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L’Università degli Studi di Bergamo inaugura l’anno accademico 2018 – 2019

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  • 29 Novembre 2018

Dottorato Honoris Causa al premio Nobel per l’economia Jean Tirole e conclude le celebrazioni per il 50° anniversario in musica, la mattina sulle note dell’inno d’Italia, Gaudeamus Igitur e Va’ Pensiero e la sera con un concerto dedicato a Mozart del Conservatorio Donizetti di Bergamo

 

«A conclusione dei 12 mesi di ricorrenza dei suoi 50 anni, il bilancio è per tutti noi positivo.  L’Università, come auspicavamo, è stata un’ambasciata culturale a disposizione del territorio che ha risposto con un’autentica partecipazione alle occasioni di dialogo e di ascolto per ricordare la nostra storia».  Con queste parole il Rettore dell’Università degli studi di Bergamo, Remo Morzenti Pellegrini, ha reso noto il programma dell’inaugurazione dell’anno accademico 2018-2019 che, forte dei suoi 22mila studenti iscritti, martedì 11 dicembre vedrà il conferimento del dottorato honoris causa al professor Jean Tirole, economista europeo, il più importante esperto internazionale di economia industriale, insignito nel 2014 del Premio Nobel per l’Economia. L’economista terrà la Lectio Magistralis in «Moral Reasoning, Markets and Organizations».

L’Ateneo inaugura con un duplice programma in aula Magna, la cerimonia la mattina alle 11 e il concerto la sera a partire dalle 20.45, l’Anno Accademico 2018/2019 come segno conclusivo dello straordinario anno di eventi per il cinquantennale, i protagonisti dell’Università, a partire dai primi iscritti del 1968, e tanti ospiti illustri, i Rettori delle Università lombarde ma anche i rappresentanti delle relazioni internazionali dell’ateneo come il Presidente Morisako della Kyoto Institute of Technology, confermandosi un ateneo moderno e aperto al mondo.

L’inaugurazione dell’anno accademico vedrà anche la partecipazione di un’altra eminente personalità: il prof. Paolo Grossi, Presidente emerito della Corte Costituzionale, che curerà la Prolusione della cerimonia con la lectio «La Costituzione italiana: breviario giuridico e presidio del cittadino».

Agli ospiti d’onore il Rettore Remo Morzenti Pellegrini consegnerà le medaglie con il sigillo dell’Università di Bergamo disegnate da Attilio Pizzigoni, architetto e professore dell’ateneo, su modello dell’antica medaglia ritrovata in uno scavo di epoca medioevale.

La medaglia, che vuol essere espressione di un ponte tra il passato il futuro, riporta alcuni elementi iconici: il melograno, simbolo dell’accademia, il mirto, espressione di bellezza e vita anche oltre la morte, l’alloro, simbolo della conoscenza, uniti ad alcune nuove raffigurazioni che ben richiamano alla città di Bergamo e all’ateneo, come la facciata dell’ex chiesa di Sant’Agostino. Sul fronte campeggia la scritta “Universitas Studiorum Bergomensis 1968 – 2018”, sul retro si legge una frase di Ivano Dionigi che celebra i 50 anni dell’ateneo guardando a un futuro carico di promesse.

L’inaugurazione del nuovo anno accademico ha un duplice significato: innanzitutto di conclusione del cinquantenario. Ben 10 mila persone hanno partecipato ai 100 eventi organizzati dall’Ateneo per celebrare i suoi primi 50 anni di storia in 37 luoghi simbolo della provincia di Bergamo dalle sedi universitarie ai luoghi storici della città e della provincia.

Eventi che hanno coinvolto persone di ogni età in quanto dedicati alle aree tematiche più varie: arte, cinema, cultura, diritto, economia, edilizia, etica, geografia, letteratura, lingue, musica, natura, religione, società, sport, storia, teatro, tecnologia, tradizioni e finanche gioco per far partecipare anche i più piccoli. Un anno, dunque, durante il quale l’Università è uscita dai suoi spazi canonici per abbracciare la città intera. E l’interesse riscontrato, anche grazie alla partecipazione di ben 50 professori che hanno accompagnato i partecipanti durante gli incontri, è andato oltre ogni aspettativa: alle 10.000 partecipazioni agli eventi, infatti, vanno aggiunte le 90.000 visite al sito registrate tra gennaio e novembre.

 

In secondo luogo l’inaugurazione dell’anno accademico segna l’avvio di una nuova era in cui l’Università punta a rinnovare la sua immagine e a cambiare il suo volto in un’ottica di modernità e contemporaneità, seppur mantenendo saldi e riconoscibili i tratti identitari dell’Ateneo attraverso l’unione di tradizione e innovazione e un’immagine coordinata volta a valorizzarne la centralità come sottolineato da Paolo Buonanno, prorettore con delega alla ricerca scientifica e alla comunicazione istituzionale di ateneo nel presentare il nuovo sito, completamente rinnovato sia nella grafica sia nella fruibilità attraverso una navigazione finalizzata a valorizzare la centralità dell’utente e il nuovo video istituzionale di Ateneo.

E a coronamento del 50° Anniversario, il Concerto per Coro e Orchestra del Conservatorio «Gaetano Donizetti» di Bergamo in programma martedì 11 dicembre alle 20.45 nell’aula magna di Sant’Agostino. Dirigerà l’orchestra il maestro Pieralberto Cattaneo e il coro i Maestri Cristian Gentilini ed Elisa Fumagalli. Saranno eseguiti: adagi e allegri di Wolfgang Amadeus Mozart, di cui in particolare si segnalano le parti corali della Messa di Requiem in Re minore K626, e l’Inno d’Europa di Ludwig van Beethoven.

 

Alla conferenza stampa hanno partecipato anche i sostenitori delle celebrazioni dei 50 anni dell’Università, tra cui il Cavaliere al Lavoro Domenico Bosatelli, presidente di Gewiss spa, insignito dalla laurea ad honorem dall’Università nell’anno accademico 2003-2004, che ha dichiarato: «In 50 anni l’università di Bergamo ha contribuito concretamente allo sviluppo della città. Sono quindi onorato di partecipare a questo importante traguardo, perchè mi fa piacere ricordare lo spirito che ha animato la fondazione nel 1968, ma soprattutto perchè si celebra l’università come motore dello sviluppo culturale, sociale ed economico di Bergamo. Un ruolo che è stato costruito grazie al dialogo con la cittadinanza, con le istituzioni e con le forze economiche del territorio e che permetterà all’ateneo di continuare a crescere anche in futuro a livello internazionale».

Oltre al presidente di Gewiss presenti anche: Gianfranco Masper, membro del CdA di Uniacque spa, Emanuele Beschi, direttore dell’Istituto Superiore di Studi Musicali “G. Donizetti” di Bergamo, Pieralberto Cattaneo, vicedirettore dell’Istituto Superiore di Studi Musicali “G. Donizetti” di Bergamo e direttore del concerto e Cira Jannaccone, funzionaria Poste Italiane che ai 50 anni dell’Università degli studi di Bergamo hanno dedicato uno speciale annullo filatelico e una cartolina in tiratura limitata di 1000 esemplari, che riproduce l’immagine dell’Università degli Studi di Bergamo – Sede di Sant’Agostino.

 

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Eventi News

Il coro dell’Università di Stoccarda presenta la “Petite Messe Solennelle” di Rossini

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  • 26 Maggio 2018

Sarà l’Aula magna di Sant’Agostino la cornice di uno degli eventi più attesi del 50° anniversario dell’Università degli Studi di Bergamo: giovedì 31 maggio alle ore 18.30, il concerto del coro dell’Università di Stoccarda confermerà nella musica un legame profondo. “L’ateneo tedesco – dichiara il rettore Remo Morzenti Pellegrini- è nostro partner strategico tempo: ci uniscono in particolare un approccio interdisciplinare e il forte radicamento nel tessuto sociale ed economico del territorio. Nel tempo abbiamo sviluppato numerosi progetti di ricerca e di scambio, e questo concerto rappresenta un’occasione di condivisione nel segno della cultura e dell’arte”.

Il M° Veronika Stoertzenbach dirigerà la Petite messe solennelle di Gioachino Rossini, vero e proprio testamento spirituale del compositore per coro, soli, pianoforte e armonium. Scritta nel 1863 ed eseguita per la prima volta privatamente il 14 marzo 1864 a Parigi presso la cappella di famiglia della contessa Louise Pillet-Will, dedicataria della composizione, la Messa rappresentò per l’epoca una composizione quasi d’avanguardia e aprì la strada a nuovi indirizzi estetici in ambito musicale.
Il concerto vedrà esibirsi oltre settanta coristi, a cui si affiancheranno il soprano Rita Varga, il contralto Diana Haller, il tenore David Esteban Fruci Gomez, il basso Philipp Franke, Christian Döring al pianoforte e Peter Schleicher all’armonium.

L’evento, offerto gratuitamente fino ad esaurimento posti, conferma con un appuntamento di alto valore culturale la volontà dell’Ateneo di aprirsi al territorio e di essere riconosciuto non solo come luogo di sapere accademico, ma anche come uno spazio capace di offrire alla città molteplici proposte da vivere insieme.

Per il programma completo delle iniziative: www.50unibg.it

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Comunicati Eventi

Al via “Uni.Kids”

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  • 13 Maggio 2018

Nel ricco cartellone di eventi organizzati per celebrare il suo 50° anniversario di fondazione l’Università degli Studi di Bergamo ha voluto pensare anche ai più piccoli. Oltre alle visite guidate nei luoghi storici della città (UNI.TOUR) e alle lezioni aperte a tutti i cittadini (UNI.TALK), l’ateneo proporrà, infatti, laboratori a ingresso libero (con prenotazione obbligatoria) rivolti specificatamente ai bambini (di età prescolare e scolare).

UNI.KIDS si articolerà in 9 incontri dedicati alla scoperta dei libri, del cinema, dei luoghi e delle tradizioni, articolati in due fasi temporali che andranno dal 19 maggio al 23 giugno 2018 e dall’8 settembre al 23 ottobre 2018. Laboratori pensati per stimolare la creatività e la curiosità dei bambini, attraverso la scoperta dei luoghi e delle tradizioni del territorio e usando mezzi privilegiati per l’apprendimento infantile, quali il gioco e la narrazione.

Gli eventi UNI.KIDS sono tutti liberi e gratuiti (massimo 20 bambini ciascuno) e prevedono sempre la partecipazione di un accompagnatore. La prenotazione è obbligatoria via mail all’indirizzo: [email protected]

Un secondo ciclo di eventi è in programma dall’8 settembre al 23 ottobre 2018.

Per il programma completo delle iniziative: www.50unibg.it

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Comunicati Eventi

UNI.TOUR: alla scoperta di Bergamo con UniBG

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  • 4 Maggio 2018

Al via sabato 5 maggio 2018  UNI.TOUR l’iniziativa dell’Università di Bergamo, in occasione del 50°anniversario di fondazione, per raccontare e scoprire la città, la sua arte, la sua cultura, e l’interazione con l’ambiente circostante attraverso nuovi itinerari.

Primo appuntamento in programma: “La periferia prima della periferia”, tour guidato del sud cittadino a cura del professor Renato Ferlinghetti. Un cambio di sguardo, un sovvertimento paradigmatico; perché la nostra visione è limitata, davvero, da troppi stereotipi. Quella che oggi vediamo, pensiamo, indichiamo (e spesso “subiamo”) come periferia, un tempo non troppo lontano era lo spazio dove dare vita a luoghi d’eccellenza: ville, giardini, santuari, ortaglie. E Bergamo, con i suoi Borghi, Sobborghi, i Corpi Santi della cosiddetta “terza città”, dà ancor oggi segno di sé. In un’esplorazione aperta verso il sud della Città ci si muoverà entro la luce di tracce visibili, leggibili, indimenticate.
Ritrovo alle 9.30 in via dei Bersaglieri, ingresso libero e gratuito con prenotazione.

UNI.TOUR è in programma fino al 29 settembre 2018, è un cartellone di 10 visite guidate itineranti per le strade della città, con una duplice finalità: una prima legata alla dimensione esplorativa della città, e una seconda che riguarda invece la storia dei luoghi dell’Università. Come sottolinea il Rettore Remo Morzenti PellegriniUscire dalle aule per prendere per mano i visitatori e accompagnarli in una serie di visite alla ricerca di angoli che più di altri hanno contribuito a fare la storia della città, è l’obiettivo principale di UNI.TOUR che, al contempo, si propone di svelare storia e curiosità dei tanti luoghi, sia in città che a Dalmine, in cui l’Università trova casa da mezzo secolo a questa parte. Spazi che, come la storica sede di piazza Vecchia, vivono da secoli, ma che molto spesso sono conosciuti solo come aule di studio”.

Le visite di UNI.TOUR sono tutte libere e gratuite (massimo 30 partecipanti), con prenotazione obbligatoria via mail all’indirizzo: [email protected]

Per il programma completo delle iniziative: www.50unibg.it

 

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Eventi

Alla scoperta delle bellezze del territorio con i docenti dell’Università di Bergamo

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  • 2 Maggio 2018

L’Università degli Studi di Bergamo scende in strada e accompagna i bergamaschi alla scoperta delle bellezze del territorio: raccontare e scoprire Bergamo, la sua arte, la sua cultura, l’interazione con l’ambiente circostante attraverso itinerari nuovi e pensati per emozionare e affascinare. In occasione del 50° anniversario di fondazione, l’ateneo esce dalle proprie aule istituzionali per trasferirsi in alcuni luoghi-simbolo di Bergamo.

UNI.TOUR, in programma dal 5 maggio al 29 settembre 2018, è un cartellone di 10 visite guidate itineranti per le strade della città, con una duplice finalità: una prima legata alla dimensione esplorativa che riguarda più strettamente la città di Bergamo, e una seconda che riguarda invece la storia dei luoghi dell’Università. I tour, a partecipazione libera e gratuita (ma su prenotazione), consentiranno di vivere e interpretare la città alla luce della sua dimensione storica, spaziando da Città Alta ai Colli, fino alle periferie e alle strade che portano a Venezia e Milano e che Bergamo, per secoli terra di confine, conosce bene, ma che forse oggi fa più fatica a ricordare. Come sottolinea il Rettore Remo Morzenti Pellegrini “Uscire dalle aule per prendere per mano i visitatori e accompagnarli in una serie di visite alla ricerca di angoli che più di altri hanno contribuito a fare la storia della città, è l’obiettivo principale di UNI.TOUR che, al contempo, si propone di svelare storia e curiosità dei tanti luoghi, sia in città che a Dalmine, in cui l’Università trova casa da mezzo secolo a questa parte. Spazi che, come la storica sede di piazza Vecchia, vivono da secoli, ma che molto spesso sono conosciuti solo come aule di studio”.

Si parte il 5 maggio con “La periferia prima della periferia”, tour guidato del sud cittadino a cura del professor Renato Ferlinghetti, con ritrovo alle 9.30 in via dei Bersaglieri. Oggi le periferie sono spesso sinonimo di luoghi marginali e degradati, mentre un tempo erano considerati spazi privilegiati per godere della vista del centro urbano e, nel caso di Bergamo, di Città Alta.
Il 26 maggio si parlerà invece di ambiente, nel tour di città alta “L’ambiente fa la città”, sempre guidato dal professor Renato Ferlinghetti con ritrovo (alle 10) al piazzale di Sant’Agostino. “Scendere in Città Alta” è invece il titolo del tour del 9 giugno, alla scoperta del centro storico, con un approccio diverso: non la salita dalla Città bassa, bensì un’inedita discesa dal Parco dei Colli (il ritrovo è in via Valmarina). Gli ultimi due appuntamenti, in programma il 22 e il 29 settembre, avranno per tema “Bergamo Città Aperta”: si tratta di due visite guidate a cura del professor Fulvio Adobati, con ritrovo in piazza Mercato delle Scarpe, in Città Alta, che ripercorreranno idealmente le strade che in passato guardavano a Venezia e a Milano.

I luoghi dell’Università saranno al centro invece di altri 5 tour. Il 16 giugno ci sarà la possibilità di conoscere meglio l’ex convento di Sant’Agostino, oggi sede tra l’altro anche dell’Aula Magna dell’ateneo, grazie a una visita guidata a cura di Tosca Rossi, di Terre di Mezzo. Il 23 giugno sarà la volta de “Le sedi di Rosate, la Casa dell’Arciprete e il Rettorato”, mentre il 30 giugno toccherà alla sede di via dei Caniana, con il tour dal titolo “Studiare nel cuore dell’antico Borgo San Leonardo”. E ancora: il 17 luglio la professoressa Maria Rosa Ronzoni accompagnerà i visitatori a Dalmine (con ritrovo all’ex Centrale Enel di via Pasubio), dove oggi trovano spazio le aule della facoltà di Ingegneria. “Dalmine: i luoghi dell’industria” è il titolo della visita guidata, organizzata in collaborazione con la Dalmine e la Fondazione Dalmine.

Le visite di UNI.TOUR sono tutte libere e gratuite (massimo 30 partecipanti), con prenotazione obbligatoria via mail all’indirizzo: [email protected]

Per il programma completo delle iniziative: www.50unibg.it

 

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«Les Misérables» di Victor Hugo

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  • 26 Aprile 2018

Nuovo appuntamento aperto a tutti con il ciclo «Letture dei Classici» del Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Straniere in occasione del 50ennale dell’Ateneo. Tocca a un capolavoro intramontabile della letteratura francese, Les Misérables, salire in cattedra nell’ambito del ciclo «Letture dei classici», organizzato dal Dipartimento di Lingue, letterature e culture straniere dell’Università degli Studi di Bergamo nell’ambito del 50° anno di fondazione.

Giovedì 3 maggio (ore 17) all’Ateneo di Scienze, Lettere e Arti di via Tasso, Bergamo, l’opera di Victor Hugo sarà commentata dalla professoressa Michela Gardini. Un’occasione per rivivere le avventure del protagonista, Jean Valjean, e degli altri personaggi descritti magistralmente da Victor Hugo e scoprire quanto sia ancora sorprendentemente attuale un testo capace, a distanza di oltre 150 anni dalla sua pubblicazione, di consegnare al lettore una narrazione avvincente. “Ogni tentativo di voler racchiudere Les Misérables in un genere preciso, come per esempio il romanzo storico, il romanzo sociale, oppure sentimentale, risulta approssimativo – spiega la professoressa Michela Gardini, relatrice della lettura e docente di Letteratura Francese del Dipartimento di Lingue, letterature e culture straniere –. Les Misérables è piuttosto da interpretarsi come un romanzo-mondo il cui primo personaggio è, come dichiara esplicitamente l’autore, niente meno che l’infinito. L’opera muove da un’istanza etica che assurge progressivamente ad istanza politica. Victor Hugo, infatti, incarnando pienamente lo spirito del Romanticismo di cui si fa interprete, crede fermamente nella missione sociale dello scrittore e, più in generale, della letteratura”.

La trama narrativa del romanzo, che racconta le tumultuose vicende di Jean Valjean, si intreccia con la riflessione su tematiche cruciali quali la giustizia, la Storia, il lavoro, la povertà, l’infanzia, l’amore. La voce dell’autore si alterna così a quella dei suoi personaggi sullo sfondo della Francia della prima metà dell’Ottocento, in un dialogo continuo tra la finzione e la realtà. Rispondendo ad un principio di universalità, l’intento ultimo dell’autore è quello di trascendere la trama romanzesca e la datità storica per porsi piuttosto su un piano metafisico, mettendo in scena l’eterna lotta tra il bene e il male. L’incontro del 3 maggio prosegue il ciclo «Letture dei classici» iniziato il 18 gennaio e organizzato come sottolinea il Rettore, Remo Morzenti Pellegrini  “per offrire alla città una proposta culturale e condividere con la gente i saperi in cui il Dipartimento è specializzato, in questo caso le principali letterature europee ed euroamericane e le maggiori letterature orientali, con l’obiettivo di avvicinare i cittadini alla lettura dei classici. Ma la proposta di iniziative è variegata e pensata per qualsiasi sensibilità culturale”.

La lettura avrà una durata di circa un’ora e mezza e sarà articolata in una presentazione di circa 45 minuti a cura del relatore e in una lettura di pari lunghezza. Al termine è previsto uno spazio dedicato alle domande del pubblico e a un breve dibattito.

Per informazioni: http://50unibg.it/

Questi i prossimi appuntamenti con le «Letture dei classici»:

  • giovedì 10 maggio: Alessandra Visinoni presenterà Il sogno di un uomo ridicolo di Fëdor M. Dostoevskij c/o la Libreria Incrocio Quarenghi, via Quarenghi 32, alle ore 17.30
  • giovedì 17 maggio: Fabio Amaya presenterà il Trittico dell’infamia di Pablo Montoya Campuzano c/o la Libreria Incrocio Quarenghi, via Quarenghi 32, alle ore 17.30
  • giovedì 31 maggio: Elena Agazzi presenterà la Maria Stuarda di Friedrich Schiller c/o l’Ateneo di Scienze, Lettere e Arti, via Tasso 4, alle ore 17.00
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