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Aperte le iscrizioni al corso regionale CAREGIVER ALZHEIMER

Aperte le iscrizioni al corso regionale CAREGIVER ALZHEIMER fortemente voluto dalla Associazione Nazionale Malati Alzheimer Onlus , sezione campana-presieduta dalla dottoressa Caterina Musella.

Il corso “CAREGIVER ALZHEIMER” (di cui al decreto dirigenziale n. 216 del 22/03/2011), organizzato dall’AIMA, è il primo corso in Italia per la formazione di un operatore dedicato

nella gestione della malattia d’Alzheimer e delle sue problematiche con rilascio di una qualifica regionale riconosciuta su tutto il territorio nazionale.

Il CAREGIVER ALZHEIMER è un operatore che possiede una preparazione multidisciplinare tra il sapere scientifico e quello umanistico. È in grado di gestire, in maniera specifica, le varie problematiche correlate alla malattia d’Alzheimer, a livello domiciliare o presso strutture residenziali e/o semiresidenziali, ed è preparato per prendersi cura del paziente affetto da Alzheimer, instaurando con lui una comunicazione empatica, una relazione basata sull’approccio biopsicosociale, che è alla base del modello “AIMA…amiamoci”.

 

60.000 sono gli ammalati di Alzheimer nella sola regione Campania e i loro familiari e parenti  sono spesso costretti a ricoveri inadeguati mentre l’aiuto di una figura professionalmente preparata ad assistere i malati e sostenere le famiglie, è una delle richieste che più spesso vengono inoltrate al centro di ascolto gestito dalla Onlus AIMA.

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A Villaggio Amico si discute di Alzheimer

Sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo a un tema su cui molte persone non sono sufficientemente informate e nello stesso tempo aiutare i malati e i loro parenti a uscire dall’isolamento in cui spesso si trovano relegati: sono i principali obiettivi del congresso “Insieme per curare: percorsi terapeutici per il paziente e per il suo familiare”, organizzato in occasione della diciannovesima Giornata mondiale dell’Alzheimer dall’Associazione Varese Alzheimer/AIMA Gerenzano in collaborazione con Villaggio Amico, il centro polifunzionale gerenzanese, al confine tra le province di Varese e Milano.

Il 21 settembre dalle ore 9 alle ore 13 presso la struttura di Gerenzano – che ospita un Centro Alzheimer dove vengono impiegate anche terapie alternative, oltre alla casa di riposo, al centro diurno integrato, al centro di riabilitazione, all’asilo nido e al centro diurno per disabili – si incontreranno neuropsicologi e vari esperti italiani che da anni studiano la patologia dell’Alzheimer.

Tra gli altri relatori, interverranno il professor Aldo Bono, presidente dell’associazione Varese Alzheimer/AIMA Varese, e la dottoressa Paola Chiambretto, la neuropsicologa responsabile del Centro Alzheimer – Villaggio della Memoria di Villaggio Amico.

Nell’ambito della giornata di dibattito è prevista una sezione poster dedicata a lavori attinenti il tema del congresso. Verrà premiato il lavoro giudicato più originale dal comitato scientifico presieduto dal dottor Giovanni Daverio, direttore generale dell’Asl di Varese.

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Alzheimer: cos’è e come aiutare i nostri cari

La demenza è una sindrome degenerativa caratterizzata dalla perdita progressiva delle funzioni cognitive (memoria, attenzione, ragionamento, linguaggio, pianificazione, ecc…) accompagnata dalla comparsa di sintomi non cognitivi che interessano la personalità, l’affettività e il comportamento in generale (vedere tabella sotto per un quadro sintomatologico della demenza). Si tratta di una malattia a carattere progressivo e globale (con un andamento variabile da persona a persona), destinata a compromettere un numero sempre maggiore di funzioni cognitive e a coinvolgere anche lo stato funzionale del malato (cioè tutte quelle abilità che sono indispensabili per la vita quotidiana).
La demenza è una condizione che interessa dall’1% al 5% della popolazione oltre i 65 anni, con una prevalenza che raddoppia ogni quattro anni giungendo ad una percentuale di circa il 30% all’età di 85 anni (fonte Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute – CNESPS, dell’Istituto Superiore di Sanità).
Allo stato delle attuali conoscenze, la medicina non dispone di un trattamento che sia in grado di impedire il progredire della malattia e riportare il malato alla normalità. Esistono soltanto farmaci “sintomatici” che possono in parte migliorare la situazione esistente e rallentare la progressione della malattia. Tuttavia, è importante sottolineare che:
– questi farmaci sono da utilizzare nella prima fase della malattia, lieve e moderata (non nelle fasi avanzate);
– non funzionano in tutti i casi (ci sono malati che rispondono bene al trattamento, i “responders”, e altri che invece non hanno alcun beneficio, i “non-responders”) e non si sa in anticipo quali siano;
– possono avere effetti collaterali anche gravi (quindi la somministrazione di questi farmaci necessita della supervisione di un medico specialista).

I famigliari possono appoggiarsi a strutture specializzate e aiutare i loro cari con personale preparato in grado di accompagnare la persona durante tutta la giornata.

http://santarosaassistenza.com/dove_siamo/lombardia/agenzia-4-di-milano-zona-barona/

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Comunicato (Alzheimer): L’orologio GPS Keruve, sará un aiuto concreto nell’assistenza agli Italiani con Alzheimer

L’orologio GPS Keruve, sará un aiuto concreto nell’assistenza agli Italiani con Alzheimer.

Keruve é un localizzatore GPS specifico che permette ai familiari e assistenti di sapere dove si trova la persona affetta dalla patologia in qualsiasi momento.

L’annuncio ufficiale della disponibilitá in Italia di Keruve avviene in occasione della Giornata Mondiale dell’Alzheimer.

Milano, 21 settembre – In occasione della Giornata Mondiale dell’Alzheimer, VISION Sistemi di Localizzazione, azienda pioniera e leader nella localizzazione specifica per persone, annuncia l’inizio ufficiale della campagna promozionale in Italia dell’innovativo localizzatore diretto Keruve.
Questo dispositivo ha l’obiettivo di migliorare la qualitá della vita di migliaia di persone anziane con Alzheimer e anche delle loro famiglie e assistenti.

Keruve é un localizzatore diretto specifico per persone con Alzheimer, che possono e vogliono uscire a fare una passeggiata, conservando la propria autonomia. Consta di un orologio GPS il cui disegno é molto simile ad un orologio da polso convenzionale, per la persona con Alzheimer, e di un recettore (piccolo monitor) portatile per il familiare o l’assistente che, con la semplice pressione di un tasto sullo schermo tattile, puó vedere dove si trova la persona con Alzheimer. Questo sistema dimostra dal 2004 la sua efficacia per soluzionare uno dei problemi che colpisce anziani con Alzheimer, che molto spesso si disorientano quando passeggiano da sole e non sono capaci di ritornare a casa. Keruve aiuta la famiglia a recuperare la tranquillitá, soprattutto perché, se la persona affetta si perde, puó essere localizzata e ritrovata rapidamente.

Tutte le persone affette da Alzheimer possono presentare nella loro sintomatologia la perdita dell’orientamento spazio-temporale in qualsiasi momento, e se stanno passeggiando per strada, questo disorientamento puó provocare il fenomeno del vagabondaggio, ovvero camminare senza meta fino a perdersi.
Quando una famiglia vive con paura e apprensione questi momenti, il primo impulso é di non permettere all’infermo che esca a passeggiare. Questa limitazione di autonomia é dimostrato aumentare l’irritabilitá della persona con Alzheimer, incrementando i livelli di stress propri, della famiglia o dell’assistente. Tutto questo puó accelerare l’evoluzione della patologia, pertanto é raccomandabile, per la salute degli anziani colpiti da Alzheimer, che continuino con le loro attivitá quotidiane per quanto possibile; semplici abitudini come uscire a passeggiare e continuare le relazioni sociali hanno un alto beneficio per le persone affette da Alzheimer.

I PARERI DEGLI ESPERTI

Interpellato il Prof. Pietro Tiraboschi (Dir.medico 1º livello-Neurologia dell’Ospedale Niguarda Ca’Granda-Milano, nonché Consulente scientifico della Fondazione Europea Ricerca Biomedica – Centro Alzheimer di Gazzaniga-Bergamo) sull’argomento della localizzazione per persone affette da Alzheimer, commenta su Keruve come “un dispositivo del genere sia utilissimo, specie in fasi relativamente lievi di malattia, quando il/la paziente, pur desideroso di continuare a condurre una vita sociale al di fuori delle mura domestiche, può entrare in conflitto con le ansie dei familiari che, invece, nel timore che si perda, potrebbero assumere atteggiamenti iperprotettivi e limitativi dell’ autonomia del paziente”. La Prof. Patrizia Mecocci (ordinario di gerontologia e geriatria all’Università di Perugia, nonché membro dell’European Alzheimer disease consortium e del comitato editoriale dell’American journal of Alzheimer disease and other dementias) in merito al Keruve, considera “estremamente utile la possibilità di utilizzare tecnologie avanzate per migliorare la gestione del malato con demenza e ridurre lo stress del caregiver ed il suo rischio di burn-out legato anche alle difficoltà di controllo del pericolo, come quello dovuto al wandering”.

COME FUNZIONA KERUVE

Il funzionamento del recettore portatile Keruve é semplice e affidabile. Il familiare o l’assistente non deve far altro che premere un pulsante sullo schermo tattile del recettore e visualizzerá una mappa con la posizione esatta della persona che indossa l’orologio GPS; per andare alla sua ricerca, deve solo portare con sé il recettore sul quale potrá vedere il punto preciso nel quale si trova il paziente. Recettore alla mano sará sempre possibile localizzare la persona con l’orologio, anche quando quest’ultima si dovesse muovere o trovarsi in una zona senza vie di riferimento.

Il recettore portatile Keruve é stato disegnato tenendo presente che molti familiari o assistenti sono anziani e non devono per forza avere destrezza con le nuove tecnologie; per questo l’interfaccia destinata all’utente é estremamente intuitiva.

Per la tranquillitá della famiglia, l’orologio localizzatore Gps consta di una chiusura di sicurezza di acciaio inossidabile, in modo che il paziente non possa levarselo, e avvisa il familiare se il paziente inizia a vagabondare ed esce dalla zona abituale. Inoltre, é dotato di sistema di autoaccensione, molto utile se ci si dimentica di accendere l’orologio. Grazie a 4 sistemi di posizionamento (SBAS-GPS, Vision-indoor, Vision-Cellid y T-GSM), Keruve permette di ritrovare la persona con l’orologio, anche se si trovi all’interno di un edificio o in una cantina, ed in piú consta di una batteria con grande autonomia: fino a 3,5 giorni di funzionamento normale (e 5,5 in modalitá di risparmio batteria). L’orologio GPS Keruve include un pulsante d’allarme ed inoltre un metodo di localizzazione d’emergenza da un cellulare che permette localizzare la persona con Alzheimer in caso di rottura fortuita del recettore.

L’orologio GPS Keruve portato dalla persona con Alzheimer ha un disegno discreto ed elegante, che ne garantisce il passare inosservato (http://www.keruve.it/immagini-localizzatore/ ). Questa caratteristica unica é un punto a favore del localizzatore, perché fa sí che anziani con Alzheimer lo portino senza problemi, come un complemento abituale ed evita che in caso di disorientamento, provino a levarselo. Sono disponibili modelli e disegni differenti, tanto da donna come da uomo; in tutti, il braccialetto é di un materiale termosensibile che si adatta alla forma del polso, con la temperatura corporea, dando una sensazione di comoditá alla persona che lo porta.

Il sistema di Localizzazione Keruve é semplice e affidabile, localizza senza necessitá di intermediari, senza limitazioni di distanza, in qualsiasi luogo in forma rapida ed effettiva. Orologio e recettore comunicano mediante rete di telefonía mobile. Questo orologio-braccialetto GPS é leggero e facile da usare, utilizza mappe italiane e l’interfaccia e i manuali sono in Italiano.

Il localizzatore GPS per persone con Alzheimer Keruve, ha un’esperienza d’utilizzo dal 2007 in tutti i continenti, per centinaia di famiglie, associazioni di Alzheimer e organizzazioni private e pubbliche.

“In Italia, si stanno stringendo rapporti di collaborazione con la FEDERAZIONE ALZHEIMER ITALIA, per fornire ai pazienti e alle famiglie un valido sostegno che possa essere loro d’aiuto.” commenta Antonio Lapietra, Product Manager di Keruve in Italia.

Keruve é giá disponibile per la vendita in Italia. Il dispositivo costa 1121 euro e si puó ordinare attraverso la web http://www.keruve.it , o per telefono chiamando allo 0699266727. I clienti hanno 30 giorni di prova e 2 anni di garanzia.

A proposito di VISION Sistemi di Localizzazione

VISION Sistemi di Localizzazione, é un’estensione dell’azienda madre VISION Localization Systems, un’azienda pioniera nella ricerca, disegno e commercializzazione di localizzatori miniaturizzati per persone ad alto rischio di perdersi. Nel 2004, l’azienda decise di concentrare i suoi sforzi nei settori della societá con gravi problemi, che necessitano e chiedono una soluzione. Per questo motivo, nella sua prima tappa si concentró nello sviluppo di Keruve, il localizzatore familiare diretto specifico per persone con Alzheimer. Insignito di numerosi premi, Keruve ha come obiettivo quello di rendere piú facile la vita delle famiglie con membri affetti da questa patologia. VISION lavora in collaborazione con privati, associazioni e neurologi per sviluppare i propri prodotti, e risponde a clienti di piú di 20 nazioni.

Per maggiorni informazioni, visiti http://www.keruve.it .

Se necessita ulteriori informazioni o immagini ad alta risoluzione non esiti a porsi in contatto con il seguente contatto:

VISION Sistemi di Localizzazione
[email protected]
(+39) 0699266727

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Giardino Alzheimer: l’avanguardia terapeutica a Pavullo nel Frignano. Un percorso sensoriale per anziani affetti da demenza, ideato dallo studio di progettazione e consulenza Coo.Pro.Con.

Giovedì 30 settembre, alle ore 15, sarà inaugurato il “Giardino Alzheimer” presso il Centro Servizi per la Terza Età “Francesco e Chiara” a Pavullo nel Frignano (MO).
Si tratta di un percorso sensoriale e terapeutico all’aperto per anziani affetti da demenza, pensato sulla scia dei migliori esempi europei e assolutamente all’avanguardia per il territorio, fortemente voluto dalla Direzione del Centro, realizzato grazie all’ideazione e al supporto professionale di Coo.Pro.Con. (su progetto dell’Arch. Erio Amidei), con il sostegno finanziario della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.

Il Centro “Francesco e Chiara” incontra Coo. Pro.Con.
Il Centro Servizi per la Terza Età “Francesco e Chiara”, nato nel 1997 per iniziativa di Padre Sebastiano Bernardini, ha sempre guardato nella direzione della sperimentazione e dell’innovazione, offrendo una pluralità di servizi e soluzioni a favore degli anziani.
E’ in questa ottica che nasce “Giardino Alzheimer”, ideato dallo studio di progettazione e consulenza Coo.Pro.Con. che, con il Centro, condivide le proprie radici a Pavullo e la ricerca verso un’architettura terapeutica, dove uomo e ambiente interagiscono per una vita più armoniosa.
Il “Giardino Alzheimer” rappresenta la fase conclusiva della riprogettazione di tutto il Centro, eseguita da Coo.Pro.Con. a titolo gratuito, come opera di solidarietà: dal 2006, la nuova struttura offre una casa protetta, una casa di riposo, un centro diurno, una palazzina residenziale assistita e l’Auditorium Giovanni Paolo II, contribuendo a renderla una delle realtà più importanti per l’assistenza agli anziani sul territorio. La realizzazione del Centro e del “Giardino Alzheimer” è per Coo.Pro.Con. la massima espressione della propria filosofia progettuale: mettere l’uomo al centro del processo costruttivo, rendendo l’architettura espressione di desideri e risposta alle esigenze odierne, rispettando l’identità dei luoghi. Il percorso di ricerca culturale di Coo.Pro.Con. è fondato sulla consapevolezza di lavorare per l’uomo e la sua salute psicofisica, integrando la vita all’’ambiente, favorendo benessere e rapporti sociali.

Giardino Alzheimer e Cafè Alzheimer
Il “Giardino Alzheimer” è stato realizzato da Coo.Pro.Con. valorizzando gli spazi esterni del Centro Servizi per la Terza Età “Francesco e Chiara”. Si tratta di un percorso sensoriale all’aperto, in grado di stimolare le capacità ancora residue di anziani affetti da demenza, grazie alla libertà di movimento in sicurezza e alla possibilità di beneficiare della serenità della natura.
Questo progetto terapeutico permetterà di gestire meglio i disturbi comportamentali e cognitivi di 15-20 anziani, contenendo la terapia farmacologica.
La pavimentazione ad anello, lunga circa 50 metri e dotata di sistema illuminotecnico, è studiata per ridurre il girovagare tipico di questi malati e per condurli a 4 zone di interesse con panchine per la sosta: la stimolazione sensoriale è affidata ad aiuole con fiori colorati, piante sempreverdi e aromatiche (vista e olfatto), a una fontana con acqua scorrevole, a voliere e diffusori acustici per la musicoterapia e la riproduzione di suoni dell’habitat naturale (udito), a uno spazio per la coltivazione di ortaggi di stagione (terapia orticolturale).

L’inaugurazione di questo percorso guidato è anche l’ideale completamento dell’iniziativa “Cafè Alzheimer”: un’attività di sostegno psico-relazionale, condotta da un consulente professionista, tramite colloqui individuali con anziani e familiari. Uno spazio di incontro informale con medici ed esperti, per trovare risposte a tanti dubbi e condividere le difficoltà quotidiane.
Il “Giardino Alzheimer” e “Cafè Alzheimer” si inseriscono nella vivace attività del Centro Diurno e del Nucleo Speciale Demenze (in convenzione con Azienda USL di Modena, Distretto n. 5 di Pavullo), che operano all’interno del Centro per dare accoglienza ad anziani, affetti da sindromi demenziali, gravi disturbi cognitivi e comportamentali.

“Il Giardino Alzheimer e tutto il Centro rappresentano un importante esempio di architettura terapeutica per il territorio, dimostrando che un metodo progettuale a misura d’uomo può davvero favorire una vita migliore. Tutto l’intervento ha poi ottenuto il “Premio Domotica 2007”, categoria terziario, per gli innovativi sistemi di controllo dell’impiantistica, che lo rendono un edificio intelligente anche a livello tecnologico”.
Architetto Erio Amidei, progettista Coo.Pro.Con. per il Centro Servizi per la Terza Età “Francesco e Chiara” e il “Giardino Alzheimer”.

“Desidero ringraziare Coo.Pro.Con. per questa importante opera, che ci permette di continuare a percorrere la strada della sperimentazione terapeutica. Negli anni, abbiamo appurato che molti anziani, affetti da demenza, arrivano al Centro in condizioni critiche ma, grazie a questi metodi innovativi di cura, ottengono significativi benefici”.
Padre Sebastiano Bernardini, fondatore Centro Servizi per la Terza Età “Francesco e Chiara”.

Chi è Coo.Pro.Con.
Coo.Pro.Con. è uno studio di progettazione e consulenza con una sede principale a Pavullo nel Frignano (MO) e una distaccata a Modena.
Fondato agli inizi degli anni ’80, oggi è composto da 35 professionisti in grado di sviluppare l’intero ciclo progettuale – dall’idea all’esecuzione – rivolgendosi al settore pubblico e privato.
Questo metodo di lavoro, basato su una consolidata attività di gruppo, ha permesso a Coo.Pro.Con. di maturare significative esperienze nelle aree architettura, ingegneria, urbanistica e ambiente, sovraintese da una scrupolosa direzione lavori, con il compito di garantire la “qualità globale” nell’attuazione di ogni progetto.

www.cooprocon.it

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