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Alessandro Benetton: il rinnovamento dello Stadio Bernabéu tra innovazione e tradizione

Alessandro Benetton è stato invitato dal Presidente Florentino Pérez a una esclusiva visita dello Stadio Bernabéu, caro alla memoria storica degli italiani, e oggi trasformato in un vero e proprio gioiello d’innovazione.

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton visita lo Stadio Santiago Bernabéu insieme a Florentino Pérez

Lo Stadio Santiago Bernabéu: un luogo che tutti gli italiani ricordano per la leggendaria vittoria nei Mondiali di calcio del 1982 e che è ora, secondo Alessandro Benetton, “un simbolo, ma del futuro”. L’imprenditore ha avuto modo di ammirarlo su invito del Presidente del Real Madrid Florentino Peréz. Nel corso dell’esclusiva visita, Alessandro Benetton ha ricordato l’importanza storica dell’inaspettata vittoria dell’82 contro la Germania Ovest: “Fu un Mondiale incredibile, da film, in cui l’Italia riuscì a stento a qualificarsi tra mille critiche e tante scelte dell’allenatore Enzo Bearzot furono contestate. Tra tutte, quella di puntare su Paolo Rossi, poi capocannoniere del torneo”. Ora, tuttavia, il Bernabéu non è più solo un tempio del calcio, ma anche uno straordinario esempio di ingegneria sostenibile: attraverso un investimento da oltre 1 miliardo di euro, Florentino Peréz lo ha trasformato in un centro multifunzionale attivo 365 giorni all’anno, evidenziando “come lo sport possa essere motore di sviluppo sostenibile”.

Un capolavoro di sostenibilità e innovazione: Alessandro Benetton racconta il rinnovamento dello Stadio Bernabéu

In qualità di grande appassionato di architettura e tecnologia, Alessandro Benetton ha spiegato come il progetto abbia incluso soluzioni sostenibili all’avanguardia quali tecnologie per il risparmio energetico e il riutilizzo delle acque. Nessuna innovazione ha tuttavia stupito Alessandro Benetton quanto il campo rotante diviso in 6 sezioni, che permette di rimuovere il manto erboso con estrema rapidità. L’imprenditore ha sottolineato come questa accortezza permetta al Bernabéu di esercitare funzioni diverse da quella meramente calcistica: “Il Bernabéu potrà ospitare nello stesso momento anche altri eventi, non solo partite di calcio, come ad esempio concerti e partite di tennis. È impressionante inoltre vedere come questi miglioramenti, usando in modo più efficiente lo stesso spazio, aumentino i ricavi e influenzino anche positivamente l’accessibilità e l’esperienza dei tifosi”.

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L’imprenditore come ape: l’analisi di Alessandro Benetton su impresa e cross pollination

Alessandro Benetton riflette sul luogo comune che vuole vedere nell’imprenditore un feroce squalo e vi contrappone la propria interpretazione, quella dell’imprenditore come ape, animale che, lavorando per sé, porta beneficio all’intero ecosistema.

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Alessandro Benetton: “Come l’ape, l’imprenditore porta beneficio alla società lavorando per se stesso”

Spesso, quando si pensa agli imprenditori di successo, si ritiene che siano arrivati a questa posizione in virtù di un atteggiamento feroce e spietato. Secondo Alessandro Benetton, la collaborazione ha invece un ruolo molto più importante e guadagno privato e collettivo non sono affatto in contrasto. “Sia chiaro, l’ape lavora esclusivamente per il proprio alveare, ma il suo lavoro fa bene a tutti quelli che gli stanno attorno, esseri umani compresi. Per come la vedo io, fare impresa funziona esattamente allo stesso modo: l’imprenditore, come l’ape, lavora per il successo del proprio progetto, per il proprio profitto, ma il valore che crea deve contribuire al benessere comune dell’ecosistema in cui si muove”. Ma come l’imprenditore mette in atto questo effetto benefico sulla società lavorando a proprio vantaggio? Secondo Alessandro Benetton, la risposta va cercata nel fenomeno della cross-pollination.

Alessandro Benetton: “Con la cross-pollination si arricchisce l’intera società”

La cross-pollination, spiega Alessandro Benetton, è un fenomeno fondamentale in natura, perché garantisce un’enorme variabilità genetica. Tale termine indica il processo attraverso cui le piante di una specie possono fecondare vegetali di altre specie, creando nuovi esemplari più forti e adattabili al cambiamento. Come si lega questo concetto al fare impresa? Secondo il Fondatore di 21 Invest, l’imprenditore svolge una funzione simile a quella dell’ape, trasportando il polline di fiore in fiore e rendendo dunque il processo di ibridazione possibile. L’imprenditore, appunto, facilita questa forma di ibridazione e contaminazione dei saperi, sia all’interno che all’esterno della sua azienda. Alessandro Benetton stesso, ad esempio, favorisce in tutte le società da lui gestite una mentalità aperta che incoraggia l’espressione della propria opinione e la collaborazione tra i vari rami. Questa forma di cross-pollination riguarda anche i rapporti tra aziende di differenti settori, che possono unire le forze non solo per creare qualcosa di nuovo, ma anche per apprendere nuove competenze.

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Alessandro Benetton: sostenibilità, così possiamo concretamente vincere le sfide green

Alessandro Benetton: “Misurare gli effetti che le attività produttive generano a livello ambientale e sociale consente di avere una visione di insieme, fondamentale per decidere quale direzione vogliamo prendere”.

Alessandro Benetton, fondatore e Managing Partner di 21 Invest

Alessandro Benetton: la sostenibilità rischia di restare un concetto vuoto, impalpabile se non crea valore condiviso

Le imprese, ha ribadito Alessandro Benetton in un’intervista uscita lo scorso 21 dicembre su “MoltoFuturo”, devono occuparsi delle comunità e dei territori generando valore condiviso: diversamente “non potranno mai prosperare nel medio-lungo periodo”. È l’insegnamento che Michael Porter, suo mentore ad Harvard, gli trasmise ormai 30 anni fa: “Una verità oggi diventata ancora più cogente”. L’impegno sulla sostenibilità ambientale e sociale portato avanti nel suo ruolo di imprenditore gli ha portato di recente il riconoscimento di “Global Advocate of the Year 2023”, assegnato annualmente da UNCA, l’Associazione dei Corrispondenti presso le Nazioni Unite, a personalità di alto profilo impegnate nel trovare una soluzione a questioni globali e urgenti come la risoluzione dei conflitti, gli aiuti umanitari, il controllo delle malattie o, appunto, il cambiamento climatico. “Misurare gli effetti che le attività produttive generano a livello ambientale e sociale consente di avere una visione di insieme, fondamentale per decidere quale direzione vogliamo prendere”, ha spiegato nell’intervista Alessandro Benetton sottolineando come considerare la sostenibilità un elemento strategico di fare business sia “per noi uno dei modi per costruire il futuro”. Di altrettanto fondamentale importanza poi “investire in innovazione tecnologica e fare tutto il possibile per promuovere in modo concreto l’occupazione dei più giovani”.

Alessandro Benetton: le aziende tecnologiche legate al clima rimodelleranno rapidamente l’economia globale

Nell’intervista, Alessandro Benetton ha raccontato come ogni azienda possa declinare concretamente l’impegno nel disegnare un futuro sempre più sostenibile. È quanto ispira quotidianamente le attività che portano avanti nei loro settori di riferimento le realtà che orbitano all’interno della galassia di Edizione: “La sostenibilità, senza generare effetti sulle persone, rischia di restare un concetto vuoto, impalpabile”. Basti pensare alla mobilità: “I passeggeri chiedono sempre più di viaggiare su reti e mezzi rispettosi dell’ambiente. È quello che sta facendo, ad esempio, il Leonardo da Vinci, il principale aeroporto del nostro Paese, più volte premiato come il migliore d’Europa. A Fiumicino da anni le infrastrutture vengono realizzate solo attraverso canoni stringenti di circular economy, l’acqua viene risparmiata grazie a un innovativo sistema idrico di raccolta e diffusione mentre la raccolta differenziata, grazie anche alla collaborazione attiva dei viaggiatori, si attesta su punte del 98-99%. Inoltre le anticipo che, entro il 2028, tutto il fabbisogno energetico dell’aeroporto sarà fornito da energie rinnovabili, che sostituiranno l’attuale centrale a gas”. Tra le grandi sfide la riduzione delle emissioni: “Come Mundys, dimezzeremo le emissioni dirette delle nostre infrastrutture entro il 2030, azzerandole al più tardi al 2040”. E il cambiamento climatico: “Le aziende tecnologiche legate al clima rimodelleranno rapidamente l’economia globale. Sulla scia di un’esperienza lunga 30 anni nella costruzione di nuovi campioni industriali, abbiamo dato vita di recente a 2100 Ventures, proprio per scommettere sui giovani talenti con un supporto fatto di investimenti, relazioni, know how, aiutandoli così ad affrontare i nuovi mercati che si apriranno nell’ambito del climate-tech”. Per Alessandro Benettonsiamo sulla strada giusta”: necessario ora “andare avanti con tutta la determinazione del caso, creando le condizioni perché le cose accadano”.

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Alessandro Benetton: la paura di non essere se stessi sul web

Le riflessioni di Alessandro Benetton nella video-rubrica “#UnCaffèconAlessandro” sul mondo dei new media e la rappresentazione online di noi stessi.

Il fondatore di 21 Invest Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: cosa ho imparato approcciandomi al mondo dei new media

Alessandro Benetton racconta il mondo contemporaneo e le prossime sfide del futuro nella video-rubrica “#UnCaffèconAlessandro”: dall’innovazione digitale agli investimenti delle piccole e

medie imprese sono molti i temi trattati dall’imprenditore da quando, diversi anni fa, le ha dato vita. In un recente video in cui parla del mondo dei new media, Alessandro Benetton ricorda quando iniziò a “muovere i primi passi sul web, e in particolare sui social, per comunicare con i giovani e comunicare le mie iniziative come imprenditore”. All’inizio “non è stato semplicissimo, perché quando ho iniziato mi sono trovato davanti ad uno strumento potente, ma anche ad un mucchio di domande”. La paura era di non riuscire a “trovare un equilibrio tra l’Alessandro che comunica online e quello che potresti incontrare a un evento o a un incontro di lavoro”. Una paura che oggi può dirsi infondata.

Alessandro Benetton: l’importanza di mantenere la propria autenticità anche online

Nel video, Alessandro Benetton riflette in particolare sulla paura di non essere se stessi sul web: “Nell’intento di sviluppare il nostro brand personale online siamo spesso preoccupati dall’idea di essere sempre noi stessi, ma non funziona così”. D’altronde “nessuno di noi è se stesso al 100%, sempre”: neanche con parenti e amici, spiega Alessandro Benetton, arriviamo a proiettare all’esterno “la totalità del nostro essere, figuriamoci con conoscenti e colleghi di lavoro”. Fondamentale quindi per chi decide di approcciarsi al web e ai social nel comunicare se stesso è la consapevolezza dell’esistenza di “regole, offline e online, che regolano la presentazione di noi stessi”: giusto rimanere autentici ma importante è anche la forma con cui decidiamo di farlo, rimarca infine l’imprenditore.

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Alessandro Benetton e l’eredità della Fondazione Cortina: “Così i Mondiali di Sci hanno rilanciato il territorio”

Con lo scioglimento della Fondazione Cortina, il Presidente Alessandro Benetton ha tracciato un bilancio, sottolineando l’effetto positivo sull’economia, le imprese e il territorio.

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Alessandro Benetton: “L’effetto ‘palla di neve’ ha trasformato Cortina in un grande guadagno per le imprese”

La Fondazione Cortina ha concluso la propria opera, e con successo: lo ha affermato Alessandro Benetton, annunciando lo scioglimento della Società e, conseguentemente, il venire meno della propria posizione di Presidente. La Fondazione ha infatti accompagnato imprese, società e realtà locali legate agli importanti Mondiali di Sci di Cortina, con un significativo ritorno economico che si è anche esteso sul territorio e sulle realtà locali. Secondo l’imprenditore, si è trattato del classico “effetto palla di neve”. Alessandro Benetton ha sottolineato come il successo sia stato raggiunto nonostante le estreme difficoltà che la pandemia di Covid-19 ha causato all’economia e alle imprese. In questo senso, l’attività delle Fondazione Cortina potrebbe essere intesa come un efficace modello e paradigma per la gestione di altri grandi eventi del futuro, tra cui le Olimpiadi Invernali del 2026. Secondo un’analisi condotta dal Centro Studi Sose, che ha analizzato gli impatti economici dei Campionati Mondiali di Sci a Cortina nel 2021, il 5,9% delle aziende coinvolte ha registrato un aumento del fatturato e dei ricavi nel 2020, con un valore molto simile a quello del biennio precedente. Il 78,7% delle imprese intervistate ha approvato la scelta del Governo di investire nel territorio, mentre il 62,7% ha ritenuto gli investimenti effettuati come un’importante eredità per la zona di Cortina.

 Alessandro Benetton: i numeri e gli investimenti dietro al successo di Cortina

Quasi il 68% delle imprese intervistate ha ritenuto che la realizzazione delle infrastrutture previste per i Campionati Mondiali di Cortina 2021 abbia rappresentato una buona opportunità per l’occupazione, e quasi il 70% degli imprenditori ha concordato sul fatto che tali investimenti abbiano contribuito al rilancio del territorio, confermando dunque le osservazioni di Alessandro Benetton. Secondo il report di Sose, nel biennio 2018-2020, il 3,5% delle imprese ha beneficiato direttamente delle iniziative legate ai Campionati Mondiali di Sci o agli investimenti effettuati per l’evento, percentuale che sale al 7,1% se si considera anche l’indiretto beneficio. Alla fine del 2021, questi valori aumentano rispettivamente al 3,9% e al 13,6%. Inoltre, i ricavi delle imprese nel biennio 2018-2019 hanno registrato una crescita superiore al 5% rispetto al 2017. Nel 2020, il 5,9% del fatturato delle imprese coinvolte è stato direttamente attribuito ai Mondiali. Un dato interessante riguarda il mercato del lavoro: il 63,5% delle imprese ha dichiarato che, se non ci fossero stati i Campionati del Mondo di Sci, avrebbe assunto meno personale o addirittura non avrebbe assunto affatto. Alessandro Benetton ha inoltre sottolineato che per la realizzazione del progetto sportivo dei Mondiali sono stati investiti circa 100 milioni di euro di fondi pubblici e privati, gestiti dal Commissario straordinario ad acta. Tali investimenti, avviati nel 2018, hanno generato una produzione attivata di oltre 275 milioni di euro e un contributo in termini di valore aggiunto di più di 108 milioni.

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21 House of Stories di Alessandro Benetton sui Navigli: l’intervista del “Corriere della Sera”

Descrivendo 21 House of Stories, Alessandro Benetton ha evidenziato la grande importanza della condivisione delle idee: “Progettare il futuro fuori dalla propria zona di comfort è vincente”.

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: 21 House of Stories, ospitalità per tendenze emergenti

Il valore della comunità, della condivisione e del vivere insieme. Nasce da questi presupposti 21 House of Stories, il progetto di Alessandro Benetton ideato insieme al fratello Mauro. Dopo il successo raggiunto in Città Studi, una nuova sede è stata inaugurata sul Naviglio Pavese di Milano, con hotel di design a quattro stelle, 104 camere, piscina, due terrazze, bar e ristoranti. Il tutto con possibilità di co-working in pieno stile ospitalità ibrida. “L’idea mi è venuta pensando ai Campus americani, frequentati sia da me che dai miei figli”, ha spiegato Alessandro Benetton in un’intervista rilasciata al “Corriere della Sera”: “Al di là dell’apprendimento e dell’aspetto puramente accademico, mi hanno fatto capire il valore della comunità, dello stare insieme, della condivisione. Ecco allora uno spazio dedicato all’ospitalità ibrida, dove rilassarsi ma anche lavorare grazie al co-working”. Un’iniziativa che punta allo scambio reciproco e attraverso cui sviluppare nuovi progetti: “Ecco la cosa più bella sarebbe, tra un anno, sapere che qui dall’incontro e dalla creatività di due giovani è nata una nuova startup. Per me il tema della condivisione delle idee è chiave: progettare il futuro fuori dalla propria zona di comfort è vincente”.

Alessandro Benetton: più servizi in un unico luogo, Milano piena di energia

Alessandro Benetton ha inoltre evidenziato come 21 House of Stories continui a puntare su Milano dopo la precedente apertura in Città Studi: “Una città che attrae, dinamica e piena di energia, in cui succede molto. I dati sul turismo anche internazionale sono straordinari. E poi ci sono tanti stranieri che vengono a studiare qui: mi auguro che dopo tanti anni in cui parliamo di fuga di cervelli si possa invertire la rotta”. Anche la scelta dei Navigli è frutto del fattore attrattivo esercitato da Milano: “Ne abbiamo uno anche in Città Studi: poi c’è stata l’occasione di questo immobile in via Ascanio Sforza. Per me i Navigli sono sempre stati un posto iconico, di tendenza, rappresentativi della Milano contemporanea. Questo sistema di canali è un esempio perfetto dell’ingegnosità di questa città”. A conclusione dell’intervista anche alcune considerazioni su “La Traiettoria”, libro di Alessandro Benetton pubblicato da Mondadori nel 2022. “Mi piaceva l’idea che nella mia storia, quella di un giovane che cresce, i lettori potessero trovare invece che delle palesi differenze, dei punti in comune, che toccano tutti. Come, per esempio gli errori e gli aggiustamenti che si fanno durante il proprio percorso”, ha dichiarato l’imprenditore: “Io ho vissuto i momenti tristi anche come un’occasione per ridisegnare la mia vita. Conosciamo noi stessi quando incontriamo degli ostacoli e dal modo in cui reagiamo: possono essere anche un’opportunità di crescita”.

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Alessandro Benetton: icona di successo e innovazione

Alessandro Benetton emerge come figura chiave nel panorama imprenditoriale e finanziario internazionale. Dalla fondazione di 21 Invest al suo ruolo in Edizione S.p.A., Alessandro incarna l’essenza dell’innovazione e della leadership. La sua carriera si distingue per il successo in diversi ambiti, dalla Formula 1 allo sci alpino, segnando ogni settore con una visione unica e progressista.

Alessandro Benetton

La visione innovativa di Alessandro Benetton

Alessandro Benetton, un nome che riecheggia nel mondo degli affari e dell’imprenditoria, non è solo il figlio del fondatore del Gruppo Benetton, Luciano Benetton, ma un’icona di successo a sé stante. Nato nel 1964 a Treviso, ha seguito un percorso accademico d’eccellenza, culminato con una laurea all’Università di Boston e un MBA all’Università di Harvard. La sua carriera inizia con un’esperienza significativa come analista in Goldman Sachs International a Londra, una tappa che ha plasmato le sue competenze nel settore finanziario.

Il vero salto nella carriera di Alessandro avviene nel 1992, quando, a soli 28 anni, fonda 21 Investimenti, rinominata 21 Invest nel 2018. Questa mossa ha segnato la sua transizione da erede di un colosso industriale a imprenditore autonomo, ponendo le basi per ciò che diventerà uno dei gruppi leader nel private equity europeo. La carica di presidente di Benetton e quella di Giuseppe Prestia come CEO in 21 Invest, testimoniano l’impegno verso l’innovazione e lo sviluppo sostenibile.

L’eredità e l’impatto di Alessandro Benetton

Alessandro Benetton non è solo un brillante uomo d’affari, ma anche un influente leader in diversi settori. La sua presidenza del Benetton Formula 1 Racing Team dal 1988 al 1998 ha rivoluzionato il mondo delle corse, portando a successi storici con piloti del calibro di Michael Schumacher. Inoltre, il suo impegno nel mondo dello sport prosegue con la presidenza della Fondazione Cortina 2021, culminata nell’organizzazione dei Campionati Mondiali di Sci Alpino, un evento che ha lasciato un segno indelebile nello sport italiano.

La leadership di Alessandro si estende anche al settore finanziario ed esplora le dinamiche del mondo manageriale italiano, con ruoli di rilievo in Edizione S.p.A. e Atlantia. La sua visione ha contribuito significativamente alla fusione tra Autogrill e Dufry, creando un nuovo gigante nel settore della ristorazione travel retail. Queste mosse strategiche non solo rafforzano la sua reputazione come imprenditore innovativo, ma anche come un leader capace di navigare e influenzare diversi settori con successo.

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Alessandro Benetton e i figli Agnese, Tobias e Luce: l’intervista su “Chi”

I miei figli, il mio futuro: Alessandro Benetton parla di Agnese, Tobias e Luce e del suo “essere genitore” in un’intervista rilasciata al settimanale “Chi”.

Alessandro Benetton insieme ai suoi figli

Alessandro Benetton: incoraggiare l’intraprendenza e la libera espressione dei propri figli

Mi aiutano a capire il presente: Alessandro Benetton lo dice parlando di Agnese, Tobias e Luce, i suoi tre figli, in una recente intervista rilasciata al settimanale “Chi”. Incoraggiarne l’intraprendenza e la libera espressione è la chiave del profondo rapporto che li lega: “Da ragazzo ho intrapreso un percorso indipendente da quello della mia famiglia, pur conservando i valori e i privilegi che ho avuto”, racconta il Presidente di 21 Invest spiegando come ad Agnese, Tobias e Luce cerchi di

trasmettere un senso di appartenenza e libertà e li sproni a sfruttare le opportunità, a fare esperienze e a lavorare all’estero per acquisire prospettive diverse. Nell’intervista, Alessandro Benetton sottolinea il valore dell’istruzione ma altrettanto fondamentale nella sua visione di vita è credere nelle proprie passioni, inseguirle: “È importante dare valore allo studio, alla conoscenza e all’apprendimento degli strumenti che poi possono sostenere un’idea, un’intuizione”.

Alessandro Benetton: l’importanza del dialogo nelle parole del Presidente di 21 Invest

Se Alessandro Benetton è entrato in contatto con il mondo dei social media avvicinandosi anche a un pubblico sempre più giovane è grazie ad Agnese, Tobias e Luce: “I social hanno mostrato qualche debolezza ma sono stati una grande opportunità che è giusto osservare con lo sguardo di più generazioni”. I suoi figli, dice nell’intervista, lo hanno anche aiutato a comprendere meglio quali sono i nuovi valori ispiratori dei giovani. E lui ad Agnese, Tobias e Luce cosa può trasmettere? “Da un lato l’esempio, che deriva dalla propria esperienza di vita; dall’altro l’ascolto, che aiuta a valorizzare il loro percorso”: questo per Alessandro Benetton è il dono più grande che si può lasciare a un figlio.

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Alessandro Benetton: 21 House of Stories, l’ospitalità ibrida arriva sui Navigli

21 House of Stories, la vision di Alessandro Benetton e del fratello Mauro che hanno ideato insieme l’innovativo progetto: “Immaginavamo uno spazio che si aprisse alla città e diventasse un fulcro per il moderno lifestyle italiano, interpretto con un tocco di calore e accoglienza”.

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: 21 House of Stories arriva sui Navigli, focus sulla nuova location

Alessandro Benetton, ideatore dell’innovativo progetto insieme al fratello Mauro, ne ha sottolineato il valore di recente anche su LinkedIn commentando la notizia dell’apertura di una nuova location di 21 House of Stories sui Navigli. “Il secondo capitolo di un nuovo concetto di ospitalità”, spiega. “La definiamo ospitalità ibrida perché unisce cultura, lavoro e relax. Gli ospiti possono infatti pernottare nella location ma anche giovare di eventi artistici o lavorare negli spazi aperti”: dopo l’esperienza di successo del primo 21 House of Stories in Città Studi “con un team di giovani che ha fatto della creatività e della voglia di esplorare la propria forza”, ora Alessandro e Mauro Benetton portano il progetto sui Navigli. La nuova struttura che si affaccia sul Naviglio Pavese a 100 metri dalla Darsena integra un hotel di design a quattro stelle, ambienti per il co-working, esperienze di food e di entertainment, spazi per eventi privati e due terrazze con vista sulla città.

Alessandro Benetton racconta su LinkedIn l’innovativo progetto di ospitalità ibrida

È un’idea, ricorda Alessandro Benetton nel post, in cui “mio fratello Mauro ed io abbiamo investito molto”: l’ottica era di creare “uno spazio che si aprisse alla città e diventasse un fulcro per il moderno lifestyle italiano, reinterpretato con un tocco di calore e accoglienza”. È nata quindi la prima struttura di Città Studi, realtà “che ha aggregato vere e proprie community: dal mondo accademico a quello dei creators e della comunità locale, dal settore della comunicazione alle risorse umane”. E ora “abbiamo voluto portare il progetto ad un altro livello, con un obiettivo leggermente diverso ma altrettanto ambizioso”: il nuovo hotel 4 stelle sul Naviglio Pavese è stato concepito come “un punto di incontro che fornisce un’ulteriore spinta alla qualificazione urbana dell’area e rende il meritato tributo allo stile italiano contemporaneo, fil rouge della struttura dei Navigli”. Punto focale del progetto, secondo Alessandro Benetton, sono “i Mirador, skybar e ristorante posizionati al settimo e ottavo piano del building: una piazza sospesa, in cui condividere momenti di socialità, davanti a un panorama che ha pochi eguali con una vista a 360 gradi sulla città, da San Siro al Duomo”.

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Alessandro Benetton: innovazione e creatività sono il cuore pulsante dell’aeroporto di Fiumicino

Fiumicino aeroporto pioniere dell’innovazione, Alessandro Benetton: “Credo fermamente che l’innovazione e la creatività siano il cuore pulsante di un aeroporto”.

Alessandro Benetton, fondatore e Managing Partner di 21 Invest

Rendere Fiumicino un vero pioniere dell’innovazione nel settore aeroportuale: la sfida nelle parole di Alessandro Benetton

Primo in Italia e ottavo in Europa per numero di passeggeri, l’Aeroporto di Roma Fiumicino è uno dei più apprezzati per la qualità dei servizi. Lo scrive su LinkedIn Alessandro Benetton evidenziando l’impegno di Aeroporti di Roma nel renderlo “un vero pioniere dell’innovazione nel settore aeroportuale”. Lo scorso anno ha accolto “quasi 30 milioni di passeggeri” e può accoglierne “fino a oltre 50 milioni all’anno, con un trend in crescita”. Innovazione, sostenibilità ed esperienza del passeggero sono le direttrici del percorso che lo scalo ha intrapreso per diventare uno dei più all’avanguardia nel panorama dell’aviazione: ADR, ricorda il Vice Presidente di Mundys Alessandro Benetton, è anche tra i fondatori di aeroporti 2030: “È un’associazione nazionale nata per trovare soluzioni innovative e sostenibili in favore dei passeggeri di cui fa parte anche Venezia, uno dei principali scali turistici italiani”.

Oltre all’innovazione anche la creatività è un’altra forza trainante per noi

L’innovazione, scrive Alessandro Benetton, è di casa a Fiumicino: “L’anno scorso vi ho anche parlato di un’iniziativa di cui vado molto fiero. Sia perché riguarda Fiumicino, sia perché coinvolge giovani imprenditori. È l’Innovation Hub, acceleratore situato proprio all’interno dell’Aeroporto di Fiumicino che ospita startup interessate a migliorare l’esperienza dei passeggeri in aeroporto. Parliamo di oltre 650 metri quadrati dedicati al loro sviluppo. Un progetto che ha portato a bordo 27 startup su una base di oltre 210 giovani imprese candidate alle due “Call4Ideas” di Aeroporti di Roma del 2022 e del 2023”. Non solo innovazione: “Anche la creatività è un’altra forza trainante per noi”. Alessandro Benetton ricorda in merito il ruolo importante che la JuniOrchestra di Santa Cecilia ha svolto lo scorso marzo per il lancio di Mundys collaborando con la direttrice d’orchestra Vanessa Benelli Mosell: “La nostra ambassador, Vanessa, con la sua capacità tecnica e la sua arte, ha davvero fatto la differenza. L’Accademia è un partner storico di ADR che, per primo, ha portato la musica in un aeroporto per arricchire l’esperienza dei passeggeri”. E in quest’ottica è nata anche Moving Data, l’installazione creata dal collettivo artistico WOA con l’obiettivo “di far conoscere ulteriormente Mundys e l’impatto che sta avendo sulla mobilità dei viaggiatori”.

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Alessandro Benetton: Moving Data, l’impegno di Mundys per la sostenibilità

Alessandro Benetton: alla scoperta di “Moving Data”, installazione interattiva che permetterà ai passeggeri dell’aeroporto di Fiumicino di vivere un’esperienza artistica unica prima del volo.

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: Mundys, un’opera d’arte digitale a Fiumicino

Il Presidente di Edizione Alessandro Benetton ne ha parlato sui suoi social: nei giorni scorsi all’aeroporto Leonardo Da Vinci di Roma, nella nuova area di imbarco del Terminal 1, è stata inaugurata una installazione innovativa che permetterà ai passeggeri di vivere un’esperienza artistica unica prima del volo. “Si chiama Moving Data e vuole far conoscere ulteriormente Mundys e l’impatto che sta avendo sulla mobilità dei viaggiatori” scrive Alessandro Benetton: un parallelepipedo interattivo che restituisce un’esperienza audiovisiva e immersiva di Data Art promossa da Mundys per aggiornare i viaggiatori sull’impegno del Gruppo in termini di sostenibilità. È “una delle tante iniziative artistiche che Aeroporti di Roma sta promuovendo presso Fiumicino proprio per arricchire l’hub e renderlo sempre più un’eccellenza globale” aggiunge Alessandro Benetton.

Alessandro Benetton: Moving Data consente agli utenti di visualizzare e giocare con i dati

Moving Data, spiega Alessandro Benetton, è stata creata dal collettivo artistico WOA con “l’obiettivo di fornire un momento di stacco per i viaggiatori”. Nell’installazione tecnologia e creatività si fondono armoniosamente portandola ad essere un’opera “unica nel suo genere”, come ribadisce il Presidente di Edizione nel sottolinearne il valore. “Non ha finalità commerciali perché gli utenti che entrano dentro lo spazio di Moving Data possono muoversi in piena autonomia e con l’unico scopo di interagire con gli schermi. Non vuole neanche riflettere l’esperienza di un museo perché, dentro Moving Data, i viaggiatori si immergono nell’opera d’arte in modo attivo, diventandone protagonisti”. Il viaggiatore infatti può interagire manualmente con i 4 LED colorati che simboleggiano i pilastri dell’attività di Mundys: Mobility Services e ITS, Sustainability, Motorways e Airports. Pillars “che ci hanno permesso di raggiungere degli obiettivi davvero incredibili” evidenzia Alessandro Benetton. “Parliamo della riduzione di un quarto delle emissioni dirette, che dimezzeremo ancora entro il 2030”: Mundys si propone di migliorare la vita dei passeggeri e Moving Data si inserisce in questo percorso con “il merito di elevare sia l’esperienza delle persone che l’immagine complessiva dell’aeroporto a Roma”.

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Alessandro Benetton: Mundys e ACS guardano insieme ad Abertis, i dettagli dell’accordo

Alessandro Benetton: il valore strategico dell’accordo di collaborazione sottoscritto da Mundys e ACS Group per rafforzare la leadership globale di Abertis

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: Mundys e ACS Group, nuovo accordo di collaborazione strategica per Abertis

Anche Alessandro Benetton, Vicepresidente di Mundys e Presidente di Edizione, ne ha sottolineato il valore parlando nei giorni scorsi dell’annuncio di un nuovo accordo di collaborazione strategica con ACS Group attraverso cui “abbiamo posto le basi per costruire lo sviluppo futuro di Abertis, mettendo la società nelle condizioni di ampliare in modo significativo il proprio perimetro e cogliendo le opportunità più interessanti presenti sul mercato”. L’obiettivo, come emerge dalle parole di Alessandro Benetton, è rafforzare la leadership globale di Abertis nelle concessioni di infrastrutture di trasporto: in particolare Mundys e ACS si impegnano a sostenere un piano di investimenti per espandere il portafoglio di asset in gestione e a guidare e accelerare la crescita di Abertis supportandone la capacità di creare valore.

Alessandro Benetton: crescita sostenibile, know-how industriale e innovazione per la crescita di Abertis

Come azionisti, ha spiegato Alessandro Benetton, “ci impegneremo in modo paritario per supportare il management di Abertis nella realizzazione di questo progetto, dotando Abertis delle risorse necessarie per avviare questa nuova stagione di crescita”. L’accordo prevede anche un nuovo schema di governance secondo cui entrambi i partner potranno nominare lo stesso numero di rappresentanti del Board oltre ai vertici aziendali. “Vogliamo uno sviluppo che faccia leva sulla crescita sostenibile, sul know-how industriale e sull’innovazione”: l’accordo rappresenta un passaggio fondamentale nel percorso di Abertis che nel tempo ha dimostrato una leadership solida e sostenibile nel settore delle infrastrutture di trasporto e ora sta esplorando nuove opportunità di investimento sui mercati globali, mantenendo una struttura patrimoniale ottimale in linea con i requisiti delle agenzie di rating. “Insieme a Blackstone, il nostro socio di Mundys, desidero ringraziare il Presidente di ACS, Florentino Perez, per aver scelto di affrontare con noi questa sfida ambiziosa”, ha aggiunto infine Alessandro Benetton.

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Le riflessioni di Alessandro Benetton: l’importanza di godersi il viaggio, oltre la meta

Alessandro Benetton: “Volere avere tutto e subito significa inseguire la gratificazione istantanea. Il business e lo sport mi hanno invece insegnato che di istantaneo non esiste nulla, o comunque che per ottenere risultati di lungo termine servono disciplina e costanza”.

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Alessandro Benetton: il valore della disciplina in un mondo propenso alla gratificazione istantanea

Disciplina o gratificazione istantanea? Alessandro Benetton ne parla su LinkedIn con i suoi followers. “Viviamo in un’epoca particolare. Mai come oggi, se ci pensate, è possibile cercare una risposta immediata ai nostri bisogni. Possiamo effettuare acquisti online e ricevere i prodotti in tempi rapidi, anzi rapidissimi. Possiamo consumare prodotti audio e video ogni volta che vogliamo, avendo sempre tutto a portata di clic”, osserva Alessandro Benetton rilevando come la tecnologia abbia indubbiamente accelerato questo processo. “La riflessione che condivido con voi è se tutto questo alteri la nostra percezione delle cose, e ci spinga inconsciamente a essere meno pazienti e disciplinati nella conduzione della vita”: al mondo d’oggi infatti siamo abituati a voler avere tutto e subito, a inseguire la gratificazione istantanea. Ma a quale prezzo?

Alessandro Benetton: importante è godersi anche il viaggio, oltre ai risultati

Nel post, Alessandro Benetton spiega come il business e lo sport gli abbiano insegnato “che di istantaneo non esiste nulla, o comunque che per ottenere risultati di lungo termine servono disciplina e costanza”. Importante per il Presidente di 21 Invest e di Edizione è “godersi anche il viaggio, ovviamente, oltre ai risultati”: le cose belle nella vita, i veri traguardi, richiedono infatti impegno e hanno il loro tempo. “In ufficio come in allenamento, al lavoro come tra le onde”, precisa Alessandro Benetton: al contrario le notifiche costanti, i social media e l’accesso immediato a una quantità infinita di informazioni possono distoglierci dal nostro focus e danneggiare la produttività. “Penso sia dunque importante stabilire limiti e adottare una mentalità critica nell’uso della tecnologia, in modo da poterne trarre vantaggio senza esserne dipendenti”: l’invito che rivolge infine ai suoi followers è quindi di “apprezzare il valore di rallentare, di resistere alle tentazioni della gratificazione istantanea”.

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Alessandro Benetton: con Mundys una “nuova era” per l’hub di Fiumicino

Intervistato da “Il Messaggero”, Alessandro Benetton ha illustrato le principali novità di Mundys (ex Atlantia) soffermandosi sul futuro dell’hub di Fiumicino.   

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: “Fiumicino aeroporto più apprezzato d’Europa, a breve inaugurazione nuovo Molo B”

Alessandro Benetton ha presentato a “MoltoEconomia – Il Messaggero” il nuovo volto di Atlantia, ora Mundys, che si prepara a diventare la piattaforma globale leader nei servizi di mobilità sostenibile. Per la holding non una semplice operazione di rebranding ma un rinnovato assetto azionario, un partner importante come Blackstone, un nuovo management e soprattutto nuove linee guida di sviluppo. Innovazione e sostenibilità i pilastri del nuovo percorso, l’hub di Fiumicino, “il più apprezzato in Europa per qualità dei servizi”, uno dei principali protagonisti: “Aeroporti di Roma è uno dei gioielli del nostro Gruppo infrastrutturale – ha dichiarato Alessandro Benetton, oggi Vice Presidente di Mundys – Sta diventando sempre più un luogo di innovazione, tramite la presenza dell’Innovation Hub, un acceleratore di impresa con caratteristiche uniche al mondo che consentono a startup internazionali di testare i loro prodotti e servizi direttamente sul campo”. Lo scalo romano è inoltre considerato uno dei più sostenibili, con il Molo A che può vantare la massima certificazione ambientale. Risultati che il Gruppo intende replicare con il nuovo Molo B, che verrà inaugurato proprio in questi giorni: “Il nuovo molo è la dimostrazione più tangibile di come gli investimenti in infrastrutture favoriscano la crescita della competitività e la nascita di nuova occupazione. Come Mundys” – ha sottolineato – “siamo davvero orgogliosi di supportare lo sviluppo di uno dei principali hub intercontinentali, al servizio di Roma e del Paese, considerato un punto di riferimento da tutto il settore aeroportuale”.

Alessandro Benetton: “Con Blackstone un nuovo capitolo della nostra storia imprenditoriale”

Il Molo B di Fiumicino, spiega Alessandro Benetton, testimonia l’avvio di una nuova era che prenderà sempre più forma grazie al piano di sviluppo al 2027. 2,2 miliardi di investimenti destinati a nuove infrastrutture aeroportuali sostenibili, innovazione tecnologica e decarbonizzazione. Spazio anche a droni, vertiporti e corsie smart grazie alle tecnologie e alle soluzioni testate e realizzate nell’Innovation Hub: “L’ambizione è quella di gestire e realizzare infrastrutture sostenibili e innovative, migliorando l’attrattività dei territori e semplificando la vita delle persone in movimento”. Per quanto riguarda Mundys, la nuova società ha in programma un piano di investimenti da 10,4 miliardi nei prossimi cinque anni. Potenziare le infrastrutture esistenti, introdurre innovazioni tecnologiche per offrire nuovi servizi digitali agli utenti e ridurre le emissioni con fonti rinnovabili i tre macro obiettivi. Oltre 3,3 miliardi verranno destinati all’’Italia, Paese al centro di quello che Alessandro Benetton definisce un “nuovo capitolo della nostra storia imprenditoriale che vogliamo scrivere con i nuovi partner di Blackstone e le nuove professionalità che si sono unite al Gruppo”.

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Alessandro Benetton: il “nuovo viaggio” di Mundys raccontato dal Presidente di Edizione

Portare “valore aggiunto sul fronte dello sviluppo internazionale, dell’innovazione e della crescita sostenibile”: la sfida di Mundys nelle parole di Alessandro Benetton.

Alessandro Benetton Presidente di Edizione

Alessandro Benetton: Mundys, la nuova sfida che io e i miei cugini stiamo per affrontare

Da anni Alessandro Benetton condivide riflessioni, emozioni, aspettative legate alle proprie sfide professionali con i suoi follower. Lo ha fatto anche nei giorni scorsi parlando del “nuovo viaggio” di Atlantia in un video: nuovo nome, nuovi obiettivi, nuovo team per diventare entro cinque anni leader nel mondo per la gestione di infrastrutture sostenibili e innovative e nei servizi di mobilità integrata e sostenibile. “Una nuova sfida che io e i miei cugini stiamo per affrontare”, spiega il Presidente di Edizione. E per sottolineare ulteriormente il valore del progetto cita le parole di Martin Luther King: “Può darsi che non siate responsabili per la situazione in cui vi trovate, ma lo diventerete se non fate nulla per cambiarla”. Una frase che “mi sta guidando in questa fase della mia vita”, racconta Alessandro Benetton ai suoi follower.

Alessandro Benetton: nel “nuovo viaggio” di Mundys innovazione, internazionalità e attenzione all’ambiente

Mundys, spiega Alessandro Benetton, “nasce in Italia per competere in tutto il mondo con l’ambizione di gestire e realizzare infrastrutture sostenibili e innovative, migliorando l’attrattività dei territori e semplificando la vita delle persone in movimento”. Per riuscirci, aggiunge il Presidente di Edizione, “dovremo essere in grado di lasciarci contaminare da quanti più soggetti possibili, dalle università alle startup”. In quest’ottica sono già stati lanciati tre progetti: “L’Innovation Hub, acceleratore di startup interno all’aeroporto di Fiumicino a Roma. MobiUS, laboratorio di mobilità sostenibile in partnership con la Bocconi di Milano. E VeniSIA, acceleratore di progetti sulla sostenibilità in collaborazione con la Ca’ Foscari di Venezia”. Il “nuovo viaggio” di Mundys parte da qui, conferma Alessandro Benetton, per arrivare a portare “valore aggiunto sul fronte dello sviluppo internazionale, dell’innovazione e della crescita sostenibile”.

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La Traiettoria di Alessandro Benetton a “Passa dal BSMT”

Alessandro Benetton tra gli ospiti di “Passa dal BSMT”: tra ricordi d’infanzia e progetti per il futuro, l’imprenditore ripercorre le principali tappe della sua vita fino alla pubblicazione dell’autobiografia “La Traiettoria”.

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Alessandro Benetton: “Giovani? Hanno meno pregiudizi, dobbiamo fidarci delle loro capacità

Nel raccontare la mia storia personale ho affrontato con trasparenza anche i momenti di paura, le insicurezze e soprattutto i fallimenti. Troppe volte infatti i grandi dimenticano come si sentivano da giovani”. Ed è proprio ai giovani che Alessandro Benetton si rivolge nella sua autobiografia “La Traiettoria”. Il fondatore di 21 Invest, tornato di recente alla guida della holding di famiglia Edizione, ne ha parlato con Gianluca Gazzoli in un episodio del podcast “Passa dal BSMT”. Dagli anni del liceo alle ultime sfide imprenditoriali, “La Traiettoria” è un racconto che mette in primo piano emozioni, rapporti personali e soprattutto fallimenti, indispensabili per trovare la propria strada. Un insegnamento prezioso per le nuove generazioni ma spesso dimenticato dagli adulti, che tendono a minimizzare le difficoltà già affrontate nel proprio percorso. “Alla soglia dei 50 anni mi sono reso conto che nella mia vita non ho mai voluto guardare indietro – racconta Alessandro Benettoncercando tra le vecchie carte ho trovato dei temi che avevo scritto da piccolo. Da lì l’idea di tenere un diario”. Diario che, spiega, sarebbe dovuto rimanere nel cassetto. Un’idea non condivisa dai giovani collaboratori che aiutano l’imprenditore nella sua avventura sui social: leggendo lo scritto ne hanno intravisto le potenzialità. “La mia fiducia nei giovani – ha spiegato – nasce anche dal fatto che sono molto più neutri rispetto ai messaggi che ricevono, hanno molti meno pregiudizi e questo mi incoraggia a pensare che saranno capaci di gestire meglio di noi i nuovi media e le nuove tecnologie”.

Alessandro Benetton: “Con i social ho potuto raccontare la mia versione

Conosce bene il significato di pregiudizi Alessandro Benetton che, fin da giovane, ha espresso la forte volontà di distaccarsi dal nome della famiglia per intraprendere un percorso autonomo: “Da mio padre, orfano fin da giovane, ho imparato il senso etico del lavoro, delle responsabilità e dell’autosufficienza. Con il suo affetto mia madre ha fatto da collante. Ma con un denominatore comune, ossia che fin da piccolo avrei dovuto conquistarmi quello di cui avevo bisogno e soprattutto essere indipendente”. Dopo tre anni alla Goldman Sachs l’imprenditore decide di pagarsi gli studi ad Harvard e, chiusa la parentesi come Presidente di Benetton Formula, si allontana dal business di famiglia e fonda 21 Invest, affacciandosi così nel mondo del private equity. Con l’avvento dei social, Alessandro Benetton ha avuto l’opportunità di raccontare il suo percorso alternativo: “Quando ho incominciato tutti quelli che si occupavano della mia comunicazione reputavano che non fosse professionale e che avrei potuto essere oggetto di critiche. Ovviamente davo per scontato che mi sarei trovato ad affrontare una salita fatta di pregiudizi basati sulla mia esperienza e sui miei privilegi. I social mi hanno cambiato e ora sono in questa nuova fase proprio perché ho potuto raccontare la mia versione”.

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Alessandro Benetton: tre libri che ogni imprenditore dovrebbe leggere

Limitarsi a leggere di business è un errore, spiega Alessandro Benetton. Dalla psicologia alla storia del Bitcoin, tre titoli da scoprire per lasciarsi ispirare. 

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Alessandro Benetton: “Pensieri lenti e veloci”, il libro di Kahneman per migliorare il decision making

Leggere esclusivamente di business è uno degli errori più comuni ai quali va incontro ogni imprenditore, soprattutto nei primi anni di carriera. Per sviluppare una mentalità vincente è invece necessario sporgersi oltre i confini dell’imprenditoria e lasciarsi contaminare anche da podcast, film e soprattutto libri. Non ha dubbi Alessandro Benetton, che ha dedicato l’ultimo appuntamento della sua rubrica Youtube a tre titoli che l’imprenditore reputa essenziali per trovare nuovi stimoli e ispirazioni. Il primo libro consigliato dal Presidente di Edizione è “Pensieri lenti e veloci” dello psicologo e vincitore del Premio Nobel per l’economia Daniel Kahneman. Un testo che esplora i meccanismi dietro le decisioni prese dall’essere umano e dimostra quanto i processi decisionali violino sistematicamente i principi di utilità e razionalità: “A Kahneman possiamo dare il merito di aver sfatato questo mito e lo spiega facendoci scoprire due sistemi: quello dei pensieri veloci, più impulsivo, quasi automatico e che ci fa prendere le famose decisioni di pancia, mentre il secondo è legato a pensieri più consapevoli e cauti. Non bisogna diventare esperti di psicologia – sottolinea Alessandro Benetton ma conoscere i meccanismi alla base della nostra mente può migliorare la qualità delle decisioni che prendiamo”.

Alessandro Benetton: dalla “Propaganda” degli anni ’30 alla storia del creatore dei Bitcoin

Tra le letture più recenti dell’imprenditore rivelatesi strumenti utili per il business c’è anche “Propaganda – Come manipolare l’opinione pubblica”. Scritto alla fine degli anni ’30 dal pubblicitario statunitense Edward Bernays, si tratta di un saggio che accende i riflettori sul tema della propaganda, scevra tuttavia dalla sua accezione più negativa. Spiega Alessandro Benetton: “Devo ammettere che io stesso ero uno di quelli che si approcciava al tema in maniera abbastanza critica. Ma non volevo essere vittima del pregiudizio e leggendolo si può davvero imparare molto dei meccanismi alla base della propaganda, così da riconoscerli per non essere vittime inconsapevoli”. Con il terzo libro Alessandro Benetton fa un balzo in avanti di quasi un secolo. “L’uomo più ricco del mondo”, scritto dall’esperto italiano di criptovalute e blockchain Gian Luca Comandini, prova a ripercorrere la misteriosa vita di Satoshi Nakamoto, creatore del Bitcoin di cui oggi si hanno informazioni confuse e discordanti. “I Bitcoin e la blockchain sono sempre più presenti nella nostra vita ma non sappiamo nulla su colui che li ha creati. Un vero e proprio mistero che Comandini cerca di risolvere ripercorrendo tutte le tappe della storia che ha permesso al Bitcoin di diventare una criptovaluta iconica e sconvolgere tutti gli equilibri del mercato”.

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Alessandro Benetton porta i suoi follower al TAD per presentare “Your Future You”

Alessandro Benetton: “Oggi in questo #UnCaffèConAlessandro vi porto con me al TAD, Treviso Art District, per parlarvi di uno di questi progetti. Si tratta di Your Future You”.

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Tecnologie avanzate e nuovi modi di vivere la propria socialità: il futuro secondo Alessandro Benetton

Era presente anche Alessandro Benetton lo scorso 31 gennaio alla presentazione di “Your Future You”, il progetto che si rivolge alle ragazze e ai ragazzi di 4ª e 5ª del Liceo Artistico di Treviso con l’obiettivo di stimolarne la creatività aiutandoli a focalizzarsi su come plasmare il loro futuro. “Un’occasione per i giovani ma anche per i ‘grandi’ e per gli imprenditori, di orientarsi meglio in un futuro complesso, fatto di nuove tecnologie e di nuovi modi di vivere la propria socialità”, ha spiegato Alessandro Benetton nel corso dell’evento ospitato negli spazi di “21 Gallery”. L’importanza di riconoscere le proprie attitudini, le passioni e le capacità e di tenerle in considerazione nel prendere decisioni di vita rilevanti, come ad esempio la scelta dell’università da frequentare dopo il diploma, è uno dei temi ricorrenti anche ne “La Traiettoria”, l’autobiografia uscita lo scorso maggio in cui il fondatore di 21 Invest e Presidente di Edizione ripercorre esperienze personali e professionali. “Your Future You” è prodotto dalla galleria d’arte “21 Gallery” e sostenuto da Banca IFIS.

 

Alessandro Benetton: la vera sfida di un imprenditore è capire dove va il futuro

Secondo Alessandro Benettonun imprenditore anche se impegnato su cose apparentemente più grandi, non si deve mai dimenticare che la sua vera sfida è capire dove va il futuro”: lo ribadisce anche in “Un caffè per Alessandro”, la sua video-rubrica, nell’appuntamento in cui sottolinea il valore di “Your Future You” e porta i suoi follower al TAD, Treviso Art District, dove il progetto è stato presentato. “C’è una domanda che continuo a farmi nonostante sia passato un anno dalla mia nomina in Edizione: qual è il segreto per gestire una realtà così grande? Forse oggi ho trovato una risposta: non smettere mai di lavorare a piccoli progetti”, spiega Alessandro Benetton. Tra questi “Your Future You”, nato con “un unico grande obiettivo: dare spazio ai giovani, in questo caso gli studenti del Liceo Artistico di Treviso, e aiutarli a trovare la loro personale traiettoria sfruttando i propri talenti e passioni”.

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21 Invest compie 30 anni, Alessandro Benetton: “Una sfida fin dall’inizio”

Da Alessandro Benetton una panoramica sui 30 anni di attività di 21 Invest, dalle origini ai traguardi raggiunti nel 2022.

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Alessandro Benetton: 21 Invest, le origini e la mission

12 fondi gestiti tra Italia, Francia e Polonia, oltre 100 operazioni di investimento e un portafoglio di società che oggi conta 23 aziende con un totale di più di 7.000 dipendenti. Sono i numeri raggiunti da 21 Invest in 30 anni di attività. A festeggiare il traguardo della società di investimenti il Fondatore e Managing Partner Alessandro Benetton, che in un post pubblicato sul suo profilo Linkedin ripercorre le principali tappe del percorso. È il 1992 quando l’imprenditore decide di dar vita a 21 Invest (allora 21 Investimenti), tra i primi operatori in Italia specializzato nel private equity: “La mia idea era quella di rendere il private equity una risorsa cruciale per sviluppare le nostre imprese, e non un veicolo per fare speculazioni finanziarie – scrive Alessandro BenettonEro certo che la chiave fosse condividere competenze e strategie con le tante realtà del nostro tessuto imprenditoriale”. Una sfida ambiziosa alla quale pochi anni dopo si aggiunge l’espansione in altri mercati: “Altra barriera da superare era quella di fare business solo in Italia. Per evolvere velocemente ho presto compreso che 21 Invest sarebbe dovuta uscire dai confini di casa e confrontarsi con altri mercati, spesso più sofisticati”. Nel 1998 la società si espande come Gruppo 21 Partners in Francia, mentre nel 2013 con un’operazione simile apre una sede anche a Varsavia, sbarcando nel mercato polacco.

Alessandro Benetton: “Il segreto di 21 Invest? Sentirsi parte integrante delle aziende

Durante gli ultimi 15 anni di attività, tutte le aziende cedute da 21 Invest e quelle tutt’ora in portfolio hanno registrato un aumento del fatturato del +61%, oltre ad un incremento complessivo di 6.000 dipendenti. Tanti i casi di successo, ma non sono mancati gli sbagli, ammette Alessandro Benetton: “In questi 30 anni abbiamo avuto alti e bassi, come tutte le organizzazioni. Ho commesso qualche errore lungo il percorso che mi ha permesso di comprendere le tante regole invisibili della leadership e del business, delle relazioni e della finanza”. Più che positivi i numeri del 2022. In Italia la società ha investito in totale circa 100 milioni di euro, puntando su Enegreen S.p.A. e Trime. Tramite Aussafer Due ha inoltre portato a termine le acquisizioni di Laserjet e Ramo, operazioni che hanno portato alla nascita di un gruppo da oltre 100 milioni di ricavi. Oltralpe, 21 Invest ha concluso con successo l’investimento nella piattaforma di aste online Agorastore e ha portato avanti le operazioni di aggregazioni strategiche per ProductLife Group, TVH Consulting ed Edukea. “Tralasciando le conoscenze tecniche, credo che il vero segreto sia la capacità di prenderci a cuore le realtà in cui investiamo – ha spiegato Alessandro BenettonCi sentiamo parte integrante delle aziende e nutriamo profonda stima nei valori fondanti e nelle persone che hanno dato origine alle singole attività”.

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Alessandro Benetton, AdR apre all’innovazione: “Giovani avranno ampio spazio di manovra”

Inaugurato lo scorso ottobre, l’Innovation Hub di Fiumicino nasce per migliorare la customer experience dei passeggeri. Ne parla Alessandro Benetton in un’intervista al “Corriere della Sera”.

Alessandro Benetton

Innovation Hub, sul “Corriere della Sera” il commento di Alessandro Benetton: “Non un costo ma un investimento per il futuro

Una nuova era fatta di contaminazione, grandi cambiamenti e macrotrend”: è con queste parole che Alessandro Benetton apre la sua recente intervista al “Corriere della Sera”. Al centro del colloquio l’Innovation Hub recentemente lanciato da Aeroporti di Roma nel Terminal 1 di Fiumicino. Un acceleratore nato in collaborazione con LVenture Group per lavorare a stretto contatto con start-up provenienti da tutto il mondo e contribuire allo sviluppo di prodotti e servizi innovativi destinati all’ecosistema aeroportuale. Dieci le realtà selezionate dalla prima call for ideas, alle quali si aggiungono tre start-up promosse direttamente da AdR, che per l’iniziativa ha previsto un investimento di 50 milioni di euro. Risorse che serviranno per contribuire direttamente al supporto delle strart-up: “L’ordine mondiale sta cambiando, con le piattaforme tecnologiche sempre più fondamentali – ha detto Alessandro Benetton al “Corriere della Sera” – Tutto questo ci obbliga a guardare oltre”. Non è un caso che la Holding guidata dall’imprenditore abbia sostenuto con forza il progetto di AdR: “Mi piace pensare che questo tipo di iniziative non vengano considerate costi ma investimenti. La sostenibilità – ha aggiunto – deve essere vista come un’occasione per dare inizio a un nuovo ciclo, vantaggioso per tutti”.

Alessandro Benetton: “Innovation Hub modello replicabile in tutto il settore della mobilità

Tra i progetti in corso d’opera spiccano soluzioni innovative come “Digiport”, sviluppata da Airsiders e che consente di visualizzare sul proprio smartphone tutte le informazioni, i servizi disponibili e i percorsi dell’aeroporto. Intanto AdR è pronta a lanciare una seconda call for ideas. Un’edizione ancora più allargata, spiega Alessandro Benetton: “La contaminazione di idee e tecnologie deve essere meno disciplinata. I giovani avranno più spazio per presentare progetti anche apparentemente meno legati a questo settore”. Il progetto di open innovation già prevede collaborazioni con altri scali e soprattutto, sottolinea Alessandro Benetton, è un modello facilmente replicabile nei diversi rami del settore dei trasporti, dalle stazioni ferroviarie fino alle autostrade: “I canali che per noi erano classici, come la banca d’affari o la società di consulenza, oggi vengono messi in discussione dalla voglia di essere più al centro del proprio destino. Un’opportunità – conclude – resa possibile dalle nuove tecnologie”.

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Alessandro Benetton, alcuni consigli ai finalisti della Start2impact Competition

L’augurio di Alessandro Benetton agli imprenditori giunti alla fase finale della Start2impact Competition, iniziativa che premia le idee imprenditoriali innovative.

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Alessandro Benetton: scoprire sempre il nuovo, mettendo la persona al centro

Fare impresa in un mondo che si evolve rapidamente e continuamente, una nuova dimensione in cui cambiano i rapporti tra le persone e anche nel mondo del lavoro. Per Alessandro Benetton è importante essere pronti a questo, con la consapevolezza che andando avanti la scoperta sarà quella di trovare sempre la novità, il diverso e la voglia di conoscenza. Il Presidente di 21 Invest e di Edizione S.p.A. ha reso partecipe di questa riflessione i finalisti della Start2impact Competition, progetto che finanzia le idee più innovative legate ai territori e alle comunità premiandone l’impatto positivo sulla vita delle persone. Proprio al concetto di persona Alessandro Benetton ha dedicato parte del suo intervento, accogliendo con favore il fatto che “tutti avete messo al centro la persona, come si sente la persona e come vive la persona: per me questa è già di per sé una vittoria, ma lo deve essere anche per voi perché questo è il grande cambiamento che dovranno affrontare la nostra società e le nostre comunità nel futuro”.

Alessandro Benetton: nella vita e nell’impresa conta lo spirito da maratona   

Alessandro Benetton ha poi evidenziato come il parere espresso nella Start2impact Competition sia appunto “una sensazione, la giuria non può esprimere un vero e proprio giudizio dal mio punto di vista”: questo semplicemente perché “siete in fasi diverse, alcuni di voi sono un po’ più avanti, altri sono leggermente più indietro, ma questo non vuol dire assolutamente niente”. Il consiglio, quindi, sul considerare la vita, anche quella imprenditoriale, come una maratona: “Il tempo intermedio è molto relativo perché poi alla fine vale il tempo finale”, ha suggerito Alessandro Benetton agli imprenditori, specificando come questo vada letto non solo in termini di risultati economici ma anche di approccio alla propria situazione. In altri termini, “la vita ti insegna questo: quando pensi di essere primo con distacco e magari ti deconcentri perché sei troppo convinto, se ne approfitta qualcuno che pensava di essere più indietro e che tu davi per scontato”.

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“La Traiettoria”: Alessandro Benetton racconta la sua autobiografia su “Qdpnews”

Alessandro Benetton torna a parlare della sua autobiografia: “Un punto di svolta, per la prima volta nella mia vita ho guardato indietro invece che al futuro”.

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Alessandro Benetton ospite come autore a “Una Montagna di Libri”

Si è tenuta dal 9 luglio al 18 settembre l’ultima edizione di “Una Montagna di Libri”, ciclo di incontri con autori nazionali e internazionali che ogni anno anima Cortina D’Ampezzo. A prendere parte alla manifestazione anche Alessandro Benetton. L’imprenditore è intervenuto come autore dell’autobiografia “La Traiettoria”. Pubblicato da Mondadori la scorsa primavera, il libro offre una panoramica inedita sulla vita del Fondatore di 21 Invest, recentemente nominato Presidente della holding di famiglia Edizione. Dagli studi al rapporto con i genitori fino ai numerosi successi imprenditoriali, senza tuttavia sorvolare sui momenti di difficoltà e sui fallimenti: “La Traiettoria” si rivolge soprattutto alle nuove generazioni con l’obiettivo di spingere i giovani a trovare e seguire la propria strada. Intervistato a latere dell’evento dal “Quotidiano di Pavia”, Alessandro Benetton ha dichiarato: “Dire che i giovani hanno troppe opportunità può essere vero forse in alcuni casi, ma la maggior parte delle volte non è così. Avere un’opportunità non significa solo avere un’idea, ma anche la capacità e la fortuna di poterla attuare, il senso di direzione, la ricerca della propria traiettoria”.

Alessandro Benetton: “La Traiettoria un’occasione per rimettere ordine e guardare al futuro

Durante la sua carriera Alessandro Benetton è sempre stato consapevole dei privilegi e dei vantaggi ottenuti grazie al suo cognome. Tuttavia, sottolinea, “La Traiettoria” “è anche la storia di chi deve fare un percorso per scoprire il proprio personaggio, un qualcosa che si costruisce ogni giorno. Fondamentale – aggiunge l’autore – è farsi sempre tante domande, non demordere e guardare avanti con coraggio”. In ogni percorso anche le persone attorno a noi rivestono un ruolo cruciale: “Importante è stare vicino a chi ti vuole bene, bene inteso come il metterti in condizione di affrontare le prove senza sconti. Non c’è un’età precisa, ma di sicuro si tratta di un’indole che va incoraggiata fin da piccoli”. Percorso che, sottolinea, non è mai una linea retta, anzi: “Sono stato lontano anni dall’attività di famiglia, mentre adesso ricopro una posizione completamente diversa. Per arrivarci sono servite tante esperienze e soprattutto la voglia di dimostrare le proprie idee. Ogni tanto si sbaglia ma ci si può rimettere in carreggiata”. Per Alessandro Benetton pubblicare “La Traiettoria” ha rappresentato un vero e proprio “turning point”: “Per la prima volta nella mia vita ho guardato indietro invece di guardare avanti. Un’occasione per rimettere in ordine e creare una nuova partenza”.

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Alessandro Benetton: 21 Invest, le “potenzialità speciali” del Sud nell’intervista al Presidente

Alessandro Benetton“Il Sud ha senza dubbio delle potenzialità speciali, forse non riconducibili a un modello di business immediato ma che sulle lunghe distanze contano perché il lato umano dell’economia è quello che sopravvive alle sfide più difficili”.

Alessandro Benetton

Il lato umano dell’economia: intervista ad Alessandro Benetton

Le “potenzialità speciali” del Sud, il “lato umano” dell’economia, le sfide a cui sopravvivere: per Alessandro Benetton, intervistato a margine dell’incontro organizzato lo scorso 18 ottobre a Napoli dall’Università Parthenope nell’ambito del Contamination Lab e dal gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione Industriali, “la simpatia e l’empatia tipiche del Sud se canalizzate possono diventare un grande attrattore di opportunità”. Il Presidente di 21 Invest e di Edizione si è detto convinto “che ciascun individuo debba cercare di sfruttare ciò che ha a disposizione”: il Mezzogiorno può quindi contare su “un livello di energia e una peculiare estrosità delle singole persone invidiabile”. Non lo dicono solamente “i grandi successi della squadra di calcio del Napoli” ma anche “la gestione del Covid e come le imprese meridionali siano riuscite ad adattarsi velocissimamente sia alla sfera digitale che a quelle tendenze che io definisco post-social network”. Il riferimento di Alessandro Benetton è alla consapevolezza che, a fronte dei ben noti limiti di queste grandi risorse tecnologiche, a fare la differenza è il fattore umano: “Ed ecco che il Sud ha senza dubbio delle potenzialità speciali in questo senso, forse non riconducibili a un modello di business immediato ma che sulle lunghe distanze contano perché il lato umano dell’economia è quello che sopravvive alle sfide più difficili”.

Alessandro Benetton: dietro ogni imprenditore c’è sempre una persona con le sue emozioni

Nel corso dell’incontro e dell’intervista a seguire, Alessandro Benetton ha affrontato diversi argomenti, molti dei quali anche al centro della sua autobiografia “La Traiettoria” in cui racconta esperienze professionali ma anche personali. Essere “i detonatori del cambiamento” è l’invito che ha lanciato anche nel corso dell’intervista: “Io, ad esempio, l’ho fatto fondando 21 Invest con l’idea di investire nelle aziende del mid-market e farle crescere. Era il 1992 e dopo 30 anni è una realtà consolidata con un team di 50 persone divise tra gli uffici di Treviso, Milano, Parigi e Varsavia, ma all’epoca era un segno di discontinuità. Era il voler fare qualcosa di grande con le mie forze”. 21 Invest ha portato il private equity in Italia: “Il tessuto imprenditoriale meridionale ci ha dato una grandissima soddisfazione, sia dal punto di vista umano che da quello del business. Faccio sempre fatica in qualche modo a schematizzare il Mezzogiorno, che spesso viene descritto come particolare con un’accezione non sempre positiva. Sinceramente credo sia particolare perché ha dei punti di forza straordinari. Ma di sicuro in tutto il Sud è evidente la voglia di rivincita e di colmare i gap di occupazione ed economia”. Chi fa private equity “si immagina di dover condividere una visione, portare un valore aggiunto e per questo c’è una predisposizione speciale per le caratteristiche umane”. Ma come ha spiegato Alessandro Benetton fondamentale oggi è anche la condivisione: “Lo scopo è creare una comunità globale di organizzazioni che vedono nella risoluzione dei problemi sociali un’importante direzione di sviluppo del business. Senza dubbio impatto sociale e impresa devono viaggiare alla stessa velocità, individuando nella risposta ai bisogni della società un vantaggio competitivo”.

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Alessandro Benetton consiglia tre film per ricominciare col piede giusto

Alessandro Benetton ha consigliato ai suoi followers tre film interessanti, ricchi di insegnamenti da cui trarre spunto. L’obiettivo è affrontare le nuove sfide di quest’anno con rinnovata grinta.

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Alessandro Benetton: l’importanza di accettare i propri limiti

Settembre è spesso il mese della ripartenza: dopo il periodo di vacanze, ci si dedica a nuovi progetti e riprendono gli impegni. "Il modo migliore che conosco per partire dandosi la carica è quello di circondarsi di nuovi stimoli", ha spiegato Alessandro Benetton in un recente video pubblicato sul suo canale Youtube. Proprio per questo ha deciso di condividere con chi lo segue tre suggerimenti cinematografici, tre film in grado di trasmettere degli insegnamenti universalmente utili. Il primo è "A Beautiful Mind" (2001), l’avvincente storia del matematico John Forbes Nash Jr. Oltre a essere un Premio Nobel, si tratta di una persona affetta da una patologia importante: "È un film che consiglio in primis per la storia di questo grande personaggio, ma anche per quello che ci insegna. John Nash era sicuramente un genio ma aveva un grandissimo limite, soffriva di schizofrenia. Questa condizione non solo aveva pesantissime ripercussioni nella sua vita quotidiana, ma anche sui suoi progressi come matematico". Per Alessandro Benetton il film insegna l’importanza dell’accettazione nel superamento dei propri limiti: "Tutti noi abbiamo qualcosa che sembra metterci i bastoni tra le ruote, spesso la reazione è arrendersi o ignorare il problema. Il film ci indica invece una terza strada, quella di conoscere il proprio limite, accettare che fa parte del percorso e andare avanti facendo tesoro di questa nuova consapevolezza".

Alessandro Benetton: dal cinema tanti insegnamenti

Alessandro Benetton ha consigliato altri due film ai propri followers: "L’arte di vincere" (2011) è tratto dalla storia vera dell’Oakland Athletics, una squadra di baseball americana che, alla fine del 2001, si era trovata sconfitta su tutti i fronti e privata di alcuni giocatori importanti. È toccato all’allora Direttore Generale risollevarne le sorti, trovando una nuova strada per cambiare la situazione: "A volte il successo arriva perché si ha il coraggio di pensare con la propria testa, anche quando questa suggerisce dei percorsi inusuali". Prima di invitare a condividere nei commenti altre riflessioni e suggerimenti cinematografici, Alessandro Benetton ha consigliato un terzo film, "Rush" (2013). La pellicola racconta la storica rivalità tra Niki Lauda e James Hunt, grandissimi piloti di Formula 1. Caparbietà, resilienza e l’importanza della competizione sono al centro di questo film: "Nella crescita personale così come nel business, nessuno cresce veramente senza la voglia di primeggiare", ha concluso l’imprenditore.

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Alessandro Benetton intervista Rick DuFer: la filosofia come strumento concreto

Per Alessandro Benetton la filosofia è una delle materie umanistiche che più di tutte possono influenzare positivamente l’approccio al business. L’imprenditore ne ha parlato con il filosofo di "Daily Cogito" Rick DuFer.

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Alessandro Benetton e Rick DuFer: il futuro della filosofia

Un errore molto diffuso è pensare che ambiti o discipline più tecniche e scientifiche, come ad esempio l’economia o l’Intelligenza Artificiale, non abbiano bisogno del contributo delle materie umanistiche. L’argomento è stato affrontato da Alessandro Benetton nell’ultimo episodio della rubrica Youtube "What’s Next". Per l’occasione l’imprenditore ha intervistato il filosofo, scrittore e divulgatore Riccardo dal Ferro, meglio noto come Rick DuFer. La prima domanda rivolta all’ideatore dello show podcast "Daily Cogito" riguarda nello specifico il futuro della filosofia, per Alessandro Benetton una delle materie da approfondire per perfezionare il proprio approccio al business. "La filosofia può sembrare un sapere astratto, poco concreto, ma non è assolutamente così – avverte Rick DuFer – La filosofia è lo studio di come costruiamo concetti e idee, che sono alla base dell’interpretazione con cui cerchiamo di comprendere il mondo. Un esempio lampante è il concetto di imperativo categorico di Kant, che oggi viene utilizzato in modo concreto, utile e proficuo in ambiti che vanno dalla giurisprudenza alla bioetica. E non solo: in ambiti tecnologici, come ad esempio l’IA, la materia ha tantissimo da dire. Oggi moltissimi filosofi stanno collaborando con ingegneri e informatici per capire quali sono i limiti etici delle nuove tecnologie".

Alessandro Benetton: il legame tra filosofia e business

La filosofia risulta essere uno strumento concreto anche nel mondo imprenditoriale. Tra le sue applicazioni pratiche c’è sicuramente quella legata al business, commenta Alessandro Benetton. Figure come Sergio Marchionne ne sono un esempio. Per Rick Du Fer, che oltre ad essere un filosofo è anche un imprenditore, il contributo fornito dalla materia è innegabile: "La filosofia fornisce chiavi interpretative che permettono di capire meglio i fenomeni intorno a me, il che è fondamentale per fare imprenditoria. Essenziale nell’ambito imprenditoriale è anche il pensiero critico, nel senso di guardare con sguardo autocritico ai modi con cui io mi approccio al mondo". "La filosofia è un po’ come una bussola – aggiunge Alessandro Benettone serve a capire dove ci troviamo e in che modo agire". Tra i filosofi che un giovane imprenditore dovrebbe studiare, Rick DuFer consiglia Spinoza, che in una delle sue celebri frasi afferma che essere felici significa pensare ciò che si vuole e dire ciò che si pensa: "Per me – conclude l’ideatore di "Daily Cogito" – l’imprenditoria si riassume nell’atto di costruire un proprio modo di pensare, un mindset, che permetta di esprimersi al meglio senza seguire gli altri e allo stesso tempo prendendosi la responsabilità del proprio modo di essere".

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Alessandro Benetton: saggistica, “La Traiettoria” tra i più letti in estate

La classifica dei libri più letti nel mese di luglio premia "La Traiettoria": l’autobiografia di Alessandro Benetton conquista i lettori.

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"La Traiettoria" di Alessandro Benetton è tra i libri di saggistica più letti in estate

È uscito nelle librerie e negli store online lo scorso 10 maggio "La Traiettoria", autobiografia di Alessandro Benetton: 396 pagine in cui il fondatore di 21 Invest si racconta a 360 gradi. I traguardi professionali ma anche l’infanzia, il rapporto con i genitori, l’essere padre: ne emerge un viaggio tortuoso, segnato anche da errori che hanno portato a nuove scoperte e consapevolezze. Parla a lettori di ogni età Alessandro Benetton con la sua autobiografia: negli insegnamenti e nei messaggi riportati, ognuno può trovare le coordinate, l’ispirazione, la spinta, per imboccare e seguire la propria traiettoria, qualunque sia il suo punto di partenza, qualunque sia la meta.

Alessandro Benetton: "Volevo raccontarmi così, esattamente come sono"

"La traiettoria" di Alessandro Benetton risulta infatti tra i libri più letti dell’estate. Nell’ultima settimana di luglio è stato il saggio più venduto nelle librerie Mondadori ed è riuscito a posizionarsi anche nella classifica della saggistica GFK. Il motivo di un tale successo è proprio nella capacità di raccontarsi senza sconti, in maniera intima e onesta, arrivando a creare un dialogo con il lettore. "È stato un percorso lungo ma quello che volevo emergesse era prima di tutto la trasparenza" ha sottolineato Alessandro Benetton in uno dei numerosi eventi di presentazione che si sono tenuti nelle scorse settimane. "Volevo raccontarmi così, esattamente come sono, e il giudizio spietato dei miei figli mi ha tranquillizzato": non a caso il libro è dedicato soprattutto a loro, "ad Agnese, Tobias e Luce, i miei figli, il futuro che vedo allungarsi verso il domani".

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Alessandro Benetton: “La Traiettoria” conquista sempre più lettori

La classifica dei libri più letti nel mese di luglio: nella categoria “saggistica” svetta “La traiettoria”, l’autobiografia di Alessandro Benetton.

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“La Traiettoria” di Alessandro Benetton convince sempre più lettori

L’autobiografia di Alessandro Benetton è tra i libri più letti nella categoria saggistica. “La Traiettoria” del Presidente di Edizione S.p.A. ha conquistato i lettori risultando il saggio più venduto nelle librerie Mondadori. Il libro ne ripercorre il percorso di crescita umana e professionale attraverso spunti, messaggi, ricordi che Alessandro Benetton ha voluto condividere in particolare con i giovani invitandoli a trovare le proprie coordinate e la spinta per imboccare e seguire la propria strada. “La Traiettoria” è riuscito inoltre a posizionarsi nella classifica della saggistica GFK.

Alessandro Benetton: La Traiettoria, il racconto di un viaggio intimo e onesto

Il racconto della propria infanzia e del rapporto con i genitori, in particolare con il padre. L’adolescenza “un po’ ribelle”, la bocciatura al liceo. E poi i grandi traguardi professionali: Alessandro Benetton si racconta a 360 gradi in “La Traiettoria” parlando delle intuizioni e delle scelte coraggiose che ne hanno inesorabilmente segnato il destino a partire da 21 Invest, la “creatura a cui ho dedicato 30 anni della mia vita”. Ma la conquista più importante per Alessandro Benetton è stata diventare padre: “Ho instaurato con i figli un rapporto diverso rispetto a quello dei miei genitori, con un dialogo più parallelo e meno verticale”. In “La Traiettoria” emerge il racconto di un viaggio tortuoso, segnato anche da errori che hanno portato a nuove scoperte e consapevolezze. Probabilmente è proprio questo ad aver conquistato i lettori.

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Alessandro Benetton: “Farcela da soli? Magari agli inizi, ma per crescere servono connessioni”

Pensare di dover fare affidamento esclusivamente sulle proprie forze può rivelarsi un errore fatale, avverte Alessandro Benetton. Per fare veramente la differenza è necessaria una solida rete di connessioni.

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Costruire un’impresa, Alessandro Benetton: "Partnership l’unica via per il successo"

Per quanto possano apparire come frasi da dire con orgoglio, "Mi sono fatto con le mie mani", "Non devo niente a nessuno", "Ho fatto tutto da solo" sono parte di quella narrazione che accomuna la figura dell’imprenditore a quella di decisore solitario. Una narrazione che ormai da tempo si è rivelata fallace. Alessandro Benetton ha affrontato l’argomento nell’ultimo episodio della rubrica Youtube #UnCaffèConAlessandro. "All’inizio possiamo partire da soli, affidandoci solo alle nostre forze. Ma arriva sempre il momento in cui il focus passa dall’avviare un’impresa a farla crescere. E tutto si gioca sulla rete di connessioni che abbiamo costruito". Per allargare la propria prospettiva e il proprio business, la capacità di trovare partner adeguati si rivela fondamentale. L’imprenditore fa l’esempio del Gruppo Edizione, che guida da inizio anno nelle vesti di Presidente: "Una realtà solida che comprende aziende importanti, con investimenti internazionali e una prospettiva di lungo periodo. Per costruire un’impresa di queste dimensioni – spiega Alessandro Benettonè necessaria un’infrastruttura di connessioni solide con partner in tutto il mondo".

Alessandro Benetton: "Imprenditori geni solitari? Tutta un’illusione"

Tra le controllate della holding di Treviso anche Telepass e Autogrill, realtà che di recente hanno lavorato proprio in questa direzione: "Per Telepass – ricorda Alessandro Benettonnel 2020 abbiamo deciso di affiancarci a Partners Group, impresa globale di private equity che gestisce asset per 127 miliardi. L’obiettivo era ed è ancora rendere Telepass il leader europeo nel mercato del pagamento legato alla mobilità. Partners Group ha al suo interno aziende del mondo digital e fintech, essenziali per la strategia di sviluppo a livello internazionale. Strategie che da soli – sottolinea – non avremo mai potuto perseguire". Percorsi che, data la presenza di molteplici portatori di interesse, prevedono manovre ed operazioni lunghe, complesse e faticose: "Lo facciamo perché ne vale la pena: spendersi per allargare la propria rete è l’unico modo per crescere davvero". Anche icone come Steve Jobs, Elon Musk e Mark Zuckerberg hanno portato avanti questa impostazione, nonostante su di loro aleggi il mito di "geni solitari": "Basta dare una sbirciata dietro le quinte per capire che è tutta un’illusione. Pensare ad un imprenditore come ad un ‘one man show’ è il primo passo per il fallimento. La verità – conclude Alessandro Benettonè che il valore di un imprenditore è definito in gran parte dalla rete di connessioni che è riuscito a costruirsi".

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Alessandro Benetton a RTL 102.5: “La Traiettoria è un libro dedicato soprattutto ai più giovani”

Un insieme di ricordi ed emozioni che diventa autobiografia e al tempo stesso libro motivazionale. Nasce così "La Traiettoria" di Alessandro Benetton.

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Alessandro Benetton: "Dai social sto imparando molto. Il mio un diario personale che vuole ispirare"

Imprenditore alla guida di 21 Invest, Alessandro Benetton oggi è conosciuto anche per il suo impegno nel mondo dello sport e per la presenza assidua sui social. Ed è proprio dalle attività sul web che prende forma l’idea di pubblicare per la prima volta un libro. A parlarne è lo stesso imprenditore, che lo scorso 14 giugno è stato ospite di "W l’Italia", trasmissione radiofonica in onda su RTL 102.5, per presentare "La Traiettoria". Un volume, edito da Mondadori, che va oltre il semplice racconto autobiografico e punta a imporsi come libro motivazionale, rivolgendosi in particolare ai più giovani. "Per la prima volta, quando ho festeggiato i 50 anni, ho guardato indietro per ritrovare vecchi compagni di scuola e sono incappato nei temi che ho scritto alle elementari. Ho ritrovato la passione per la scrittura e ho iniziato a tenere un diario personale". Diario che viene poi notato dai ragazzi che gli danno una mano a gestire i social, attività nata soprattutto per comunicare la differenza sostanziale tra il suo percorso imprenditoriale e il business di famiglia: "Nonostante fosse nato come progetto personale – ha spiegato Alessandro Benettonper i ragazzi del team il mio diario aveva le potenzialità per diventare fonte di ispirazione. Dai social sto imparando tantissimo".

Alessandro Benetton: "Mortificare i giovani un errore, bisogna valorizzare le loro capacità"

Nonostante una vita ricca di successi e soddisfazioni personali, ne "La Traiettoria" di Alessandro Benetton i veri protagonisti sono, paradossalmente, i fallimenti: "È proprio nel momento in cui le cose non vanno bene che sei obbligato ad uscire dalla comfort zone. Lì si apre il mondo del cambiamento e la vera scoperta della propria traiettoria". Un insegnamento che va dato soprattutto ai giovani: "Spesso gli adulti mortificano i ragazzi sottolineandone le mancanze, piuttosto che a valorizzare ciò che sanno fare. E tendono a parlare delle esperienze passate come prove facili da superare, io invece ho cercato di raccontare esattamente come mi sentivo in quel momento". La bocciatura al secondo anno di liceo è un esempio perfetto: "Una vera svolta per me: ho imparato presto che ognuno di noi è ciò che fa quando gli capita quello che non si aspetta". Pochi anni più tardi la decisione di studiare negli Stati Uniti: "Dovevo scoprire se ero bravo a fare qualcosa, capire di essere Alessandro e non solo un Benetton. Sono stati anni fantastici, soprattutto perché ho potuto coltivare la mia passione per l’economia e la finanza". Il libro, dedicato ai genitori, parla molto anche di emozioni. Durante l’intervista l’imprenditore dedica ampio spazio al padre Luciano. Un rapporto che non è mai stato semplice: "Poteva sembrare freddo ma esprimeva la sua generosità guardandoti da lontano, non favorendoti, perché il concetto che voleva trasmettere è che per essere felici bisogna poter rispondere delle proprie scelte". Ed è proprio da questo rapporto che nasce una delle avventure che Alessandro Benetton ricorda con più soddisfazione, la Presidenza di Benetton Formula: "Un’intuizione straordinaria di mio padre, che aveva deciso che l’azienda doveva diventare internazionale, e uno degli strumenti che potevano permetterlo era entrare in Formula 1. Ma la semplice sponsorizzazione non gli bastava e decise di comprare il team. Mentre lavoravo in una banca di affari a Londra mi ha chiesto di dare un’occhiata ai numeri della scuderia, e da lì è iniziato un percorso di grandi cambiamenti e di coraggio, grazie al quale abbiamo potuto scoprire un grande pilota come Michael Schumacher".

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Alessandro Benetton: “Bocciato al liceo? Vi racconto la mia esperienza”

Ogni fallimento nasconde un’opportunità per rialzarsi e migliorare, soprattutto quando si parla di scuola. Alessandro Benetton ha affrontato l’argomento nel suo ultimo video Youtube ripreso dal “Corriere della Sera”.

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Alessandro Benetton: bocciatura un “incidente di percorso” che tutti possono superare

Fondatore e Presidente di 21 Invest, imprenditore premiato da Ernst&Young, Cavaliere del Lavoro. E di recente nominato alla guida di Edizione, la holding di famiglia. Molti immaginano la carriera di Alessandro Benetton come un percorso senza particolari ostacoli. Nulla di più sbagliato. Sono diverse le sfide che l’imprenditore ha dovuto affrontare per arrivare dov’è ora. La prima già da giovanissimo, durante gli studi. Ne ha parlato per la prima volta durante l’ultimo episodio di un #UnCaffèConAlessandro, rubrica Youtube ripresa anche dal portale del “Corriere della Sera”. “Al liceo sono stato bocciato. Una frase che detta ad alta voce mi fa ancora un certo effetto e mi riporta alla mente tantissimi ricordi, non tutti felici”. Ricordi ed esperienze che l’imprenditore ha già messo nero su bianco nella sua autobiografia dal titolo “La Traiettoria”, edita da Mondadori, e che ha deciso di condividere direttamente anche sui social: “Partiamo da un presupposto fondamentale: un fallimento nella scuola non vuol dire necessariamente un fallimento nella vita – sostiene Alessandro Benetton, portando i noti esempi di Einstein, Hack ed Edison – persone incappate in una bocciatura ma entrate poi nella storia dell’umanità. Nessuno di loro si è fatto fermare dal fallimento scolastico, perché capirono che si trattava di un incidente di percorso e non di una condanna per la vita”.

Alessandro Benetton: grazie ai miei professori ho capito che studiare significa poter realizzare i propri sogni

È importante dare il giusto peso a quello che sicuramente è un campanello d’allarme, ma farne un dramma si rivela una strategia inutile: “Una bocciatura può essere un’opportunità e può portare a una vera svolta nella tua vita – spiega Alessandro Benettonproprio come quello che è successo a me”. Una vera e propria “doccia fredda” quella che colpisce il giovane durante gli anni al liceo: “Non tanto per aver perso un anno, ma perché sentivo di aver fallito in qualcosa di importante. ‘Ho deluso i miei genitori’, ‘Non posso fare niente’, ‘Sono un fallito’: questo tipo di pensieri non mi dava pace”. Il cognome importante non avvantaggia, ma conferisce maggiore peso: “Un Benetton che fallisce era un problema per l’immagine della mia famiglia”. La svolta avviene quando, proprio a causa della bocciatura, Alessandro Benetton incontra quello che considera il suo primo maestro: “Don Tarcisio, professore di filosofia, che mi ha insegnato una delle lezioni più importanti: l’ignoranza non è un male se è la benzina che accende il desiderio della conoscenza”. Con Don Tarcisio, Alessandro Benetton capisce che studiare significa possedere gli strumenti per raggiungere i propri obiettivi. Fondamentale il supporto dei genitori, che hanno il dovere di far capire ai figli la gravità del fatto, ma soprattutto che non sono destinati ad una vita di fallimenti: “Un bambino può cogliere l’opportunità nascosta dietro il fallimento – conclude – solo se i suoi genitori gliela mostrano”.

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