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Settimane della pecora con gli occhiali della Val di Funes

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  • 22 Settembre 2015

Anche quest’autunno, dall’1 all’11 di ottobre, tutti i buongustai sono attesi in Val di Funes per le „Settimane dell’agnello”. 15 locande della Val di Funes e 11 esercizi partner dell’iniziativa culinaria dedicata alla “pecora con gli occhiali della Val di Funes” parteciperanno all’iniziativa gastronomica e presenteranno svariate prelibatezze culinarie a base di carne d’agnello. Gli esercizi aderenti all’iniziativa vizieranno i propri ospiti con piatti raffinati preparati con la pregiata carne del “Villnösser Brillenschaf”. Anche quest’anno le settimane gastronomiche saranno organizzate dal gruppo locale dell’Unione Albergatori e Pubblici esercenti (HGV).
La carne di agnello delle pecore con gli occhiali è di altissima qualità, tenera e dal gusto delicato ed è espressione di regionalità e autenticità.
“Siamo particolarmente felici del fatto che, con la lavorazione in loco della carne della pecora con gli occhiali, il valore aggiunto generato rimane nella nostra valle. Con questa iniziativa i contadini, gli allevatori e gli operatori gastronomici forniscono un ottimo esempio di come sia possibile e sensato favorire i microcircuiti economici locali”, spiega entusiasta il responsabile del gruppo locale HGV, Konrad Kofler.
Le settimane gastronomiche dedicate alla pecora con gli occhiali della Val di Funes saranno arricchite da due eventi. Nelle giornate del 2, 9 e 16 ottobre viene proposta un’escursione che permetterà ai partecipanti di conoscere i contadini di montagna e i prodotti dell’agricoltura locale. Il 9 ottobre, dalle ore 15 alle ore 17.30, presso il Centro visite del parco naturale Puez Odle si svolgerà un pomeriggio speciale per famiglie in cui si insegnerà ai partecipanti come si produce il feltro con la lana delle pecore della Val di Funes.

(Ufficio Stampa Alpine Pearls Italia: OfficineKairos.it)

Info:
Associazione turistica Val di Funes
San Pietro 11 – 39040 Val di Funes (BZ)
Tel.: 0472 840180 – Fax: 0472 841515
[email protected] – www.villnoess.info

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Mercatini di Natale 2013: le migliori destinazioni

Alto Adige, Praga, Bratislava o Vienna? Alcune indicazioni sulle migliori mete dove trascorrere il periodo più bello dell’anno e le offerte più vantaggiose!

Si scrive “mercatini di Natale” ma si legge “luci tremolanti, aromi profumati, musiche natalizie e romantici mercatini con punch e dolcetti”. I preparativi sono iniziati: le vie e le piazze che ospitano i mercatini vengono abbellite con luminarie e alberelli; le vetrine dei negozi si vestono a festa con decorazioni luminose e nastri rossi, in modo che tutto sia pronto per accoglievi in una calda atmosfera natalizia.

Lasciatevi incantare dalla magia che solo i Mercatini di Natale sanno dare: curiosando tra le bancarelle, allestite negli antichi centri storici, potrete trovare prodotti artigianali, oggetti di legno intagliati, utili e originali idee regalo. E se questo non bastasse a scaldarvi il cuore (ma non solo!), calde tazze di vin brulé, cioccolata calda e specialità locali vi aspettano agli stand gastronomici.

Alcuni suggerimenti sulle città e i mercatini da non perdere.

Bratislava è la meta ideale per chi ricerca la perfetta combinazione tra la calda e romantica atmosfera di un mercatino di Natale e il piacere dello shopping nel “Designer Outlet Parndorf”.

A Praga, la capitale della Rep. Ceca, ve ne sono diversi, ma forse il più famoso – e più scenografico – è il mercatino in Piazza San Venceslao.

Tra i numerosi eventi che caratterizzano il periodo prenatalizio di Vienna, non si può non visitare il Wiener Christkindlmark, uno dei più antichi mercatini natalizi, la cui prima edizione si fa risalire alla fine del 1200.

Che dire dell’Alto Adige? Basta nominare i nomi di città come Bressanone, Brunico e Merano per rievocare fiabeschi mercatini di Natale.

L’Avvento è considerato il periodo più bello dell’anno, ma è anche un momento per riscoprire il valore del silenzio e concentrarsi sulle cose importanti della vita, a partire dal proprio equilibrio interiore. Concedetevi un weekend di relax nel frenetico periodo natalizio: la tradizionale ospitalità Falkensteiner vi accoglierà per rendere il vostro soggiorno un’esperienza indimenticabile.

Scopri tutte le offerte Falkensteiner per i Mercatini di Natale > http://bit.ly/1gmiHIN

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ESTATE STELLARE IN VAL D’EGA

Dal nuovo osservatorio di Collepietra alle “app stellari” per una magica vacanza tra le Dolomiti

Se da sempre stare con il “naso all’insù” nelle limpide notti della Val d’Ega era fonte di ispirazione e meraviglia per il panorama celeste offerto, dalla prossima estate, e precisamente dal 20 luglio 2013, ammirare stelle e pianeti sarà una delle novità per l’imminente stagione estiva di questa valle delle Dolomiti.

Verrà inaugurato, infatti, il primo Astrovillaggio d’Europa, ambito progetto sostenuto dall’Unione Europea, per conoscere i pianeti del sistema solare. Non solo il nuovo Osservatorio tra le novità proposte ai tanti turisti che raggiungeranno le terre dolomitiche della Val d’Ega che con le catene del Latemar, Catinaccio e Bletterbach rientrano di diritto nel Patrimonio dell’Umanità Unesco, il progetto Efre, infatti, prevede una serie di investimenti innovativi che hanno portato all’allestimento di hotel a tema con cannocchiali ai balconi, info point sui pianeti e il sistema solare nelle reception, orologi solari sulla struttura o nel giardino, librerie a disposizione degli ospiti con testi sull’universo e le stelle. Per gli amici delle tecnologie ecco tante curiose iniziative come una App stellare – l’Astrovillaggio App – per raccogliere “scudi” per le prossime vacanze in Alto Adige e una web cam puntata verso il cielo. Non vengono dimenticati i bambini, per i quali è stato progettato un tour planetario e l’autobus del sole che collega i paesi del comune di Cornedo con l’osservatorio e con il nuovo planetario. Meridiane artistiche, lungo le passeggiate attraverso i paesi di Collepietra, San Valentino in Campo, Cornedo, Cardano, Prato Isarco e Brie, andranno ad abbellire ulteriormente le facciate delle case e i giardini. Anche la cucina, già “stellata” in alcune occasioni, offrirà programmi a tema, oltre la presenza di un punto informazioni astrologico e un “telescopio” nei ristoranti che aderiranno all’iniziativa e,durante la rassegna gastronomica “Luna piena di gusto“ – che propone una cena celestiale nei venerdì durante le settimane di luna piena – sarà possibile assaggiare innumerevoli prelibatezze della tradizioni locali e non, come dall’ombrina alle vongole su risotto al rosmarino, fino alla pizza “Luna”. Per chi volesse fare una full immersion tra stelle e pianeti le strutture ricettive di Collepietra propongono, fino ad ottobre 2013, le Settimane Stellari. A partire da 366 euro, pacchetti comprendenti 7 giorni di alloggio in una delle strutture aderenti, una visita guidata al nuovo Planetario – tra le cui attrazioni c’è anche la simulazione di un viaggio nello spazio alla volta di Marte e Venere nella sala speciale al centro del villaggio si San Valentino in Campo – una visita guidata all’Osservatorio Astronomico, una serata di osservazione delle stelle in compagnia dell’albergatore e una Serata della rassegna gastronomica “Luna Piena di Gusto”. Il tutto aspettando il consueto spettacolo naturale delle Stelle Cadenti, dal 4 all’11 agosto, che culminerà con un evento speciale per la fatidica notte di San Lorenzo.La natura sempre più padrona della Val d’Ega, da sempre all’avanguardia sul rispetto dell’ambiente per garantire alla popolazione locale ed ai tanti turisti la possibilità di uno stile di vita sano ed incontaminato.Ecco perché scegliere di fare una vacanza in Val d’Ega.

Eggental.com

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La magia del Carnevale sulle piste della Val d’Ega

Se c’è una festa o ricorrenza che negli anni ha garantito il divertimento a grandi e piccini questo è, senza dubbio, il Carnevale. Festa dove mascherarsi ed assumere altre sembianze continua ad essere cosa intrigante. In Val d’Ega, dove fate, re, gnomi sono da sempre nell’immaginario questo è ancora più bello; soprattutto se fatto sulla neve come nei due comprensori ai piedi del Catinaccio e del Latemar, oppure a Nova Levante, dove il carnevale ha una lunga tradizione. I “Schuffaner” (“Schuffa” = brodo di latte, che nei tempi passati è stato il cibo quotidiano dei contadini) festeggiano il Carnevale sempre con grande entusiasmo, così anche quest’anno! Le Dolomiti della Val d’Ega si colorano in queste giornate di festa con ricchi programmi di animazione sulle piste e alla stazione a valle degli impianti, comprendenti feste in maschera, giochi e spettacoli per bambini, esibizioni di artisti di strada. Il ricavato sarà devoluto a scopo benefico.

CLICCA QUI PER VEDERE I PROGRAMMI

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Ski & Gourmet in Val d’Ega

Dal 16 al 23 marzo 2013, sette giorni nell’area sciistica Obereggen con i migliori cuochi Altoatesini premiati con le stelle Michelin

La montagna mette appetito. Potrebbe essere uno dei soliti luoghi comuni per giustificare i chili di troppo al ritorno da una vacanza sugli sci, se non fosse che in Val d’Ega le stelle della cucina gareggiano per numero con gli impianti di risalita. L’area turistica nel cuore delle Dolomiti, patrimonio dell’Umanità Unesco, e baciata dal sole per gran parte dell’anno, è infatti un vero e proprio rifugio per i cuochi premiati con il leggendario riconoscimento  della Guida Michelin. Bastano 20 minuti dall’uscita di Bolzano per calarsi nell’atmosfera di una grande cena di gala servita per una settimana intera su un enorme tavolo bianco. Dal 16 al 23 marzo 2013, con la Settimana Ski & Gourmet con i Migliori Cuochi altoatesini, il comprensorio sciistico di Obereggen, l’Associazione Turistica e i cuochi dell’Alto Adige premiati con le stelle Michelin invitano tutti gli appassionati di sci e cucina ad un evento gastronomico nelle baite e rifugi dello Ski Center Latemar. Per tutta la settimana, su tavoli appositamente riservati, con una vista impareggiabile su panorami dei quali le cartoline possono solo lontanamente restituire un’idea, saranno servite le migliori specialità della tradizione. Mercoledì 20 marzo, dalle ore 17.00, ci sarà inoltre un aperitivo particolare accompagnato da pietanze tirolesi e buona musica presso il Teleriscaldamento di Obereggen. Al momento della prenotazione è necessario richiedere l’apposito voucher.
L’offerta, proposta a partire da Euro 547,00, è comprensiva di 7 giorni in albergo in camera doppia con trattamento di mezza pensione o in appartamento, 6 giorni di skipass, 2 pranzi presso le baite scelte del comprensorio sciistico.

 

Per Informazioni: Val D’Ega Turismo

Tel. 0471 619500
E-mail: [email protected]
Sito web: www.valdega.com

Ufficio stampa ELLA Studio

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La Stagione Invernale

E’ ormai cosa nota che nel 2009 le Dolomiti sono state proclamate dall’UNESCO Patrimonio Naturale dell’Umanità. Forse non tutti sanno invece che, sempre nel 2009, sulle Dolomiti è stato scoperto un nuovo esemplare di fiore, una specie fino a quel momento inedita di genziana blu. La Val d’Ega è come quell’esemplare, protetto e custodito dalle Dolomiti, delle quali è il cuore. Il neonato consorzio che ne prende a prestito il nome riunisce i 4 comuni di Nova Ponente, Nova Levante, Tires e Collepietra e i due comprensori sciistici di Obereggen e Carezza, per un’estensione totale di 112 km2. Il salto è più breve di quanto si possa immaginare: a soli 20 minuti dall’uscita di Bolzano Nord, lo scenario che si apre è quello di un regno governato dalle leggendarie cime del Latemar e del Catinaccio, che offre in un colpo solo tante opportunità quanti sono i desideri che un appassionato di montagna potrebbe elencare in una vita intera. Con una media di 8 ore di sole al giorno nei mesi invernali – la stagione si apre l’1 dicembre e si chiude l’1 aprile – Carezza è l’area sciistica più soleggiata dell’Alto Adige e gode di una facilità di accesso unica ai 40 km di piste in perfette condizioni, dalle pendenze più dolci a quelle vertiginose. Sciatori, carver, telemarker e snowboarder, che qui trovano il famoso snowpark Christomannos, fanno a gara per dichiarare Carezza la capitale della propria disciplina. A questi, si aggiungono i fondisti, le famiglie e in particolare i bambini, che possono  fare i primi tentativi sugli sci al nuovo Kinderland di Re Laurino, lanciarsi nel fiabesco Parco Giochi sulla neve, slittare, pattinare e rincorrere i miti e le leggende dello Skitour Re Laurino. Il comprensorio è inoltre noto per l’impegno nell’ecosostenibilità: a partire da quest’anno, sono in programma progetti come impianti ad energia solare, tappeti energetici ed altre iniziative per ridurre l’impatto ambientale di preparazione e innevamento delle piste.

“L’emozione della perfezione” è invece il motto che rappresenta il comprensorio Obereggen. Parliamo di 48 km di piste, dai 1500 a 2500 metri, che sono una garanzia di neve per tutta la stagione, dall’1 dicembre al 14 aprile, inserite in un contesto futuristico e allo stesso tempo tradizionale, capace di coniugare armadietti hi-tech riscaldati ad un patrimonio paesaggistico immutabile che si scalda grazie alle  specialità culinarie offerte dai rifugi. Obereggen è tanto per i grandi quanto per i piccoli, che qui trovano un’area gestita niente meno che dall’Orso Bruno e un Asilo sulla Neve. Per quanto riguarda gli snowboarder, dal 26 dicembre, l’unico rischio è quello di rimanere a bocca aperta davanti alle oltre 30 strutture dell’Obereggen Snowpark, che si arricchisce quest’anno di nuove sorprese.

Sia Carezza che Obereggen uniscono infine al bianco delle piste i colori scuri della notte, con diverse opportunità di sciare e slittare in notturna. Come dire che in questa favola, anche il tempo ha un altro corso.

Info Newsroom

 

Ella Studio

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Al Grand Hotel Terme Alto Adige e Romagna si incontrano all’insegna della cucina di classe

“Un pasto senza vino è come un giorno senza sole”, scriveva Anthelme Brillat-Savarin. E come dargli torto, proprio qui nella Terra del Sole, dove vivere e godere dei doni della natura è, da sempre, una delle caratteristiche di un popolo – quello romagnolo appunto – molto legato alle proprie tradizioni. Anche in cucina. E se l’arte della cucina Emiliano-romagnola è divenuta famosa in tutto il mondo lo stesso discorso può valere per i vini dell’Alto Adige che, nelle soleggiate e miti vallate ai piedi delle cime dolomitiche patrimonio dell’Unesco, matura e, quasi per incanto, si trasforma in un prezioso nettare perfetto da abbinare con i cibi di ogni tradizione culinaria. E’ anche questa caratteristica che ha portato l’Associazione CHIC – Charming Italian Chef ad ideare questa sorta di Tour eno-gastronomico in giro per l’Italia dal titolo: Quattro Mani, Cinque Sensi. E la tappa di mercoledì 31 ottobre è al Grand Hotel Terme di Castrocaro, dove al godere delle prelibatezze e dei “vizi” del bel vivere si contrappone – grazie all’esperienza e alle famose acque termali – l’amore per il proprio corpo. A garanzia della serata i vini Kettmeir che da Caldaro ci porta alla scoperta dei suoi prodotti più tipici come il Brut Athesis, perfetto come aperitivo o da antipasto (tartare di manzo wagyu al sesamo e grani di senape, formaggio di malga, biscotto croccante ai pinoli e salsa di lamponi) nella versione rosè. Oppure lo Chardonnay Maso Reiner Alto Adige 2010 che accompagnerà dei Tortelli di farina di kamut ai funghi, vellutata di origano, guanciale e uovo grattugiato, magistralmente preparati dallo chef Umberto Gorizia, padrone di casa che ospiterà il collega Felice Lo Basso del ristorante Alpenroyal Gourmet dell’Hotel Alpenroyal di Selva di Val Gardena. Ai secondi proposti, Filetto di cervo alle castagne e tartufo nero, purè di patata viola e pomodorino alla vaniglia, verrà abbinato un favoloso Pinot Nero Maso Reiner Alto Adige 2009. Un prelibato e fresco Moscato Rosa Athesis Alto Adige 2009 accompagnerà il dessert che consiste in una crema di fichi caramellati, mandorla amara e ricotta ghiacciata. Una serata, quindi, di alta classe con prodotti di altissima levatura per regalare nuovi stimoli ai nostri palati. E per non mettersi subito in viaggio e non dover sacrificarsi rinunciando ai piaceri di bacco, la serata potrebbe concludersi con il soggiorno nelle raffinate ed eleganti camere del Grand Hotel con, magari, una sosta di riposo per approfittare di una delle tante proposte termali offerte.

Il costo della serata è di € 60,00 a persona e per prenotare bisogna chiamare questo numero telefonico: 0543.767.114

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Escursioni e giri sui monti delle Dolomiti

Le Dolomiti fanno parte delle Alpi Orientali nel Nord Est Italiano, e si snodano tra le province Bolzano, Trento, Udine, Pordenone e Belluno. Grazie alla bellezza delle panoramiche che offrono e alle variazioni cromatiche delle loro rocce, famose per la tinta rosea che assumono soprattutto al tramonto, le Dolomiti sono meta di moltissimi visitatori da tutto il mondo, e nel 2009 sono state dichiarate Sito Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.

Le Dolomiti offrono moltissime possibiltà per gli amanti dell’escursionismo, dell’alpinismo e degli sport invernali, grazie a sentieri e piste per tutti i gusti e per tutti i livelli di difficoltà. Visitate il sito http://www.holidaycheck.it/region-Informazioni+viaggio_Alto+Adige-rid_232.html per dare un’occhiata ai migliori hotel per le vostre vacanze sulle Dolomiti.

Per gli amanti dell’escursionismo, vi è davvero l’imbarazzo della scelta: vi sono innumerevoli itinerari tra cui scegliere per escursioni sia in bicicletta che a piedi, adatte sia a escursionisti esperti che a tutta la famiglia.

Una delle destinazioni più amate è la Alta Badia, di cui Corvara, ai piedi del massiccio del Sassongher, è uno dei centri principali. Da qui si gode un incantevole paesaggio, grazie alla presenza dei monti della Marmolada e del Gruppo della Sella. Da qui potete anche partire per escursioni, e gli impianti sciistici sono molto attrezzati.

Una delle passeggiate più suggestive di questa zona è quella che da San Leonardo in Badia raggiunge il luogo di pellegrinaggio di Santa Croce a quota 2045 metri: qui potete godervi lo spettacolo offerto dal panorama, immersi nella natura del parco naturale di Fanes – Sennes – Braies. In Alta Badia è anche possibile visitare la suggestiva Valle dei Mulini, nei pressi di San Martino in Badia. Qui è ancora possibile visitare 30 antichi mulini, dei quali quelli meglio conservati si trovano nella frazione di Misci’/Seres.

Non fatevi perdere le magnifiche passeggiate e la natura incontaminata delle Dolomiti!

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QUATTRO MANI, CINQUE SENSI: i vini e i sapori dell’Alto Adige ambasciatori del gusto italiano

Il tour ricco di appuntamenti da veri gourmet che unisce i più blasonati vini dell’Alto Adige con i gustosi piatti di carne e di pesce della tradizione della cucina regionale italiana, continua con un curioso ed emozionante incontro in terra di Romagna. Mercoledì 25 luglio alle ore 20 a Castrocaro Terme presso il ristorante Via Roma N°2 del Grand Hotel Terme di Castrocaro l’executive chef Umberto Gorizia, ospita il collega Egon Heiss del ristorante Gourmet Alpes dell’Hotel Bad Schörgau.

Nuova tappa del viaggio sensoriale lungo tutta la penisola che l’azienda vinicola Kettmeir propone come portavoce del territorio e  trait d’union tra tradizione e innovazione che caratterizzano le cucine dei grandi chef italiani.. Ecco che la danza leggiadra della bollicine Metodo Classico Rosè, la coinvolgente aromaticità del Müller Thurgau, l’intrigante avvolgenza dello Chardonnay, la nobile eleganza del Pinot Nero, la sensuale dolcezza del Moscato Rosa accompagnano gli ospiti lungo percorsi gastronomici pensati e realizzati a “quattro mani” dalla creatività degli chef dell’Associazione CHIC – Charming Italian Chef. Talenti provenienti da importanti ristoranti, uno dell’Alto Adige, l’altro di un’altra regione della penisola, si uniscono per portare sulla tavola un’esperienza unica e coinvolgente.

Mercoledì 25 luglio 2012, ore 20

RISTORANTE VIA ROMA N°2

GRAND HOTEL TERME

Via Roma, 2

Castrocaro Terme (FC)

 

Menu degustazione con abbinamento vini: 60 €

Per Informazioni e prenotazioni:

Tel. +39 0543.412711 – Fax +39 0543.412750

email [email protected]

 

Il menù della serata.

Chef  Umberto Gorizia, “Ristorante Via Roma n° 2” – Grand Hotel Terme – Castrocaro Terme  (FC)

Chef  Egon Heiss , “Ristorante Gourmet Alpes” – Hotel Bad Schörgau – Sarentino (BZ)

Aperitivo di benvenuto

Metodo Classico Brut Rosè “Athesis” Alto Adige

Antipasto

 Salmerino affumicato in casa con carpaccio di mela e rafano

(Egon Heiss)

Müller Thurgau Athesis Alto Adige 2011

Primo

 Ravioli al fricandò, cremoso di scquaquerone, cipolla in agrodolce

e polvere di prosciutto di Carpegna

(Umberto Gorizia)

Chardonnay Maso Reiner Alto Adige 2010

Secondo

 Maialino nostrano con millefoglie di melanzana bianca alla parmigiana

e clorofilla di origano fresco

(Umberto Gorizia)

Pinot Nero Maso Reiner Alto Adige 2009

Dessert

 Il latte del contadino

Torta di ricotta – gelato al latticello

Tartufo allo yogurt con lamponi

(Egon Heiss)

Moscato Rosa Athesis Alto Adige 2009

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MELEMIGLIA 2011- Percorso a cinque sensi tra le mele della Val Venosta

Dal 17 al 24 settembre Melemiglia ritorna per la raccolta delle mele.
Naturno (Merano) – E’ da sabato 17 a sabato 24 settembre che la Val Venosta si prepara ad accogliere gli ospiti che parteciperanno alla II edizione di Melemiglia dedicata alla raccolta delle mele.
In Alto Adige tra benessere, gourmet, corsi di cucina e visite guidate con il cestino al braccio per scoprire le varietà di mela della Val Venosta e i segreti di un territorio in cui le mele sono così buone e uniche grazie al clima particolare che offre la zona. 315 giorni di sole all’anno, la giusta altitudine tra i 600 e i 1000 metri e le escursioni termiche. Melemiglia è un percorso tra le virtù del prodotto tipico della Val Venosta in cui l’obiettivo è far conoscere al mondo come le mele sono in grado di stimolare i cinque sensi.
Gli Hotel DolceVita, pluripremiati dal CheckHoliday Award 2011, sono cinque top hotel come i cinque sensi primordiali situati nel cuore della Val Venosta tra le località di Naturno e Laces, a due passi da Merano. Dopo aver presentato in aprile l’offerta vacanza Melemiglia dedicata alla fioritura dei meli, a settembre la ripropone in versione autunnale quando la mela è pronta per essere raccolta. Per gli ospiti dei DolceVita sono in programma una serie di attività in cui la mela è il principale ingrediente alla base di piatti gustosi, di grappe deliziose, di trattamenti wellness e di colorate decorazioni.
Le escursioni tra i meleti con cestino prevedono la presenza di un esperto che inviterà ipartecipanti a raccogliere i frutti assieme a lui spiegando le tecniche di raccolta delle mele e i segreti delle varietà di mela presenti in Val Venosta.
Mele Golden Delicious, Mele Jonagold, Mele Gala e Mele Elstar per gustosi piatti preparati dagli Chef del DolceVita che proporranno anche l’esperienza sensoriale che nasce abbinando le mele ai formaggi tipici delle malghe di montagna. Inoltre, i corsi di cucina a base di mela accolgono grandi e piccini. Non mancheranno i trattamenti wellness come il Bagno DolceVita alle Mele con peeling completo del corpo, massaggi e cosmesi con prodotti a base di mela. Famiglia delle Rosacee (malus communis melo), il melo è un albero ad alto fusto e può raggiungere i 6-8 metri di altezza. La mela in realtà è un falso frutto ed è precisamente un pomo come in tutti i frutti di questo tipo. Il vero frutto è il cosiddetto “torsolo” dove sono contenuti i semi, mentre la parte commestibile deriva dal calice cresciuto e ingrossato.
La settimana Melemiglia è gratuita per gli ospiti DolceVita.
Prezzo settimana Melemiglia in camera doppia a partire da Euro 854,00 pensione 3/4
Info e prenotazioni: www.melemiglia.it; www.dolcevitahotels.com
tel. +39 0473 666 251
PROGRAMMA dal 17 al 24 settembre 2011
– Degustazioni di succhi, tè, grappe etc. alle mele
– Conferenza sulle bontà delle mele (salute, dimagrire etc.)
– Visita guidata presso il consorzio delle mele MIVOR
– Visita guidata ai frutteti e raccolta delle mele e spiegazione delle tecniche di raccolta
– Infuso-sauna alla mela – Corso di cucina
– piatti a base di mele
– Menu giornaliero a base di mele (a scelta)
– Trattamenti alle mele, bagno alle mele, cosmetici a base di mela (a pagamento)
– Degustazione di mele diverse
– Degustazione di mele e formaggi abbinati
– Decorazione a base di mele, fiori etc.
– Visita alla distilleria con degustazione
– 6 mele come regalo alla partenza
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Su Food-Senses diponibile il Gewürztraminer Alto Adige D.O.C. 2009

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  • 22 Giugno 2011
Il vino è uno di quei prodotti “controversi”: o lo si ama o lo si odia.
Il vino scatena guerre di pensiero, dettate dal gusto e dai sensi, e in Italia lo sappiamo bene, grazie anche al nostro patrimonio vinicolo di alta qualità.
Uno dei vini più apprezzati e, soprattutto, adatti alla prossima stagione calda è il Gewürztraminer.
Fra i vini italiani è quello considerato più “internazionale”, e grazie al suo colore giallo paglierino, limpido e con riflessi dorati, con il suo profumo fortemente aromatico e speziato, con note di garofano e rose, è impossibile resistergli.
Il nome stesso è sintomatico: “gewurz” sta per speziato e “traminer” per aromatico.
Perfetto con i piatti estivi di pesce, frutti di mare e crostacei; il sapore corposo e pieno si sposa deliziosamente con il patè di fegato d’oca, gli aperitivi e i dessert; ma ha un carattere talmente gentile ed accomodante che l’alta cucina contemporanea l’ha spesso abbinato alla cuncina internazionale, soprattutto quella asiatica.
E anche la Tenuta Josef Weger, che coltiva questo vino con il metodo a Guyot nella zona collinare d’Oltradige a Cornaiano, concorda nel definirlo un vino a tutto pasto!
E se avete voglia di sperimentare, abbinatelo al più italiano dei dolci: il tiramisù.
Vi stupirà!

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SETTIMANA DEL RODODENDRO IN VAL D’ULTIMO

Dal 19 al 26 giugno inno al “fragile incanto” e la Val d’Ultimo in festa
Val d’Ultimo 8 giugno 2011 – Sette giorni, da lunedì 19 a domenica 26 giugno 2011, interamente dedicati alla pianta del Rododendro, definita “fragile incanto” a causa della fragilità dei suoi fiori e che in Val d’Ultimo, in Alto Adige, ha trovato le ideali condizioni climatiche per fiorire con i suoi delicati petali colorati. Il programma settimanale è molto ricco di attività: escursioni botaniche, in malga e tra i masi antichi. Degustazioni di prodotti tipici locali e intrattenimento musicale.
L’escursione al Monte Popi a 1935 metri di altitudine regala emozioni e panorami mozzafiato. Si prosegue con la visita al maso Wegleithof considerato il regno delle erbe selvatiche con proprietà medicinali. Sono circa 60 i masi sui ripidi pendii costruiti in legno di larice – tre gli esemplari di larici millenari nel confinante Parco Nazionale dello Stelvio – con il tetto fatto di scandole appesantite da pietre. Nel programma della Settimana del Rododendro non manca l’escursione botanica in compagnia di un esperto del luogo con il compito di illustrare e spiegare le numerose varietà di fiori e piante presenti sul territorio della Val d’Ultimo. Una Valle incontaminata in cui i contadini conoscono ancora l’autarchia e vivono nutrendosi dei prodotti donati dalla loro terra e dalla montagna. Un’alimentazione rigorosamente a chilometro zero, i genuini prodotti locali sono venduti quotidianamente nei mercati contadini. Il venerdì è dedicato alla Festa alla malga Pracupola a 1.970 metri di altitudine in cui, oltre all’intrattenimento musicale, è previsto un pranzo a base di canederli e insalata di cappucci preparato dalle contadine della Valle. Sabato mattina, al sorgere del sole, è organizzata l’escursione fino alla località di Platzfeld per una ricca colazione attorno al fuoco di bivacco, acceso con la legna con attorno dei sassi. La settimana del Rododendro si conclude la domenica con un concerto nella località di S.Valburga della banda musicale.
Il nome Rododendro deriva dal greco Rhododendron e vuol dire albero delle rose (Rodhon – rosa e Dendron – albero). Frammenti di questa pianta sono stati recuperati in Cina e in Caucaso e ha origini antichissime che risalgono al Cinquecento. In Europa giunse solo nell’Ottocento.
Associazione Turistica Val d’Ultimo tel. 0473 79 53 87
www.valdultimo.info – [email protected]
http://www.dolomiti.it
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Trovare il regalo giusto per Natale…ai mercatini in Trentino!

Il Natale si sta avvicinando e con lui arrivano anche le cosiddette “ansie da regalo”: cosa regalare a fidanzata, moglie amica senza cadere nella banalità o in un oggetto completamente inutile che non finisca direttamente nel cassetto delle cose che non userò mai?

Sicuramente la soluzione giusta è quella di cominciare a pensare con largo anticipo a cosa regalare, e se non a comprarli perlomeno a dare un’occhiata a cosa più ci può interessare. Di certo anche se meno romantica e idealista una soluzione per non incappare in un regalo completamente sbagliato è quella di trarre in inganno l’interessato facendoci indicare cosa gli piacerebbe o magari facendocelo dire direttamente.

Una delle tecniche per non incorrere in imbarazzanti gaffe da regalo è quella di stendere una lista di persone a cui volgiamo fare dei doni natalizi magari dividendoli in ordine di importanza e di priorità. Sicuramente i doni di natale alle persone a noi più care come figli, mogli, mariti e fidanzati vanno messi in prima posizione e dovrebbero teoricamente essere i primi da ricercare in modo da non ritrovarsi a doverli acquistare negli ultimi giorni senza poter avere il tempo di fare delle adeguate valutazioni e ponderare la scelta. Inoltre se la scelta cade in un capo di vestiario meglio cominciare a muoversi subito, in modo da non restare senza taglie o non dover girare innumerevoli negozi per trovare quello giusto.

Tantissime idee però possono arrivare dai mercatini natalizi che come di consuetudine si tengono nel periodo di fine autunno e inverno solitamente nelle regioni trentine e montane ma che si stanno espandendo in tutte le città d’Italia. Sempre più spesso infatti passeggiando per le vie della città ci si può imbattere in spazi appositamente allestiti per posizionare bancarelle che vengono originali idea regalo gioiello in tema natalizio ma anche di tutti i tipi come bigiotteria, sciarpe, guanti e molte altre cose. Sicuramente però l’atmosfera che si crea nelle zone montane non ha pari e non può essere ricreata in nessuna città.

I mercatini natalizi infatti sono una vera e propria tradizione nelle zone influenzate culturalmente dalla Germania. Chiamati Christkindlmarkt la loro origine risale al XIV secolo con i cosiddetti mercatini di San Nicola, conosciuto poi al mondo come Santa Klaus, dove si potevano acquistare bellissimi addobbi natalizi da appendere in casa e in giardino. Oggi, nonostante abbiano mantenuto la prerogativa di vendere addobbi festoni, sono anche i luoghi privilegiati per trovare regali natale originali e innovativi e gustare il Natale in tutte le sue forme.

E’ infatti indubbio come la tradizione altoatesina rappresenti l’eccellenza in fatto di dolci della tradizione come strudel di mele, biscotti fatti in casa, Zelten con canditi e molte altre specialità il cui solo profumo tipicamente sulle note della cannella e delle spezie introduce in una meravigliosa atmosfera natalizia.

Ma l’Alto Adige non è solo terra di dolci anche del profumo del vin brulè, delle preziose lavorazioni in legno, delle meravigliose decorazioni in vetro e pizzo, delle tipiche tovaglie e pantofole in feltro e molte altre idee originali che solo qui si possono trovare. Un mix favoloso che sicuramente vale la pena di una visita e molto di più!

A cura di Martina Celegato

Prima Posizione srl

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Alto Adige: Stop alle automobili … ma con gusto

Quest’estate in Alto Adige anche la macchina va in vacanza: stiamo parlando dell’iniziativa promossa dal Consorzio Turistico Alta Badia per la tutela dell’ambiente e della natura.

La prossima estate dunque, chi andrà in vacanza in montagna sulle dolomiti, ha la possibilità di lasciare la macchina in una delle valli per tutta la durata del soggiorno, ricevendo in cambio numerosi premi: prodotti tipici della cucina dell’Alto Adige, rimborso del Mountain Pass e molto altro ancora.

Una volta consegnate le chiavi della propria autovettura, questa verrà sigillata con un nastro biodegradabile, con la scritta “Stop ma con Gusto”!

Obiettivo dell’iniziativa è quello di limitare il traffico e l’inquinamento della zona, senza per questo limitare i turisti negli spostamenti e nelle varie attività. Il territorio dell’Alta Badia infatti, è da sempre molto attento a queste tematiche, mettendo in atto politiche ambientali volte a migliorare anche la solute dei propri cittadini.

Trattasi di un’iniziativa veramente unica, che molto probabilmente verrà presa come esempio da molte altre zone turistiche d’Italia.

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Opportunità per le imprese: localizzare in Alto Adige

Sviluppare nuovo business, ampliare le proprie strategie produttive e commerciali, individuare e cogliere nuove opportunità operative: anche nella criticità dell’attuale congiuntura economica, non possono che essere queste le prioritarie linee guida per il variegato mondo aziendale. Per le aziende, infatti, reagire alla crisi significa investire energie e risorse sul versante competitivo, riorganizzando il proprio approccio al mercato in uno scenario globale che muta rapidamente. Ed è sulla base di queste considerazioni che non sono rari gli esempi di aziende italiane che rivolgono il proprio sguardo verso Paesi esteri, Paesi dove insediare nuove sedi produttive. Ma, in tale contesto, anche dentro i confini nazionali, c’è una novità assoluta che rappresenta un’opportunità concreta al duplice fine della diversificazione strategica e del nuovo insediamento territoriale: l’Alto Adige. In virtù di una cospicua serie di incentivi, l’Alto Adige è diventata la migliore provincia italiana per fare impresa e, dal 2009, vi è stata attivata una nuova struttura competente in tutte le questioni legate alle aree produttive e agli insediamenti. La nuova società provinciale per la promozione territoriale e l’insediamento di imprese è la BLS, Business Location Sudtirol – Alto Adige, con sede a Bolzano. BLS, società interamente a capitale pubblico, fornisce servizi specialistici alle aziende locali, nazionali e internazionali interessate a realizzare un proprio insediamento produttivo in Alto Adige. “BLS fornisce sostegno e assistenza a 360 gradi durante tutto il processo di insediamento e oltre”, sottolinea il direttore della società, Ulrich Stofner, “e funge da nuovo partner di riferimento per gli imprenditori interessati ad insediarsi in Alto Adige”. I punti di forza sono particolarmente tangibili: la strategica posizione geografica, la particolare realtà plurilingue e pluriculturale, oltre all’oculatezza dimostrata dalle locali pubbliche amministrazioni, fanno dell’Alto Adige anche un importante ponte verso importanti mercati europei. In tema di eccellenze produttive, risultano di particolare valore i risultati raggiunti dall’Alto Adige nei settori dell’energia rinnovabile e dell’efficienza energetica, settori ormai consolidati dall’economia altoatesina, il cui territorio si attesta al primo posto nell’utilizzo di energia rinnovabile e nell’impegno per il risparmio energetico. L’Alto Adige, dunque, risulta una localizzazione economica capace di assicurare alle imprese importanti livelli di performance, agevolati anche dalla strategica posizione geografica tra due grandi mercati (Italia e Paesi di lingua tedesca). Oltre a ciò, per le imprese che si insediano in Alto Adige, non sono assolutamente marginali gli aspetti relativi alle agevolazioni e ai finanziamenti, sia a fondo perduto che sotto forma di contributi in conto capitale e di mutui agevolati, alla contenuta pressione fiscale, alla qualità complessiva e all’eccellenza tecnologica. È sulla base di questi aspetti prioritari che l’Alto Adige ha iniziato a promuoversi anche come un vero e proprio brand per la localizzazione mirata di imprese di ogni dimensione operanti nei settori dell’industria, dell’artigianato, del commercio e anche dei servizi, coniugando tra di loro i valori del know-how, dell’efficienza e della qualità.

Articolo tratto da PressWeb, a firma Marco Mancinelli

Per ulteriori informazioni:
http://www.bls.info/it/

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“Notte delle streghe” in Alto Adige

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  • 30 Aprile 2009

Streghe e luoghi mistici affascinano da sempre – oggi questi luoghi sono mete “culturali” e “gastronomiche”… L’ultima strega del Tirolo, la sfortunata “Pachler Zottl” della Val Sarentino è stata bruciata viva nel 1450, dopo un lungo e per la strega doloroso processo, tenutosi nel Castello di Reinegg sopra l’abitato di Sarentino. Di quel processo alcuni decenni fa furono ritrovati tutti gli incartamenti. Una storia tragica, quella di Barbara Pachler, contadina povera di una piccolissima frazione di Sarentino, chiamata Windlahn. La notte delle stregheE’ toccato a Santa Valburga o Valpurga, badessa anglosassone del 7° secolo, a diventare la “madrina” di questa notte speciale, suo malgrado. L’origine della notte delle streghe risale ai Celti. La notte tra il 30 aprile e il 1° maggio segnava l’inizio della bella stagione, la fine delle giornate tenebre. Durante la notte, una specie di capodanno, era un susseguirsi di danze e festeggiamenti quasi orgiastici. Il 1° maggio era poi dedicato alla festa di Beltane. La notte era dedicata inoltre alla dea della fertilità. Con la cristianizzazione la notte del 30 aprile divenne invece la notte delle streghe e degli stregoni. Solo grazie all’intercessione di Santa Valburga, la cui festa era fissata proprio il 30 aprile, si potevano espiare tutte le colpe e i peccati. Addirittura si diceva, che dove erano sepolte le ossa della santa, sgorgava un olio miracoloso che proteggeva dalle stregonerie. Luoghi mistici, fiabe e castelli “incantati”Le streghe frequentavano, o forse frequentano tuttora, luoghi particolari per le loro feste.  

  • I luoghi delle streghe

Il luogo “cult” delle streghe altoatesine è l’Alpe di Siusi, l’altipiano più esteso d’Europa. Riti propiziatori pagani si svolgevano qui già in tempi preistorici. L’ampiezza dell’altipiano, la natura maestosa incutevano terrore e paura, e gli spiriti della natura dovevano essere invocati per avere raccolti buoni e poche tempeste. Questi riti, dopo la cristianizzazione, vennero considerati diabolici, così come diabolici erano i luoghi di culto. Due sono ancora oggi i luoghi mistici nei dintorni dell’Alpe di Siusi, dove le streghe sono protagoniste. Le sedie o “Hexenstühle” e le panche o “Hexenbänke” sono formazioni rocciose, dove secondo la credenza popolare proprio la notte di Valburga tutte si riunivano. Oggi entrambi i luoghi si raggiungono facilmente lungo passeggiate suggestive. Uno dei punti d’accusa della sfortunata Pachler Zottl erano i suoi presunti frequenti “viaggi in scopa” agli omini di pietra, i “Stoanerne Mandln”, sopra Sarentino per incontrare altre streghe e stregoni. I cosiddetti “omini di pietra” sono delle colonne di pietre piatte accatastate su un’altipiano a 2003 m s.l.m.. Si presume che gli “omini di pietra” non furono eretti come elementi di orientamento, ma molto più probabilmente come luogo di culto precristiano, dei dolmen preistorici. Vicino a Terento nella zona del Plan de Corones si trova un segno tangibile, secondo la credenza locale, del passaggio delle streghe, cioè la pietra delle streghe. Si tratta di una pietra a coppelle, come ne esistono molte in tutto l’Alto Adige. L’origine di queste coppelle è avvolta dal mistero. A Terento invece si racconta che le streghe avrebbero danzato col diavolo lasciandovi le impronte dei loro piedi. A San Michele/Appiano lungo la Strada del Vino è stato invece il diavolo a crearsi un posto, sempre accompagnato dalle streghe. “La sedia del diavolo” è una lastra porfirica di colore rosa. Questa colorazione, secondo la leggenda, è dovuta al sangue di una fanciulla, rapita dal demone e fatta morire in quel punto. Dopo lo scempio il diavolo si è seduto sulla roccia, formando una strana poltrona.In Val Venosta, e precisamente a Lasa, un’altra testimonianza del passaggio del demonio. “La pietra del diavolo”. Un tempo presso in un maso viveva una domestica di facili costumi che conduceva una vita allegra e spensierata. Una notte, durante la quale aveva ecceduto, il diavolo la prese e la portò in alto sopra le rocce, la spinse con violenza nella pietra e andò con lei all’inferno. Di quest’atto infernale è rimasta l’impronta della zampa del diavolo sulla roccia.Informazioni sui luoghi mistici dell’Alto Adige: www.suedtirol.info/luoghimistici  

  • I castelli delle streghe

L’Alto Adige è la terra dei castelli. Più di 700 sono i siti storici censiti, dove si trovano castelli, residenze nobiliari, fortificazioni. Alcuni castelli erano anche sede dei tribunali e così nell’epoca buia vi si svolgevano i “processi delle streghe”. Vittima illustre fu la sarentinese Pachler Zottl, processata all’interno delle mura di Castel Reinegg sopra Sarentino. Altri castelli, dove per certo si sa che furono tenuti dei processi sono Castel Presule/Prösels a Fié sull’Altipiano dello Sciliar e a Castel Rodenegg a Rodengo in Valle Isarco.Informazioni sui castelli dell’Alto Adige: www.suedtirol.info/castelli  

  • Le leggende

In ogni zona dell’Alto Adige una volta “imperversavano” le streghe. Dalla Val Venosta alle Dolomiti si raccontano un’infinità di leggende.Sul Salto, l’altipiano tra San Genesio e Avelengo, cioè l'”attico” tra Bolzano e Merano, c’era lo “stregone Manz”. Si racconta che Manz era talvolta cattivo, ma altre volte dava anche una mano ai contadini. Così ad esempio d’estate spesso aiutava durante la fienagione. E da buono stregone riusciva a tagliare benissimo l’erba, ma tagliava anche alberi e addirittura interi sassi. Quando però suonavano le campane della chiesetta di San Giovanni, buttava via la falce e spariva, perché, come raccontava sempre, doveva andare da un “importante Signore” a Innsbruck. Questi viaggi avvenivano con una carrozza che “volava” sopra i dirupi del Monte Ivigna, gridando a tutti “spostatevi, che ho fretta!”.Informazioni sulle leggende dell’Alto Adige: www.suedtirol.info/leggende  Erbe, orti e giardiniLe “Streghe” a Castel TrauttmansdorffPiante velenose e magiche sono state raccolte nel piccolo e nuovo “Giardino delle streghe”. Seguendo la credenza popolare, che le streghe conoscevano i segreti delle piante medicinali e di quelle velenose, queste erbe e piante sono state piantate in questo particolare giardino che può essere visitato solo con un’esperta guida.  Orti ed erbeLa storia degli orti dell’Alto Adige/Südtirol ha radici molto lontane. Nel Medioevo, e in particolare con la nascita dei monasteri, si sviluppa il concetto di orto e giardino.Oggi gli orti e i giardini sono stati riscoperti e rappresentano una componente specifica del paesaggio culturale, creato con un lavoro faticoso e costante attraverso la storia. L’orto altoatesino si trova nelle immediate vicinanze dei masi, perché serve ad approvvigionare la famiglia di verdure, erbe aromatiche, fiori. Un recinto, spesso in legno intrecciato, separa l’orto non solo dal resto dei campi, ma tiene lontano anche gli animali da cortile. La più antica forma di recinto a palizzata altoatesino può essere ammirata nel chiostro del duomo di Bressanone. L’affresco dell’Orto degli Ulivi mostra infatti una serie di pali conficcati nel terreno fittamente intrecciati con rami o verghe. Al suo interno l’orto è sempre diviso in aiuole rettangolari fra cui corrono dei viottoli. Le verdure che non mancano mai in un orto altoatesino sono molte, tra queste cavoli e rape, insalata, spinaci, aglio e cipolla, pomodori, zucche, fagioli, fave e piselli. Oltre alle verdure, in ogni orto crescono, piante ornamentali e importanti erbe aromatiche, spesso con potere medicamentoso. L’orto è sempre stato il regno della padrona di casa, il suo orgoglio, nonché la presentazione del maso. Esso rispecchia la personalità di chi abita la casa che, nella cura dell’orto, esprime le proprie qualità. Gli orti altoatesini sono quindi semplici nella forma e modesti nella struttura, ma nulla manca ad essi in quanto a fascino e poesia. Erbe, fiori e piante sono al centro dell’attività di Martha Mulser del “Pflegerhof” di Siusi e per Franz Niederkofler del “Bergila” di Falzes. Entrambi hanno fatto della loro passione una professione. Martha Mulser gestisce l’agriturismo di famiglia e da oltre 20 anni coltiva biologicamente erbe e piante per produrre tisane, creme, oli e sciroppi. Il Pflegerhof può essere visitato. (http://www.pflegerhof.com/) Franz Niederkofler coltiva le erbe in modo biologico e le raccoglie seguendo le fasi lunari. Le erbe vengono poi essiccate e lavorate per tisane e creme, ma come aromi per cibi (particolarmente buono il sale aromatizzato). Oltre all’orto, al Bergila c’è anche una distilleria di pino mugo e un piccolo museo di famiglia. (http://www.bergila.com/)

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Alto Adige / Südtirol: dall’Alta Pusteria all’iPhone

Da oggi l’Alta Pusteria, la splendida valle in Alto Adige, potrà essere scoperta anche virtualmente. La nuova applicazione “Alta Pusteria” per iPhone permetterà all’utente di essere continuamente aggiornato su tutte le informazioni utili riguardo questa bellissima valle nelle dolomiti.  Milano, 27 Marzo 2009 – Le potenzialità offerte dai cellulari di ultima generazione, ed in particolare l’iPhone, non sono passate inosservate in Alto Adige. In collaborazione con Bruno Mandolesi, responsabile di idea, design e realizzazione, l’Alta Pusteria ha realizzato una innovativa applicazione iPhone pensata per fornire al turista, tutte le informazioni  utili per il proprio viaggio e permanenza in Alta Pusteria in forma digitale. Dalle informazioni aggiornate sul traffico, agli impianti di risalita aperti, dalle cartine topografiche, ai consigli sui rifugi più belli, l’utente potrà ottenere informazioni scaricando gratuitamente l’applicazione da Apple Store o iTunes all’interno della rubrica “viaggi” e installarla su iPhone. Grazie ad update automatici, tutte le informazioni sono sempre attualissime e disponibili in tre lingue: italiano, tedesco e inglese.Il menu chiarissimo garantisce infine una grande facilità e velocità di utilizzo venendo quindi incontro alle esigenze, ma anche ai desideri improvvisi dei turisti dell’Alto Adige.

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Alto Adige/Südtirol rende omaggio ad Andreas Hofer: da 200 anni eroe della libertà

Nel bicentenario delle imprese di Andreas Hofer, l’Alto Adige celebra attraverso diverse manifestazioni il valore di un personaggio umile che ha combattuto per la difesa e la libertà delle proprie montagne.

Esattamente nel 1809 Napoleone, alleato con i bavaresi, attacca l’Impero austroungarico, avanzando verso il Tirolo. Un oste-agricoltore della Val Passiria di nome Andreas Hofer guida coraggiosamente i tirolesi alla resistenza grazie alla grandissima conoscenza del suo territorio diventando così un eroe e simbolo dell’insurrezione altoatesina.  Nel 2009, varie manifestazioni celebreranno la grande personalità di quest’uomo che non si è mai sottratto dal difendere i diritti dei contadini e dei mercanti della sua terra. Per maggiori informazioni: www.1809-2009.eu  Uno dei primi appuntamenti dell’anno è la mostra promossa da un altro grande personaggio dell’Alto Adige, Reinhold Messner. Per tutta la durata della stagione di apertura del Messner Mountain Museum Firmian (7/03 – 15/11/2009) tra le antiche mura di Castel Firmiano alle porte di Bolzano, la mostra ripercorrerà gli eventi che portarono il popolo contadino tirolese a lottare per la propria difesa attraverso tele di artisti dell’epoca, ricordi dei protagonisti, reliquie del 1809 e opere di artisti contemporanei (www.messner-mountain-museum.it ). Il MuseoPassiria presso la casa natìa, il maso Sandhof, di Andreas Hofer a San Leonardo in Passiria rappresenterà ovviamente il fulcro di quest’anno di commemorazioni (www.museum.passeier.it). Da segnalare anche la mostra al Touriseum, il museo del turismo, ai Giardini di Castel Trauttmansdorff di Merano, che darà molto spazio al mito di Hofer come eroe fortemente legato al suo territorio nel periodo dal 3 aprile al 15 novembre 2009. (www.touriseum.it)  

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L’Alto Adige cerca giovani fotoreporter

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  • 27 Gennaio 2009

Fino al 31 Marzo 2009, sono aperte le iscrizioni al concorso che premierà il giovane talento della fotografia che meglio rappresenterà l’anima dell’Alto Adige.  Per iscriversi e per maggiori informazioni visitate www.suedtirol.info/stampa nella sezione “concorsi”. 

Alto Adige Marketing (SMG) apre il 2009 lanciando un concorso per giovani fotoreporter e fotografi. Obiettivo del premio è trovare nuovi talenti nell’ambito fotografico a livello europeo. Grazie a questo concorso, i giovani fotografi avranno la meravigliosa opportunità di scoprire un Alto Adige diverso: osservare e assaporare dietro le quinte questa affascinante regione densa di contrasti sfatando cliché e preconcetti ma anche illustrando le montagne e i suoi abitanti da nuovi punti di vista e prospettive. Il concorso è aperto a tutti i giovani giornalisti fotografi della carta stampata e del web, fotografi (sia di viaggio che reportage), studenti delle facoltà di fotografia, foto design, design di comunicazione, con un età massima di 30 anni. Dopo una prima fase di selezione dei partecipanti, sei finalisti verranno scelti ed invitati in Alto Adige per un soggiorno-ricerca su un tema predefinito. La premiazione del vincitore avverrà in Alto Adige a settembre e prevede in premio finale per il primo classificato di 3000 euro. Già negli anni passati il concorso ha generato reportage interessanti, che hanno messo in luce aspetti di assoluto interesse e pregio dell’Alto Adige.  Alto Adige Marketing indice infatti premi giornalistici per la Germania, Austria e Svizzera già dal 2003. Dal 2007 il concorso è stato invece allargato anche al mondo della fotografia mentre dal 2008 il bando è stato aperto a vari stati della comunità europea.  Il termine ultimo per l’iscrizione al concorso è il 31 Marzo 2009. Maggiori informazioni sul concorso e sulle modalità di partecipazione sono disponibili sul sito www.suedtirol.info/stampa (sezione “concorsi”).

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