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Si è concluso il progetto Tu Come Stai? Impariamo a star bene. Ecco tutti i premiati

12 tappe, oltre 2000 studenti coinvolti, e un obiettivo raggiunto: rendere ludica la fase educativa e di apprendimento.

 

Il progetto didattico divulgativo “Tu Come stai? Impariamo a star bene”, già premiato ad Expo 2016 con il riconoscimento “Share economy”, si è concluso con grande successo nella tappa finale di sabato scorso al Parco Commerciale Le Zagare.

 

Avvicinare e sensibilizzare le nuove generazioni e la collettività sui temi dell’educazione alla salute ed alla corretta alimentazione per promuovere uno stile di vita corretto e sostenibile e di conseguenza il benessere psicofisico del nostro corpo. Questa la mission del progetto che ha coinvolto diverse scuole primarie e secondarie di primo grado della provincia di Catania nel concorso di cortometraggi “CortiInSalute”, ma anche i fotoamatori e professionisti di ogni età nel concorso “ImmagineCorpo”, tutti premiati con una targa di partecipazione, e i migliori con premi speciali offerti dai partner dell’iniziativa, Coop, Blabs, e 3B Scientific Italia, e dall’associazione culturale Informattiva, promotrice e ideatrice del progetto.

 

Alla finale, presentata da Simona Pulvirenti con la partecipazione di Plinio Milazzo e Francesca Agate, presenti tutti gli istituti e una rappresentanza degli studenti che negli scorsi mesi hanno realizzato 27 brevi video raccontando, dal proprio punto di vista, quattro tematiche legate allo sviluppo di una cultura della salute, dello sport, dell’alimentazione e della prevenzione delle dipendenze, votati poi on line sul sito www.tucomestai.net.

 

I premi web sono stati assegnati a “Mangiar bene”, della scuola primaria Madre Teresa di Calcutta di Tremestieri Etneo, che ha ottenuto 802 voti, e ad “Alleniamoci a star Bene”, della secondaria De Amicis di Catania, con 282 voti on line.

 

Per le tematiche invece, i riconoscimenti sono stati attribuiti da una giuria presieduta da Giovanni Pagano, Responsabile delle politiche sociali di Coop Sicilia, e formata da Umberto Bonanno amministratore unico di Blabs, software house di Catania che ha finanziato il progetto in qualità di partner organizzativo e tecnologico, Sara Quadalti per 3B Scientific Italia, azienda leader mondiale nella produzione di strumenti anatomici, Patrizia Strino di 3D Vision, Alessandro Scuto di Sullaluna, azienda di video mapping e comunicazione video, Clelia Costanzo dell’associazione A Casa di Charlie, Giada Giordano di Caffè Nero ADV, l’associazione Le Gru, Francesca Agate e Plinio Milazzo del Teatro dei Piccoli.

 

Per la categoria “Sport è salute”, ex aequo per “Alleniamoci a star Bene”, della scuola De Amicis e  “Meno male che era solo un sogno”, della Parini; per la categoria “Dipendo da me”, “Dire, Fare, Baciare” della scuola San Giorgio; per “Igiene prima di tutto”, “Operazione Mani Pulite”, ancora della Parini; per la categoria “Cibo è Vita”, “Un Pranzetto Tutta Salute”, realizzato dalla Pizzigoni.

 

I premi speciali Miglior Soggetto a “Un pranzetto tutta salute”, Pizzigoni, Miglior interpretazione a “Zuppa Rap”, Giovanni Paolo II, Miglior Messaggio “La Vita è fuori”, Malerba, sono invece stati assegnati dall’associazione Informattiva.

 

I premi del concorso fotografico “ImmagineCorpo” sono andati a Mary Indelicato per le tematiche “La Nascita” ed “Il cuore”, Daniele Gagliano per “I muscoli”, e per la categoria “I 5 sensi” è stata premiata Maria Carmela Tasca. La foto più votata dal web è stata quella di Claudia Raimondo.

 

Giochi per grandi e piccini hanno poi animato l’intera giornata, così come la proiezione di tutti i cortometraggi realizzati dagli studenti. Ad arricchire l’evento la presenza della special guest, Mirtillo, il protagonista di una serie animata realizzata da Sullaluna e Blabs, che sarà creata nella seconda fase del progetto e il cui primo episodio è stato già presentato, in anteprima, durante le tappe del “Tu Come Stai tour” nelle scuole.

 

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IP Security Forum Napoli. Applicazioni di lettura delle targhe e di gestione integrata dei parcheggi

NAPOLI – L’applicazione di lettura delle targhe intesa come valore aggiunto alla videosorveglianza è oggi ottenibile sfruttando le più recenti tecnologie di ripresa over IP e la disponibilità di intelligenza sempre più evoluta sulle telecamere.

 

Dell’evoluzione della videosorveglianza su IP verso applicazioni di lettura delle targhe e di gestione integrata dei parcheggi, parlerà a IP Security Forum Napoli Denis Pizzol, Technical Manager di Hikvision Italy.

 

Applicando la lettura delle targhe al caso dei veicoli in transito attraverso i varchi di ingresso e di uscita di un parcheggio, è possibile identificare applicazioni sempre più verticali sino ad arrivare alla gestione completa del parcheggio stesso. Tutto ciò grazie a sistemi di back end sempre più robusti ed performanti, in grado di gestire una notevole quantità di dati e nel contempo di fornire all’operatore un’interfaccia grafica di tipo user friendly. Il risultato finale è un notevole valore aggiunto per l’utente finale che consiste nella gestione in tempo reale di allarmi relative a veicoli in white oppure in black list, nell’ attuazione di opportune correlazioni agli eventi intercettati e nella generazione di reportistiche in merito all’operatività quotidiana all’interno del parcheggio stesso.

 

Il prossimo martedì 31 maggio, ad IP Security Forum Napoli, Expo Napoli Palazzo dei Congressi (Stazione Marittima).

 

 

Per le registrazioni è attivo il seguente link:

http://www.ipsecurityforum.it/registrazione.asp

 

 

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A IP Security Forum Napoli si parla di sicurezza nei luoghi pubblici

NAPOLI – Il tema della sicurezza nei luoghi pubblici è di estremo interesse e al centro degli argomenti trattati da IP Security Forum, che nella sua prossima edizione napoletana – martedì 31 maggio, presso Expo Napoli Palazzo dei Congressi (Stazione Marittima) – ha inserito un focus ad hoc sulla tematica.

 

Di dati, snalisi e qualità come risposta alla security nei luoghi pubblici, parlerà a IP Security Forum Napoli Francesco Paradiso, Business Development Manager di Hanwha Techwin Europe, trattando i benefici nella Security ottenuti mediante soluzioni intelligenti realizzate con applicazioni di qualità in grado di valorizzare la prevenzione utilizzando sensori intelligenti.

 

L’evento per eccellenza dedicato all’IP Security, punto di riferimento per la crescita e l’aggiornamento dei soggetti interessati all’IP Security, prosegue di anno in anno il proprio percorso di miglioramento, con il contributo dei numerosi partecipanti, sempre più coinvolti, insieme a sponsor e relatori, nella definizione di un evento a misura di convegnistica ed esposizione, e sceglie per l’edizione partenopea un tema attuale e di ampio interesse collettivo.

 

 

Per le registrazioni è già attivo il seguente link:

http://www.ipsecurityforum.it/registrazione.asp

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IP Security Forum Napoli: La sicurezza evoluta diventa domotica con INT-TSI

NAPOLI – Integrazione e connettività: queste sono le parole vincenti per un mercato della sicurezza sempre più esigente e qualificato.

Soluzioni, quelle di cui parlerà il prossimo 31 maggio ad IP Security Forum Napoli Fabio Morganti, Technical Manager di Satel Italia, che mettono al centro del progetto il cliente e l’installatore, permettendo loro di interagire per progettare insieme l’impianto “on demand” in grado di soddisfare tutte le esigenze del cliente.

La sicurezza evoluta diventa domotica con INT-TSI, e l’interazione completa del sistema viene assicurata da una centrale evoluta e da una la tastiera touch configurabile in modo totalmente personalizzato. Lo scopo è quello di semplificare sempre più la gestione del sistema per l’utente tramite funzioni macro e scenari facilmente individuabili in modo da ottenere informazioni utili ed immediatamente fruibili.

All’evento per eccellenza dedicato all’IP Security, un altro tema di grande interesse, che contribuirà alla crescita e l’aggiornamento dei soggetti interessati all’IP Security.

 

Per le registrazioni è già attivo il seguente link:

http://www.ipsecurityforum.it/registrazione.asp

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TU COME STAI? IMPARIAMO A STAR BENE – Parte il Tour nelle scuole catanesi

“Tu come stai? Impariamo a star bene”, il progetto didattico-divulgativo premiato con una menzione speciale ad Expo Milano 2015 tra 27 progetti giunti da tutta Italia, arriva nelle scuole, con un Tour multimediale che ha tutti gli ingredienti per affascinare gli studenti catanesi.

 

Video emozionali, approfondimenti scientifici, laboratori didattici e un concorso di cortometraggi, “CortInSalute”, realizzati in gruppo dai ragazzi su tematiche legate ai temi dell’educazione alla salute e alla corretta alimentazione: questi alcuni dei momenti che intratterranno, senza perdere di vista l’apprendimento, i partecipanti a “Tu come stai? Impariamo a star bene”.

 

Obiettivo dell’iniziativa infatti è l’educazione alla salute, per garantire il benessere psico-fisico dell’individuo anche attraverso la valorizzazione artistica del corpo e delle sue espressioni.

 

“In appena quindici giorni abbiamo ottenuto oltre diecimila visualizzazioni sul nostro canale YouTube – spiega Umberto Bonanno, vice presidente dell’associazione, nonché amministratore di Blabs – coinvolgendo così non solo i ragazzi ma anche le loro famiglie. E siamo solo all’inizio. Un risultato eccezionale per un’iniziativa che è alla sua prima edizione”.

 

Un tour in 12 tappe tra le scuole che hanno aderito al progetto organizzato e promosso dall’Associazione Culturale “Informattiva” – con il patrocinio del Comune di Catania e il sostegno di numerose associazioni e aziende partner – che partirà giorno 27 aprile dall’Istituto Comprensivo San Giorgio, e si concluderà il 21 maggio, al Centro Commerciale Le Zagare, con la premiazione dei migliori lavori in gara: “CortiInSalute”, concorso video rivolto alle scuole, e “ImmagineCorpo”, aperto invece a fotoamatori e professionisti di ogni età.

 

Per tutti è possibile partecipare votando attraverso il sito www.tucomestai.net.

 

 

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Videosorveglianza e Privacy all’IP Security Forum di Napoli – Martedì 31 maggio 2016

NAPOLI – Sarà Napoli ad ospitare la seconda tappa di IP Security Forum, dopo il grande successo dell’edizione milanese che si è svolta lo scorso 31 marzo.

Così l’evento per eccellenza dedicato all’IP Security torna, il prossimo 31 maggio, a grande richiesta nel capoluogo partenopeo, da sempre poco considerato, come del resto tutto il meridione, dagli eventi importanti sulla sicurezza.

Un appuntamento riformulato in base ai suggerimenti offerti dai professionisti intervenuti alle precedenti edizioni, che aprirà nuove finestre di approfondimento e consoliderà alcuni focus ormai rodati, come quello su “Videosorveglianza e  Privacy, novità normative e IP Security”, tema scottante sul quale interverrà Marco Soffientini, avvocato, Coordinatore nazionale del Comitato Scientifico di Federprivacy.

Il tema della privacy è oggetto di una profonda revisione normativa, ed è trasversale a tutta la filiera, coinvolgendo dalle tecnologie ai servizi, dalla progettazione al security management, dalla produzione all’integrazione: installatori di sicurezza ed elettrici,  progettisti, system integrator, consulenti, utenti finali, security e IT manager. Intento primario è di favorire una rapida acquisizione delle nuove norme per operare con competenza e nella correttezza, tutelando il committente e se stessi, elevando il livello di professionalità nei confronti dei competitor.

Il corso fa sì che gli installatori di sicurezza e non solo, possano giungere al nuovo Regolamento privacy già in possesso delle conoscenze minime che la legge tuttora prevede.

 

 

Per le registrazioni è già attivo il seguente link:

http://www.ipsecurityforum.it/registrazione.asp

 

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Apre domani IP Security Forum Milano. C’è ancora tempo per registrarsi

MILANO – Dopo giorni di attesa, apre domani a Milano IP Security Forum, l’evento per eccellenza dedicato all’IP Security. Grandi novità e tante conferme in un format riformulato in base alle proposte e alle indicazioni offerte dagli esperti intervenuti alle precedenti edizioni.

 

Luogo deputato, il Centro Congressi Stella Polare di Fiera Milano-Rho.

 

Punto di riferimento per la crescita e l’aggiornamento dei soggetti interessati all’IP Security – installatori, system integrator, progettisti e utenti finali – la rassegna prosegue di anno in anno il proprio percorso di miglioramento, con il contributo dei numerosi partecipanti, sempre più coinvolti, insieme a sponsor e relatori, nella definizione di un evento a misura di convegnistica ed esposizione.

 

Tra le soluzioni e le applicazioni che saranno presentate nel corso dell’evento, un focus sull’antincendio, approfondimenti su gestione di dispositivi di sorveglianza video e controllo accessi, protezione delle infrastrutture Critiche, uno sguardo alle certificazioni delle figure professionali, e una finestra sulla privacy, uno dei temi più scottanti nell’ambito della videosorveglianza.

 

Il programma completo è on line al link: http://www.ipsecurityforum.com/index.asp?id=35

Mentre per le registrazioni è ancora attivo il seguente link: http://www.ipsecurityforum.com/

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IP Security Forum. Protezione delle infrastrutture Critiche

MILANO – Quando si protegge un’infrastruttura critica, le tecnologie che si utilizzano possono essere il cavallo di Troia per attacchi informatici dagli effetti potenzialmente devastanti.

Quali precauzioni? Ne parlerà ad IP Security Forum Antonmarco Catania, Rappresentante Legale di GSG International, nella sua relazione “Sicurezza intrinseca delle tecnologie a protezione delle infrastrutture Critiche”, analizzando nello specifico il caso della protezione in ambito aeroportuale.

L’evento per eccellenza dedicato all’IP Security arriva a Milano giovedì 31 marzo, presso il Centro Congressi Stella Polare di Fiera Milano-Rho, portando con sé grandi novità e tante conferme.

Punto di riferimento per la crescita e l’aggiornamento dei soggetti interessati all’IP Security – installatori, system integrator, progettisti e utenti finali – la rassegna prosegue di anno in anno il proprio percorso di miglioramento, con il contributo dei numerosi partecipanti, sempre più coinvolti, insieme a sponsor e relatori, nella definizione di un evento a misura di convegnistica ed esposizione.

È ancora possibile registrarsi e partecipare anche ai due corsi di formazione organizzati da Ethos Academy: “Videosorveglianza e privacy 2016”, corso di aggiornamento sulle novità in tema di videosorveglianza e privacy, sotto la consulenza scientifica ed il patrocinio di Federprivacy, e “Norme CEI Sistemi antintrusione e antirapina”, rivolto a Progettisti, Installatori e System Integrator, organizzato in collaborazione con la Gazzoli Engineering.

 

 

Per le registrazioni è già attivo il seguente link:

http://www.ipsecurityforum.com/

 

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IP Security Forum. La progettazione in fase di pre-vendita

L’evento per eccellenza dedicato all’IP Security arriva a Milano, portando grandi novità e tante conferme. Un format IP Security Forum riformulato in base alle proposte e alle indicazioni offerte dagli esperti intervenuti alle precedenti edizioni, che il prossimo 31 marzo si terrà presso il Centro Congressi Stella Polare di Fiera Milano-Rho.
Punto di riferimento per la crescita e l’aggiornamento dei soggetti interessati all’IP Security – installatori, system integrator, progettisti e utenti finali – la rassegna prosegue di anno in anno il proprio percorso di miglioramento, con il contributo dei numerosi partecipanti, sempre più coinvolti, insieme a sponsor e relatori, nella definizione di un evento a misura di convegnistica ed esposizione.
“La progettazione in fase di pre-vendita: casi studio e best practice”, sarà il tema della relazione di Luca Cereda, Business Development Engineer di D-Link, l’azienda di elettronica che da 30 anni crea soluzioni di rete complete per aziende di ogni dimensione, uffici, punti vendita, ambienti residenziali e domestici, con un approccio innovativo al computer networking.
La fase di pre-vendita è una delle più delicate poiché richiede un valore aggiunto e una cura del dettaglio che non sempre sono facili da comunicare al cliente. Attraverso una serie di casi studio selezionati è possibile visualizzare una serie di best practice utili nei progetti di qualsiasi dimensione.

Per le registrazioni è già attivo il seguente link:

ONLINE ID THEFT

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IP Security Forum Milano. L’applicazione di lettura delle targhe come valore aggiunto alla videosorveglianza

MILANO – Mancano pochi giorni all’evento IP Security Milano e tante opportunità si profilano per tutti i professionisti dell’IP e della sicurezza pronti a rispondere alle sfide di un mercato in continua evoluzione. Punto di riferimento per la crescita e l’aggiornamento dei soggetti interessati all’IP Security – installatori, system integrator, progettisti e utenti finali – la rassegna prosegue di anno in anno il proprio percorso di miglioramento, con il contributo dei numerosi partecipanti, sempre più coinvolti, insieme a sponsor e relatori, nella definizione di un evento a misura di convegnistica ed esposizione.

L’evoluzione della videosorveglianza su IP verso applicazioni di lettura delle targhe e di gestione integrata dei parcheggi è uno dei temi che verranno affrontati giovedì 31 marzo, al Centro Congressi Stella Polare Fiera Milano, Rho, sede dell’evento. Relatore Denis Pizzol, Technical Manager di Hikvision Italy.

L’applicazione di lettura delle targhe intesa come valore aggiunto alla videosorveglianza è oggi ottenibile sfruttando le più recenti tecnologie di ripresa over IP e la disponibilità di intelligenza sempre più evoluta sulle telecamere. Applicando la lettura delle targhe al caso dei veicoli in transito attraverso i varchi di ingresso e di uscita di un parcheggio, è possibile identificare applicazioni sempre più verticali sino ad arrivare alla gestione completa del parcheggio stesso. Tutto ciò grazie a sistemi di back end sempre più robusti ed performanti, in grado di gestire una notevole quantità di dati e nel contempo di fornire all’operatore un’interfaccia grafica di tipo user friendly. Il risultato finale è un notevole valore aggiunto per l’utente finale che consiste nella gestione in tempo reale di allarmi relative a veicoli in white oppure in black list, nell’ attuazione di opportune correlazioni agli eventi intercettati e nella generazione di reportistiche in merito all’operatività quotidiana all’interno del parcheggio stesso.

Per le registrazioni è già attivo il seguente link:
http://www.ipsecurityforum.com/

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IP Security forum Milano. Impianti di sicurezza: siamo tutti responsabili

MILANO – Il committente, il professionista e l’installatore: il ruolo delle varie  figure che concorrono alla realizzazione di un impianto di sicurezza sarà l’intervento di Mario Vago, consulente esperto di sistemi di sicurezza integrati, il prossimo 31 marzo ad IP Security Forum Milano, presso Centro Congressi Stella Polare Fiera Milano, Rho.

Nel rispetto della normativa vigente è possibile realizzare impianti IP su rete locale con alcuni distinguo.

Il ruolo del professionista è indispensabile quale trait d’union tra committente e installatore, la documentazione che entrambe devono produrre è un obbligo oltre che professionale anche di legge.

Nello specifico di fa riferimento ad  un mercato verticale: le strutture ospedaliere e case di cura dalla progettazione di rivelazione fumi secondo le norme UNI 9795 illustrando come si progetta un impianto di rivelazione fumi quali documenti sono necessari (planimetrie, lista cavi, lista i/O schemi a blocchi ecc) e come fare la manutenzione secondo le norme UNI 11224.

IP Security Forum rappresenta il punto di riferimento per la crescita e l’aggiornamento dei soggetti interessati all’IP Security – installatori, system integrator, progettisti e utenti finali – la rassegna prosegue di anno in anno il proprio percorso di miglioramento, con il contributo dei numerosi partecipanti, sempre più coinvolti, insieme a sponsor e relatori, nella definizione di un evento a misura di convegnistica ed esposizione.

 

Per le registrazioni è già attivo il seguente link:
http://www.ipsecurityforum.com/

 

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Consegnato il Premio Livatino Saetta Costa al Procuratore Capo di Enna Massimo Palmeri

Qualche mattina fa il presidente del Comitato Antimafia Livatino Saetta Costa, prof. Attilio Cavallaro e il presidente onorario, avv. Corrado Labisi, si sono recati alla Procura di Enna per consegnare a S.E. il Procuratore Capo della Repubblica di Enna Massimo Palmeri, il prestigioso Premio Internazionale Livatino Saetta Costa.

Insieme a loro la prof.ssa Anna Marmo, preside del liceo scientifico “Pietro Farinato”, da anni impegnata a sensibilizzare gli studenti del suo istituto sul tema del rispetto delle leggi, che anche in questa occasione ha voluto confermare il suo interesse a riguardo, ospitando il Comitato e la sua lezione di legalità.

Presenti una numerosa rappresentanza di allievi, tutti attenti e partecipativi, pronti ad ascoltare il dott. Palmeri nella sua spiegazione sulla funzione della Procura, sul ruolo del magistrato, e su come, nonostante la carenza di organico del 50% alla Procura di Enna, i vuoti siano stati colmati con l’impegno e l’abnegazione.

Amico e collega di Rocco Chinnici, di lui ha raccontato il periodo in cui furono insieme uditori giudiziari: “Un grande uomo, un grande maestro, un grande magistrato”, ha voluto ricordare.

A prendere la parola poi il prof. Cavallaro, che ha spiegato la missione del Comitato e del tour della legalità nelle scuole: “Tra Stato e mafia non c’è una contrapposizione. La politica è il terzo livello della mafia: i colletti bianchi, l’antimafia, sono tutte maschere dietro alle quali si nasconde la criminalità, ed è per questo che il Comitato Livatino Saetta Costa ha avanzato al Capo dello Stato la proposta di non concedere più finanziamenti pubblici alle associazioni antimafia, così che non si possa più parlare di un’antimafia di professione.”

“Non esiste pace senza giustizia sociale”, ha affermato l’avv. Corrado Labisi, presidente dell’Istituto Medico Psicopedagogico “Lucia Mangano” di Sant’Agata Li Battiati, struttura d’eccellenza, accreditata presso il Parlamento Europeo (Registro Trasparenza n. 054846014854-49 con sede in Rue Fernand Neuray n. 68 – 1050 Bruxelles), nonché docente di Diritto Internazionale presso le facoltà di Giurisprudenza e Scienze Politiche dell’Università Uniesi di Ginevra e direttore del Dipartimento di Pubbliche relazioni internazionali della stessa.

Figlio della prof.ssa Antonietta Azzaro Labisi, fondatrice dell’Istituto e antesignana della lotta alla mafia, ha parlato con ammirazione della madre, una donna attenta ai bisogni della gente, da sempre pronta a donarsi a favore dei meno fortunati. Ma si è soprattutto soffermato sulla povertà del Meridione, conseguenza di una politica sorda: “Già sociologi e psicologi lo hanno affermato, e mia mamma lo verificò personalmente, che la delinquenza nasce dal disagio culturale e socio-economico. Negli anni Sessanta lei chiedeva aiuto alla classe politica, che però sorrideva, criticando la sua spiritualità. E ancora oggi nei quartieri c’è la corsa all’acquisto del voto in cambio di buste colme di spesa. Ci stanno togliendo la speranza e la dignità.”

Poi l’avv. Labisi ha voluto regalare alla scuola due copie del libro del generale Angiolo Pellegrini, “Noi, gli uomini di Falcone. La guerra che ci impedirono di vincere”: uomo di fiducia del pool e più stretto collaboratore di Giovanni Falcone, negli scorsi mesi presente all’auditorium comunale di San Gregorio “Carlo Alberto dalla Chiesa”, alla presenza della stampa e di alte autorità civili e militari, in un evento fortemente voluto dall’avv. Labisi, il generale Pellegrini è stato testimone di una stagione sanguinosa e incancellabile, denunciata nel suo libro.

La consegna della pergamena del Premio Livatino Saetta Costa a S.E. Massimo Palmeri, Procuratore della Repubblica di Enna, ha suggellato l’incontro.

 

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Apertura, scalabilità e integrazione: dal prodotto alla soluzione. Axis Communications ad IP Security Forum Milano

MILANO – Prodotti e soluzioni ad IP Security Forum, l’evento per eccellenza dedicato all’IP Security, il prossimo 31 marzo presso il Centro Congressi Stella Polare Fiera Milano Rho.

A fornire soluzioni basate su una piattaforma aperta, per assicurare facilità di integrazione e scalabilità, Axis Communications in versione Axis 3.0: apertura, scalabilità e integrazione, dal prodotto alla soluzione.

Roberto Briscese, Distribution Account Manager di Axis Communications, interverrà sul tema.

L’ampia offerta di telecamere di rete, codificatori video, software di gestione video, audio e prodotti legati al controllo accessi fisici su IP sviluppa attorno al concetto di soluzione End to End la risposta alle esigenze del mercato e all’evoluzione del mondo della sicurezza al fine di creare opportunità di integrazione uniche per partner e utenti finali.

Tutti quindi presenti giovedì 31 marzo, per partecipare al format 2016 di IP Security Forum,  riformulato, in base alle proposte e alle indicazioni offerte dai professionisti intervenuti alle precedenti edizioni.

Oltre alla possibilità di accedere gratuitamente a tutte le sessioni formative, sono  previste due sessioni di formazione professionale (a pagamento), con test finale e rilascio di attestato. Due i percorsi formativi  proposti: “Norme CEI antintrusione antirapina” e  sul tema delicato e quanto mai attuale “Videosorveglianza e Privacy”.

 

Per le registrazioni è già attivo il seguente link:

http://www.ipsecurityforum.com/

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Formazione a IP Security Forum Milano: Corso “Norme CEI Sistemi antintrusione e antirapina”

MILANO – Tante opportunità in più per i professionisti dell’IP e della sicurezza che vogliono rispondere alle sfide di un mercato in continua evoluzione all’IP Security Forum, giovedì 31 marzo, presso il Centro Congressi Stella Polare di Fiera Milano-Rho.

Tra le novità dell’evento per eccellenza dedicato all’IP Security, due corsi di formazione organizzati da Ethos Academy.

Durante la sessione pomeridiana (dalle 14 alle 18, inclusi gli esami), in concomitanza con IP Security Forum, si terrà in una sala riservata “Norme CEI Sistemi antintrusione e antirapina”, corso rivolto a Progettisti, Installatori e System Integrator che vogliano proporre ai loro clienti Sistemi di Sicurezza nel rispetto di quanto stabilito dalle norme vigenti, ed a Responsabili della Sicurezza e Utilizzatori che vogliano disporre degli strumenti per valutare correttamente i Sistemi a loro proposti.

Il corso, organizzato in collaborazione con la Gazzoli Engineering, mira a fornire ai partecipanti la conoscenza delle Norme Tecniche da rispettare nella progettazione, nella realizzazione e nell’utilizzo dei sistemi Antintrusione e Antirapina. In particolare:

– Norma CEI 79-3: Prescrizioni Particolari per Impianti di Allarme. Questa Norma stabilisce i criteri da seguire nella progettazione, pianificazione, esercizio, installazione, messa in servizio e manutenzione degli impianti  di Allarme Intrusione e Rapina (I&HAS) installati in edifici e permette di stabilirne il livello di prestazione

– Norma CEI EN 50131-1: Prescrizioni di Sistema (Componenti). Questa Norma definisce le prescrizioni di sistema relative ai diversi componenti che costituiscono gli impianti  di Allarme Intrusione e Rapina  (I&HAS)

Per partecipare è necessaria una conoscenza di base di sistemi antintrusione (cablati e radio, architettura su bus, programmazione via seriale o via IP), sistemi di videosorveglianza (analogici, telecamere VGA e telecamere megapixel, VCR analogici, VCR ibridi), e networking (struttura tipica di una rete IP, funzionalità di base di PC, server, NAS, switch, router, firewall).

Al superamento dell’esame finale sarà rilasciato un attestato di competenza.

 

Per le iscrizioni al corso di formazione è già attivo il seguente link:

http://www.ethosacademy.it/formazione-security-safety-corso.asp?c=7&id=17

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Formazione a IP Security Forum Milano: Corso di “Videosorveglianza e privacy 2016”

MILANO – Ad IP Security Forum Milano, non solo soluzioni e applicazioni, ma anche formazione.

Il prossimo 31 marzo infatti, presso il Centro Congressi Stella Polare di Fiera Milano-Rho dove si terrà l’evento per eccellenza dedicato all’IP Security, sarà possibile partecipare ai due corsi di formazione organizzati da Ethos Academy, sotto la consulenza scientifica ed il patrocinio di Federprivacy.

In una sala riservata, in concomitanza con IP Security Forum, in sessione mattutina, Marco Soffientini, avvocato, Coordinatore nazionale del Comitato Scientifico di Federprivacy, presenterà “Videosorveglianza e privacy 2016”, corso di aggiornamento sulle novità in tema di videosorveglianza e privacy, destinato agli installatori di sicurezza e non solo, affinché possano giungere al nuovo Regolamento privacy già in possesso delle conoscenze minime che la legge tuttora prevede.

Il tema della privacy è oggetto di una profonda revisione normativa, ed è trasversale a tutta la filiera, coinvolgendo dalle tecnologie ai servizi, dalla progettazione al security management, dalla produzione all’integrazione.

Intento primario è di favorire una rapida acquisizione delle nuove norme per operare con competenza e nella correttezza, tutelando il committente e se stessi, elevando il livello di professionalità nei confronti dei competitor.

Il corso è riconosciuto da TÜV Italia ed è valido ai fini dell’attribuzione di 3 crediti formativi per “Privacy Officer e Consulente della Privacy”. Al superamento dell’esame finale sarà rilasciato un attestato di competenza che darà il diritto di accedere al corso specialistico “Privacy Officer e consulente della privacy nel settore della videosorveglianza”, riconosciuto da TÜV Italia senza dover svolgere il test di ammissione.

 

Per le iscrizioni al corso di formazione è già attivo il seguente link:

http://www.ethosacademy.it/formazione-security-safety-corso.asp?c=7&id=16

 

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Surveillance Station 7.1 all’IP Security Forum di Milano

MILANO – Tra novità e conferme, il 31 marzo torna a Milano IP Security Forum, prima delle due tappe del 2016, presso il Centro Congressi Stella Polare di Fiera Milano-Rho. Tante opportunità in più per i professionisti dell’IP e della sicurezza che vogliono rispondere alle sfide di un mercato in continua evoluzione.

Presente anche VISE, distributore nazionale di soluzioni nell’ambito della security, dello storage, e della videosorveglianza IP, che negli anni ha potenziato la propria offerta introducendo nuovi prodotti e soluzioni per assicurare i più elevati livelli qualitativi e di affidabilità. Maurizio Dario Ferri, Responsabile Technical Department VISE, interverrà sul tema con una relazione dal titolo “Surveillance Station 7.1: Gestione e integrazione delle Soluzioni IP”.

La protezione e la sicurezza di ambienti, persone e risorse sono fattori essenziali. La soluzione Surveillance Station rappresenta un sistema completo per la gestione di dispositivi di sorveglianza video, controllo accessi e sistema CMS, raggruppando le più recenti tecnologie per fornire soluzioni innovative che fanno la differenza per gli individui e le aziende.

 

Per le registrazioni è già attivo il seguente link:

http://www.ipsecurityforum.com/

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Videosorveglianza e Privacy all’IP Security Forum di Milano

MILANO – Sarà Milano ad ospitare la prima delle due tappe dell’IP Security Forum, il prossimo 31 marzo, presso il Centro Congressi Stella Polare di Fiera Milano-Rho. Un evento riformulato in base ai suggerimenti offerti dai professionisti intervenuti alle precedenti edizioni, che aprirà nuove finestre di approfondimento e consoliderà alcuni focus ormai rodati, come quello su “Videosorveglianza e  Privacy, novità normative e IP Security”.

Ad intervenire su uno dei temi più scottanti nell’ambito della videosorveglianza, sarà Marco Soffientini, avvocato, Coordinatore nazionale del Comitato Scientifico di Federprivacy.

Il tema della privacy è oggetto di una profonda revisione normativa, ed è trasversale a tutta la filiera, coinvolgendo dalle tecnologie ai servizi, dalla progettazione al security management, dalla produzione all’integrazione: installatori di sicurezza ed elettrici,  progettisti, system integrator, consulenti, utenti finali, security e IT manager. Intento primario è di favorire una rapida acquisizione delle nuove norme per operare con competenza e nella correttezza, tutelando il committente e se stessi, elevando il livello di professionalità nei confronti dei competitor.

Il corso fa sì che gli installatori di sicurezza e non solo, possano giungere al nuovo Regolamento privacy già in possesso delle conoscenze minime che la legge tuttora prevede.

 

 

Per le registrazioni è già attivo il seguente link:

http://www.ipsecurityforum.com/

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L’Università Europea di Studi Internazionali “Uniesi” nomina l’avv. Corrado Labisi direttore del Dipartimento delle Relazioni Internazionali ed Esterne

L’avv. Corrado Labisi, Presidente dell’Istituto Medico Psicopedagogico “Lucia Mangano” di Sant’Agata Li Battiati, struttura d’eccellenza nell’ambito della riabilitazione e del recupero funzionale dei diversamente abili, accreditata presso il Parlamento Europeo (Registro Trasparenza n. 054846014854-49 con sede in Rue Fernand Neuray n. 68 – 1050 Bruxelles), fondata nel 1956 dalla Nobildonna prof.ssa Antonietta Azzaro Labisi, già docente universitario di Diritto Internazionale per le facoltà di Giurisprudenza e Scienze Politiche dell’Università Europea di Studi Internazionali Uniesi, con sede a Ginevra, è stato insignito di una nuova e prestigiosa carica: direttore del Dipartimento delle Relazioni Internazionali ed esterne di Uniesi.

Da sempre attento al sociale, l’avv. Labisi è anche presidente onorario del Comitato Antimafia Livatino Saetta Costa, con il quale da anni si batte affinché i valori di giustizia, verità e fede, salvaguardati dalle tante vittime di mafia che hanno perso la vita in difesa della legalità, non siano dimenticati.

Avv. Labisi, l’internazionalizzazione del sistema universitario è una sfida che possiamo dichiarare vinta da Uniesi?

Assolutamente si. L’Università Europea degli Studi Internazionali, in coerenza con i principi generali previsti dal proprio statuto e dalla commissione europea promuove e favorisce la dimensione internazionale degli studi, della didattica e della ricerca scientifica. Considera tra i propri compiti fondamentali lo sviluppo degli scambi internazionali di docenti, ricercatori e studenti mediante programmi europei di alta formazione, accordi di cooperazione universitaria, azioni integrate di cooperazione didattica e scientifica, con il rilascio del doppio titolo di studio e la partecipazione a consorzi universitari finalizzati a specifiche azioni di cooperazione.

Lei ha già ricevuto diversi incarichi istituzionali da governi stranieri, ma per la prima volta è direttore del Dipartimento delle Relazioni Internazionali ed Esterne, carica che per importanza segue solo quella del rettore. Quali sono le sue mansioni?

Fondamentalmente, nel rispetto dello Statuto e Regolamento dell’Università Uniesi, ricoprirò un ruolo di rappresentanza istituzionale, e mi occuperò dei rapporti diplomatici internazionali ed esterni.

Quali sono le caratteristiche dell’Università svizzera Uniesi?

Uniesi è un’università libera e privata, apolitica e aconfessionale, con personalità giuridica riconosciuta ai sensi dell’art. 52 del codice civile svizzero, in conformità degli articoli 20 e 27 della Costituzione federale svizzera, riconosciuta dall’ordinamento giuridico nazionale come appartenente al settore universitario svizzero (LPSU entrata in vigore il 1 gennaio 2015).

I titoli conseguiti sono validi ai fini del riconoscimento, secondo la Convenzione di Lisbona del 1997 del Consiglio d’Europa ratificata dalla Svizzera il 1 febbraio 1999 e dall’Italia con la legge n. 148 dell’11 luglio 2002. UNIESI inoltre è Campus Universitario di alcune importanti Università Europee, in linea con i dettami del trattato di Bologna, aventi sede in Spagna, Portogallo, Slovenia, Romania, Albania, svolge corsi universitari Master in convenzione con Università a livello internazionale Europeo.

Quali sono i corsi di laurea attivi?

Uniesi utilizza le tre lingue ufficiali elvetiche, Italiano, Francese e Tedesco, unitamente all’Inglese, e offre quattordici corsi di laurea. I corsi di studio sono on/off line, quindi le lezioni, i chiarimenti sugli argomenti, colloqui con docenti e tutor, discussioni tra alunni, prove in itinere si svolgono interamente in rete. Questo consente agli studenti di seguire il corso di laurea senza rinunciare all’attività lavorativa e senza spostarsi da casa.

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Lezioni di legalità agli istituti Fermi-Guttuso e Mazzei-Pantano di Giarre

Giarre ospita la legalità. All’istituto tecnico industriale Fermi-Guttuso e al professionale per l’agricoltura Mazzei-Pantano, riflettori puntati sull’antimafia.

Continua anche in questo 2016 il viaggio del Comitato Antimafia Livatino Saetta Costa nelle scuole della provincia etnea. Lezioni di legalità che nel 2015 hanno coinvolto oltre 8.000 studenti delle scuole superiori di Catania, con un unico focus: non esiste pace senza giustizia sociale.

A partecipare negli scorsi giorni, centinaia di studenti del Fermi-Guttuso, alla presenza del presidente del Comitato Livatino Saetta Costa, prof. Attilio Cavallaro, del presidente onorario del Comitato, avv. Corrado Labisi, del Commissario della Polizia di Stato Carmelo Cavallaro, Contrammiraglio Nunzio Martello, Direttore Marittimo della Sicilia Orientale, e il Capitano della Guardia di Finanza di Riposto Antonino Costa.

“Sarete voi, ragazzi, la nuova classe dirigente – spiega il presidente Cavallaro, che così saluta gli alunni  – voi per primi dunque dovrete combattere la mafia, e la scuola è la vera maestra di antimafia, la salvezza per la nostra terra”.

La testimonianza di un’antesignana della lotta alla mafia arriva dall’avv. Corrado Labisi, presidente onorario del Comitato, figlio della prof.ssa Antonietta Labisi, fondatrice dell’Istituto Medico psicopedagogico Lucia Mangano di Sant’Agata Li Battiati, struttura d’eccellenza, accreditata presso il Parlamento Europeo (Registro Trasparenza n. 054846014854-49 con sede in Rue Fernand Neuray n. 68 – 1050 Bruxelles). Eroina della carità, Antonietta Labisi che, soprattutto nel quartiere di San Cristoforo, durante gli anni Sessanta, ha operato assistendo piccoli e anziani, rappresentando un modello da seguire per numerosi bambini e soggetti svantaggiati che, a vario livello, hanno potuto contare sul suo sostegno incondizionato, generoso, spontaneo, pieno d’affetto e di socialità. Una figura carismatica per la quale il Comitato Antimafia Livatino Saetta ha consegnato all’arcivescovo di Catania la richiesta per avviare un processo di beatificazione.

“Dobbiamo avere la forza di non arrenderci – commenta l’avv. Labisi – e indagare invece le ragioni del fenomeno mafioso. Già sociologi e psicologi lo hanno affermato, e mia mamma lo verificò personalmente, che la delinquenza nasce dal disagio culturale e socio-economico. Il diritto al lavoro, in questa chiave di lettura, è elemento indispensabile per la lotta alla mafia, che si cela anche dietro ai colletti bianchi e alla maschera dell’antimafia.”

A concludere l’incontro, la consegna della pergamena del Premio Livatino Saetta Costa alla prof.ssa Tiziana D’Anna, dirigente scolastico dell’istituto.

Ma il Comitato ha fatto tappa anche in un’altra scuola di Giarre, l’Istituto agrario Mazzei-Pantano. Una numerosa rappresentanza degli allievi della scuola ha ascoltato la lezione di legalità del presidente del Comitato Attilio Cavallaro, del presidente onorario avv. Corrado Labisi e del Commissario della Polizia di Stato Carmelo Cavallaro, durante la quale si è parlato anche del generale Angiolo Pellegrini, autore del libro “Noi, gli uomini di Falcone. La guerra che ci impedirono di vincere”, uomo di fiducia del pool e più stretto collaboratore di Giovanni Falcone, negli scorsi mesi presente all’auditorium comunale di San Gregorio “Carlo Alberto dalla Chiesa”, alla presenza della stampa e di alte autorità civili e militari, in un evento fortemente voluto dall’avv. Labisi.

Alla fine dell’incontro la prof.ssa di religione Patrizia Privitera ha proposto come gesto simbolico quello di piantare un albero di ulivo, del quale si prenderanno cura gli stessi studenti, in quello che è stato chiamato “viale della Legalità”. A partecipare all’iniziativa, il dirigente scolastico prof. Stefano Raciti e il vice preside prof. Natale Scavo e tutti i relatori intervenuti.

 

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Sicurezza antincendio all’IP Security Forum di Milano

Milano  – Un format riformulato in base alle proposte e alle indicazioni offerte dagli esperti intervenuti alle precedenti edizioni, l’IP Security Forum che il prossimo 31 marzo si terrà presso il Centro Congressi Stella Polare di Fiera Milano-Rho.

Tra le soluzioni e le applicazioni che saranno presentate nel corso dell’evento per eccellenza dedicato all’IP Security, una delle novità è rappresentata dal focus sull’antincendio.

Ad illustrare la tematica di grande interesse in una relazione dal titolo “La progettazione, installazione e manutenzione degli impianti di rivelazione ed allarme incendio a servizio degli edifici”, sarà Piergiacomo Cancelliere, Phd, Direttore Vice Dirigente del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.

La progettazione della sicurezza antincendio di un edificio prevede misure di prevenzione e protezione. Le misure di prevenzione tendono a limitare la probabilità di accadimento di un incendio mentre quelle di protezione sono necessarie per limitare i danni e le conseguenze nel caso di un incendio. Fra le misure di protezione attiva più efficaci giocano un ruolo di primaria importanza gli impianti capaci di sorvegliare l’edificio in modo da accorgersi prima possibile di un incendio al fine di diffondere l’allarme ed attuare tutte le misure di contenimento per la gestione e risoluzione dell’emergenza in atto. Questi sistemi sono gli “Impianti di Rivelazione ed allarme Incendio (IRAI)”. L’intervento si propone di illustrare i principi per la corretta progettazione degli IRAI, tenendo cono delle funzioni che sono chiamati a svolgere come sistema di sorveglianza e protezione contro gli incendi degli edifici.

Per le registrazioni è già attivo il seguente link:

http://www.ipsecurityforum.com/

 

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Expo Milano 2015 premia il progetto didattico-divulgativo siciliano “Tu come stai? Impariamo a star bene”

Innovazione, originalità, tradizione, ed internazionalità in un progetto tutto siciliano premiato ad Expo Milano 2015 il 26 ottobre scorso. “Tu Come Stai? Impariamo a star bene”, organizzato e promosso dall’Associazione Culturale Informattiva, è tra le eccellenze dell’iniziativa “Rise2up”, che promuove le buone prassi delle aziende vicine ai temi dell’alimentazione, della salute e della sostenibilità. Obiettivo, raggiunto con successo dal progetto, premiato tra ventisette altre iniziative con la prima menzione speciale, per aver coinvolto intorno a queste tematiche il mondo aziendale, istituzionale e associativo.

A ritirare presso la Cascina Triulza il prestigioso riconoscimento – assegnato tenendo conto del giudizio dei visitatori, dei social network, e del Comitato Scientifico che ne ha valutato qualità, originalità, e attinenza al tema Expo 2015 – Umberto Bonanno, amministratore di Blabs (www.blabs.it), partner dell’iniziativa.

“Siamo molto soddisfatti di questo riconoscimento, ottenuto grazie anche al contributo delle altre aziende già partner – ha spiegato Bonanno – ma è adesso che inizia il vero duro lavoro: portare avanti il progetto. Ed è per questo che chiediamo il sostegno di quanti vorranno supportarci e condividere con noi questa esperienza.”

Un progetto didattico-divulgativo rivolto a tutti, unico nel suo genere, che si pone come obiettivo l’educazione alla salute e ad una corretta alimentazione, per garantire il benessere psico-fisico dell’individuo anche attraverso la valorizzazione artistica del corpo e delle sue espressioni. Tre le principali sezioni in cui si articola l’iniziativa.

Un concorso di cortometraggi, “CortInSalute”, rivolto alle scuole primarie e secondarie di primo grado per l’anno 2015/2016, che da l’opportunità di approcciare i linguaggi del cinema e dell’audiovisivo lavorando in gruppo su una delle seguenti tematiche: Cibo è vita, norme per una corretta alimentazione e le pratiche del mangiar sano; Sport è salute, benefici di una sana attività fisica sin dall’infanzia e i valori dello sport; L’igiene prima di tutto, buone norme di igiene, al fine di prevenire la trasmissione di malattie; Dipendo da me, contro i danni derivanti dalle dipendenze, quali alcol, droghe, fumo e internet.

Un concorso fotografico, “ImmagineCorpo”, aperto a fotoamatori e professionisti di ogni età, per valorizzare il corpo umano, nelle sue varie accezioni, in modo originale e creativo, ispirandosi ai temi della Nascita, Cuore, Muscoli e Cinque sensi. Il corpo visto dagli obiettivi di professionisti e fotoamatori, che ritraggono in modo realistico o simbolico una “macchina” quasi perfetta chiamata Uomo.

E infine una mostra multimediale e interattiva, “Esploriamo il Corpo Umano”, visitabile dal’11 al 24 aprile 2016 presso il Palazzo della Cultura di Catania nei locali destinati alle esposizioni. Un itinerario didattico volto ad illustrare e approfondire le diverse parti del corpo umano attraverso la riproduzione fedele degli organi e degli apparati, riproduzione di video divulgativi, laboratori didattici, ludico-creativi e sensoriali, su una superficie espositiva divisa in 8 Aree Tematiche: dal Concepimento alla Nascita, DNA , Cuore e Apparato Circolatorio, Muscoli e Articolazioni, Apparato Respiratorio, Apparato Digerente, Cervello e Sistema Nervoso, I 5 Sensi.

Dal 31 ottobre fino al 31 dicembre sarà dunque possibile iscriversi gratuitamente ai concorsi, visionando il bando sul sito www.tucomestai.net: termine ultimo per la consegna dei lavori il 31 gennaio 2016. Le votazioni avverranno on line, dall’1 febbraio al 31 marzo; le migliori opere saranno esposte all’interno della mostra e premiate il 16 aprile, nella sala conferenze del Palazzo della Cultura di Catania.

Il progetto ha ottenuto il sostegno delle istituzioni e di numerose associazioni e aziende, il patrocinio del Comune di Catania e l’adesione del Dipartimento di Scienze Ambientali, Biologiche e Geologiche dell’Università di Catania, tutti insieme per veicolare i valori fondati sul retto vivere partendo dalla cura del benessere psico-fisico.

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Premio Posidone 2015 all’avv. Corrado Labisi per l’impegno sociale

Un maxi schermo, cinque illustri premiati e la professionalità di un mattatore siciliano, Nino Graziano Luca. Si è svolta all’insegna della semplicità la ventitreesima edizione del Premio Posidone, al teatro della villa comunale di Fiumefreddo, ideato con Carmelo Scalora e dedicato al padre del conduttore e direttore artistico dell’evento, Michele Luca, scomparso prematuramente qualche anno fa.

Integrazione sociale, rispetto per la natura, corretta informazione: questi gli ingredienti di una serata che ha premiato le eccellenze che hanno contribuito con il loro impegno alla crescita morale e culturale della società.

A ritirare il prestigioso riconoscimento la Congregazione Salesiana, nel bicentenario della nascita di Don Bosco, rappresentata per l’occasione dal Vicario del Rettore Maggiore Don Francesco Cereda; per il lavoro svolto nelle operazioni di soccorso dei migranti, il contrammiraglio Nicola De Felice della Marina Militare Comandante Comando Marittimo di Sicilia, e il colonnello Vincenzo Sicuso, comandate del 41° stormo dell’Aeronautica Militare; per l’informazione Antonio Preziosi, editorialista del Tg2 e già direttore di Rai Radio 1, premiato per il libro su Giovanni Paolo II “Immortale”, e Barbara Capponi, conduttrice del Tg1.

Per l’impegno sociale premiato l’Istituto Medico Psico Pedagogico “Lucia Mangano” di Sant’Agata Li Battiati, struttura d’eccellenza nell’ambito della riabilitazione e del recupero funzionale dei diversamente abili. A ritirare il premio l’avv. Corrado Labisi, presidente dell’Istituto.

Accreditata presso il Parlamento Europeo (Registro Trasparenza n. 054846014854-49 con sede in Rue Fernand Neuray n. 68 – 1050 Bruxelles), la struttura fu fondata nel 1956 dalla Nobildonna prof.ssa Antonietta Azzaro Labisi, donna attenta ai bisogni della gente, da sempre pronta a donarsi a favore dei meno fortunati, che ha speso la sua vita ispirandosi al motto da lei stessa coniato: “L’uomo vale per quel che sa rendere a favore dell’umanità sofferente”.

Un impegno ed una vocazione ineguagliabili nei confronti dei più deboli e degli oppressi, che l’avv. Corrado Labisi, figlio della prof.ssa Antonietta Azzaro Labisi continua a portare avanti con forte senso del dovere. Forte della convinzione che valorizzare e sviluppare il fattore umano rappresenti la base e una risorsa centrale per il miglioramento continuo dell’organizzazione, l’avv. Labisi ha fatto propria l’importanza dell’esigenza formativa, e per ottenere una sempre migliore assistenza e riabilitazione, ha invitato a tenere corsi presso il proprio istituto il prof. dott. Silvano Solari, psicologo e psicoterapeuta, tra i più accreditati esperti a livello nazionale ed internazionale, nel campo dell’autismo e dei disturbi dello sviluppo.

Scopo prioritario del presidente dell’Istituto, che ad oggi ha ricevuto 38 premi internazionali per le battaglie intraprese a sostegno dei diversamente abili e della lotta alla mafia, resta quello di portare avanti cause a favore dei diritti umani, molte delle quali già intraprese con successo come quelle in Africa, in Georgia e Ucraina.

In linea con questa missione l’avv. Labisi, come componente del Comitato Antimafia Lavatino Saetta, ha tenuto lezioni di legalità ed etica presso i licei e gli istituti superiori di Catania e provincia, esortando i giovani a destare le proprie coscienze, e a seguire gli esempi di grandi uomini come Rosario Livatino e Antonino Saetta, la cui opera deve restare per sempre un monito e soprattutto non cadere nell’oblio. Ed è l’esempio della propria madre che guida l’avv. Labisi a dare il proprio sostegno spontaneo, generoso ed incondizionato a tutti coloro che ne necessitano, e a proseguire l’importante opera a difesa della giustizia sociale, della legalità e del rispetto delle regole.

Un’antesignana della lotta alla mafia, un modello di riferimento per tutti quelli che credono in un futuro libero da condizionamenti. E nel riconoscimento dell’impegno profuso nella caritatevole opera della Nobildonna prof.ssa Antonietta Azzaro Labisi, il Comitato Antimafia Livatino Saetta ha inoltrato all’Arcivescovo di Catania la richiesta per avviare il processo di beatificazione di questa carismatica figura.

“La lezione di mia madre è stata indispensabile per me – spiega l’avv. Corrado Labisi mentre ritira il Posidone – lei che già negli anni Sessanta chiedeva aiuto alla classe politica per sanare i quartieri a rischi, e che per risposta riceveva sorrisi ironici e critiche alla sua spiritualità. E ancora oggi non è cambiato nulla: nei quartieri c’è la corsa all’acquisto del voto in cambio di buste colme di spesa. Ci stanno togliendo la speranza e la dignità. Bisogna partire dalla vera causa della mafia, la povertà; dare lavoro e far si che la gente non sia più ricattabile e facilmente corruttibile.

La mafia che si nasconde dentro attività lecite, dentro l’imprenditoria, la politica, un certo giornalismo on line. Ed è proprio un giornalino on line che, da quando il mio impegno per la legalità e l’antimafia si è fatto più febbrile, ha iniziato ad attaccarmi. Giornalino attorno al quale orbitano persone sulle quali è facile trovare materiale a dir poco inquietante pubblicato da testate autorevoli come La Repubblica, Il Corriere della Sera, Il Fatto Quotidiano, Live Sicilia, Le Iene Sicule, L’indiscreto, e molte altre.

Ma la mafia si cela anche dietro la maschera dell’antimafia, ed è per questo che il Comitato Livatino Saetta ha avanzato al Capo dello Stato la proposta di non concedere più finanziamenti pubblici alle associazioni antimafia, così che non si possa più parlare di un’antimafia di professione.”

Un eroe dei nostri tempi l’avv. Labisi, così come l’ha definito il giornalista Rai Antonio Preziosi, anche lui sul palco a ritirare la statuetta del Posidone 2015.

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Consegnato il prestigioso Premio “Città di Roma” all’avvocato Corrado Labisi

Roma. Eleganza, moda e impegno sociale. Nel cuore pulsante del centro di Roma, al Teatro “Centrale”, in Piazza del Gesù, si é svolta la seconda edizione del Woman Elegance World, un evento che coniuga stile e cultura, e che ha visto sfilare in passerella anche la linea Perla Monsé, realizzata da Maria Monsè in collaborazione con lo stilista Luca Conti Taguali.

Tra i vari personaggi del mondo dello spettacolo presenti l’attrice Emanuela Titocchia, il giornalista di Rai 3 Fidel Banga Bauna, Leda Berté (sorella di Loredana Berté e Mia Martini), il Press Agent Emilio Sturna Furnò, la Duchessa Elena Aceto di Capriglia.

Uno spettacolo nello spettacolo, che contempla al suo interno anche il prestigioso Premio Internazionale “Città di Roma” assegnato alla stilista tunisina Zina, nota a livello internazionale per i suoi splendidi Caftani, alla giornalista e conduttrice Mediaset Safiria Leccese, per il successo con cui ha diretto il programma “La strada dei Miracoli” in onda su Rete 4, all’attore Claudio Saint Just, per i 45 anni di carriera, alla giornalista Roberta Damiata, per la direzione del settimanale “Eva 3000”, al Colonnello Angelo Jannone, il più stretto collaboratore del Giudice Giovanni Falcone, colui che ha seguito tutta l’indagine patrimoniale di Totò Riina, per due anni infiltrato nel narcotraffico della ‘ndrangheta, premiato per il suo ultimo libro “Aspettando Giustizia”, e all’Avv. Corrado Labisi premiato per le attività nel campo socio-sanitario e per il suo costante impegno nella lotta alla mafia.

Avv. Labisi, lei ha conseguito ad oggi 37 premi a livello nazionale ed internazionale, per le battaglie intraprese a sostegno dei diversamente abili e della lotta alla mafia ed é stato insignito di alti titoli accademici, a tal proposito qual é il suo pensiero in merito al processo di internazionalizzazione della mafia?

La vocazione internazionale della mafia risale certamente a vecchia data. Il movimento migratorio é stato indubbiamente uno dei fattori che ha favorito gran parte dei tradizionali processi di internazionalizzazione della stessa; poi l’esigenza di mantenere il controllo dei mercati internazionali del crimine, nonché la necessità di sovrintendere direttamente alle attività di grande rilevanza finanziaria ed ai rapporti con altre organizzazioni criminali, costituiscono altre cause che sicuramente hanno favorito il suo insediamento all’estero. Poi é da tener conto che il reddito della criminalità organizzata é riconducibile a due fonti: quello delle attività illegali di produzione e distribuzione, e quello delle infiltrazioni nelle attività legali.

Attività illegali e legali sono da intendersi in un continuum. Le organizzazioni criminali agiscono contemporaneamente in ambedue i settori. Per sradicare questa cultura della mafia bisogna partire dalle radici, importante a tal proposito é l’educazione alla giustizia dei giovani che andranno a formare la nuova classe sociale. Nelle lezioni di legalità da me tenute, unitamente a Magistrati e alti esponenti delle Forze dell’Ordine Pubblico, in quanto membro del Comitato Antimafia “Livatino-Saetta”, presso 21 plessi scolastici e dinnanzi ad un totale di oltre 8.000 studenti dei più prestigiosi licei di Catania, ho sottolineato come non esista pace senza giustizia sociale: il benessere individuale passa attraverso il benessere della collettività. E’ necessario lavorare sulla prevenzione ed educare i ragazzi alla legalità. La responsabilità é della politica, mentre la classe dirigente resta sempre più sorda davanti ai bisogni dei quartieri disagiati. Anche l’influenza dei media strumentalizzata da parte di una sfera politica dalla reputazione dubbia e chiacchierata, é stata in grado per anni di manipolare l’informazione, stabilendo spesso quali notizie potessero giungere o meno all’opinione pubblica e addirittura veicolare false notizie per screditare l’immagine di coloro che, come me, hanno intrapreso ardue lotte contro questo sistema corrotto e mafioso. Ne é di facile esempio un giornaletto online locale che cerca di screditare la mia immagine con diffamazioni che saranno presto smentite in una conferenza giornalistica radio televisiva, oltre a procedere per vie legali in sede civile e penale.

Avv. Labisi, l’Istituto “Lucia Mangano” di cui Lei é Presidente in questi ultimi quattro anni è diventato il fiore all’occhiello per il sud Italia in materia di neuropsichiatria e neurofisiologia, successo dovuto senz’altro alla sua gestione ed al suo impegno. Quali sono adesso i suoi progetti futuri legati a questa attività e più in generale alla sua opera di solidarietà nei vari campi del sociale?                                     

Senz’altro risollevare l’Istituto dalla cattiva precedente gestione é stato il mio impegno costante negli ultimi anni e grazie all’amore che da sempre mi lega alle mie attività sono riuscito ad ottenere importantissimi successi e riconoscimenti al livello locale, nazionale ed internazionale, non ultimo l’accreditamento dell’Istituto Medico Psico-Pedagogico “Lucia Mangano” come struttura d’eccellenza presso il Parlamento Europeo. Merito di questo grande successo é stato senz’altro anche l’esempio di mia madre, la Nobildonna Antonietta Azzaro Labisi, da sempre attenta ai bisogni della gente, soprattutto dei soggetti svantaggiati che a vario livello hanno potuto contare sul suo sostegno spontaneo e generoso; a questo si aggiunge la fitta rete di rapporti internazionali che ho costruito con l’intento di portare avanti importanti battaglie per i diritti umani. Molte delle quali già intraprese con successo, come quelle in Africa, Georgia, Ucraina, e chiaramente per i diversamente abili. Per cui i progetti futuri sono legati a quanto detto e alla volontà di Dio che da sempre segue i miei passi e che mi assegnò questa missione che accetto così come gli attacchi avversi delle forze demoniache che mi spingono sempre più a credere e capire di essere nella giusta strada. Da fervido credente, quale sono, ritengo infatti fermamente che ognuno nasca con una stella, e la mia mi ha portato ad oggi a servire l’umanità sofferente.

 

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Consegnate le Targhe d’Argento del Premio Internazionale Antonietta Labisi – XXII edizione

Un messaggio di pace, amore e solidarietà che dal palcoscenico dell’Hotel Nettuno ha raggiunto Ucraina, Israele, Palestina, Paesi in guerra, simbolicamente gemellati con la Sicilia grazie al Premio Internazionale Antonietta Labisi. Un riconoscimento creato dall’avv. Corrado Labisi, presidente dell’Istituto Medico Psicopedagogico “Lucia Mangano” per ricordare la madre Antonietta, prematuramente scomparsa in un incidente automobilistico, per la quale è in corso un processo di beatificazione. E ad aprire la kermesse infatti, il ricordo in video e musica di Antonietta Azzaro Labisi, fondatrice dell’Istituto, che ripercorre le tappe più significative di una vita dedicata agli altri.

Sul palcoscenico a bordo piscina, Nino Graziano Luca e Simona Pulvirenti a condurre una serata all’insegna dell’eleganza e della professionalità, alla quale hanno preso parte autorità civili e militari, tra le quali S.E. il Procuratore generale Salvo Scalia, l’ex Procuratore generale Gianni Tinebra, il Prefetto di Pavia Peg Strano Materia, e un pubblico entusiasta di oltre ottocento persone. Assente, per impegni istituzionali, S.E. l’Ambasciatore d’Israele in Italia Naor Gilon, che con una lettera ha voluto però complimentarsi con l’avv. Labisi ed esprimergli apprezzamento per la preziosa attività che l’Associazione Internazionale Antonietta Labisi porta avanti da anni, nello spirito della sua ispiratrice, a favore dell’umanità sofferente.
E’ il premio al lavoro, alla dedizione e all’impegno la Targa d’Argento Antonietta Labisi, assegnato a personalità ed organismi che si sono distinti nel campo sociale, della ricerca, della scienza e della cultura, quest’anno giunto alla ventiduesima edizione.
L’impegno come valore e forza vitale, lo ribadisce anche Andrea Tidona – La vita è bella, Il Caimano, I cento passi, Nastro d’argento come attore protagonista de La meglio Gioventù – uno dei tredici illustri ospiti che si sono alteranti sul palco della Targa d’Argento Antonietta Labisi; a lui il premio per l’Arte 2015, consegnato dalla giovane attrice Alice Viglioglia. Per la Medicina, premiato dal presidente dell’Ordine dei Medici di Catania Massimo Buscema, Giuseppe Riccardo Spampinato, direttore dell’Unità operativa complessa di Odontoiatria Speciale Riabilitativa nel Paziente Disabile del “Policlinico Vittorio Emanuele” di Catania e professore incaricato di Odontoiatria preventiva e di Comunità all’Università di Catania. Doppio riconoscimento per la Pace e la Cultura, a due donne candidate nel 2005 al Premio Nobel per la Pace: Angelica Edna Calò Livnè, insegnate, giornalista, regista e scrittrice israeliana, fondatrice e direttrice artistica della Fondazione Beresheet LaShalom – Un inizio per la pace, e Samar Sahhar, insegnante palestinese e direttrice di un orfanotrofio in Palestina, premiate rispettivamente dall’Ammiraglio Gaetano Paolo Russotto e dal dott. Salvo Labisi, vice presidente generale dell’Associazione Internazionale Antonietta Labisi.
Un’amicizia quella tra Angelica e Samar che è anche un messaggio di comunione tra due popoli storicamente in conflitto. “Nelle guerre non ci sono vincitori, solo morti e feriti”, dicono, e per costruire un ponte di reciproca comprensione tra Israele e Palestina hanno creato in Betania un panificio, dove le donne israeliane e palestinesi fanno simbolicamente insieme il pane per la pace.
Premio alla Carriera al Contrammiraglio Nicola De Felice, Comandante del Comando Marittimo di Sicilia e Presidente del Comitato interforze dei Centri di eccellenza nazionali e accreditati presso la NATO, e all’Ammiraglio Domenico De Michele, Direttore marittimo della Sicilia Orientale, Capo del Compartimento Marittimo, consegnati da rispettivamente da Giovanni Puglisi, preside Facoltà di Farmacia e Presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Catania, e da Alexadre Kapustin, vice Ambasciatore dell’Ucraina in Italia.
Premio per la Tutela dell’Ambiente da Salvatore Ranno, già direttore della Clinica di Urologia dell’Università di Catania, a Claudia Salvestrini, direttore di “Polieco”, consorzio nazionale per il riciclaggio dei rifiuti dei beni a base di polietilene, e segretario generale di European eco-trust.
Per la Lotta alla Mafia a ritirare la Targa d’Argento consegnata da Alexadre Kapustin, Carmelo La Rosa, vice presidente dell’Associazione Nazionale Antimafia “Alfredo Agosta”, accompagnato dal figlio del Carabiniere ucciso dalla mafia, Giuseppe Agosta. A Yevhen Shkvyra, Consigliere e vice capo dell’Ufficio della Pianificazione e dell’Analisi di Dipartimento degli Affari Consolari del Ministero Affari Esteri, e primo segretario Capo sezione Culturale e di Informazione presso l’Ambasciata Ucraina in Italia, conferito il premio per i Rapporti Diplomatici, consegnato da Attilio Cavallaro, presidente del Comitato Antimafia Livatino-Saetta.
Spazio poi al giornalismo con Lucia Bellaspiga, inviata del quotidiano Avvenire, autrice di diversi libri tra i quali una biografia su Carlo Urbani, il primo medico italiano vittima della SARS. Ha parlato di storia la Bellaspiga, e di quei vuoti che restano nella cultura del nostro Paese, come le foibe e l’esodo dalle loro terre di istriani, fiumani e dalmati. A consegnare il premio Angelo Jannone, ex colonnello del ROS, autore con Giovanni Falcone delle indagini sul patrimonio di Totò Riina, e per due anni infiltrato all’estero in organizzazioni di narcotrafficanti colombiani legati a camorristi, che ha presentato il suo secondo libro “Aspettando…giustizia”, sul caso irrisolto di Luca Orioli e Marirosa Andreatta, i cui corpi furono rivenuti privi di vita nel bagno della ragazza a Policoro sullo Ionio Lucano, alla presenza anche del colonnello dei Carabinieri in congedo Salvino Paternò, protagonista del romanzo.
A Sergiy Fomenko, musicista ucraino, ardente sostenitore dell’integrazione europea dell’Ucraina, impegnato costantemente nella zona delle azioni militari dell’Ucraina dell’Est, dove organizza concerti solidali, con lo scopo di risollevare lo spirito di militari, civili e volontari, il premio per i Diritti Umanitari, consegnato dal Maestro premio Oscar Stelvio Cipriani. E gli ultimi due riconoscimenti vanno a due catanesi, Maria Monsè, conduttrice e attrice, autrice di alcuni libri, l’ultimo dal titolo sfizioso, “In cucina col tacco 12”, perché nemmeno ai fornelli bisogna perdere la femminilità, premiata da Domenico Platania, già Sostituto procuratore generale del Tribunale di Catania; e Vincenzo Cosentino, regista laureato in economia e specializzato in cinema in Australia, con all’attivo 13 cortometraggi e la partecipazione a festival prestigiosi tra i quali Cannes. Il suo corto “Handy” è diventato un film con protagonista Franco Nero, pluriselezionato in America e in altre dieci metropoli europee. A quest’ultimo il premio Giovani Talenti, consegnato dall’avv. Corrado Labisi.
Non sono mancati i momenti di spettacolo all’interno della serata, con la musica del premio Oscar Stelvio Cipriani, le esibizioni canore del soprano Cosetta Gigli, del tenore Filippo Micale, del cantante pop romeno Bodgan Vladau, e le performance dal gusto esotico di Jada Morad e le Oriental girls.
Il Premio è stata anche occasione per raccontare il tour della legalità che l’avv. Corrado Labisi ha percorso insieme con il Comitato Antimafia Livatino-Saetta, che dall’inizio dell’anno scolastico ha toccato diciassette istituti superiori del capoluogo etneo ed alcuni anche della provincia, incontrando oltre ottomila ragazzi, con l’obiettivo di sensibilizzare i più giovani alla cultura della legalità e del rispetto per le regole. Sette di queste scuole hanno voluto poi intitolare ai magistrati Livatino e Saetta, e alla Nobildonna Antonietta Azzaro Labisi, eroina della carità e antesignana della lotta alla mafia, le proprie aule magne.

 

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Lezioni di legalità al Liceo scientifico Principe Umberto di Catania

“La libertà non è star sopra un albero, non è neanche il volo di un moscone, la libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione”, cantava Giorgio Gaber nel brano “La libertà”, che la prof.ssa Maria Caramagno, vice preside del Liceo scientifico Principe Umberto di Catania, suggerisce di ascoltare ai suoi studenti durante l’incontro sulla legalità organizzato dal Comitato Antimafia Livatino Saetta.
È l’ultimo appuntamento quello del Principe Umberto, tappa conclusiva di un tour che dall’inizio dell’anno scolastico ha toccato quasi tutti gli istituti superiori del capoluogo etneo ed alcuni anche della provincia, incontrando oltre ottomila ragazzi, con l’obiettivo di sensibilizzare i più giovani alla cultura della legalità e del rispetto per le regole.

Nell’aula magna del liceo tanti i ragazzi attenti ad ascoltare la lezione di legalità tenuta dal presidente del Comitato prof. Attilio Cavallaro e dai relatori, il presidente dell’Istituto Medico Psicopedagogico “Lucia Mangano” avv. Corrado Labisi, il presidente dell’Associazione antiracket “Asia” dott. Salvo Campo, il Commissario della Polizia di Stato dott. Carmelo Cavallaro, la prof.ssa Rosaria Livatino, cugina del magistrato Rosario Livatino, l’ing. Ugo Tomaselli del Quotidiano La Sicilia.
“La mafia si nutre di ignoranza – spiega il presidente Attilio Cavallaro – è per questo che bisogna partire dalle scuole, come fece negli anni Sessanta la prof.ssa Antonietta Labisi, che vogliamo ricordare insieme con i grandi magistrati Rosario Livatino, il giudice ragazzino ucciso a soli 38 anni in un agguato mafioso mentre si recava in tribunale; Antonino Saetta, candidato a presiedere il processo d’appello alla cupola mafiosa, e ucciso insieme al figlio Stefano; Gaetano Costa, assassinato mentre sfogliava dei libri su una bancarella, a due passi da casa sua, freddato da tre colpi di pistola sparati da due killer in moto. E soprattutto Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, uccisi ventitre anni fa, nelle stragi di Capaci e Via D’Amelio”.
Eroina della carità e antesignana della lotta alla mafia negli anni Sessanta, Antonietta Labisi, fondatrice dell’Istituto Medico Psicopedagogico “Lucia Mangano” portò assistenza ai piccoli e agli anziani nel quartiere di San Cristoforo, dove operava. Una figura carismatica quella della prof.ssa Labisi per la quale il Comitato Antimafia Livatino Saetta ha consegnato all’arcivescovo di Catania la richiesta per avviare un processo di beatificazione.

A portare avanti il suo progetto di solidarietà il figlio avv. Corrado Labisi, presidente dell’Istituto Medico Psicopedagogico “Lucia Mangano” di Sant’Agata Li Battiati, struttura d’eccellenza, accreditata presso il Parlamento Europeo (Registro Trasparenza n. 054846014854-49 con sede in Rue Fernand Neuray n. 68 – 1050 Bruxelles).
“La mafia più pericolosa – interviene l’avv. Labisi – è quella che siede nei posti di potere. Non voglio fare antipolitica, ma dire la verità. Democrazia è partecipazione, e per partecipare è necessario avere una coscienza.
Il primo dovere che abbiamo verso noi stessi – continua – è l’onestà. Non possiamo cambiare di certo le sorti della società con questi incontri, ma possiamo collaborare per avere una società migliore”.

A prendere la parola poi il presidente dell’Associazione “Asia” Salvo Campo, da anni impegnato nella lotta al racket delle estorsioni, non solo attraverso la solidarietà, ma anche e soprattutto partecipando al dramma di chi finisce nella morsa del pizzo. “La mafia deve ripulire il denaro sporco che deriva dallo spaccio di stupefacenti – spiega – e perciò prende di mira le aziende”. Come per esempio ha fatto con quella di Andrea Tomasich, imprenditore nel settore alimentare stritolato, come tanti, dagli uomini del pizzo, presente anche lui con la sua testimonianza di coraggio e denuncia.
Gli interventi del Commissario della Polizia di Stato Carmelo Cavallaro, della prof.ssa Rosaria Livatino e del vice presidente del Comitato, Ugo Tomaselli, hanno portato a termine la lezione di legalità, coinvolgendo gli studenti che hanno partecipato proponendo interessanti spunti e argomentazioni. La consegna del Premio Livatino alla vice preside prof.ssa Caramagno da parte dell’avv. Corrado Labisi ha poi suggellato la giornata.

 

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Festa della donna a Fiumefreddo di Sicilia. Omaggio alla Nobildonna Antonietta Azzaro Labisi

“Essere donna è così affascinante. È un’avventura che richiede un tale coraggio, una sfida che non finisce mai”, scriveva Oriana Fallaci. Un’avventura che a Fiumefreddo di Sicilia diventa per la prima volta un evento, patrocinato dall’amministrazione comunale e organizzato al Casale Papandrea dalla neonata associazione Demos, presieduta da Rosamaria Cingari presentatrice della manifestazione insieme con Carmelo Cavallaro, Commissario della Polizia di Stato in quiescenza.

Una manifestazione per le donne e con le donne, durante la quale è stata ricordata la prof.ssa Antonietta Azzaro Labisi, fondatrice dell’Istituto Medico Psicopedagogico Lucia Mangano di Sant’Agata Li Battiati, antesignana della lotta alla mafia scomparsa prematuramente: una donna attenta ai bisogni della gente, da sempre pronta a donarsi a favore dei meno fortunati. Soprattutto nel quartiere catanese di San Cristoforo, Antonietta Azzaro Labisi per diversi anni aveva operato, portando assistenza ai piccoli e agli anziani, rappresentando un modello da seguire per numerosi bambini e soggetti svantaggiati che, a vario livello, hanno potuto contare sul suo sostegno incondizionato, generoso, spontaneo, pieno d’affetto e di socialità. Una figura carismatica per la quale il Comitato Antimafia Livatino Saetta ha consegnato all’arcivescovo di Catania la richiesta per avviare un processo di beatificazione.

A salire sul palco il figlio, l’avv. Corrado Labisi, presidente dell’Istituto Medico Psicopedagogico “Lucia Mangano” di Sant’Agata Li Battiati, struttura d’eccellenza, accreditata presso il Parlamento Europeo (Registro Trasparenza n. 054846014854-49 con sede in Rue Fernand Neuray n. 68 – 1050 Bruxelles), erede dello spirito d’altruismo e solidarietà della madre, dai media definita “eroina della carità”.

Tra le donne protagoniste della giornata anche la dott.ssa Lucia Brischetto, giudice onorario, Alice Pardo giovane artista siciliana, concorrente della scorsa edizione del talent The Voice, Stella Platania, vice presidente dell’associazione donne operate al seno “Ricominciare Catania”, la dott.ssa Piera Bonaccorsi, assessore alle Pari Opportunità del Comune di Giarre,  e Donatella Pizzo, campionessa di volley.

 

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Lezioni di legalità al Liceo Scientifico Archimede di Acireale

C’è una vaga omofonia che lega le parole legalità e lealtà. Ma c’è soprattutto una profonda corrispondenza etica, perché senza lealtà non può esserci legalità. E inizia dalla scuola la formazione al rispetto delle regole, al concetto di giustizia sociale. Lo sa bene il prof. Riccardo Biasco, dirigente scolastico del Liceo Scientifico Archimede di Acireale, che ha accolto nel suo istituto la lezione del Comitato Antimafia Livatino Saetta.

“La lealtà è alla base del concetto di legalità. I sotterfugi, le raccomandazioni, minano il vostro habitat naturale”, ha detto il preside rivolgendosi agli studenti e dando il via all’incontro.

Tra i relatori il presidente del Comitato dott. Attilio Cavallaro, il presidente emerito della Corte suprema di Cassazione dott. Vittorio Fontana, il presidente dell’Istituto Medico Psicopedagogico “Lucia Mangano” avv. Corrado Labisi, il Commissario della Polizia di Stato in quiescenza dott. Carmelo Cavallaro, il presidente dell’Associazione antiracket Asia dott. Salvo Campo.

“Rocco Chinnici diceva che quando la mafia opprime i diritti dei cittadini, il magistrato lascia i tribunali e va nelle scuole – spiega Attilio Cavallaro – proprio perché è da qui che bisogna partire, dalle scuole, dall’istruzione. La criminalità ha paura della cultura, perché è la cultura che forma la classe dirigente di domani”. Un messaggio chiaro, di speranza per un futuro migliore, perché il futuro è nelle mani dei più giovani.

Una lezione quella dei giudici Rosario Livatino e Antonino Saetta alla quale fa eco la missione della prof.ssa Antonietta Azzaro Labisi, eroina della carità, fondatrice dell’Istituto Medico Psicopedagogico “Lucia Mangano” di Sant’Agata Li Battiati, e antesignana della lotta alla mafia. Una donna attenta ai bisogni della gente, da sempre pronta a donarsi a favore dei meno fortunati, soprattutto nel quartiere di San Cristoforo, dove per diversi anni ha operato, portando assistenza ai piccoli e agli anziani, rappresentando un modello da seguire per numerosi bambini e soggetti svantaggiati che hanno potuto contare sul suo sostegno incondizionato, generoso, spontaneo, pieno d’affetto e di socialità. Una figura carismatica quella della prof.ssa Labisi, per la quale il Comitato Antimafia Livatino Saetta ha già consegnato all’arcivescovo di Catania la richiesta per avviare un processo di beatificazione.

“Non si uccide un uomo quando il suo pensiero è sublime”, interviene l’avv. Corrado Labisi, figlio della prof.ssa Antonietta Labisi e presidente dell’Istituto Medico Psicopedagogico “Lucia Mangano”, struttura d’eccellenza, accreditata presso il Parlamento Europeo (Registro Trasparenza n. 054846014854-49 con sede in Rue Fernand Neuray n. 68 – 1050 Bruxelles).

“Mia madre già negli anni Sessanta gridava alla prevenzione, e non alla cura – continua – e l’unico modo per prevenire la mafia, è la cultura”.

“Il benessere individuale – conclude l’avv. Labisi – passa attraverso il benessere della collettività: se tutti avessero un lavoro, le squadre mafiose che vanno nei quartieri a reclutare adepti, si estinguerebbero. La responsabilità dei quartieri a rischio è della politica, dell’indifferenza di una classe dirigente sempre più sorda, pronta ad avvicinarsi ai quartieri disagiati solo per chiedere voti e rubare la dignità di chi lì vive. Dovete essere voi, ragazzi, i protagonisti della vostra vita, vicini alle forze dell’ordine, attenti a ciò che succede nei quartieri, pronti a denunciare, e a rivendicare i vostri diritti”.

A prendere la parola poi il presidente dell’associazione antiracket Asia Salvo Campo, attivo nel prestare aiuto e solidarietà alle vittime di estorsione ed usura, e Gianni Santonocito, agente di commercio per anni sotto la morsa del racket delle estorsioni, che ha raccontato il coraggio di denunciare, nonostante la paura per sé e per la sua famiglia.

Un’energica sollecitazione alla partecipazione arriva poi dal dott. Vittorio Fontana, presidente emerito della Corte di Cassazione che, parafrasando l’economista Giacinto Auriti, dice: “La democrazia non consiste solo nell’esprimere un voto, è partecipazione, nella vita pubblica e nella vita economica. Una partecipazione che si deve basare sull’uguaglianza dei punti di partenza”.

“Ma la democrazia – continua – è anche solidarietà e lealtà, come ben detto dal vostro preside: sincero d’altronde deriva dal latino, sine cera, cioè senza impurità”.

A chiudere la giornata, l’intervento del dott. Carmelo Cavallaro, Commissario della Polizia di Stato in quiescenza, che racconta alla giovane platea il suo incontro con il criminale Renato Vallanzasca e la lezione da questi appresa. Poi a suggellare l’incontro è una lettera, scritta anni prima da uno studente di un istituto superiore catanese dal carcere minorile e custodita dal dott. Cavallaro, attestato d’amore per la vita e monito a non cadere nella spirale dell’illegalità, letta da due studenti del liceo Archimede, Iolanda e Luciano.

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Lezioni di legalità al Liceo Scientifico Boggio Lera di Catania

“Gli uomini passano, le idee restano e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini”.

Trionfano le parole di Giovanni Falcone, manifesto del Comitato Antimafia Livatino Saetta che, ispirandosi alla lezione dei magistrati uccisi dalla mafia, immagina una società sana costruita sulla legalità, portando in giro per le scuole della provincia etnea la loro testimonianza di lotta alla criminalità organizzata.

Sensibilizzare ed educare alla legalità, questa la missione del Comitato, che stavolta ha fatto tappa al Liceo Scientifico Boggio Lera di Catania, dove una platea di studenti attenti e pronti ad intervenire, ha partecipato all’incontro introdotto dalla dirigente scolastica Giusy Lo Bianco.

“Vogliamo ricordare gli ideali di giustizia di questi uomini – spiega Attilio Cavallaro, presidente del Comitato – e della prof.ssa Antonietta Labisi, eroina della carità, antesignana della lotta alla mafia negli anni Sessanta, quando nel quartiere di San Cristoforo dove operava, portò assistenza ai piccoli e agli anziani, rappresentando un modello da seguire per numerosi bambini e soggetti svantaggiati che hanno potuto contare sul suo sostegno incondizionato, generoso, spontaneo, pieno d’affetto e di socialità. Una figura carismatica per la quale consegneremo all’arcivescovo di Catania la richiesta per avviare un processo di beatificazione.”

Tra i relatori dell’incontro il consigliere di Corte d’Appello di Catania Sebastiano Mignemi, il presidente dell’Istituto Medico Psicopedagogico Lucia Mangano avv. Corrado Labisi, il  Commissario della Polizia di Stato in quiescenza Carmelo Cavallaro, il giornalista e scrittore Josè Trovato, il presidente dell’Associazione antiracket Asia dott. Salvo Campo, la prof.ssa Rosaria Livatino, cugina del magistrato Rosario Livatino, l’ing. Ugo Tomaselli del Quotidiano La Sicilia.

Le immagini della strage di Capaci e le parole della vedova dell’agente Schifani al funerale di Giovanni Falcone e della sua scorta, strozzate dalle lacrime, scorrono su un maxi schermo, e tra gli applausi prende la parola l’avv. Corrado Labisi, presidente dell’Istituto Medico Psicopedagogico “Lucia Mangano” di Sant’Agata Li Battiati, struttura d’eccellenza, accreditata presso il Parlamento Europeo (Registro Trasparenza n. 054846014854-49 con sede in Rue Fernand Neuray n. 68 – 1050 Bruxelles). Figlio della prof.ssa Antonietta Azzaro Labisi, fondatrice dell’Istituto e antesignana della lotta alla mafia, ha parlato con ammirazione della madre, una donna attenta ai bisogni della gente, da sempre pronta a donarsi a favore dei meno fortunati. Ma ha soprattutto si è soffermato sul concetto di giustizia sociale, attraverso la quale passa la legalità.

“Da cattolico quale sono – continua – penso che siamo in piena Apocalisse, il che significa cambiamento. Ma questo cambiamento deve avvenire nella direzione giusta, dando un senso alla nostra vita terrena, combattendo in prima persona per gli ideali che grandi uomini hanno già tracciato.”

Un’incisiva sollecitazione ad una precisa scelta di campo arriva poi dal consigliere di Corte d’Appello di Catania Sebastiano Mignemi, che sottolinea come il minimo comune denominatore di Rosario Livatino e Antonino Saetta, e di tutti coloro che hanno lottato per la giustizia, è proprio, al di là degli eroismi, il rispetto della legalità.

“E voi da che parte state?”, chiede alla giovane platea. “Se la vostra reazione alle ingiustizie è il ribrezzo, ciò significa che state dalla parte della legalità e di chi ha il coraggio delle proprie idee. Su questo sentimento però dovete adesso costruire un modus operandi: solo così onorerete il sacrificio di questi uomini.”

La testimonianza di una criminalità organizzata radicata anche nel territorio dell’ennese arriva poi dal giornalista e scrittore Josè Trovato, autore del libro “Mafia balorda” per il quale il Comitato gli ha conferito il 21° Premio Livatino Saetta.

Denunciare, dunque, la parola d’ordine alla legalità, così come racconta di aver fatto il signor Giuseppe, arrivato anni fa dalla Tunisia in Sicilia dove, dopo aver aperto un bar a Riposto, non tardarono ad arrivare minacce e intimidazioni per non aver voluto pagare il pizzo. Ma il signor Giuseppe non si piegò al racket delle estorsioni, nemmeno quando il suo locale venne interamente bruciato, e invece reagì denunciando alle forze dell’ordine. Grazie però al supporto dell’Ass. antiracket Asia del dott. Salvo Campo, è stato completamente risarcito ed ha potuto ricostruire il suo bar.

A concludere gli interventi il Commissario Carmelo Cavallaro, che ha consegnato i saluti del Questore di Catania, la prof.ssa Rosaria Livatino, che ha regalato un breve ricordo del cugino, e Ugo Tomaselli del Quotidiano La Sicilia, con la sua testimonianza di legalità.

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Lezioni di legalità al Liceo Classico Nicola Spedalieri di Catania. Il ricordo dei giudici Livatino e Saetta e della prof.ssa Labisi

Partire dalla cultura, perché la cultura è nemica della mafia. Un assioma imprescindibile per il Comitato Antimafia Livatino Saetta che continua il suo viaggio della legalità nelle scuole della provincia etnea. Ultima tappa il Liceo Classico Nicola Spedalieri, dove una rappresentanza degli allievi ha partecipato con attenzione all’incontro sulla legalità presenziato dal presidente del Comitato Attilio Cavallaro, dal sostituto procuratore della Repubblica dott.ssa Rosaria Molè, dal presidente dell’Istituto Medico Psicopedagogico Lucia Mangano avv. Corrado Labisi, Commissario della Polizia di Stato Carmelo Cavallaro, la prof.ssa Rosaria Livatino, cugina del magistrato Rosario Livatino, l’ing. Ugo Tomaselli del Quotidiano La Sicilia.
Ad introdurre la lezione il dirigente scolastico prof. Alfio Pennisi, che ha parlato di come la mentalità mafiosa possa essere sconfitta solo attraverso la vittoria della cultura. Poi la parola ai relatori, e la condanna senza appello da parte del presidente del Comitato Attilio Cavallaro delle fiction che hanno fatto della criminalità organizzata uno status simbol, a partire da “La Piovra” fino a “Il capo dei capi”.
Scorrono le immagini della strage di Capaci e le parole della vedova dell’agente Schifani al funerale di Giovanni Falcone e della sua scorta, strozzate dalle lacrime, arrivano come un pugno nello stomaco dei giovani spettatori che applaudono mentre prende la parola la dott.ssa Rosaria Molè, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Catania. “La mafia è difficile da debellare, è radicata nel tessuto sociale e non solo in Sicilia. La forma più semplice di criminalità – spiega – è rappresentata dal clientelismo: fare un favore comporta un obbligo morale, e lascia spazio ad ampie forme di ricatto.”
Sensibilizzare dunque al cambiamento di una mentalità illegale, iniziando dalla lettura della Costituzione, suggerisce la dott.ssa Molè, guida fondamentale per il vivere civile, prestando un’attenzione particolare alla sezione “Diritti e doveri dei cittadini”.
“Il concetto di legalità passa dalla giustizia sociale”: sono le parole di un altro testimone di legalità, l’avv. Corrado Labisi, presidente dell’Istituto Medico Psicopedagogico “Lucia Mangano” di Sant’Agata Li Battiati, struttura d’eccellenza, accreditata presso il Parlamento Europeo (Registro Trasparenza n. 054846014854-49 con sede in Rue Fernand Neuray n. 68 – 1050 Bruxelles). Figlio della prof.ssa Antonietta Azzaro Labisi, fondatrice dell’Istituto e antesignana della lotta alla mafia, ha parlato con ammirazione della madre, una donna attenta ai bisogni della gente, da sempre pronta a donarsi a favore dei meno fortunati. Soprattutto nel quartiere di San Cristoforo Antonietta Azzaro Labisi per diversi anni aveva operato, portando assistenza ai piccoli e agli anziani, rappresentando un modello da seguire per numerosi bambini e soggetti svantaggiati che, a vario livello, hanno potuto contare sul suo sostegno incondizionato, generoso, spontaneo, pieno d’affetto e di socialità. Una figura carismatica quella della prof.ssa Labisi per la quale il Comitato Antimafia Livatino Saetta consegnerà all’arcivescovo di Catania la richiesta per avviare un processo di beatificazione.
“I giovani devono rendersi degni della democrazia – afferma l’avv. Labisi, citando le parole del filosofo Nicola Spedalieri al quale è intitolato il liceo – siate il tutto, l’esperienza, andate controcorrente, così come ha detto Papa Francesco. La speranza per la Sicilia siete voi: i grandi esempi della nostra terra che non vogliamo dimenticare, vi siano di esempio per cambiare il mondo. Il futuro vi appartiene.”
La lettura di una lettera custodita dal Commissario della Polizia di Stato Carmelo Cavallaro, scritta anni prima da uno studente di un istituto superiore catanese dal carcere minorile, attestato d’amore per la vita e monito a non cadere nella spirale dell’illegalità, ha poi concluso l’incontro, suggellato dal saluto della cugina del magistrato Rosario Livatino, Rosaria Carmela Livatino e dall’intervento dell’ing. Ugo Tomaselli del Quotidiano La Sicilia.

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