All Posts By

Stefano Tempia

Comunicati

Al via i Percorsi Corali della Stefano Tempia

Come vuole la tradizione, il mese di dicembre dà avvio alla rassegna “Percorsi corali” dell’Accademia Stefano Tempia che si apre con il concerto “A piena voce”. Il Coro “La Rupe”, vincitore del Concorso Nazionale “Lago Maggiore”, primo nella categoria “Voci pari”, sarà il protagonista della serata, sotto la direzione del Maestro Domenico Monetta.

 

La serata propone un programma vasto che esplora epoche, luoghi e temi diversi. Si passa dalle sonorità italiane di Mauro Zuccante (1968), Alessandro Lutman (1992), Nicola Forlin (1992) , Ada Negri, Dante Conrero (1923-1999), Gipo Farassino (1934-2013) a quelle di Hans Leo Hassler (1548-1612), organista tedesco del tardo rinascimento e primo barocco, per giungere in Francia con il pianista Camille Saint-Saëns (1835-1921). Considerato uno dei migliori pianisti d’Europa della sua epoca, secondo fonti storiche è stato il primo a eseguire tutto il ciclo di concerti per pianoforte di Mozart, da cui si dice sia stato influenzato. Si procede verso l’oltreoceano con gli americani Robert Shaw (1916-1999), Alice Parker (1925), Brian Schmidt (1980), Tim Sarsany (1966).

 

Verranno celebrati tre tipi di amore: l’amore per la patria, per l’amata e quello verso Dio e la propria fede. Un concerto variegato, dunque, all’insegna dell’Amore.

Non perdete l’appuntamento di sabato 3 dicembre ore 21 presso il Tempio Valdese di Torino in Corso Vittorio Emanuele II, 23.

 

 

Biglietti. Intero 12 euro, ridotto 10 euro, giovani 5 euro

 

INFO BIGLIETTERIA: Per ogni informazione e per l’acquisto dei biglietti è possibile rivolgersi (dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13.30) all’Accademia Corale Stefano Tempia in via Giolitti 21/A 10123 Torino, Tel. 011 5539358 Fax 011 5539330, e-mail [email protected]. I biglietti sono acquistabili anche on-line. È possibile acquistare il biglietto direttamente alla biglietteria del Teatro Vittoria a partire dalle 20.30.

 

INFO STAMPA: Paola Sireci, Ufficio stampa Accademia Corale Stefano Tempia, Via Giolitti 21/A – 10123 Torino Tel. 0115539358 – 3347388471 [email protected], www.stefanotempia.it.

No Comments
Comunicati

E’ Tempo di Tempia! La stagione della Stefano Tempia si apre con il concerto “Salieri e Mozart

Tra i due musicisti, come è noto, una complessa stratificazione letteraria e cinematografica ha costruito nell’ultimo secolo un’inimicizia storicamente mai provata e ora palesemente smentita da questo brano. La cantata è suddivisa in tre parti, l’ultima è stata composta da un non meglio identificato Cornetti, sicuramente uno pseudonimo, cui i musicologi non hanno saputo finora dare un volto. Voce solista Chiara Osella.

Di Salieri verrà anche proposta la Sinfonia in re magg. n. 19 detta “La Veneziana” per archi, due oboi, due corni. Seguono brani dall’opera L’Europa Riconosciuta, composta per l’inaugurazione del nuovo Teatro della Scala, il 3 maggio 1778. In programma  l’Ouverture e l’aria “Quando più irato freme”, per soprano e orchestra. Infine il “Krönungs Te Deum” per coro e orchestra. La parte solistica è affidata a Linda Campanella.

 

La seconda parte del concerto si apre con due piccoli canoni a cappella di Salieri e Beethoven eseguiti dai Piccoli Cantori di Torino, cui seguirà la cantata Der glorreiche Augenblick, opera minore di Beethoven scritta su commissione per celebrare il Congresso di Vienna nel 1814. Uno dei primi grandi successi del compositore di Bonn. La interpretano i solisti Linda Campanella, soprano, Chiara Osella mezzosoprano, Alejandro Escobar, tenore e il cinese Ran Yaoyu, basso.

L’appuntamento per entrambe le serate, è alle 21 al ConservatorioG. Verdi” di Torino. Protagonisti il Coro dell’Accademia, il Coro di voci bianche “Piccoli Cantori di Torino”, e l’Orchestra dell’Accademia diretti da Guido Maria Guida. Direttori dei cori  Dario Tabbia e Carlo Pavese. Al pianoforte Francesco Cavaliere, solisti Massimo Marin, violino, Filippo Tortia violoncello, Elena Miglietta, oboe.

Il concerto sarà preceduto da un incontro sulla figura di Salieri dal titolo Perché Salieri oggi?” , con i musicologi Elena Biggi Parodi, curatrice dell’archivio dell’autore,

Paolo Gallarati e Lodovico Buscatti. L’incontro si terrà lunedì 7 novembre alle 18,30 nella saletta dei concerti al primo piano del Conservatorio “G.Verdi” in Piazza Bodoni.

No Comments
Comunicati

Un concerto che dà voce ai sentimenti umani

È una serata da non perdere quella di sabato 12 marzo 2016, nella quale il Coro Jubilate di Legnano, diretto da Paolo Alli, si esibirà presso il Tempio Valdese di Torino alle ore 21. Il concerto, intitolato “Madre per sempre”, fa parte dei percorsi corali dell’Accademia ed esplora tematiche differenti legate tuttavia da valori comuni, come la devozione a Maria Vergine e l’umano sentimento dell’amore.

 

Il programma si avvia con i lunghi accordi sospesi di Joasquin Des Prés, che manifestano l’aspirazione verso una dimensione celeste. Una tensione verso quell’infinito cui le meraviglie del creato rimandano. Si prosegue con i mottetti a quattro e otto voci di Tomas Luis de Victoria, Antonio Lotti e Henry Purcell. Quest’ultimo esprime l’avvicinamento a Dio attraverso la preghiera con Hear my prayer, O Lord.

La venerazione per Maria prende piede nella seconda sezione del concerto. Ave Dulcissima Maria di Carlo Gesualdo di Venosa è un vero e proprio inno alla Vergine mentre Franz Biebl ha musicato la preghiera dell’Angelus in un’esecuzione a sette voci miste in doppio coro. Due interpretazioni diverse del Salve Regina sono invece proposte da  Francis Poulenc e Javier Busto.

Il Coro Jubilate eseguirà poi, in questo periodo di Quaresima, Ubi Caritas di Maurice Duruflé, canto gregoriano proposto solitamente durante la Settimana Santa. Un rapporto tra canto gregoriano e linguaggio moderno, in cui il tratto comune è la ricerca dell’essenzialità. A seguire il compositore estone Juri- Ruut Kangur che, nella sua composizione, dà forma sonora a ciò che per definizione non è rappresentabile: In Paradisium.

La parte finale del programma, più leggera,  è quella in cui il pubblico può maggiormente rispecchiarsi.  Ci regala una rappresentazione dei sentimenti umani, dall’amore descritto dal cubano Miguel Matamoros nel Juramento, alla solitudine di James Taylor per terminare con la speranza di Harold Arlen. In Somewhere over the rainbow, Arlen immortala la speranza dell’uomo alla vista di un arcobaleno.

 

Un concerto con uno dei migliori cori presenti sulla scena nazionale, capace di dare voce a quella parte più intima dell’animo umano: i sentimenti. Sarà quindi una bella serata ricca di emozioni di cui il Coro Jubilate è protagonista.

 

Biglietti. Intero euro 12, Ridotto euro 10, Giovani euro 5.

INFO BIGLIETTERIA: Per ogni informazione e per l’acquisto dei biglietti è possibile rivolgersi (dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13.30) all’Accademia Corale Stefano Tempia in via Giolitti 21/A 10123 Torino, Tel. 0115539358 Fax 0115539330, e-mail [email protected]. Nel giorno del concerto è possibile acquistare il biglietto presso il Tempio Valdese a partire dalle ore 20.30.

No Comments
Comunicati

Un percorso musicale ispirato alle sonorità di tutto il mondo

Il concerto prende il nome da una composizione a otto voci del contemporaneo Michael Wandelby ma il programma spazia su quasi quattro secoli di storia della musica. Il Coro Giovanile Italiano è formato da giovani tra i diciotto e i ventotto anni provenienti da regioni ed esperienze musicali differenti, ed è stato fondato nel 2003 dalla Feniarco (Fondazione Nazionale delle Associazioni Regionali Corali). La Fondazione ha compiuto una rigorosa selezione della migliore coralità giovanile italiana, sotto la guida di maestri d’eccezione come Filippo Maria Bressan, Nicola Conci, Stojan Kuret, Dario Tabbia, Lorenzo Donati e gli attuali Gary Graden e Roberta Paraninfo. Un’esperienza formativa importante, un laboratorio che ha lasciato fruttuose impronte sul territorio, un coro che ha sempre puntato all’eccellenza. Numerosi i riconoscimenti internazionali, l’ultimo al Florilège Vocal di Tours in Francia, per l’eccellenza della preparazione tecnica e  la qualità del suono.

Il programma della serata è diviso in due parti, che riflettono il gusto dei rispettivi direttori. La prima parte, diretta da Roberta Paraninfo, propone un percorso articolato su due aree tematiche, dedicate rispettivamente a Maria e alla Passione di Cristo. Si parte dai grandi maestri della polifonia come Giovanni Gabrieli, Giovanni Pierluigi da Palestrina, Antonio Caldara per approdare a un inatteso mottetto giovanile di Nino Rota scritto all’inizio degli anni ’30. Appartengono all’epoca attuale anche lo spazialismo di Giovanni Bonato con Genuit Puerpera e il mottetto otto voci Terra Tremuit del torinese Enrico Correggia.

La seconda parte del concerto proporrà sotto la guida di Gary Graden, svedese di nascita ma cresciuto negli Stati Uniti, un trittico di compositori scandinavi, in un percorso sacro dalle sonorità particolari, di cui Michael Waldenby (1953) è significativo interprete. Il mottetto  Dulce Lumen, che ha appunto ispirato il  titolo della serata, innesta una finale nota di speranza in una composizione che narra soprattutto delle miserie umane. Il Coro Giovanile Italiano completa il programma con alcuni brani scritti o arrangiati secondo i canoni della tradizione afro-americana. È il caso di Hans Schanderl con Yum-BaYe/ Yodling d-a ji, attento alla “musica del mondo” e collegato a tradizioni musicali assai lontane.

Dunque una serata ricca di straordinarie suggestioni, di inediti ma non casuali accostamenti fra epoche e stili assai diversi, del calore inimitabile che solo la voce di un grande coro può offrire.

 

No Comments
Comunicati

Il pianista Andrea Bacchetti interpreta Bach e Mozart

Andrea Bacchetti, pianista di successo internazionale – il grande pubblico lo ricorda per essere stato co-protagonista della trasmissione televisiva “Chiambretti Night” –, aprirà l’anno 2016 con “Tra toccate e rondò” un viaggio musicale tra Bach e Mozart,  lunedì 11 gennaio ore 21 al Teatro Vittoria. Il concerto chiude idealmente il percorso “I love barocco”, dopo il concerto d’inaugurazione dedicato a Purcell e il recente successo del Vivaldi di Sardelli.

 

Ancora giovanissimo Bacchetti ha raccolto i consigli di musicisti come Karajan, Magaloff, Horszowski, Berio, debuttando a solo undici anni con I Solisti Veneti di Claudio Scimone. Da allora suona nei maggiori festival internazionali dalla Konzerthaus di Berlino alla salle Pleyel di Parifi, dal Teatro Coliseo di Buenos Aires al Conservatorio di Mosca, esibendosi con direttori e orchestre di rilievo, dalla Lucerne Festival Strings alla Camerata Salzburg, dalla Sinfónica dell’estado de Mexico alla Philarmonique di Nice.

Svagato, capelli irti, occhi spiritati dietro gli occhialetti gramsciani, gli appassionati  lo conoscono come autorevole interprete di Bach, Mozart e Berio, ma anche grazie alla popolarità acquisita sul grande schermo. «Da Berio a Chiambretti. Un bel salto!» dice il pianista dall’eloquio irrefrenabile, «Un’attrice belloccia mi aveva chiesto di accompagnarla al piano per un provino a Mediaset.  Scartarono lei e presero me». Così iniziò l’avventura in tv del pianista virtuoso.

 

Il recital di Bacchetti per la Stefano Tempia è diviso in due parti. Nella prima campeggia Johann Sebastian Bach con le celebri raccolte delle Suite inglesi e francesi dalle quali verranno eseguite rispettivamente le BWV807 e 810, e le BWV 813 e 816. La scelta bachiana prevede anche il Concerto alla maniera italiana BWV 971. La seconda parte della serata musicale, di impronta mozartiana, esula volutamente dai terreni troppo battuti, ma offre anch’essa spunti di respiro europeo, mostrando alcuni sotterranei agganci con la prima: difatti Mozart in qualche misura guarda a Bach, o per meglio dire “ai” Bach. Per esempio nella Fantasia K 397 si ravvisano tracce di Philipp Emanuel Bach mentre il Rondò K 485 oscilla tra Johann Christian Bach e il fratello Philipp Emanuel. Nulla di ciò invece nella Sonata K 330 dove l’attinenza al programma è data dall’aria francese che Mozart respirò durante il suo viaggio a Parigi nel 1778, funestato dall’ improvvisa morte della madre, che lasciò il giovane Wolfgang solo e smarrito.

 

Il concerto sarà preceduto dalla degustazione guidata dell’azienda agricola Cascina Fontanacervo di Villastellone, Maestro del Gusto di lunga tradizione, ormai ospite abituale della stagione dell’Accademia. L’assaggio dei prodotti caseari – buoni, locali e sostenibili –  è aperto a tutto il pubblico ed è gratuito.

 

 

Biglietti. Intero euro 10, Ridotto euro 8, Giovani euro 5.

INFO BIGLIETTERIA: Per ogni informazione e per l’acquisto dei biglietti è possibile rivolgersi (dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 14.30) all’Accademia Corale Stefano Tempia in via Giolitti 21/A 10123 Torino, Tel. 0115539358 Fax 0115539330, e-mail [email protected]. Nel giorno del concerto è possibile acquistare il biglietto presso il Teatro Vittoria a partire dalle ore 20.30.

INFO STAMPA: Ufficio stampa Accademia Corale Stefano Tempia, [email protected], www.stefanotempia.it.

No Comments
Comunicati

Da Vivaldi a Sardelli, l’attualità dello stile antico

Tra i concerti più interessanti della Stagione dell’Accademia Stefano Tempia di Torino vi è sicuramente quello dedicato al compositore veneziano Antonio Vivaldi. Il 20 e 21 dicembre al Conservatorio “G.Verdi” di Torino sarà protagonista il grande direttore, musicologo, compositore e flautista Federico Maria Sardelli insieme al gruppo Modo Antiquo da lui fondato nel 1987.

L’intento della serata è proporre un Vivaldi molto conosciuto, quello delle Quattro stagioni, ma anche insolito. Nelle Quattro Stagioni pubblicate nel 1725 all’interno della raccolta Il cimento dell’armonia e dell’invenzione, uno dei temi più famosi, quello dell’Allegro della Primavera, venne già usato dal Prete Rosso nell’opera Il Giustino del 1724 per la cosiddetta Sinfonia della Fortuna. Il tema fu poi ripreso, per la terza volta, nella sinfonia dell’opera Dorilla in Tempe, rappresentata a Venezia più volte, tra il 1726 e il 1734, e mai eseguita a Torino fino ad oggi. La Stefano Tempia, che cerca sempre di offrire angolazioni inedite di ascolto, propone quindi l’esecuzione in parallelo della Primavera e della Sinfonia della Dorilla, arricchita di arie, duetti e cori eseguiti dal Coro dell’Accademia e dai solisti Nicki Kennedy, Antonio Giovannini e Andrea Fermi.
Con la prima esecuzione, benché parziale, della Dorilla sulla scena torinese si vuole altresì aggiungere un tassello alla Vivaldi renaissance di cui si conferma promotore il Presidente dell’Accademia Orlando Perera, autore nel 2010 del libro “Vivaldi, La Quinta Stagione”, fedele ricostruzione della storia degli autografi vivaldiani, dalla Venezia di metà Settecento fino alla Torino del primo Novecento.

Dopo secoli d’oblio, la musica di Vivaldi ha trovato in Torino una dimora stabile. Tra gli importanti e preziosi fondi musicali conservati nella Biblioteca Nazionale Universitaria un posto preminente spetta alle Raccolte Mauro Foà e Renzo Giordano, ormai celebri fra i musicologi di tutto il mondo. In esse sono conservati 27 volumi manoscritti quasi interamente autografi di Vivaldi, 450 composizioni strumentali, vocali sacre e teatrali. Le due raccolte, unite già verso la metà del Settecento nella libreria della famiglia Durazzo e separate poi per successive divisioni ereditarie, furono riunite solo nel 1930 in un unico gruppo di altissimo valore.
Di questo vero e proprio scrigno vivaldiano fa parte non solo il manoscritto della Dorilla, che sarà possibile restituire al pubblico grazie agli interventi di trascrizione dall’originale a cura del maestro Francesco Cavaliere, ma anche il Gloria in re maggiore, celebre pezzo appartenente alla vasta produzione di musica sacra nella quale Vivaldi impresse il sigillo di una sofferta spiritualità.

Il programma del concerto si conclude con il Dixit Dominus di Federico Maria Sardelli. Le sue creazioni sono “nello stile” di Vivaldi che pochi al mondo hanno scavato come lui. A Sardelli, infatti, va il merito non solo di un nutrito numero d’incisioni filologiche, ma anche di una serie di cospicui ritrovamenti vivaldiani in archivi di tutta Europa. Dice il maestro «Io non scrivo musica in stile vivaldiano per dimostrare una convinzione musicale, ma perché trovo sia il più adatto a me, mi viene spontaneo e accende senza sforzo la mia fantasia». Insomma è per lui un linguaggio naturale. Sardelli mette in musica il Dixit Dominus, il salmo biblico canonico per la festa del Corpus Domini musicato da numerosi compositori prima di lui, da Haendel allo stesso Vivaldi, utilizzando un’inesauribile ricchezza di ritmi, tonalità, temi e timbri orchestrali e vocali. Una varietà che ritroviamo nel brillante Concerto per violino in si minore dove il maestro livornese non esita a cimentarsi proprio con lo strumento solista prediletto da Vivaldi, più famoso da giovane come virtuoso del violino che come compositore.
Biglietti. Anteprima: Intero euro 8, Giovani euro 5. Concerto: Intero euro 12, Ridotto euro 10, Giovani euro 5.

INFO BIGLIETTERIA: Per ogni informazione e per l’acquisto dei biglietti è possibile rivolgersi (dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 14.30) all’Accademia Corale Stefano Tempia in via Giolitti 21/A 10123 Torino, Tel. 0115539358 Fax 0115539330, e-mail [email protected]. I biglietti sono acquistabili anche on-line. Nel giorno dell’anteprima sarà possibile acquistare il biglietto presso il Conservatorio “G. Verdi” di piazza Bodoni a partire dalle ore 17.30 mentre, il giorno del concerto, la biglietteria al Conservatorio sarà aperta dalle ore 20.30.

INFO STAMPA: Chiara Marola, Ufficio stampa Accademia Corale Stefano Tempia, Via Giolitti 21/A – 10123 Torino Tel. 0115539358 [email protected], www.stefanotempia.it

No Comments
Comunicati

Carlo Pavese dirige il Coro G con “Amor che move il sole…”

Corale Stefano Tempia celebra il Natale con un concerto che si avventura tra le mille sfaccettature dell’amore. Amor che move il sole… propone una panoramica di canti sul tema amoroso esplorando lingue, tradizioni musicali, appartenenze culturali e popoli differenti. Un omaggio alla pari dignità e bellezza di tutte le culture che vuole essere un augurio di pace. Il tema della musica come strumento di dialogo ritornerà nel corso della stagione con l’atteso appuntamento del 21 marzo 2016 (anteprima domenica 20) dal titolo “Tra Armenia e Islam”, ideato e diretto da Guido Maria Guida.

 

Sono affidati ai “Percorsi corali”, filone del cartellone dedicato alle formazioni ospiti,  gli auguri 2015 dell’Accademia. A portare l’atmosfera natalizia al Tempio Valdese di Torino, sabato 12 dicembre alle ore 21, sarà il Coro G di Torino, compagine giovanile formata da cantori tra i sedici e i ventisei anni, fondata nel 2003 e tuttora diretta da Carlo Pavese. I componenti del coro sono ragazzi provenienti da diverse esperienze musicali, che hanno perfezionato la propria tecnica vocale e approfondito la conoscenza del linguaggio corale, grazie anche al carisma umano e artistico di colui che li guida. Carlo Pavese, musicista eclettico, ha approfondito il suo interesse per la nuova musica corale a Stoccolma dove è stato assistente di Gary Graden. Apprezzato docente di direzione, interpretazione e improvvisazione, si è guadagnato la stima del mondo corale che lo ha designato Artistic Manager della XVII edizione di Europa Cantat (Torino, 2012), festival mondiale della musica corale, al quale anche il Coro dell’Accademia Stefano Tempia ha avuto l’onore di prendere parte.

 

Il programma del concerto si presenta come un viaggio geografico e linguistico. Si parte dalla Vienna del Kantor Jacob Handl, di Johannes Brahms e Gustav Mahler, per attraversare panorami inglesi e americani, e approdare a tepori mediterranei.

Apre la serata il mottetto cinquecentesco a quattro voci Surge, propera, amica mea in cui l’amata viene paragonata ad una pura colomba. Con uno scarto di trecento anni Brahms nei Sieben Lieder intona antiche canzoni d’amore. Un’improvvisazione profumata di Mahler conclude la prima sezione dedicata al mondo anglosassone. Il percorso si sposta in terre anglofone con la contemplazione del divino, sia nell’inno accorato If Ye Love Me di Thomas Tallis, che con la raffigurazione della Maria Maddalena di Charles Villiers Stanford. Poi è la volta dell’amor profano in Reincarnations dell’americano Samuel Barber e nelle Five Flower Songs dell’inglese Bejamin Britten.

L’amor latino è inaugurato da Tomás Luis de Victoria, uno dei più celebri compositori del tardo Rinascimento, con una riflessione sulla nascita di Cristo (O magnum mysterium). Con un salto dal Rinascimento ad oggi, si prosegue con il Canto no bercé del vivente Julio Dominguez, che posa lo sguardo sull’amore di un figlio che ricorda la madre lontana. Bruno Bettinelli compose la canzonetta Già mi trovai di maggio nel tentativo di riscoprire le antiche forme rinascimentali della musica vocale a cappella. Pietro Calusetti scrisse giovanissimo L’ombra dei boschi d’Aser che ritrae l’innamorato attendere la sua bella nella frescura dell’ombra verdeggiante. Carlo Pavese, nella veste di compositore, si è ispirato al celebre verso 103 del quinto canto dell’Inferno dantesco. Il brano Amor 103 in prima esecuzione assoluta per la stagione dell’Accademia Stefano Tempia, è un vortice di otto battute che sembra impossessarsi, pian piano, dello spazio sonoro. Un amore menzognero, fatto di promesse tradite, è quello de Le mensonge del contemporaneo Corrado Margutti.

Il cammino si conclude con alcune tradizionali Christmas Carols, che cantano l’amore “On high” (I sing of a maiden – Angels we have heard on hight – Ding dong merrily on hight – Joy to the world) mescolando la gioia trascendente della natività con la festa popolare.

 

Per lo scambio degli auguri, alla fine del concerto, il pubblico e gli artisti sono invitati alla degustazione dei Maestri del gusto di Cioccolatorino Group (Dell’Agnese, Durighello, Gallizioli) e dell’Azienda Vitivinicola Giacometto Bruno di Caluso. L’iniziativa è in collaborazione con la Camera di Commercio di Torino.

Biglietti. Intero euro 12, Ridotto euro 10, Giovani euro 5.

INFO BIGLIETTERIA: Per ogni informazione e per l’acquisto dei biglietti è possibile rivolgersi (dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 14.30) all’Accademia Corale Stefano Tempia in via Giolitti 21/A 10123 Torino, Tel. 0115539358 Fax 0115539330, e-mail [email protected]. I biglietti sono acquistabili anche on-line su www.stefanotempia.it

Nel giorno del concerto è possibile acquistare il biglietto presso il Tempio Valdese a partire dalle ore 20.30.

INFO STAMPA: Chiara Marola, Ufficio stampa Accademia Corale Stefano Tempia, [email protected]

No Comments
Comunicati

Eduardo dell’Oglio e Federico Tibone alla “Stefano Tempia”

Si apre con un concerto per Violoncello e Pianoforte, la rassegna GIOVANI TALENTI dell’Accademia corale torinese che dà spazio, anche nel cartellone 2015-2016, agli esordienti. Un’importante vetrina musicale per gli artisti del nostro territorio in cerca di spazi dove poter esprimere la propria creatività. L’attenzione agli interpreti di domani è da sempre tra i meriti dell’Accademia più antica d’Italia che quest’anno festeggia i suoi 140 anni.

 

L’appuntamento del 30 novembre al Teatro Vittoria alle ore 21 porta sul palcoscenico il giovanissimo duo torinese formato dal violoncellista Eduardo Dell’Oglio e dal pianista Federico Tibone. Entrambi enfant-prodige, vantano un curriculum artistico davvero molto ricco. Con l’orchestra OSN RAI diretta da Enrico Dindo, Eduardo ha debuttato nei panni del solista non ancora ventenne. Ora lo reclamano le orchestre di Santa Cecilia, La Fenice, Regio, e le europee di Bruxelles e Salisburgo. Federico, insignito del “Premio Venezia” da Maria Tipo, ha intrapreso subito la carriera di pianista accompagnatore, entrando recentemente a far parte, come pianiste-chef de chant, della prestigiosa Opéra National de Paris.

 

Due grandi compositori romantici firmano il programma della serata. Di Robert Schumann, il “poeta romantico” per eccellenza, tormentato da un amore osteggiato e da problemi psichici, ascolteremo due composizioni del 1849, anno tra i più fecondi della sua esistenza, in cui ancora viene dato spazio alla sua vena lieta e distesa. Si tratta di due brani in cui si prevede, accanto al pianoforte, non un unico strumento, ma la possibilità di scegliere ad libitum tra diverse soluzioni strumentali. E così nell’ Adagio e Allegro op. 70 per pianoforte e corno (oppure violino o violoncello) la scelta del violoncello sembra particolarmente felice soprattutto nell’Adagio dove l’indicazione “Langsam, mit innigem Ausdruck” (Lento con intima espressività) permettere allo strumento a corde di esprimersi attraverso l’ampia tessitura con la morbidezza di suono che lo contraddistingue. Anche nel tempo rapido il violoncello esprime bene il carattere fresco ma al tempo stesso appassionato del pezzo. I Phantasiestücke op. 73 per clarinetto (oppure violino o violoncello) e pianoforte furono scritti nella tranquilla campagna di Dresda e possono essere annoverati tra le composizioni destinate ad un uso privato. Appartengono alla pratica della Hausmusik (musica casalinga) che allietava le feste dei coniugi Robert e Clara con la complicità degli amici dell’orchestra locale. L’esigenza di far “musica insieme” ci fa comprendere perché questi brani siano di così breve estensione e liberi nella scelta strumentale.

Il concerto si chiude sulle note della superba Sonata n.2 op. 99 per violoncello e pianoforte di Johannes Brahms, autore che non godette di grandi simpatie tra i suoi contemporanei (Wagner in prima linea e più tardi Stravinsky) ma che fu sempre amato dal pubblico per quel profumo liederistico, talvolta anche popolare, che si sprigiona dalle sue migliori composizioni. Tra queste vi è senza dubbio la Sonata op. 99, composta sulle rive del lago di Thun nell’Oberland, durante la felicissima estate creativa del 1886. Articolata in quattro tempi, la sonata denota una scrittura violoncellistica piuttosto impegnativa che si espande con una magniloquenza retorica ben lontana dall’intimismo del precedente autore.

 

Il concerto sarà preceduto dalla degustazione gratuita di Roby & Roby, gastronomia della Gran Madre dal sapore antico, le cui prelibatezze saranno accompagnate dalla Freisa dell’Azienda vitivinicola Balbiano di Chieri.

 

Biglietti. Intero euro 10, Ridotto euro 8, Giovani euro 5.

 

INFO BIGLIETTERIA: Per ogni informazione e per l’acquisto dei biglietti è possibile rivolgersi (dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 14.30) all’Accademia Corale Stefano Tempia in via Giolitti 21/A 10123 Torino, Tel. 0115539358 Fax 0115539330, e-mail [email protected]. I biglietti sono acquistabili anche on-line su www.stefanotempia.it

Nel giorno del concerto è possibile acquistare il biglietto presso il Teatro Vittoria a partire dalle ore 20.30.

INFO STAMPA: Chiara Marola, Ufficio stampa Accademia Corale Stefano Tempia, [email protected]

No Comments
Comunicati

Inaugurazione Stefano Tempia. La meravigliosa storia di Re Artù in musica

Una delle storie più belle che siano mai state raccontate. Re Artù e i cavalieri della tavola rotonda, Ginevra e Lancilotto, il Mago Merlino, la spada nella roccia Excalibur, i misteriosi dèi sassoni Odino, Thor e Freya: un meraviglioso ciclo di leggende che parte da antichissimi testi gallesi e giunge fino ai cartoons di Walt Disney. Il mitico re britannico ha ispirato anche il poeta inglese John Dryden (1631-1700) e il compositore Henry Purcell (1659-1695), autori rispettivamente di libretto e partitura del King Arthur, una sorta di opera Fantasy ricca di avventure e di sortilegi, che lunedì 16 novembre alle 21, con anteprima domenica 15 alle 18,  inaugura la stagione 2015-16 della Stefano Tempia. Dunque dopo l’Haendel del 2009 e del 2013, ancora un’apertura all’insegna del repertorio barocco per la nostra Accademia Corale, che nel giugno scorso ha festeggiato i 140 anni dalla fondazione. Ma qui siamo soprattutto nel regno della fantasia: accanto agli eroi della leggenda, ai guerrieri e agli spiriti, compaiono infatti anche divinità classiche come Venere e Cupido.  Rappresentato per la prima volta al Queen’s Theatre nel Dorset Garden di Londra nel 1691, il King Arthur è propriamente una “dramatic-opera”, o “semi-opera”, genere tipicamente inglese che alterna parti musicali e cantate a lunghi dialoghi recitati come nel teatro di prosa. Qualcosa di simile al singspiel tedesco.

Le musiche bellissime di Purcell sono distribuite in sei scene ben inserite nello sviluppo dell’azione. Contrariamente a quanto accade in altre semi-operas, e in genere nell’opera barocca, infatti, la maggior parte degli episodi musicali non si limitano a esprimere le emozioni, ma sono parte integrante della vicenda. L’originalità del King Arthur sta nel fatto che i protagonisti, a parte i due spiritelli Grimbald e Philidel, non cantano mai, e invece recitano dialoghi e monologhi. Vengono perciò usualmente interpretati non da cantanti ma da attori.

La Stefano Tempia, di fronte a un’opera integrale di quasi tre ore, genere e durata che non rientrano nella sua tradizione, ha però scelto l’esecuzione in forma di concerto, tagliando le parti recitate, che avrebbero reso assai complesso l’allestimento e obbligato all’intervento di un regista. Il taglio degli attori rischiava però di mutilare gravemente il racconto. I testi recitati in inglese sono stati quindi sostituiti da un adattamento in italiano curato da Orlando Perera, che riassume in breve i contenuti dell’azione e che sarà letto sul palcoscenico dal corista e attore Edoardo Rossi come voce recitante.

Fra i passi musicali più brillanti, la scena solistico-corale del sacrificio offerto dai Sassoni ai loro dèi nel primo atto e l’aria di Philidel Hiter this way nel secondo. Al centro del quarto atto, un movimento di danza, la Passacaglia How happy the lover basata su un basso ostinato di quattro battute ripetuto ben cinquantanove volte in varie forme. Infine nel quarto atto spiccano l’aria virtuosistica per basso Ye blust e quella nobile e nostalgica Fairest  Isle, cantata da Venere. Il momento forse più importante si trova però nel terzo atto che contiene un masque, tipica forma di divertissement teatrale inglese, consistente in danze e pantomime, spesso rappresentato separatamente e famosissimo per tutto il Settecento.

L’esecuzione nella sala grande del Conservatorio “Giuseppe Verdi” è affidata al Coro e all’Ensemble barocco dell’Accademia Stefano Tempia diretti da Dario Tabbia. Sulla scena anche i solisti Alena Dantcheva, Mariasole Mainini,soprani, Rossella Giacchero mezzosoprano,  Elena Carzaniga, contralto,  Gabriele Barinotto, tenore, Mauro Borgioni, basso.

Altro aspetto singolare di questa produzione è la concomitanza, a distanza di appena tre giorni, con l’allestimento al Teatro Regio dell’opera forse più famosa di Purcell, il Didone ed Enea, diretta da Federico Maria Sardelli, prestigioso specialista del repertorio barocco. Il maestro toscano dirigerà anche il concerto del 20-21 dicembre 2015 della stagione dell’Accademia,  con un programma tutto dedicato a Vivaldi. Una felice concomitanza della quale la Stefano Tempia va orgogliosa, e anche un segnale significativo verso un forte recupero dell’opera barocca sulle scene torinesi, obiettivo da noi sempre perseguito.

Prima del concerto brindisi inaugurale con i Maestri del Gusto Monteccone Cioccolato e l’Azienda vitivinicola Stefano Rossotto di Cinzano. La musica incontra il gusto grazie alla sinergia tra la Stefano Tempia e la Camera di Commercio di Torino.

 

Biglietti. Anteprima:   Intero euro 8, Giovani euro 5.  Concerto d’Inaugurazione: Intero euro 15, Ridotto euro 10, Giovani euro 5.   La degustazione è gratuita e riservata al pubblico del concerto.

INFO BIGLIETTERIA: Per ogni informazione e per l’acquisto dei biglietti è possibile rivolgersi (dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 14.30) all’Accademia Corale Stefano Tempia in via Giolitti 21/A 10123 Torino, Tel. 0115539358 Fax 0115539330, e-mail [email protected]. I biglietti sono acquistabili anche on-line. Nel giorno dell’anteprima sarà possibile acquistare il biglietto presso il Conservatorio “G. Verdi” di piazza Bodoni a partire dalle ore 17.30 mentre, il giorno del concerto, la biglietteria al Conservatorio sarà aperta dalle ore 20.30.

No Comments
Comunicati

L’Egitto di Mozart

La Stagione 2014-2015 chiude in bellezza. Ma non solo. É il caso di dire anche nel segno di una grande generosità. Quella di Daniele Damiano, primo fagotto della Filarmonica di Berlino, che ha deciso, ospite per la seconda volta della Stefano Tempia (formidabile serata “Fagotto top” nell’aprile 2010), di non incassare il suo cachet e di convertirlo in una borsa di studio destinata a uno studente meritevole del Conservatorio di Torino. Il premio, intitolato “Daniele Damiano – Torino Berlino”, sarà assegnato  ad un allievo delle classi di strumento a fiato che abbia conseguito la votazione più alta nella licenza finale.

Astigiano di nascita, maturità classica al Liceo Alfieri di Torino, Daniele Damiano si diploma in fagotto summa cum laude presso il Conservatorio “G.Verdi” sotto la guida di Vincenzo Menghini. Figlio di magistrato, destinato alla carriera forense, la vita lo prende per mano e, di concorso in concorso, ad un ritmo velocissimo, lo porta a sedersi tra i fagotti dei Berliner all’età di 26 anni. Nel 1981 entra nell’orchestra Jeunesses Musicales, l’anno dopo vince il concorso per primo fagotto dell’orchestra RAI, nel 1985 quello dei Wiener Symphoniker e nell’88 dei Berliner. Oggi, affermato musicista italiano nel mondo, trent’anni passati all’estero, torna volentieri nella sua città –  il «suo nido» come lo definisce – per dare un segno tangibile della sua attenzione verso i giovani emergenti che sognano una carriera internazionale. La Stefano Tempia si unisce a questo intento, continuando a rafforzare, nonostante i tempi difficili,  il sostegno alle promesse del panorama musicale torinese.

Lunedì 15 giugno  ore 21  al Conservatorio “G. Verdi” (con anteprima pubblica la domenica 14 alle ore 18) Daniele Damiano suonerà il Concerto per fagotto e orchestra K.191 di Wolfgang Amadeus Mozart, pietra miliare del repertorio di questo strumento. Il brano fa da intervallo a pagine operistiche di Mozart ispirate alla simbologia egizia della quale il compositore, legato per tutta la vita a circoli massonici, subì il fascino.  Nella prima parte della serata, il Coro e l’Orchestra dell’Accademia Stefano Tempia, diretti da Guido Maria Guida, eseguiranno il Thamos, re d’Egitto K. 345, musiche di scena per il dramma del poeta massone Tobias Philipp von Gebler. L’ambientazione nella Terra dei Faraoni è più una scelta del librettista che del compositore. Dove il rapporto tra Mozart e l’Egitto risplende con più luce è invece nel capolavoro Il Flauto Magico K. 620,  Singspiel  ambientato in un Egitto trasfigurato in una dimensione fantastica. La Stefano Tempia propone l’Ouverture, due passaggi corali significativi e una delle arie più celebri (Non tremare mio caro figliulo), brano virtuosistico che richiede un agguerrito soprano lirico di coloratura quale Linda Campanella, accanto agli altri solisti Margherita Settimo, Filippo Pina Castiglioni e Mauro Borgioni

Il concerto è stato inserito nel  programma di “Torino incontra Berlino”, offerta culturale torinese per l’EXPO. Un viaggio attraverso le arti e la cultura di due popoli che possono incontrarsi condividendo le proprie eccellenze artistiche tra cui risiede, a buon diritto, anche la figura del musicista torinese-berlinese Daniele Damiano.

Biglietti. Anteprima: Intero euro 10, Ridotto euro 8; Concerto: Intero euro 18, Ridotto euro 12, Studenti euro 8.

INFO BIGLIETTERIA: Dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 14.30, Via Giolitti 21/A 10123 Torino, Tel. 0115539358, [email protected]. I biglietti sono acquistabili anche on-line all’indirizzo www3.anyticket.it . Nel giorno dell’anteprima sarà possibile acquistare il biglietto presso il Conservatorio “G. Verdi” di piazza Bodoni a partire dalle ore 17.30 mentre, il giorno del concerto, la biglietteria al Conservatorio sarà aperta dalle ore 20.30.

No Comments
Comunicati

Concerto dei giovani vincitori del Premio Stefano Tempia 2015

«L’attenzione ai giovani musicisti è un dovere di chi gestisce la musica». Non ha dubbi Orlando Perera, Presidente dell’Accademia Corale Stefano Tempia, presentando il concerto dei vincitori del Premio “Stefano Tempia” che, istituito nel 2012 in collaborazione con il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino, torna per la terza edizione, dopo il successo dei primi due anni.

Lunedì 18 maggio alle 21 si esibiranno al Teatro Vittoria le violiniste Fabiola Tedesco e Lara Albesano, e la violoncellista Camilla Patria. Le giovanissime protagoniste della serata sono state giudicate le migliori diplomate del Conservatorio di Torino nelle sessioni d’esame 2014. Erano quindici, lo scorso dicembre, ad affrontare l’audizione. Un appuntamento annuale molto atteso dagli studenti di ogni disciplina, che cominciano così a mettere alla prova le loro abilità.  Tutti molto bravi, molti  dei quali diplomati con lode. Dura è stata la scelta per la giuria, presieduta dal musicologo Giorgio Pestelli, accanto, tra gli altri, al direttore del Conservatorio, Vito Maggiolino, al Direttore artistico dell’Accademia, Guido Maria Guida. Alla fine si è deciso di allargare il numero dei premiati, assegnando ex aequo il primo premio, che è stato suddiviso tra Fabiola Tedesco e Camilla Patria. Seconda classificata Lara Albesano. Il concerto al Vittoria è il loro premio, insieme a una somma di denaro.

È Fabiola Tedesco ad aprire la serata, accompagnata al  pianoforte dal padre, Andrea Tedesco. Fabiola è figlia d’arte: pianisti i genitori, violinista uno zio. Ha frequentato il Liceo Musicale “Cavour”, ma l’anno prossimo preparerà la maturità da privatista trasferendosi in Austria per frequentare una masterclass al Mozarteum.  Per il concerto ha scelto una sonata di Wolfgang Amadeus Mozart, un autore che la appassiona molto. Come secondo pezzo la  Valse-Scherzo op.34 di Pëtr Il’ič Čajkovskij, autore che ha segnato il suo debutto di solista con l’orchestra del Conservatorio di Torino e poi quella di Kiev. Fabiola suona un violino Guadagnini, che le è stato gentilmente concesso dal maestro liutaio Gianni Accornero.

Anche Camilla Patria è figlia d’arte: ha cominciato a studiare violoncello con il padre, e sarà accompagnata al pianoforte dalla madre, Elena Ballario. Per lei non è una vocazione precoce. Ha bruciato le tappe e a diciotto anni ha già un curriculum fitto di premi e masterclass. Il prossimo anno sarà al Conservatorio di Lugano, per un master in musica da camera. Per il concerto ha scelto una bellissima Sonata di Sergej Sergeevič Prokof’ev.

Insieme, Fabiola e Camilla chiuderanno il concerto con il “duetto impossibile”: quella Passacaglia per violino e violoncello di Georg Friedrich Haendel, considerata uno dei grandi pezzi virtuosistici. Una prova del loro talento, e dell’imbarazzo della giuria che doveva decidere chi fosse la migliore.

La terza artista della serata, Lara Albesano è diventata musicista per caso grazie a un’intuizione della propria famiglia. Lo racconta così: “Un giorno mia madre, passando per via Cagliari, ha visto la targa dell’Accademia Suzuki e ha pensato di iscrivermi. Avevo tre anni. Con il Metodo Suzuki suonare mi è subito piaciuto”. Lara ha frequentato il Liceo Juvarra a Venaria Reale e fra due mesi darà la maturità. Poi punterà sulla musica frequentando due master, in viola e in violino, presso il Conservatorio di Amsterdam. Suonerà un pezzo per violino solo di grande virtuosismo ed effetto, la Paganiniana di Nathan Milstein, una prova di bravura con cui ha già conquistato altri pubblici.

Come di consueto al Vittoria, grazie alla collaborazione con i Maestri del Gusto, il pubblico è invitato ad assaporare le eccellenze enogastronomiche del territorio. Preludio al concerto, sarà quindi la degustazione del miglior gelato italiano, ossia quello di RivaReno. A tutti i giovani ascoltatori presenti in sala – e possiamo scommettere che saranno molti – RivaReno ha deciso di offrire un cono gelato. Per gli adulti invece sarà possibile gustarlo al prezzo di 2,5 euro. La passione per il cibo e la musica di qualità si sposano in questa iniziativa dedicata ai giovani e alle famiglie.

Biglietti: Intero euro 15, Ridotto (under 25, over65, Pyou Card) euro 10, Ridotto studenti euro 5.

 

INFO BIGLIETTERIA: Per ogni informazione e per l’acquisto dei biglietti è possibile rivolgersi (dal lunedì al venerdì  dalle 9.30 alle 14.30) all’Accademia Corale Stefano Tempia in via Giolitti 21/A 10123 Torino, Tel. 0115539358 Fax 0115539330, e-mail [email protected].  I biglietti sono acquistabili anche on-line su Soft Tickets all’indirizzo www3.anyticket.it. Nel giorno del concerto sarà possibile acquistare il biglietto presso il Teatro Vittoria di via A. Gramsci, 4 a partire dalle ore 20.30.

No Comments
Comunicati

La Stefano Tempia punta sui giovani

Largo ai giovani nel cartellone 2014/2015 dell’Accademia Corale Stefano Tempia onlus. Brice Olivier Mbigna Mbakop, Francesco Vernero, Giuseppe Massaria e Gianluca Guida sono le giovani promesse che si esibiranno lunedì 4 maggio 2015 al Teatro Vittoria di Torino, all’interno del consueto spazio “Giovani Talenti, a testimonianza dell’attenzione che l’Accademia dimostra verso giovani artisti torinesi emergenti.

 

« È evidente in questo sprint finale di stagione – ha sottolineato il presidente Orlando Perera – il nostro sforzo di valorizzare i talenti del territorio senza trascurare la vocazione primaria dell’Accademia ossia la vocalità.».  Per questo dopo l’appuntamento con i “Giovani Talenti” del 4 maggio, ritornerà, per la terza edizione, il Premio “Stefano Tempia” con un concerto dei migliori diplomati del Conservatorio “G. Verdi” di Torino nell’anno 2014. Lunedì 18 maggio, sempre al Vittoria, si esibiranno la violinista Fabiola Tedesco e la violoncellista Camilla Patria, vincitrici del primo premio ex aequo,  insieme Lara Albesano, violinista, che si è aggiudicata il secondo premio. Nuovo riconoscimento invece con il Premio “Daniele Damiano” offerto grazie alla generosità del primo fagotto dei Berliner Philharmoniker. Protagonista del concerto di lunedì 15 giugno con il Coro e l’Orchestra dell’Accademia, Daniele Damiano devolverà il suo intero cachet in una borsa di studio per uno studente selezionato mediante audizione tra le classi di strumenti a fiato del Conservatorio torinese.

Brice Mbakop, Francesco Vernero, Giuseppe Massaria e Gianluca Guida suoneranno due capolavori della letteratura per quartetto con pianoforte. Un programma che hanno già presentato al Conservatorio e al Circolo del Whist di Torino, e presso la stagione dei Musei Vaticani di Roma. Si comincia con il Quartetto in mi bemolle maggiore K. 493 di Wolfgang Amadeus Mozart dal carattere brillante e sereno per poi passare all’atmosfera alquanto cupa, drammatica e appassionata del Quartetto in do minore op. 60 di Johannes Brahms.

Il Quartetto K. 493 rappresenta la sintesi tra dialogo drammatico e introspezione interiore anche grazie alla vicinanza delle Nozze di Figaro, prima compiuta affermazione del teatro di Mozart, sotto il cui segno, storico e artistico, questo quartetto si pone. Fu forse proprio grazie a quest’esperienza che il grande maestro austriaco, riuscì ad amalgamare magistralmente il rapporto tra i quattro strumenti in una composizione nella quale il pianoforte dialoga con gli archi su un piano di parità. Con quasi novant’anni di scarto si pone il Quartetto op. 60. Frutto di una lunghissima gestazione –  il compositore vi mise mano più volte prima della versione definitiva del 1875 – questo quartetto rappresenta la summa dell’arte di Brahms, dove trovano unione, senza sforzo apparente, la foga giovanile e la maturità artistica.

I Concerti al Vittoria sono preceduti da momenti enogastronomici in collaborazione con la Camera di Commercio di Torino. Il Maestro del Gusto coinvolto per i concerti dedicati ai giovani del 4 e del 18 maggio non poteva che essere RivaReno con i suoi buonissimi gelati artigianali. Data la preannunciata presenza in sala di molti bambini e ragazzi, allievi del Conservatorio e delle principali scuole musicali della città, Riva Reno ha deciso di premiare i giovani ascoltatori con un cono omaggio. Per i genitori invece sarà possibile gustare un gelato al costo di 2,5 euro. La musica incontra il sapore, e in questo caso, incontra anche famiglie appassionate che credono nell’educazione attraverso l’arte dei suoni come mezzo di rinascita morale e spirituale.

Biglietti: Intero euro 15, Ridotto (under 25, over65, Pyou Card) euro 10, Ridotto studenti euro 5.

INFO BIGLIETTERIA: Per ogni informazione e per l’acquisto dei biglietti è possibile rivolgersi (dal lunedì al venerdì  dalle 9.30 alle 14.30) all’Accademia Corale Stefano Tempia in via Giolitti 21/A 10123 Torino, Tel. 0115539358 Fax 0115539330, e-mail [email protected].  I biglietti sono acquistabili anche on-line su Soft Tickets all’indirizzo www3.anyticket.it. Nel giorno del concerto sarà possibile acquistare il biglietto presso il Teatro Vittoria di via A. Gramsci, 4 a partire dalle ore 20.30.

No Comments
Comunicati

De Sono e Stefano Tempia uniscono le forze per il Progetto Schubert

DE SONO E STEFANO TEMPIA INSIEME PER SCHUBERT

Nello spirito di collaborazione e coordinamento della programmazione delle istituzioni musicali torinesi, che è alla base della nascita di Sistema Musica, l’Accademia Corale Stefano Tempia e la De Sono Associazione per la Musica uniscono le forze per una coproduzione che coinvolge il Coro della storica istituzione piemontese fondata nel 1875 e l’Orchestra da camera – formata dai migliori giovani che nel recente passato hanno beneficiato di una borsa di studio della De Sono e capitanati da prime parti di importanti orchestre internazionali – dell’Associazione diretta da Francesca Gentile Camerana.

Un focus sulla figura di Franz Schubert è alla base di questo progetto trasversale, che si completa con un altro concerto cameristico nella stagione della De Sono il 20 aprile e, più avanti nel mese di novembre, con un concerto nell’edizione 2015 del Festival di Antidogma Musica.

Sacro e profano, gioventù e maturità, coralità e camerismo si fronteggiano nel programma che in una doppia serata – il 30 marzo alle 21 per la stagione della Stefano Tempia e il 31 marzo alle 20.30 per il cartellone della De Sono – propone presso la sala del Conservatorio «Giuseppe Verdi» di Torino (piazza Bodoni 6) la Messa per soli, coro e orchestra D 167 e il Quartetto D 810 «La morte e la fanciulla» nella revisione per orchestra d’archi di Gustav Mahler.

Assistente di Giuseppe Sinopoli dal 1982 al 1994 e protagonista di un’intensa attività a livello internazionale, direttore artistico e musicale dell’Accademia Stefano Tempia dal 2008, è Guido Maria Guida a salire sul podio per dirigere gli Archi De Sono e il Coro dell’Accademia preparato da Dario Tabbia, nella Messa in sol maggiore D 167, opera giovanile, scritta nel 1815 quando Schubert studiava presso il Reale Convitto. Di rilievo il cast vocale, con il soprano russo Nadia Kuprina – è sua la voce presente nelle scene iniziali del film vincitore d’oscar La grande bellezza – il tenore Filippo Pina Castiglioni e il basso Devis Longo.

Spazio invece ad Alessandro Moccia, primo violino concertatore degli Archi De Sono e spalla dell’Orchestre des Champs Élysées di Philippe Herreweghe, per l’esecuzione senza direttore – com’è consuetudine per la formazione della De Sono – della trascrizione ad opera di Gustav Mahler del Quartetto in re minore D 810 «La morte e la fanciulla», capolavoro della maturità del compositore viennese.

No Comments
Comunicati

Zhi Chao Julian Jia vince il Premio Casagrande e si presenta al pubblico torinese

Zhi Chao Julian Jia, ventitré anni, dalla Cina, è vincitore del Primo Premio della 30° edizione del Concorso Pianistico Internazionale “Alessandro Casagrande” di  Terni.  Per la prima volta l’Accademia Stefano Tempia entra nel board di un concorso internazionale, ospitando il vincitore del prestigioso titolo nel proprio cartellone, con un concerto solistico al Teatro Vittoria  lunedì 9 marzo alle ore 21.  Una novità importante che conferma l’attenzione dell’Accademia Corale cittadina alla valorizzazione dei giovani.

 

Il concorso nasce nel 1966 per onorare la memoria del musicista ternano cui è intitolato, artista e compositore prematuramente scomparso, e rappresenta un momento di intenso impegno culturale per la città di Terni.  L’edizione del maggio 2014 si è distinta per il numero degli iscritti (120 da ben 22 nazioni di tutto il mondo) e per l’altissimo livello dei concorrenti, in modo speciale del vincitore, Julian Jia, che ha conquistato la possibilità di esibirsi nell’ambito di importanti società concertistiche. Il Premio della Critica gli è stato assegnato da Guido Barbieri, Sandro Cappelletto e Franco Piperno con la seguente motivazione: “per l’estro dimostrato nell’esecuzione, per la promettente personalità esibita e per la capacità di coinvolgere l’ascoltatore con le sue scelte timbriche e dinamiche”.

La musica per tastiera dal Settecento all’apogeo romantico è al centro del programma della serata. Dalle composizioni per clavicembalo di Domenico Scarlatti,  si giunge alla “poesia per pianoforte” di Fryderyk Chopin, passando attraverso la prodigiosa fioritura di capolavori dell’ultimo periodo creativo di Franz Schubert. Ad aprire il concerto saranno due Sonate di Scarlatti, compositore conosciuto e apprezzato, soprattutto dai romantici, non solo per la cospicua e validissima produzione di musica sacra e operistica, ma soprattutto per l’immenso corpus di musiche per clavicembalo, 555 sonate, che occupano un posto rilevante nell’evoluzione della tecnica per strumenti a tastiera.  A seguire verranno eseguiti i Tre pezzi per pianoforte composti da Schubert poco prima della precocissima morte. Tre preziose miniature,  raggruppate in un breve ciclo, di una semplicità solo apparente e permeate di autentica sostanza musicale e ispirata bellezza. La serata proseguirà con volo panoramico sulla musica di Chopin iniziando da piccole forme per concludere con una sonata di grandi proporzioni. Il musicista polacco creò tutta la sua arte sul pianoforte, che è considerato lo strumento romantico per eccellenza, e attraverso questo strumento (e i suoi colori) riuscì a mettere in luce aspetti molteplici dell’ animo umano. Così anche le forme popolari, come il Valzer n. 3 op. 34, sono svincolate dall’edonismo salottiero per divenire espressione delle pieghe dell’animo. Nel Notturno n. 3 op.9 Chopin arricchisce il genere con seduzioni ed emozioni misteriose, quali si ritrovano nella poesia romantica evocatrice della notte. Dopo la Fantasia op. 49 in cui la costruzione della forma è solidamente impiantata, sarà la volta della Sonata op. 58 che invece, pur adeguandosi allo schema tradizionale in quattro movimenti, si concede diverse licenze formali e armoniche.

Preludio al concerto sarà la ricca degustazione offerta dai Maestri del Gusto Monteccone CioccolatoLa Baita dël Fôrmagg della famiglia Castagno, il Panificio Fabaro di Poirino e l’Azienda vitivinicola Orsolani di San Giorgio Canavese. Il progetto “Musica e sapori al Vittoria”, in collaborazione con la Camera di commercio di Torino, propone al pubblico una selezione di prodotti enogastronomici del territorio abbinati a una serata di grande musica.

Biglietti: Intero euro 15, Ridotto (under 25, over65, Pyou Card) euro 10, Ridotto studenti euro 5.

INFO BIGLIETTERIA: Per ogni informazione e per l’acquisto dei biglietti è possibile rivolgersi (dal lunedì al venerdì  dalle 9.30 alle 14.30) all’Accademia Corale Stefano Tempia in via Giolitti 21/A 10123 Torino, Tel. 0115539358 Fax 0115539330, e-mail [email protected].  I biglietti sono acquistabili anche on-line su Soft Tickets all’indirizzo www3.anyticket.it. Nel giorno del concerto sarà possibile acquistare il biglietto presso il Teatro Vittoria di via A. Gramsci, 4 a partire dalle ore 20.30.

No Comments
Comunicati

La Stefano Tempia presenta un viaggio nella letteratura per duo violoncello e pianoforte

 Tre grandi firme, Beethoven, Ravel e Shostakovic, protagoniste del nuovo appuntamento della stagione concertistica dell’Accademia Stefano Tempia, lunedì 16 febbraio.  Un viaggio visionario attraverso la letteratura per il duo violoncello e pianoforte, strumenti prevalentemente solistici e romantici, il cui abbinamento è però uno dei più riusciti, grazie alla ricca resa timbrica complessiva.  Il violoncello, con la sua ampia tessitura che abbraccia un gran numero di ottave, viene spesso paragonato alla voce umana, tanto da essere usato, al posto del canto, anche nella musica leggera, nel rock e nella musica d’ispirazione popolare.

Claudio Pasceri, violoncellista, perfezionatosi tra Cremona e Salisburgo, si presenta sul palcoscenico del Teatro Vittoria con il pianista Antonio Valentino, fondatore del Trio Debussy.  La serata si aprirà con lo stile rigoroso della Sonata in do maggiore op. 102 n.1 di Ludwig van Beethoven, forse la meno conosciuta tra le sonate per questo organico scritte dal compositore di Bonn. Dopo una digressione nel variegato universo della tradizione musicale ebraica con le Due melodie ebraiche di Maurice Ravel, sarà la volta della Sonata in re minore op. 40 del compositore contemporaneo Dmitri Shostakovich.

Nel 1815 Beethoven trovò nella formazione pianoforte-violoncello, lo stimolo per una svolta decisiva. Con le due Sonate op. 102 aveva inizio quella fase che molti critici definiscono del “terzo-stile”, caratterizzata dallo sviluppo di un interesse del compositore, ormai maturo, verso la costruzione contrappuntistica del discorso musicale. Il tematismo classico si fa essenziale, quasi asciutto, e la polifonia entra appieno nella costruzione formale. Seppellite le velleità politiche rivoluzionarie, Beethoven si abbandona ad una personale meditazione, una riflessione volta verso l’io. La Sonata è dedicata a Marie Erdödy, dama dell’aristocrazia imperiale che aveva visto con simpatia l’ascesa del compositore.

Le Due melodie ebraiche di Ravel, composte all’inizio del Novecento, sono presentate nella versione per violoncello e pianoforte. Ma esse furono scritte per la voce, precisamente quella di Alvina Alvi, con la quale lo stesso compositore, al pianoforte, le eseguì per la prima volta nel 1914.  Si caratterizzano per l’essenzialità della scrittura strumentale che si contrappone al virtuosismo del canto (in questo caso del violoncello), denso di fioriture del folklore ebraico. La prima canzone Kaddish utilizza un testo aramaico dal libro di preghiera ebraico, L’Énigme éternelle si basa su un versetto tradizionale yiddish. Quest’opera, proposta tra due imponenti Sonate, vuole essere un momento di riflessione sui tragici eventi della Shoah, appena ricordati nel Giorno della Memoria. La Sonata op. 40 di Shostakovic fu scritta nel 1934, dopo che la rappresentazione teatrale dell’opera Lady Macbeth del distretto di Mtsensk a Leningrado fu violentemente attaccata per il suo linguaggio carico di atonalità e modernismo. Dunque la Sonata, dedicata all’amico violoncellista Viktor Kubackij, rappresenta un’inversione di marcia nello stile del compositore russo, che rinuncia alle più spericolate arditezze a favore di una semplificazione espressiva.

Come di consueto per i concerti al Vittoria,  il viaggio musicale sarà preceduto da un viaggio enogastronomico grazie ai Maestri del Gusto. Lo storico formaggiaio Borgiattino di Corso Vinzaglio e la Cantina dei Produttori Nebbiolo di Carema interverranno con una raffinata selezione dei loro prodotti, alla scoperta delle eccellenze del territorio. Un vero spettacolo di sapori. L’iniziativa, in collaborazione con la Camera di Commercio di Torino, propone un dialogo tra il nutrimento dell’anima e quello del corpo.

Biglietti: Intero euro 15, Ridotto (under 25, over65, Pyou Card) euro 10, Ridotto studenti euro 5. Degustazione: euro 5.

INFO BIGLIETTERIA: Per ogni informazione e per l’acquisto dei biglietti è possibile rivolgersi (dal lunedì al venerdì  dalle 9.30 alle 14.30) all’Accademia Corale Stefano Tempia in via Giolitti 21/A 10123 Torino, Tel. 0115539358 Fax 0115539330, e-mail [email protected].  I biglietti sono acquistabili anche on-line su Soft Tickets all’indirizzo www3.anyticket.it. Nel giorno del concerto sarà possibile acquistare il biglietto presso il Teatro Vittoria di via A. Gramsci, 4 a partire dalle ore 20.30.

No Comments
Comunicati

Le note di J.S Bach accompagnano il Natale dell’Accademia Corale Stefano Tempia

“Natale in casa Bach”
Le note della solidarietà

Lunedì 22 dicembre ore 21, Tempio Valdese di Torino (corso Vittorio Emanuele)

Sono scritti su pagine tra le più preziose del repertorio barocco gli auguri dell’Accademia Stefano Tempia che lunedì 22 dicembre festeggia “Natale in casa Bach” con il suo Coro e l’Ensemble Barocco.

Al Tempio Valdese, ore 21, il programma si aprirà con la festosa invocazione bachiana al nascituro Gesù bambino Nun komm, der Heiden Heiland (Vieni, o Redentore dei pagani), la Cantata BWV 62 composta per la liturgia della prima domenica d’Avvento nel 1724. Dopo il gioioso ritmo pastorale, reso a tratti pugnace dagli interventi del basso (Enrico Bava), sarà quindi il momento della più riflessiva Meinem Jesum lass‘ich nicht (Non lascerò andare il mio Gesù), numero 124 del catalogo di Bach, scritta in occasione dell’Epifania 1725. La Cantata svelerà le sue due anime parallele, prima nel dialogo tra il tenore (Gianluca Ferrarini), angosciato dalla morte, e l’oboe d’amore, voce terrena della fede in Cristo; poi nello svelto duetto tra soprano (Alena Dantcheva) e contralto (Elena Carzaniga) che metterà in musica la luminosità della vita in Dio. Il concerto si avvierà quindi verso la conclusione con il Corale per organo Wachet auf, ruft uns die Stimme (Destatevi, giunge a noi la voce) BWV 645, uno dei più famosi brani della musica luterana, che sarà seguito dal celebre Canone e Giga in re maggiore per tre violini e continuo di Johann Pachelbel. Per finire, ancora il Wachet auf ma in forma di Cantata (BWV 140). «Una scaletta impegnativa – spiega il Maestro Dario Tabbia, sul podio del concerto natalizio – che segnerà un punto d’arrivo per il Coro chiamato a confrontarsi, per la prima volta, con le difficili composizioni di Bach. Un’ottima occasione per raccogliere i frutti di un lungo percorso formativo e musicale portato avanti negli ultimi anni».
In occasione degli auguri 2014 l’Accademia Corale Stefano Tempia ha deciso di guardare, come Dickens insegna, ai Natali Passati ma anche, e soprattutto, a quelli Presenti e Futuri. Con l’iniziativa “Le note della solidarietà”, realizzata in collaborazione con l’Associazione di Volontariato La Perla onlus, sarà infatti possibile noleggiare un cuscino per assistere allo spettacolo in assoluta comodità a fronte di una piccola donazione che sarà interamente devoluta in beneficenza e aiuterà l’associazione di via San Marino a portare avanti, anche nel 2015, le importanti attività di recupero rivolte a bambini e ragazzi diversamente abili.

Biglietti: Intero euro 18, Ridotto (under 25, over65, Pyou Card) euro 12, Ridotto studenti euro 8.
INFO BIGLIETTERIA: Per ogni informazione e per l’acquisto dei biglietti è possibile rivolgersi (dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 14.30) all’Accademia Corale Stefano Tempia in via Giolitti 21/A 10123 Torino, Tel. 0115539358 Fax 0115539330, e-mail [email protected]. I biglietti sono acquistabili anche on-line su Soft Tickets all’indirizzo www3.anyticket.it. Nel giorno del concerto sarà possibile acquistare il biglietto presso il Tempio Valdese di corso Vittorio Emanuele II, n. 23 a partire dalle ore 20.15.

No Comments