a ogni dettaglio.

Per maggiori informazioni visita il sito artecoparma.it.

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Certificazione energetica cos’è, a cosa serve e come si ottiene

La certificazione energetica è un attestato con l’attribuzione di specifiche classi prestazionali. Si tratta di uno strumento di orientamento del mercato nella direzione della valutazione degli edifici con il miglior rendimento energetico. Questo permette ai cittadini di poter valutare che prestazione energetica ha un edificio e successivamente può confrontarla con valori tecnicamente raggiungibili, all’interno di un bilancio costi/benefici.
Per ottenere l’attestato di certificazione energetica occorrono dei documenti specifici in modo tale da poter lavorare in maniera precisa su tutto l’edificio. Possiamo per esempio annotare una planimetria dell’abitazione, l’anno di costruzione dell’immobile, la provincia e la città di locazione dell’edificio, i dati e le carte catastali del suddetto immobile, le caratteristiche di isolamento e, se è disponibile, il documento relativo alla legge 10/91.
Ci sono dei casi in cui l’attestato di certificazione energetica è obbligatorio. Per esempio se l’edificio è di nuova costruzione, se c’è bisogno di fare un intervento di ristrutturazione che includa un ampliamento del volume dell’edificio, se si vuol fare un intervento che coinvolge più del 25% della superficie disperdente dell’edificio; nel caso in cui si vuol recuperare a fini abitativi un sottotetto esistente; si vuol accedere agli incentivi, per esempio alla detrazione fiscale del 55%; vendere o acquistare un edificio o un’unità immobiliare; si vuol stipulare un contratto di affitto riferito ad una o più unità immobiliari; voler intervenire sull’impianto termico compresa l’installazione di uno nuovo o la sostituzione del generatore di calore.

Possiamo passare adesso a parlare di cosa certifica l’attestato di certificazione energetica. Per il calcolo della certificazione energetica il tecnico deve valutare una serie di aspetti, a partire dalla zona climatica. Quindi dovrà valutare la posizione e l’orientamento dell’edificio, le sue caratteristiche termiche, l’impianto di condizionamento e di ventilazione, di riscaldamento e di produzione dell’acqua sanitaria, nonché la presenza di sistemi ad energia rinnovabile e pulita (fotovoltaico, eccetera). Infatti, secondo le linee guida per la certificazione energetica, la prestazione energetica complessiva di un immobile si può esprimere con l’indice di prestazione energetica globale EPgl, che altro non è che la sommatoria di altri indici e cioè di EPi, ossia l’indice che rappresenta la prestazione energetica per la climatizzazione invernale, di EPacs, e cioè l’indice di prestazione energetica per la produzione di acqua calda sanitaria, di EPe, ossia l’indice di prestazione energetica per la climatizzazione estiva e di EPill, ossia l’indice di prestazione energetica per l’illuminazione artificiale. Si tenga conto che, come dicono le linee guida, nel caso di edifici residenziali tutti gli indici sono espressi in kWh/mq all’anno, mentre nel caso di altri edifici (residenze collettive, terziario, industria) tutti gli indici sono espressi in kWh/m3 all’anno. Espletate queste valutazioni (eventualmente supportate da strumentazione idonea e da software dedicati), il tecnico sarà in grado di assegnare l’indice di prestazione energetica e dunque la classe energetica di merito.

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Corsi Online Sicurezza Sul Lavoro

StudioGamma offre corsi online a distanza per le imprese e per i professionisti interessati ad ampliare le proprie conoscenze e a migliorare la propria competitività in ambito lavorativo. StudioGamma opera da oltre quindici anni nel settore e si impegna a formare professionisti di alto livello con un valido corso sicurezza sul lavoro.

Secondo quanto stabilito dal D.Lgs. 81/08 ogni addetto alla sicurezza in azienda deve essere formato adeguatamente, al fine di garantire l’effettiva sicurezza degli impiegati e dell’ambiente lavorativo. StudioGamma si occupa proprio della formazione dei responsabili della sicurezza, proponendo un efficace corso online D.Lgs. 81/08.

L’offerta formativa è ampia ed i corsi 81/08 sono accessibili facilmente online. Inoltre, StudioGamma offre la possibilità di ricevere corsi in house o in aula, al fine di soddisfare le esigenze di ogni singolo cliente. Fra i corsi più richiesti troviamo il corso sicurezza, il corso coordinatore sicurezza cantieri e i corsi rspp.

I corsi rspp (Responsabile Servizi di Prevenzione e Protezione) sono stati progettati seguendo minuziosamente quanto stabilito dall’articolo 32 comma 2 del D.Lgs. 81/08 e dalla conferenza Stato-Regioni del 26 Gennaio 2006. E’ stato poi aggiornato rispettando la L. 98/13, emanata a seguito del Decreto del “Fare” D.L. n. 69/2013.

Ai dirigenti StudioGamma offre un corso online dirigenti della durata di sedici ore, per imparare a gestire ed organizzare la sicurezza, individuare e valutare i rischi, comunicare con e formare i propri lavoratori. Al termine del corso tutti i partecipanti riceveranno un attestato di frequenza.

StudioGamma si occupa anche della formazione degli energy manager del futuro, proponendo loro un esaustivo corso formazione online (con attestato riconosciuto) della durata di quaranta ore, grazie al quale il cliente imparerà a conservare ed utilizzare in modo razionale l’energia. Restando in ambito energetico, StudioGamma offre un corso riservato alla certificazione energetica degli edifici ed un corso di sedici ore riguardo il rischio elettrico PES PAV.

Corsi online più brevi, ma non per questo meno importanti, sono il corso rischio stress (otto ore, interamente online) ed il corso rischio rumore (quattro ore, interamente online). Entrambi i corsi sono molto richiesti e fino ad oggi i clienti di StudioGamma hanno espresso pareri molto positivi riguardo il servizio offerto.

Per maggiori informazioni si prega di visitare – www.studiogammaonline.it

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Certificazione energetica: solo il 53% degli immobili in vendita è in regola

Dal primo gennaio 2012 l’obbligo della certificazione energetica degli edifici in vendita o in affitto è legge anche in Italia, ma secondo un’analisi di Immobiliare.it (www.immobiliare.it), sito leader del settore con oltre 800.000 annunci disponibili ogni giorno, ad un anno dall’entrata in vigore della norma solo il 53% degli annunci di vendita e appena il 37% di quelli in affitto è in regola. L’attestato di classificazione energetica (ACE) è uno strumento di trasparenza molto importante per il consumatore perché offre la possibilità di conoscere, prima ancora di acquistare l’immobile, quanto incideranno i consumi energetici nella gestione dell’immobile, ma purtroppo in pochi lo sanno.

«Quello che emerge dalla nostra indagine, – spiega Carlo Giordano, Amministratore Delegato di Immobiliare.itè che per evitare i costi della perizia, sovente si ricorre ad un’autocertificazione in classe G, pratica peraltro non legalmente valida né consentita, con l’intento di classificare realmente l’immobile solo all’atto del rogito; questo è espressione di una forte resistenza da parte dei proprietari che, scoraggiati dai lunghi tempi di vendita, sono disposti a spendere solo dopo aver trovato l’acquirente.»

Le parole di Giordano trovano conferma nei numeri: sugli oltre 60.000 annunci in mano ai privati presi in considerazione nell’analisi, solo l’11% ha una certificazione valida. La percentuale sale al 46% per gli annunci gestiti da agenzie immobiliari indipendenti, al 58% per quelli gestiti da intermediari affiliati a grandi gruppi (dotati di sistemi di certificazione dalle sedi centrali) e addirittura al 97% per quelli proposti direttamente dai costruttori per i quali, però, la certificazione energetica è un obbligo fin dalla fase progettuale.

L’ACE viene redatto a seguito dell’analisi degli indici di prestazione energetica del sistema di raffrescamento, di riscaldamento e di produzione di acqua dell’immobile: in breve, un edificio classificato in buona classe energetica (A+, A e B) avrà elevata efficienza energetica e consumi più bassi, uno in classe G sarà molto più inquinante e comporta costi di gestione più alti. Secondo una stima del Ministero dello Sviluppo Economico, agli immobili presenti in Italia va imputato all’incirca il 35% dell’inquinamento prodotto nel Paese: questo perché 7 edifici su 10 sono stati realizzati prima del 1976, anno in cui fu firmata la prima legge sull’efficienza energetica. Il dato, da solo, prova lo stato di arretratezza dei nostri edifici: considerando solamente gli immobili provvisti di ACE, appena il 30% si trova nelle tre migliori classi energetiche.

Scorrendo i numeri dell’analisi di Immobiliare.it si vede come la percentuale di annunci con certificazione valida sia molto diversa da Nord a Sud. Il Trentino Alto Adige, da sempre molto attento alle tematiche green, può vantare ben l’80% di unità immobiliari certificate; a seguire si trovano il Veneto (62%), la Valle d’Aosta (58%) e la Lombardia (57%); agli ultimi posti di questa classifica la Puglia (24%), la Sicilia (23%) e la Basilicata, dove hanno un documento valido di attestazione dei consumi appena il 19% delle proposte.

«Se guardiamo alla domanda – continua Giordano – si notano alcune incongruenze. Il 24% di cerca un immobile in vendita o affitto lo fa filtrando gli annunci in base alla classe energetica, ma spesso le attese non sono corrispondenti alla realtà italiana. Il 59% dei potenziali acquirenti limita la sua ricerca agli immobili di classe A o superiore, ma nel nostro Paese la maggior parte delle case hanno una certificazione energetica compresa fra la D e la F.»

Infine una nota: già prima dell’estate 2012 gli annunci con classificazione regolare erano arrivati al 45%; da allora l’incremento è stato molto lento. Fin troppo semplice ipotizzare che questo sia legato all’assenza di una reale spinta a esibire il certificato, la cui mancanza, ad oggi, praticamente non viene sanzionata.

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ADL GROUP PRESENTA LA SECONDA EDIZIONE DEL CORSO “CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI”

Sono aperte le iscirzioni al Corso di formazione specialistica avanzata “Certificazione Energetica degli edifici” che partirà il 28 gennaio presso l’Università di Napoli Federico II

ADL Group attraverso la rete di professionisti dell’energia “Energy Professional Network”, in collaborazione con il SOFTel (Centro di Ateneo per l’Orientamento, la Formazione e la Teledidattica dell’Università di Napoli Federico II) e il DETEC (Dipartimento di Energetica, Termofluidodinamica applicata e Condizionamenti Ambientali dell’Università Federico II) organizza la seconda edizione del Corso “Certificazione energetica degli edifici” presso l’aula DETEC della Facoltà di Ingegneria dal 28 gennaio fino al 5 maggio.

Ottanta ore di lezioni teoriche e pratiche con l’obiettivo di fornire ai partecipanti gli strumenti operativi utili alla corretta impostazione del titolo che certifica lo stato dell’edificio da un punto di vista energetico. Verrà analizzato in più lezioni il Sistema Edificio/impianto; la ventilazione degli edifici, l’efficienza negli usi elettrici e nella domotica, l’acustica edilizia e altro ancora. Le lezioni saranno tenute da docenti universitari e professionisti del settore, del mondo industriale e istituzionale.

Cinque lezioni saranno dedicate all’esercitazione guidata al calcolatore con l’uso del software licenziato TERMUS (incluso nel prezzo) di ACCA software

Oltre al software i partecipanti riceveranno l’attestato di partecipazione a marchio universitario, il certificato di competenze a marchio universitario, potrenno sostenere l’esame per entrare a far parte della grande rete Energy Professional Network, e per coloro che ne fanno già parte la partecipazione al corso comporta il conseguimento di 40 crediti formativi. Ai corsisti verrà consegnato anche il trimestrale d’informazione ambientale Ambientarsi.

Scarica il programma e la scheda di adesione

 Per info

Tel. 081 3723198

Fax. 081 2209329

mail: [email protected]

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Efficienza Energetica: il Piano del Governo

Nel Piano di Azione Nazionale anche le misure per l’efficientamento energetico in edilizia

Sullo schema il Ministero ha aperto la consultazione pubblica, finalizzata a raccogliere commenti e suggerimenti prima dell’elaborazione e dell’approvazione definitive del testo.

Il documento – spiega il Ministero in una nota – deriva da una proposta dell’ENEA e tiene conto delle prime osservazioni formulate nell’ambito di un gruppo di lavoro paritetico che ha coinvolto le Amministrazioni centrali e le Regioni.

Nel secondo PAEE 2011 – si legge nella sintesi del documento – vengono illustrati i risultati conseguiti al 2010 e aggiornate le misure di efficienza energetica da adottare per il conseguimento dell’obiettivo generale al 2016, che viene mantenuto pari al 9,6%. Oltre alle misure relative ai Certificati Bianchi (o Titoli di Efficienza Energetica) e agli incentivi agli interventi di efficientamento energetico in edilizia, sono considerati anche gli effetti del Dlgs 192/2005, che recepisce la Direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico in edilizia.

Questo decreto – spiega il documento – ha apportato forti novità, rispetto al quadro legislativo preesistente, nella metodologia progettuale, nelle prescrizioni minime e nell’ispezione degli impianti oltre ad aver introdotto la certificazione energetica degli edifici. Il decreto, già autosufficiente per la parte relativa alla climatizzazione invernale, prevedeva anche provvedimenti attuativi, tra i quali risultano emanate le seguenti norme: il decreto del Presidente della Repubblica del 2 aprile 2009, n. 59 e il decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 26 giugno 2009 relativi alle Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici.

L’articolazione del PAEE 2011 è stata sostanzialmente mantenuta inalterata rispetto al PAEE 2007 a parte qualche modifica rivolta all’ottimizzazione delle misure di efficienza energetica, dei relativi meccanismi di incentivazione e in qualche caso, alla revisione della metodologia di calcolo. In particolare, per quanto riguarda il settore residenziale, la sostituzione dei vetri semplici con quelli doppi e la sostituzione degli scaldacqua elettrici hanno avuto un ottimo riscontro, mentre la coibentazione delle superfici opache degli edifici residenziali ha raggiunto risultati inferiori alle attese, probabilmente a causa dei costi più elevati che caratterizzano questa tipologia di opere. Saranno pertanto studiate e messe in atto nuove forme di incentivazione per stimolare gli interventi sull’involucro opaco, parte del sistema edificio-impianto che presenta il più alto potenziale di risparmio energetico.

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Primo Forum Nazionale sulla Certificazione Energetica

A Milano dal 14 al 15 giugno si traccia il punto sulla certificazione energetica in Italia in un appuntamento promosso dal CTI – Comitato Termotecnico Italiano e da MCE – Mostra Convegno Expocomfort.

Il Forum Nazionale sulla Certificazione Energetica è un evento promosso dal CTI – Comitato Termotecnico Italiano e da MCE – Mostra Convegno Expocomfort che si svolge con il patrocinio del Ministero dello Sviluppo Economico e del Coordinamento Energia della Conferenza delle Regioni.

Durante la manifestazione sarà presentato il Primo rapporto nazionale sulla certificazione energetica in Italia: un dossier completo e dettagliato che illustra come ogni regione ha legiferato sulla politica edilizia di risparmio energetico. Il rapporto disegna una situazione variegata con aree dove il percorso legislativo è estremamente avanzato ed altre dove si è più indietro. Rimangono ancora irrisolti molti problemi: dalla questione dei controlli all’accreditamento dei certificatori fino ai criteri stessi di certificazione.

L’obiettivo di questa manifestazione, spiega Giovanni Riva dell’Università Politecnica delle Marche e Direttore Generale CTI, è quello di creare un punto di aggregazione comune fra le Regioni in modo da favorire lo sviluppo di una legislazione più coerente. Durante la due giorni si darà vita a un momento di confronto tecnico sullo sviluppo normativo e sullo stato dell’arte della certificazione energetica degli edifici in Italia”.

Per Massimiliano Pierini, Exhibition Director MCE, “per la prima volta legislatori, tecnici e professionisti di tutta Italia si confronteranno su uno dei settori cruciali per la politica economica italiana. L’edilizia, infatti, è responsabile da sola di oltre un terzo della bolletta energetica italiana, dove un ruolo importante per le prestazioni energetiche è affidato al riscaldamento, al raffreddamento e alle energie rinnovabili i comparti industriali al centro della nostra manifestazione fieristica”.

Il Forum affronterà sia argomenti di ordine generale che problematiche specifiche legate a settori particolari. Durante la prima giornata si svolgeranno un convegno di apertura e una tavola rotonda che, in sessione plenaria, affronteranno con uno sguardo complessivo lo stato della certificazione energetica in Italia e in Europa, senza tacere le problematiche da affrontare e le prospettive di sviluppo. Le Regioni presenteranno i dati relativi al percorso attuativo in corso, tra i quali le certificazioni svolte e una sintesi dei dati relativi alle classi energetiche e/o alle prestazioni energetiche degli edifici certificati. Nella seconda giornata sono previsti quattro workshop di approfondimento che toccheranno temi specifici come lo sviluppo della legislazione e della normativa tecnica a livello nazionale e regionale sulla base della nuova direttiva europea EPBD2; gli aspetti legati alla formazione, all’accreditamento e ai controlli; la formazione tecnica delle diverse categorie professionali coinvolte e infine quelli legati alle transazioni immobiliari e alle locazioni.

Il Primo Forum Nazionale sulla Certificazione Energetica vedrà convergere tutte le principali organizzazioni che si occupano di certificazione energetica. Parteciperanno alla due giorni rappresentanti del Ministero dello Sviluppo Economico; Coordinamento delle Regioni; Comitato Termotecnico Italiano; Comunità Europea; Accredia; AICARR; ANACI; ANDIL; Anima; Ance; Associazioni Agenti Immobiliari; Associazioni Affittuari; Assotermica; Assovetro; CNA; CNCU; C.N. Architetti; C.N. Geometri; C.N. Ingegneri; C.N. Periti industriali; COAER; Confedilizia; Enea; Federconsumatori, MCE; Politecnico di Torino; Provincia Autonoma di Bolzano; Renael; RSE; Università Politecnica delle Marche ed UPPI.

FCE 2011

Primo Forum Nazionale sulla Certificazione Energetica

Milano, 14 e 15 giugno 2011

Centro Servizi Banca Popolare di Milano – Via Massaua, 6

Per ulteriori informazioni:

Ufficio Stampa MCE

Flaminia Parrini

Tel. 0243517038

[email protected]

Sponsor:

MITSUBISHI ELECTRIC CLIMATIZZAZIONE

Impegno ambientale e ricerca di un’alta qualità della vita sono da sempre le linee guida di Mitsubishi Electric che, per raggiungere questi obiettivi, sviluppa costantemente soluzioni tecnologiche all’avanguardia. L’azienda, nella progettazione e realizzazione dei propri prodotti e soluzioni, pone forte attenzione al risparmio energetico, all’efficienza oltre che alla riduzione dell’immissione di CO2 nell’atmosfera. Contribuire  alla progettazione di edifici ad “energia quasi zero” è un obiettivo ambizioso dettato sia dagli obblighi imposti dalla Legislazione vigente che dalla filosofia delle Certificazioni volontarie e Mitsubishi Electric  Climatizzazione è sempre più impegnata in questa direzione. Una soluzione impiantistica innovativa è rappresentata dal sistema VRF di Mitsubishi Electric che consente di soddisfare simultaneamente le richieste di climatizzazione degli edifici, con terminali interni ad aria e/o ad acqua, e la produzione di acqua calda sanitaria, garantendo elevati coefficienti di prestazione stagionale e quindi significative quote di energia rinnovabile in ottemperanza alla legislazione e alle certificazioni.

Comfort e risparmio energetico

ventilazione meccanica controllata (VMC)

Le soluzioni adottate nelle moderne costruzioni, sempre meglio isolate termicamente al fine di ridurne il fabbisogno energetico, di fatto impediscono il ricambio naturale dell’aria obbligando ad impiegare appositi impianti di ventilazione. Dal punto di vista energetico risulta molto utile l’impiego di unità a recupero di calore che provvedono al ricambio dell’aria congiuntamente al recupero di una parte dell’energia termica dell’aria estratta che viene ceduta all’aria di rinnovo praticamente a costo zero. Nell’ottica del risparmio è consigliato utilizzare prodotti con motori a basso consumo che consentono consumi specifici inferiori.VORTICE, da sempre leader nel settore, propone una vasta gamma di soluzioni per la VMC: aspiratori per singolo locale o centralizzati, unità di ventilazione a recupero calore, prodotti Energy Saving per il controllo della qualità dell’aria negli ambienti.

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Il patrimonio edilizio ed i principi di risparmio energetico nelle caldaie

L’attuale patrimonio degli edifici presenti sul nostro territorio nazionale presenta un problema molto grave per quanto concerne gli aspetti energetici in particolare per quanto riguarda il riscaldamento degli edifici. L’introduzione del decreto relativo all’ attestato di certificazione energetica degli edifici ha permesso l’avvio di una importante fase di censimento attraverso la quale le regioni stanno prendendo atto di una situazione disastrosa dal punto di vista energetico. Per quanto concerne gli aspetti delle riscaldamento si presentano le due soluzioni classiche ovvero la caldaia autonoma ed il riscaldamento centralizzato. La prima soluzione seppure possa sembrare molto efficiente dal punto di vista dei consumi perché può essere semplice la gestione individuale del calore presenta comunque dei problemi molto evidenti in quanto la singola caldaia moltiplicata per il numero di appartamenti che compongono un edificio (specie se di ampie dimensioni ) produce valori di inquinamento nettamente superiori a caldaia centralizzate. Gli edifici che invece adottano la soluzione opposta ovvero quella della caldaia centralizzata hanno per la maggior parte impianti termici obsoleti e sovradimensionati che causano consumi sproporzionati specie se paragonate al più moderne tecnologie per il riscaldamento degli edifici. L’aspetto peggiore di tutto questo ambito è che manca una vera propria cultura del risparmio energetico perché pochi sanno che una singola caldaia centralizzata in grado di offrire alti rendimenti termici è notevolmente più economica e meno inquinante della vecchia caldaia centralizzata ancora presente nella maggior parte degli edifici presenti sul territorio. Le moderne tecnologie per il riscaldamento degli edifici infatti riescono ad accoppiare ai tradizionali combustibili fossili anche le fonti pulite ovvero rinnovabili a costi di installazione che vengono ripagati nel corso di pochi anni. In questo ambito rientra anche il discorso collegato a certificazione energetica degli edifici, un documento molto in voga negli ultimi tempi che è entrato sempre più a far parte il dizionario comune per via del fatto che si rende necessario per diversi scopi. Capofila del certificazione energetica è stata la regione Lombardia che sin dal lontano 2008 ha introdotto l’obbligo di certificazione, per mezzo di professionisti abilitati, degli edifici. Inizialmente si rendeva necessario produrre certificato energetico nel caso di trasferimento titolo oneroso delle villette, successivamente si è esteso l’obbligo anche le singole unità mobiliari ed ora, da giorno 1 luglio 2010 quest’obbligo di certificazione energetica è stato esteso anche ai casi di affitto (certificazione energetica affitto). Ogni regione ha una propria normativa in materia e pertanto il certificatore energetico, ovvero il professionista della certificazione energetica, dovrà operare secondo le normative presenti la singola regione dove è situato l’immobile. Vale la pena di menzionare che in alcune regioni vige una normativa di carattere nazionale che manleva il proprietario dell’immobile da questa specifica incombenza permettendogli di fare una autocertificazione attraverso la quale dichiara l’edificio a prestazioni termiche assolutamente scarse. Per sapere se si rientra in questo tipo di obbligo è necessario verificare presso la propria ragione l’emanazione di direttiva apposita per quanto concerne gli aspetti della certificazione energetica degli edifici.

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La certificazione energetica: obiettivi del certificato energetico

Anche gli edifici così come gli elettrodomestici devono garantire delle prestazioni energetiche efficienti ovvero devono garantire dei livelli di consumo di combustibile tali da non impattare eccessivamente sull’ambiente che ci circonda. I valori di consumo degli immobili vengono stabiliti, in linea generale, dal decreto ministeriale 26 giugno 2009 che un provvedimento normativo che completa quanto stabilito dal decreto legislativo 192/2005 che a sua volta deriva da una direttiva per ed in particolare da 2002/91/CE. La certificazione energetica assume diversi aspetti in funzione delle singole regioni nelle quali si trova l’immobile ma in linea di massima questo documento, la cui durata legale è di 10 anni, deve essere redatto da un professionista abilitato ed iscritto ad un apposito albo professionale. Il certificatore energetico, questo è il nome del professionista della certificazione energetica, eseguirà una sede di calcoli sull’immobile con lo scopo di inserirlo all’interno di una classe energetica di consumo che parte dalla lettera A+ fino ad arrivare alla lettera G. Questo documento deve essere prodotto in diversi casi quali ad esempio il trasferimento di zone rosa dell’immobile oppure, dal giorno 1 luglio 2010, anche nei casi di affitto. I costi di questa operazione variano e cadono sempre comunque sulla testa del venditore che deve garantire la rispondenza dell’immobile, attraverso una serie di documenti, che devono essere per forza consegnati all’acquirente oppure al locatario. La pratica della certificazione energetica mediante la quale viene prodotto il certificato energetico , nonostante ad uno scopo molto nobile, di rivista come una vera e propria tassa specie in un ambito in cui le Istituzioni cercano di dribblare le proprie responsabilità come ad esempio la regione Lombardia che, se da un lato si presenta come regione virtuosa avendo applicato per prima gli obblighi imposti dalla comunità europea relativamente alla certificazione energetica degli edifici proprio nel mese di agosto si è resa protagonista dell’ennesima proroga connessa agli adempimenti normativi ed in particolare il 4 agosto 2010 è stato concesso un anno di tempo in più per quanto riguarda la certificazione energetica degli edifici pubblici oppure adibiti ad uso pubblico con superficie superiore ai 1000 m quadri che sarebbe dovuto entrare in vigore proprio nel mese di luglio del medesimo anno. Detta proroga sarà peraltro molto probabilmente rinnovata dal momento che la normativa non prevede sanzioni di alcun tipo in caso di mancata certificazione energetica degli edifici stessi.

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Certificazione energetica e affitti: le nuove procedure da luglio 2010

Alla fine ci siamo arrivati. Trascorsi molti anni dalla sua introduzione e passate numerose vicissitudini, la certificazione energetica è diventata dal giorno 1 luglio 2010 operativa a tutti gli effetti estendendo l’obbligo di certificazione anche per quegli immobili che sono oggi oggetto di un contratto di affitto. Ripercorriamo però qualche piccolo passo e precisiamo innanzitutto che cosa intende la normativa per certificazione energetica o in generale per certificazione energetica edifici. La certificazione energetica è, in parole semplici, un documento cartaceo che attesta il valore di consumo di un determinato immobile oggetto della valutazione e viene prodotta da un professionista abilitato mediante un primo sopralluogo volto a rilevare alcuni dati tecnici dell’edificio al quale segue una fase di calcoli nella quale vengono elaborati i dati rilevati nella prima fase. Il processo di calcolo è il primo aspetto del quale discutere in quanto, se fino a questo punto il discorso poteva sembrare semplice lineare, da qui in poi le cose si complicano notevolmente in quanto esistono numerose varianti a questo metodo di calcolo ed in particolare esistono differenze a livello regionale ed a livello nazionale. Alcune regioni quali ad esempio la Lombardia (per esempio il discorso che riguarda certificazione energetica milano è molto complesso) ed il Piemonte utilizzano un proprio procedimento di calcolo, altre regioni ne utilizzano un altro. Logica conseguenza di questa discrepanza nel metodo di calcolo è che a fronte degli stessi dati inseriti otterrò un valore di consumo diverso da regione a regione anche a parità di immobile. Ciò è anche vero da un certo punto di vista in quanto un edificio situato a Milano dovrà fisiologicamente consumare più energia di un edificio situato a Roma per via delle diverse condizioni climatiche ma ciò che è fondamentalmente diverso è proprio il modello di calcolo che produce valori differenti proprio sul singolo immobile. Dal giorno 1 luglio 2010 è scattato l’obbligo che riguarda la certificazione energetica afitto ovvero quel procedimento tale per cui il documento cartaceo, che viene comunque registrato all’interno di un catasto regionale, deve essere prodotto ed allegato in occasione della stipula o del rinnovo di contratti di affitto o in generale di contratti di locazione. Le tipologie edilizie soggette a questo tipo di obbligo sono tutte: dagli appartamenti (anche monolocali) agli uffici fino ai capannoni ed agli edifici industriali. Non esistono particolari deroghe o possibilità in quanto la certificazione energetica nel caso di affitto deve essere prodotta sempre nel caso in cui vi sia un impianto termico. In alcune regioni tuttavia è possibile produrre una autocertificazione o autodichiarazione per la certificazione energetica attraverso la quale il proprietario stabilisce che l’immobile si trova in una classe energetica ad alto consumo e il discorso finisce così. Al di là dei rischi connessi ad una autocertificazione, troppo spesso sottovalutati, questa procedura è consentita solo in alcune regioni ma ad esempio non è permessa nella regione Lombardia dove la certificazione energetica, anche per gli affitti, è in vigore a tutti gli effetti.

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Agenzie Immobiliari Abano Terme: Residenze Montabano affida la vendita immobili a Blucasagroup.

Blucasagroup tramite l’insieme delle proprie Agenzie Immobiliari, offre un valido aiuto nella ricerca di case in vendita e in affitto nei Comuni Termali di Abano Montegrotto e nella Città di Padova.

Fra le tante proposte in esclusiva sul sito Blucasagroup troviamo anche le splendide soluzioni di Ville Bifamiliari/ Trifamiliari/Quadrifamiliari delle Residenze Montabano.
Le Residenze Montabano si distinguono per l’elevata qualità costruttiva caratterizzata da certificazione energetica dell’edificio in Classe B, confort acustico certificato, finiture di livello medio-alto che rendono l’intervento edilizio particolarmente apprezzato sia da nuclei familiari di nuova costituzione che dai residenti.

La tipologia di casa che soddisfa maggiormente la famiglia con figli senza dover rinunciare al Design ricercato e ai propri spazi secondo i professionisti di Blucasagroup è sicuramente la Villa Bifamiliare dove ogni locale esprime al meglio la propria funzionalità.

Sul Sito di Blucasagroup si possono consultare inoltre molte altre soluzioni di immobili in vendita e in affitto in grado di soddisfare le vostre esigenze.
Per qualsiasi informazione sui nostri Immobili in siamo a vostra disposizione sia sul Sito sia nelle nostre Agenzie di Abano centro, Abano Monteortone, Montegrotto, Torreglia e Padova.
Emanuele Marcadella Resp.Marketing e Comunicazione
[email protected]
Blucasagroup S.r.l. Corso delle Terme 101
35036 Montegrotto Terme (PD)
Tel: 0498910074
www.blucasagroup.it

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