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3 dicembre “Il Marchese del Grillo” accessibile e solidale, in favore di Anlaids Lazio e CABSS

In anteprima nazionale, la rappresentazione di una delle più famose commedie italiane al Teatro Sistina. Lo spettacolo sarà completamente accessibile al pubblico degli spettatori sordi.

Le Onlus Anlaids Lazio e Centro Assistenza per Bambini Sordi e Sordociechi (CABSS) sono liete di presentare lo spettacolo di solidarietà “Il Marchese del Grillo”, che si terrà il 3 dicembre, alle ore 21,  presso il Teatro Sistina  di Roma.

Tratta dal film “cult” di Mario Monicelli, interpretato dal grande Alberto Sordi, la versione teatrale di una delle più famose commedie italiane verrà diretta dal regista Massimo Piparo e riproporrà la Roma papalina con la sottile ironia, il sarcasmo e il divertimento del Marchese Onofrio del Grillo interpretato dal noto, ed esuberante, attore romano Enrico Montesano.

La serata avrà l’obiettivo di raccogliere fondi che sosterranno i progetti di prevenzione, informazione e assistenza di Anlaids, rivolti alle fasce giovanili, e i programmi di intervento precoce CABSS per i bambini sordi e sordociechi, da 0 a 6 anni, e le loro famiglie.

Lo spettacolo sarà completamente accessibile per le persone sorde, grazie ad un sistema di sottotitolazione su appositi tablet.

Tra i sostenitori della serata, accolti dal Presidente Anlaids Massimo Ghenzer e dal Presidente CABSS Roberto Wirth: il Principe Jonathan Doria Pamphili, Marta Branca, Direttore Generale IFO-INMI, Giuseppe Ippolito, Direttore Scientifico Spallanzani. Un particolare ringraziamento agli sponsor della serata: Banca Euromobiliare e Private Banker Leopoldo Barocci (Gold Sponsor); Sport Network ( Silver Sponsor); Fg Group, RomaSì e Studio Consolo (Bronze Sponsor) e Bonino Napoli (sponsor tecnico).

 Per prenotazioni e informazioni:

ANLAIDS Sezione Laziale Onlus: T. +39 06 4746031 – E-mail: [email protected]

CABSS Onlus: T. + 39 06 89561038 – SMS +39 331 8520534 – E-mail: [email protected]

 

 

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Dianova celebra la giornata mondiale Aids per sensibilizzare la popolazione

Nella giornata mondiale Aids Dianova ribadisce il suo impegno con la propria adesione alla Consulta delle Associazioni.

Una giornata per mantenere alta l’attenzione su questa malattia, sensibilizzare l’opinione pubblica contro la discriminazione nei confronti delle persone colpite, fare il punto sui risultati raggiunti dalla medicina, per la cura, la prevenzione e l’informazione.

Mai così tanti casi di Hiv in Europa, con una particolare incidenza sui giovani. Questo è quanto stato rilevato dal rapporto dell’Organizzazione mondiale della sanità nel 2014: 142 mila casi di infezioni nei 53 Paesi europei presi in esame, di cui 30 mila solo nell’UE; il numero più alto dagli anni ’80. L’11% dei casi riguarda giovani tra 15 e 24 anni. Situazione giovani allarmante anche in Italia, dodicesima in classifica secondo il rapporto. Nel 2014 sono state 3.965 le persone che hanno scoperto di essere Hiv positive, soprattutto giovani tra i 25 e i 29 anni; nell’84% dei casi, più di 8 volte su 10 il contagio è stato causato da rapporti sessuali non protetti. In generale, le regioni che hanno mostrato un’incidenza più alta sono state il Lazio, la Lombardia e l’Emilia-Romagna.

Insomma, nonostante anni di campagne informative ed eventi mirati, l’Hiv colpisce in modo silenzioso ancora troppe persone in tutto il mondo. Proprio in occasione della giornata mondiale Aids, Dianova ribadisce ancora una volta il proprio impegno a livello di prevenzione con l’adesione alla Consulta delle Associazioni per la lotta contro l’Aids del Ministero della Salute; a rappresentarla, il Dott. Giorgio Barbarini, medico infettivologo del Policlinico San Matteo di Pavia e amico di Dianova da oltre vent’anni.

Nel 2014, nelle strutture di Dianova presenti sul territorio nazionale abbiamo ospitato in totale 42 utenti cura contagiati dal virus Hiv e in alcuni casi coinfetti da Hiv e Hcv (Epatite C), il che dimostra quanto questo problema riguardi ancora oggi le persone tossicodipendenti.

Lo stigma è uno dei risultati delle conseguenze sociali della tossicodipendenza e in particolar modo dell’Hiv che fa parte di un processo di disapprovazione di specifiche caratteristiche o comportamenti, finalizzato ad esercitare una sorta di controllo sociale creando un “noi” diverso da “loro”; affinché il pregiudizio possa essere abbattuto è importante che tutti raggiungano una nuova consapevolezza: le persone sono tutte uguali e, allo stesso tempo, tutte diverse. La percezione del malato di Hiv è ancora oggi legata a stereotipi e false credenze dovute soprattutto ad una carenza di informazioni che rischia di penalizzare soprattutto i più giovani, ragion per cui ogni occasione è buona per diffondere informazioni e accrescere la conoscenza di una malattia che può e deve essere prevenuta al cento per cento.

“Chi non vede il fratello nella notte, nella notte non può vedere se stesso”. R. Tagore

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A Terni con “La verità sulle droghe”

Volontari romani presenti nella città umbra con uno stand informativo

Roma 29 agosto 2012 – Intensa campagna di prevenzione operata nell’ultima settimana dai volontari di “Missione Antidroga” che prosegue per questo week end con uno stand informativo a Terni . Lo stand offrirà gratuitamente ai cittadini materiale informativo sui pericoli derivanti dall’uso di sostanze stupefacenti. L’iniziativa è parte di un movimento internazionale in linea con gli scopi della Fondazione Internazionale per un Mondo Libero dalla droga che mira a dare ai giovani la verità sulle sostanze stupefacenti in maniera da portare ai ragazzi quelle informazioni che aiutano il giovane a decidere consapevolmente di vivere una vita libera dalle droghe. Le droghe privano la vita dlle gioie e delle sensazione che sono, comunque, l’unico motivo del vivere”. Con questa osservazione dell’umanitario L. Ron Hubbard, i volontari si attivano per distribuire l’opuscolo “La verità sulle droghe” prodotto dalla Fondazione Internazionale.

Oltre all’opuscolo “La Verità sulle droghe”, altri 13 opuscol saranno disponibili allo stand, ciascuno su una delle droghe di maggior consumo che compongono il “kit educativo”, anche quest’ultimo disponibile allo stand.
Se si aggiungono a questa serie di pubblicazioni anche 16 annunci di pubblica utilità dal titolo “Dicevano…Mentivano”, e un documentario educativo narrato dai sopravvissuti all’inferno della tossicodipendenza, ecco ottenuta la Guida per l’Educatore, un piano di lezioni su “cosa sono le droghe” e “sugli effetti dannosi degli stupefacenti” per sradicare le menzogne con cui i giovani, ovvero il futuro, viene irretito nella trappola della droga.

Per informazioni:

www.drugfreeworld.org

[email protected]

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Intervento di prevenzione alle droghe e sicurezza ad Ostia

I volontari di Missione Antidroga in azione sul litorale romano

Roma 21 febbraio 2011 – Prevenzione ed iniziativa sulla sicurezza domani ad Ostia. In tempi in cui sempre più “nuove droghe” invadono la società, mettendo in pericolo i giovani e inducendoli a provare “il nuovo sballo” e dove le mode, spesso pericolosissime come l’ultimo “eyeballing”, una pratica che consiste nel versare direttamete nei bulbi oculari vodka come se fosse un collirio, importata di recente anche in Italia proveniente dai campus inglesi e francesi , resta alto l’invito a non abbassare la guardia su quelle sostanze definite “classiche” e impropriamente considerate fuori moda, come l’eroina ad esempio. Per questa ragione i volontari di Missione Antidroga si riuniranno nella mattinata di domani ad Ostia dove, armati di tutto il necessario, daranno vita ad una rimozione di siringhe abbandonate nella pineta delle acque rosse e nella vicina Via dell’idroscalo dove più volte hanno svolto iniziative di prevenzione. Un’iniziativa per la sicurezza contro i pericoli delle droghe e ancora prevenzione, perché nonostante le droghe possano cambiare, l’informazione preventiva su “cosa sono le droghe”, sostanzialmente veleni, e “perché una persona si droga”, è sempre la stessa e fatta con efficacia dai volontari di Missione Antidroga.
Gli opuscoli distribuiti per fare prevenzione fanno parte della serie “La Verità sulle droghe” e mostrano, in maniera semplice, ma efficace, i veri pericoli derivanti dall’uso di sostanze stupefacenti. Prodotti dalla “Fondazione per un Mondo Libero dalle droghe”, gli opuscoli sono parte di un più vasto programma di prevenzione che vede, oltre ai 13 opuscoli che costituscono il “kit educativo”, ciascuno su una delle droghe di maggior consumo, una Guida per l’Educatore. La guida è un piano di lezioni su “cosa sono le droghe” e “sugli effetti dannosi degli stupefacenti” che si avvale della serie di 16 annunci di pubblica utilità dal titolo “Dicevano…Mentivano”, già in onda su diverse TV della regione, e di un documentario narrato dai sopravvissuti all’inferno della tossicodipendenza.
Ispirati dall’osservazione dell’umanitario L. Ron Hubbard – “Le droghe privano la vita delle gioie e delle sensazioni che sono, comunque, l’unico motivo del vivere” – i volontari di Missione Antidroga fanno prevenzione e sensibilizzano i giovani ai sani principi di divertimento, aggregazione, partecipazione, e a tutte quelle situazioni di piacere che la vita garantisce da sè e che le droghe, con i loro danni alla salute e con il loro costo in vite rovinate, rubano ai giovani e alle loro famiglie.

Per informazioni:

drugfreeworld.org

[email protected]

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Missione Antidroga per la prevenzione e la sicurezza

Iniziativa dei volontari romani sul litorale di Roma per “una vita libera dalle droghe”
Roma 28 ottobre 2011 – Anche questa settimana i volontari di Missione Antidroga si attiveranno per portare la verità sulle droghe ai giovani. Dopo le iniziative di distribuzione di materiale informativo sulle droghe della scorsa settimana, che hanno raggiunto oltre 700 giovani, anche in questo week end il gruppo romano di Missione Antidroga si attiva ad Ostia per una bonifica di siringhe abbandonate e contestualmente darà vita ad una distribuzione dell’opuscolo “La verità sulle droghe” edito dalla Fondazione Internazionale per un Mondo libero dalla droga. Da mesi i volontari di Missione Antidroga monitorano la zona di Ostia ed in particolare la pineta della Acque Rosse, dove purtroppo esiste il triste primato di siringhe abbandonate. Si contano a migliaia le siringhe rimosse dai volontari nell’ultimo anno a testimonianza che non bisogna abbassare la guardia su sostanze come l’eroina, che è fra i più pericolosi stupefacenti in circolazione, in termini di effetti, assuefazione e dipendenza.
Unire quindi la sicurezza e aòòa prevenzione all’insegna della gioia di vivere, per ribadire ancora una volta che, “Le droghe privano la vita delle gioie e delle sensazioni che rappresentano, comunque, l’unica ragione per vivere”, osservazione dell’umanitario L. Ron Hubbard.
I volontari inoltre hanno in programma per i prossimi giorni altre iniziative rivolte direttamente agli studenti attraverso distribuzioni di opuscoli all’uscita delle scuole della capitale e della provincia.
Per informazioni:
www.drugfreeworld.org
noalladroga.romagmail.com

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CCS Italia: Centro Comunitari in Zambia per aiutare i bimbi sieropositivi

CCS Italia Onlus (una delle principali associazioni solidarietà italiane nel campo dell’adozione a distanza) opera in Zambia dal 2003 e ad oggi ha distribuito alla popolazione 6.000 pasti completi e 4.000 barattoli di latte in polvere.
I centri offrono inoltre attività di consulenza, supporto, educazione e formazione alle madri coinvolte nelle attività e affette da HIV, facilitando l’accesso ai farmaci anti-retrovirali, attraverso le strutture sanitarie locali. Tutto questo grazie all’attività del donare online. Aiutaci a realizzare il progetto, bastano 5, 10,25 euro! Per maggiori info visita il nostro sito www.ccsit.org . Grazie di cuore per quanto potrai fare!
Attraverso i suoi tre Centri Comunitari situati nei distretti di Chipata e Mambwe, CCS fornisce un servizio di integrazione alimentare per bambini e garantisce alle mamme sieropositive accesso ai farmaci anti-retrovirali. Il programma dei centri prevede un’integrazione alimentare sia attraverso latte in polvere, sia attraverso la preparazione di cibi ad alto valore nutritivo.
Lo Zambia continua ad essere uno dei Paesi maggiormente toccati dall’emergenza AIDS. Oggi 2 bambini su 10 non arrivano a compiere sei anni e un piccolo su 10 non raggiunge nemmeno il suo primo anno di vita*. In questa terra, in questo stesso momento, la piaga dell’AIDS insieme all’estrema povertà e alla grave malnutrizione, stanno negando il futuro a migliaia di bambini.
Attualmente il personale medico delle cliniche delle zone rurali identifica, attraverso un programma governativo, i bambini gravemente malnutriti e nati da madri sieropositive, ma purtroppo non può offrire loro un servizio di supporto adeguato lasciando le madri e i loro bimbi a cercare da soli forme d’aiuto.
La trasmissione dell’HIV tra madre e figlio è la seconda causa prevalente della diffusione del virus: i bambini nati da madri sieropositive vengono contagiati dalla madre durante la gravidanza, la nascita o attraverso l’allattamento al seno. Solo recentemente i bambini affetti da HIV hanno iniziato a ricevere cure mediche, ma il corso della pandemia tra i bambini non è ancora monitorato.
L’attività ha un duplice aspetto: assistenziale da un lato, con la distribuzione del latte e del cibo, e pedagogico dall’altro, con la preparazione in comune di pasti nutrienti con alimenti facilmente reperibili in loco.

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NUOVE TERAPIE PER PREVENIRE GLI EFFETTI TOSSICI DEI FARMACI ANTI-AIDS

Lo studio condotto presso l’Università degli Studi di Perugia dal prof. Stefano Fiorucci e dal prof. Franco Baldelli e pubblicato sulla prestigiosa rivista Plos One, rivista della Public Library of Science, USA, presenta importanti ricadute sul piano del trattamento dei pazienti affetti da infezione cronica da HIV allo scopo di prevenire gli effetti avversi cardio-vascolari.
L’infezione cronica da virus HIV è responsabile dell’AIDS.
Gli studi di sorveglianza delle nuove infezioni da HIV registrano 6,7 nuovi casi di HIV positiva ogni 100.000 residenti (dati Ministero della Salute – 2008), posizionando l’Italia fra i Paesi dell’Europa occidentale con un’incidenza di HIV medio-alta.
Le persone che scoprono di essere HIV positive hanno oggi un’età media di 38 anni i maschi e 34 anni le femmine. Aumentano i casi attribuibili a contatti eterosessuali ed omosessuali, che nel 2008 costituiscono complessivamente il 74% di tutte le segnalazioni.
Su tre persone che vengono diagnosticate come HIV positive, una è di nazionalità straniera.
Le stime effettuate sulla base dei dati disponibili indicano che in Italia sono attualmente presenti 170.000-180.000 persone HIV positive viventi, di cui circa 22.000 di Aids. Un sieropositivo su quattro non sa di essere infetto.
Rispetto a venti anni fa, oggi si infetta un minor numero di persone (circa 4.000 all’anno), ma è molto più elevato il numero dei sieropositivi viventi per effetto delle nuove terapie.
La sorveglianza dell’Aids ha una copertura nazionale e riporta i dati relativi alle persone sieropositive in fase avanzata di malattia, cioè con Aids conclamato.
Dall’inizio dell’epidemia nel 1982 ad oggi sono stati segnalati oltre 62.000 casi di AIDS, di cui quasi 40.000 deceduti.
Le terapie a lungo termine con farmaci anti-virali per quanto efficaci nel ritardare la progressione verso l’AIDS nei soggetti infetti con virus HIV, causano effetti avversi cardiocircolatori (infarto del miocardio ed ictus).
I casi di Aids continuano a diminuire principalmente per effetto delle terapie antiretrovirali combinate che ritardano la comparsa dell’Aids. Tali terapie prolungano la sopravvivenza e riducono la mortalità delle persone sieropositive, comportando un aumento progressivo delle persone viventi con Aids.

SIFAINFORMAZIONI

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