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silvia

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LUCA BIGAZZI PRESENTA “LA LUCE NECESSARIA” AL MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA DI TORINO

venerdì 15 marzo 2013, ore 21.00
cinema Massimo, via Verdi 18, Torino
a seguire: Morte di un matematico napoletano (Mario Martone, 1992)

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Venerdì 15 marzo alle h. 21.00, Luca Bigazzi incontra il pubblico del cinema Massimo di Torino, sede della programmazione del Museo Nazionale del Cinema, per presentare il libro-intervista “La luce necessaria. Conversazione con Luca Bigazzi” (ed. Artdigiland 2012) insieme ad Alberto Spadafora, curatore del volume. Moderano l’incontro Grazia Paganelli e Alfio Bastiancich. A seguire, la proiezione del film “Morte di un matematico napoletano” di Mario Martone (1992).

La presenza di Luca Bigazzi al Museo Nazionale del Cinema di Torino fa parte di LUCI SUL SET, una serie di incontri con i direttori della fotografia curati dal sua Bibliomediateca. La manifestazione coinvolge anche l’Università: l’indomani mattina, sabato 16 marzo alle h. 11.00, Luca Bigazzi incontra gli studenti di Cinema, Fotografia e Televisione della cattedra del prof. Franco Prono, presso il Laboratorio Quazza dell’Università degli Studi di Torino.

L’incontro, che precede la proiezione di uno dei primi capolavori di cui Bigazzi firma la fotografia – Morte di un matematico napoletano di Mario Martone – si svolge intorno ai temi delineati nel volume intervista La luce necessaria. Conversazione con Luca Bigazzi, curato da Alberto Spadafora ed edito nel 2012 dalle dublinesi edizioni Artdigiland, nell’ambito di un progetto internazionale basato su interviste video e testuali ad artisti di tutti i settori.

Illustrato a colori con foto di scena e di set, il volume “illumina” aspetti poco noti delle migliori opere cinematografiche italiane degli ultimi trent’anni. Dopo la prefazione di Silvia Tarquini, direttore editoriale Artdigiland, e il saggio introduttivo di Spadafora, la narrazione del direttore della fotografia e operatore di macchina si snoda attraverso nove capitoli, raccogliendo con coerenza caratteri tecnici, artistici ed etici del lavoro sul set. Bigazzi racconta la genesi del suo modo di lavorare libero da regole codificate, i motivi delle sue scelte professionali, la luce che ama, le ragioni della sua passione per lo stare in macchina e riattraversa tutta la sua carriera.

A fare da specchio all’esposizione di Bigazzi, il testo raccoglie una straordinaria sezione “Testimonianze”, con contributi di registi, attori, produttori, fotografi di scena e collaboratori quali: Gianni Amelio, Philippe Antonello, Gianluca Arcopinto, Fabrizio Bentivoglio, Anna Bonaiuto, Margherita Buy, Antonio Capuano, Francesca Comencini, Angelo Curti, Nicola Giuliano, Valeria Golino, Abbas Kiarostami, Franco Maresco, Mario Martone, Carlo Mazzacurati, Giuseppe Piccioni, Alessandro Saulini, Andrea Segre, Daniele Segre, Toni Servillo, Silvio Soldini, Paolo Sorrentino.

Il ricco apparato iconografico del volume è fiormato da fotografi di scena quali Cesare Accetta, Philippe Antonello, Sergio Ciprì, Chico De Luigi, Gianni Fiorito, Claudio Iannone, Laurent Thurin Nal, Sergio Varriale, Chuck Zlotnick.

La luce necessaria e’ disponibile su Amazon, in formato cartaceo http://amzn.to/Y4vaEG ed ebook http://bit.ly/ebookLLN

Per informazioni: [email protected]
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Luca Bigazzi presenta a Roma il volume LA LUCE NECESSARIA

Il pluripremiato direttore della fotografia Luca Bigazzi, dalle scelte artistiche spiccatamente coerenti e sempre all’insegna dell’indipendenza e della qualità, presenta a Roma il suo volume intervista, edito da Artdigiland, in occasione di due incontri con gli studenti.

Il libro-intervista “La luce necessaria. Conversazione con Luca Bigazzi”, curato da Alberto Spadafora,  sarà presentato a Roma in occasione di due incontri tra il direttore della fotografia e gli studenti di cinema e teatro.

Lunedì 4 febbraio Bigazzi incontrerà gli allievi della Scuola d’Arte Cinematografia Gian Maria Volonté, la scuola fondata da Daniele Vicari e Valerio Mastrandrea e finanziata dalla Provincia di Roma.

Mercoledì 6 febbraio, a partire dalle 16.00, l’incontro sarà invece con gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Roma, presso la sede di Campo Boario al Mattatoio, per iniziativa della cattedra di illuminotecnica dell’artista visivo Fabrizio Crisafulli. In questa occasione interverrà anche l’editrice del volume Silvia Tarquini.

Il secondo dei due incontri è aperto al pubblico.

Il libro è disponibile su Amazon.it al prezzo di euro 12.33
anche per leggere la scheda, clicca qui: amzn.to/WDz8li

Per informazioni scrivere a [email protected]

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ARTDIGILAND presenta il volume: Lorenzo Pellizzari, “IL MIO ZAVATTINI”

ARTDIGILAND presenta il volume:
Lorenzo Pellizzari, IL MIO ZAVATTINI. Incontri, percorsi, sopralluoghi
Il libro è disponibile in versione cartacea su Amazon.it: http://amzn.to/S4TVjV
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Lorenzo Pellizzari incontra Cesare Zavattini a Porretta Terme nel 1961 quando ha 23 anni e collabora, già da un paio, a «Cinema Nuovo», la rivista fondata e diretta da Guido Aristarco. In quel momento i due personaggi ‒ ben fotografati nel tempo da uno scatto di Ezio Stringa ‒ fissano un appuntamento a Roma per un’intervista che avrebbe dovuto costituire l’asse portante di una monografia. L’intervista ci fu, il libro – allora – no. Ma a mezzo secolo di distanza quell’intervista – in cui Zavattini si concesse forse come mai – trova posto nel libro Il mio Zavattini, edito da Artdigiland, insieme a quanto scritto da Pellizzari su Za da allora fino ad oggi.

Il mio Zavattini dunque documenta un lungo rapporto, intellettuale e personale, fatto di infinite riflessioni, desideri, slanci, critiche, pentimenti, ripensamenti. E documenta l’ininterrotto impegno del critico a capire, da una parte, e a “stimolare”, dall’altra, l’artista. Un impegno appassionato e civile, e insieme sedotto dalla qualità giocosa e vitale della scrittura zavattiniana. In questo volume, infatti, emerge come la scrittura di Pellizzari, così come il cinema scritto e teorizzato da Cesare Za¬vattini, non abbia mai escluso la vita, non abbia mai voluto escluderla, ma sulla vita e sulla sua inafferrabi-lità si sia sempre fondata, per inseguirla, inseguirsi e inseguire Za continuamente.

LORENZO PELLIZZARI
è critico e storico del cinema, senza titoli accademici. Si è sempre occupato solo di ciò che l’ha appassionato. Tra i suoi libri: Cineromanzo. Il cinema italiano 1945-1953, 1978; Hollywood anni Trenta, 1982; Tonino Guerra, 1985; Carlo Rambaldi e gli effetti speciali, 1986; Alberto Cavalcanti (con Claudio M. Valentinetti), 1988; I capolavori di Charlie Chaplin (con Anna Silva), 1990; Sorditalia, 1995; Il romanzo di Alida Valli (con Claudio M. Valentinetti), 1995; Critica alla critica. Contributi a una storia della critica cinematografica italiana, 1999; Ugo Tognazzi regista (con Fabio Francione), 2002; Vittorio Caprioli regista (idem), 2003; Nino Manfredi regista (idem), 2004; True stories. Il cinema è servito in 99 piani sequenza, 2008. Sua la curatela dei primi tre volumi dell’opera di Ugo Casiraghi (Naziskino, ebrei ed altri erranti, 2010; Vivement Truffaut!, 2011; Storie dell’altro cinema, 2012). Di futura pubblicazione Invece, quasi un romanzo.

Artdigiland è un progetto editoriale multimediale che ha come obiettivo la diffusione della parola degli artisti di ogni provenienza e ambito. L’attività editoriale offre – attraverso l’editoria digitale e il broadcasting – interviste esclusive ad artisti, oltre a saggi, monografie, documenti. Sul sito Artdigiland saranno a breve disponibili, in versione HD e in solo audio, videointerviste ad artisti, videoconferenze, testimonianze, letture, lezioni.

Per iscriversi alla nostra newsletter e ricevere aggiornamenti sulle attività, gli eventi, le prossime produzioni e l’imminente lancio del sito: www.artdigiland.com.
Per informazioni e per collaborare: [email protected]

NEL 2012 ABBIAMO PUBBLICATO ANCHE:
LA LUCE NECESSARIA. Conversazione con Luca Bigazzi, a cura di Alberto Spadafora

Un libro intervista che illumina aspetti non noti delle migliori opere cinematografiche italiane degli ultimi trent’anni. La narrazione di Luca Bigazzi, direttore della fotografia e insieme operatore di macchina , raccoglie con coerenza caratteri tecnici, artistici ed etici del lavoro sul set. Bigazzi racconta la genesi del suo modo di lavorare libero da regole codificate, i motivi delle sue scelte professionali, la luce che ama, le ragioni della sua passione per lo stare in macchina. Come controcampo, le testimonianze di 21 protagonisti del cinema italiano, tra registi, attori, produttori, fotografi di scena e collaboratori.

MARC SCIALOM: IMPASSE DU CINEMA
Esilio, memoria, utopia / Exil, mémoire, utopie
a cura di Mila Lazic e Silvia Tarquini

Marc Scialom, ebreo di origini italiane, naturalizzato francese, nasce a Tunisi nel 1934. Dopo le persecuzioni naziste nel ´43 in Tunisia, le ripercussioni sugli Italiani, associati al fascismo nel periodo dell’epurazione, e la strage di Biserta (1961) ‒ che Scialom denuncia nel corto La parole perdue (1969) ‒ si trasferisce in Francia. La sua vita si intreccia, mancandola, con la storia del cinema: a Parigi il lungometraggio Lettre à la prison (1969-70), realizzato senza produttore, non è sostenuto dai suoi amici cineasti, tra cui Chris Marker. È un’opera poetica sulla perdita di identita culturale e personale di un esule arabo, che mette indirettamente il dito nelle piaghe di (post)colonialismo e razzismo. Abbandonato il cinema, Scialom torna alle sue origini, allo studio della lingua e della letteratura italiane. Traduce la Divina Commedia. Nel 2012 realizza il suo secondo lungo: Nuit sur la mer.

LE OMBRE CANTANO E PARLANO
Il passaggio dal muto al sonoro nel cinema italiano attraverso i periodici d’epoca (1927-1932), di Stefania Carpiceci

È un periodo convulso quello della transizione dal muto al sonoro che, a cavallo tra la fine degli anni ‘20 e l’inizio degli anni ‘30, rivoluziona la scena della cinematografia mondiale, con specificità nazionali spesso ancora da approfondire. L’intento di questo libro ‒ frutto di una ricerca di dottorato svolta all’inizio del nuovo millennio presso l’Universita degli Studi di Roma Tre ‒ è quello di indagare, in Italia, il passaggio dal cinema silenzioso delle origini ai nuovi fonofilm, in cui e necessario non solo essere fotogenici, ma anche fonogenici. A far da supporto a questa esplorazione sono soprattutto le riviste e i periodici cinematografici nazionali d’epoca, analizzati a partire dal 1927 ‒ anno della prima proiezione americana del Cantante di jazz ‒ fino al 1932, data di adozione del doppiaggio in Italia. Completano la ricerca numerose analisi filmiche.
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