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La Sagra dell’Ortica di Malalbergo 2016: valori e antropologia. Dal 25 al 28 agosto e dall’1 al 4 settembre 2016

La Sagra dell’Ortica di Malalbergo 2016 presenta molte novità e la conferma di tutte le eccellenze della scorsa edizione. Malalbergo, “comune verde” tra Ferrara e Bologna, è diventato un laboratorio nazionale per la creazione di piatti a base di ortica e non solo; la convivialità e la simpatia sono il traino della manifestazione. Tra i tanti programmi: “Primissima italiana”, selezione regionale di bellezza e talento e S-Frutta la sagra”, con un’esposizione di prodotti ortofrutticoli locali. Al centro l’ortica ed il suo uso in cucina, che saranno gli assoluti protagonisti della manifestazione: negli stand gastronomici sarà infatti possibile gustare piatti ispirati a questa pianta ed acquistare i prodotti

La Sagra dell’Ortica di Malalbergo (BO) si è focalizzata su questa pianta nota fin dall’antichità; è infatti incentrata sull’ortica ed il suo utilizzo in cucina ma non si tratta di solo cibo: la cultura della manifestazione, infatti, coniuga usanze e tradizioni del territorio, il volontariato, le aziende (che in pochi anni hanno messo in produzione ben 12 specialità all’ortica), i ristoranti e gli agriturismi, le scuole, il comune, l’Università e i centri di ricerca.

Ecco qui di seguito un intervento dell’antropologa Serenella Dalolio alla presentazione della Sagra sugli aspetti antropologici delle sagre.

Il valore sociale delle sagre paesane

Nella natura umana è connaturato il bisogno di fare festa per il piacere di stare insieme, di guardare e di conoscere, di divertirsi e di condividere l’allegria. Le sagre paesane si configurano come un tipo di festa che esercita un particolare richiamo attrattivo. Ambrose Bierce, ironico scrittore e giornalista americano, nel 1911 definiva la sagra come una “festività religiosa di solito celebrata abbandonandosi alla ghiottoneria e alla ubriachezza”. A distanza di oltre un secolo, prendendo come riferimento il nostro territorio e con la ‘lente d’ingrandimento’ della ricerca etnografica, le sagre paesane si connotano per  l’abbondanza di idee, relazioni e  persone e sono tenute insieme da un profondo senso di comunità. Il significato etimologico di quest’ultima parola esprime con forza l’anima della sagra: cum (insieme) –  munis (dovere, dono); communitas: insieme di coloro che condividono un dovere (o un dono). Chi offre il proprio volontariato, oppure chi, in auto o  a piedi o in bicicletta o in scooter o in camper, fa il “turista di sagre”, è presenza socialmente attiva di un’etica di comunità.  La Sagra dell’Ortica di Malalbergo è un esempio di “Sagra d’Autore”. Ancora una volta il significato etimologico consente di rendere trasparenti i concetti: auctor in latino deriva da augere, far crescere; Sagra d’Autore nel senso di volontà (un dovere e un dono!) di contribuire ad una crescita creativa della comunità. E qui gli “autori” hanno un nome e un numero:  sono oltre 100 e si chiamano Adolfo, che si è inventato un adattamento del ferro da taglio per la raccolta dell’ortica; Denise, che sta cucendo le tovaglie e le presine con il tessuto d’ortica; Laura, che con pezze d’ortica sta reinterpretando lo stemma comunale; Fabrizio, che fa qualsiasi cosa ci sia da fare; Cinzia, che con l’affettuosa abilità di una mamma-cuoca perfeziona le lasagne all’ortica per i 20.000 che verranno alla sagra…

Il claim dell’edizione 2016, a Malabergo (BO) dal 25 al 28 agosto e dall’1 al 4 settembre, è “Noi siamo quello che mangiamo!”. Tra le tante le novità, la partnership con la Sagra dell’Asparago verde di Altedo IGP. La manifestazione rappresenterà come sempre un momento di coesione e divertimento per tutti; si alterneranno infatti spettacoli musicali e di cabaret, concorsi di bellezza e di talento, motoincontri ed esibizioni di auto, mercato del volontariato, dell’hobbistica e dell’artigianato, intrattenimento e giochi per bambini, sfilate e concerti di bande, gare di bocce, camminate, esibizioni di ballo, gare di pesca, caccie al tesoro e alberi della cuccagna insieme a momenti di riflessione con concorsi fotografici, mostre e approfondimenti sulla consapevolezza del cibo; tra questi, “Carne e uova, per un consumo più consapevole” con la relazione del dott. Andrea Poli, direttore NFI; “Acqua – per saperne di più” con la partecipazione di Alessandro Zanasi, medico e idrologo e “Piante spontanee commestibili di Malalbergo” con un approfondimento botanico ed alimentare a cura di Vincenzo Brandolini, responsabile del laboratorio di Chimica degli Alimenti dell’Università di Ferrara, Gabriella Franceschini, naturopata e Adriano Facchini, agronomo.

 

Contatti

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Tel: +39 346 2155080 – +39 349 5669825

 

 

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Roma città eterna. Vivi il centro di un sogno stando a Hotel Centrale Roma

Roma, una città unica dal punto di vista degli scorci, dei monumenti e della magia… A cui si sommano, quest’anno, gli appuntamenti del Giubileo della Misericordia, i concerti di luglio e le mostre di arte contemporanea al Maxxi

Roma, con il fascino unico al mondo di grande capitale con un passato contraddistinto dall’arte, dalle guerre ma anche dalla fede e dagli scatti sociali, mantiene intatto il suo fascino in quest’estate targata 2016. Ci sono gli appuntamenti del Giubileo che riprenderanno il 7 settembre con il “Giubileo dei docenti universitari e dei centri di ricerca e di alta formazione”. In particolare mercoledì 7 settembre alle 15 ci sarà la Cerimonia inaugurale nell’Aula Magna della Pontificia Università Lateranense, a cui seguirà, alle 19, nella Basilica di San Giovanni in Laterano, la solenne celebrazione dei Vespri. Il 10 settembre 2016, invece, in Piazza San Pietro si svolgerà l’Udienza Giubilare.

Si assommano a questi eventi del Giubileo della Misericordia centinaia di monumenti ma anche angoli meno conosciuti che sono a pochi passi dall’Hotel Centrale Roma come la Basilica di Santa Maria del Popolo, la passeggiata sul Pincio, villa Borghese, l’Ara Pacis, Villa Medici e il convento dei Frati Cappuccini e i ristoranti e le trattore tipici, fino a vie magiche e di uno splendore accecante come via Margutta, sempre vicino a Hotel Centrale Roma. La citta è molto ben descritta dal film di Paolo Sorrentino “La grande bellezza” con i suoi difetti e i suoi scandali che si sommano alla sua incommensurabile bellezza (proprio come nella vita, viene suggerito nel film).

A tutto questo si aggiungono i divertimenti come i concerti: a luglio 2016 ve ne sono molti, anche per il consueto appuntamento di “Luglio Suona Bene” (fino al 3 agosto), la manifestazione estiva di concerti sotto le stelle che presenta una selezione di grandi star italiane, internazionali e di nuove proposte originali. Gli artisti si esibiscono nella Cavea, lo spiazzo architettonico dell’Auditorium Parco della Musica disegnato da Renzo Piano; è uno dei più grandi palcoscenici a cielo aperto, un’avvolgente conchiglia sonora caratterizzata da proprietà acustiche uniche, divenuta ormai un sito centrale nella vita culturale dei romani e una delle mete turistiche più frequentate della capitale. A luglio 2016, tra gli altri, si esibiranno nella Cavea artisti italiani ed internazionali di qualità come (in ordine cronologico) Santana il 19 luglio, Gianna Nannini il 22 luglio, Sting il 27 luglio e Mika il 31 luglio (tutti alle ore 21). Il 16 luglio alle 20, inoltre, Bruce Springsteen si esibirà con la E Street Band al Circo Massimo.

Per chi invece è amante della cultura, il Maxxi – Museo nazionale delle Arti del XXI secolo accoglie molte mostre interessanti; tra queste, fino al 2 ottobre 2016, “Pier Luigi Nervi. Architetture per lo sport”: il pensiero progettuale e costruttivo di Pier Luigi Nervi nelle opere realizzate per il mondo dello sport; fino al 23 ottobre 2016 “Extraordinary visions. L’Italia ci guarda”: il Belpaese si racconta e lo fa con l’occhio dei maggiori fotografi italiani e internazionali che hanno posato il loro sguardo sull’Italia e fino al 6 novembre 2016 “Sou Fujimoto, Michelangelo Pistoletto, Paolo Soleri, Luca Vitone, Franz West e Chen Zhen. Highlights/Visions”: un dialogo aperto tra opere selezionate di artisti e architetti italiani e internazionali presenti nella collezione del Maxxi intorno al tema della visione.

Volete un consiglio? Affittatevi una Vespa e girate per Roma centro alla mattina prestissimo: avrete un ricordo incancellabile… Un po’ come in “Vacanze romane” e in “Caro diario”!!!

http://hotelcentraleroma.it/

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Il fil rouge seguito da Gifasp nella comunicazione del packaging cartaceo: da aprile 2015 a giugno 2016 decine di azioni per la comunicabilità, la sostenibilità e la cultura della protezione

Dagli eventi “Gifasp for Expo” al concorso di fotografia Packlick – Memorial Giuseppe Meana: da aprile 2015 a giugno 2016 il Gruppo Italiano Fabbricanti Astucci e Scatole Pieghevoli è stato in prima linea per promuovere la “cultura della protezione e della sostenibilità” del packaging cartaceo, mettendo in luce il ruolo del “buon packaging” in funzione antispreco e per coinvolgere i giovani, dai bambini agli studenti universitari, quasi sempre protagonisti delle iniziative di Gifasp

La cultura della protezione e della sostenibilità del packaging cartaceo, insieme alla sua comunicabilità, sono stati i concetti alla base di un’azione di comunicazione intrapresa da Gifasp (Gruppo Italiano Fabbricanti Astucci e Scatole Pieghevoli), facente parte di Assografici (Associazione aderente a Confindustria) in occasione di Expo Milano 2015 e proseguita, da gennaio 2016, con il concorso di fotografia Packlick – Memorial Giuseppe Meana, organizzato dall’Associazione in collaborazione con l’azienda Pusterla 1880.

Si è cominciato con il claim “La cultura della protezione e della sostenibilità: conservare le cose importanti vuol dire proteggere e difendere i punti di riferimento, non solo materiali, della nostra vita” alla base delle azioni di Gifasp per l’Esposizione Universale. Il concetto della sostenibilità del packaging cartaceo e della sua importanza nella lotta agli sprechi è stato declinato in una serie di eventi cominciati ad aprile 2015 (e proseguiti fino ad ottobre) che hanno toccato i luoghi clou di Expo Milano 2015: il MUBA alla Rotonda della Besana, il padiglione Cascina Triulza nel sito espositivo ed Expogate nel centro della città.

Il primo evento si è svolto il 21 aprile 2015 ed è stato un laboratorio per bambini denominato “Schiscetta Box”. Ha avuto luogo una prima volta al MUBA – Museo del Bambino di Milano con due classi di seconda elementare della Scuola Primaria Setti Carraro Dalla Chiesa di Milano e con una prima media della Scuola Secondaria dell’Istituto Comprensivo di Altedo-Malalbergo-Baricella e una seconda volta, il 20 ottobre 2015, con cinque classi di quarta della Scuola Elementare Aldo Moro di Canegrate. Gifasp in questo caso ha lavorato sul concetto di “Lunch box ideale” (o, come si dice a Milano, di “schiscetta”), creando un laboratorio dell’immaginario sul cibo e sugli asset immateriali che accompagnano questo momento topico per bambini dai 6 ai 13 anni, che ha coinvolto un totale di più di 200 ragazzi. Gli stessi sono stati i protagonisti dell’inchiesta “Scrivi i tuoi momenti importanti da proteggere (ricordi, emozioni, sogni ed anche alimenti e oggetti)”.

Il 22 giugno 2015 presso il Centro Cucine Arclinea a Milano si è invece svolto l’evento “Good design, food design – Interior and exterior food landscapes” organizzato da Gifasp e da Arclinea, uniti nel nome della “cultura del design” coniugata con “la cultura del cibo”, in collaborazione con la rivista Interni. Questo appuntamento è stato parte del format “Design meets food, Milano meets the world – Conversazioni sulla creatività” ed è stato uno Showcooking – Talk con al centro una ‘Orange Experience’ che ha avuto come giovani interpreti Fabrizio Sansoni, Food stylist, Designer & chef e Francesca Meana, Paper designer, che hanno raccontato e mostrato il loro punto di vista sulla coerenza tra contenuto, forma, funzione e consumo; hanno partecipato all’evento più di 100 esponenti e giornalisti del mondo del design.

“Facciamo luce sul ruolo del packaging nella lotta agli sprechi alimentari” è stato invece il nome del convegno promosso da Gifasp con la partecipazione di CONAI – Consorzio Nazionale Imballaggi, Comieco – Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica e Istituto Italiano Imballaggio. Si è svolto il 18 settembre 2015 dentro il Civil Society Pavilion Cascina Triulza di Expo Milano 2015 e ha visto alternarsi, davanti ad una platea di circa 50 esperti, opinion leader, giornalisti, blogger e talenti del settore del packaging, interventi sulla lotta allo spreco, la sostenibilità ed il ruolo del packaging, insieme al live tweeting. L’incontro è stato arricchito dalla performance teatrale dei Poeticanti “Prova tu ad essere un prodotto dentro un packaging” che ha approfondito le tematiche del convegno sfatando molte percezioni erronee e ha coinvolto i partecipanti e qualche bambino presente dentro la Cascina Triulza. Per comunicare con più efficacia il messaggio di impegno civile, il convegno ha visto la piantumazione, in collaborazione con l’organizzazione Treedom di Firenze, di 50 alberi in Kenya a compensazione del CO2 prodotto dall’evento.

Il 5 ottobre 2015, infine, all’Expogate di Milano, si è svolto l’ultimo evento “Gifasp for Expo”, “Dal buon cibo al cibo giusto”, un incontro organizzato da Gifasp in collaborazione con Comieco e Istituto Italiano Imballaggio che è stato parte del palinsesto di Expoincittà e del Children Share Network. Rivolto ad un target di famiglie e bambini, ha visto alternarsi interventi sulla protezione, sulla sostenibilità e sulla creatività, tanta musica e una merenda di chef . Anche in questo caso, il pomeriggio è stato animato dalla performance teatrale dei Poeticanti che hanno simulato il tragitto di un prodotto all’interno di un imballaggio dal titolo “Impara tu ad essere un prodotto dentro una scatola!!!” e hanno intonato filastrocche e canzoni con tutti i presenti, tra cui 20 bambini entusiasti.

Finita l’Esposizione Universale, Gifasp ha organizzato con l’azienda del packaging cartaceo di lusso Pusterla 1880 (e la sponsorizzazione di altre realtà del settore: Assografici, A. De Robertis&F., Abar Litofarma, Box Marche, Cartotecnica Goldprint, Comieco, Ival, Iggesund, Luca Print e Tecnocarta), il Concorso fotografico Packlick – Memorial Giuseppe Meana, che ha unito il mondo degli studenti di fotografia a quello dell’industria del packaging cartaceo. Anche per questa iniziativa la sostenibilità è stata al centro dell’interesse; il primo tema proposto ai partecipanti del contest riguardava infatti la “Sostenibilità del packaging cartaceo”, il secondo il racconto fotografico “Il packaging cartaceo, potente mezzo di comunicazione del prodotto”.

Il packaging cartaceo orientato a evitare gli sprechi alimentari e ad enfatizzare la componente comunicazionale e  la sua sostenibilità sono stati così protagonisti del concorso, insieme alla volontà di far aumentare, presso la fascia giovanile, la percezione positiva intorno al concetto del “buon packaging” ed al suo ruolo quale oggetto indispensabile nella vita di tutti i giorni ed oggi sempre più orientato alla sostenibilità e prezioso alleato nel determinare il successo di un prodotto, promuovendo l’utilizzazione di linguaggi artistici per una lettura consapevole dei significati legati al packaging cartaceo.

Il concorso è stato rivolto ai giovani, particolarmente a studenti tra i 19 e i 30 anni, iscritti nel 2014, e/o 2015, e/o 2016 ad un corso di fotografia presso accademie, università, fondazioni universitarie, scuole ed istituti italiani, riconosciuti dal MIUR o accreditati a livello regionale. Sono stati così contattati oltre 80 atenei MIUR e 29 Scuole e istituti riconosciuti MIUR o accreditati a livello regionale con corsi di fotografia e sono state oltre 20 le presentazioni in aula (di persona o interattive via skype o attraverso videoproiezioni). I contatti via Facebook, attraverso pagine o gruppi universitari e di fotografia, infine, sono stati decine.

98 ragazzi si sono iscritti al concorso – un numero significativo per un contest legato al mondo b2b; l’89% è risultato italiano e il restante di nazionalità varia (Finlandia, Francia, Germania, Serbia, Russia, Ucraina, Egitto, Cile, Cina, Messico). Il 66% dei partecipanti sono state ragazze e l’età media è risultata 24 anni. Le fotografie iscritte sono state giudicate da una giuria d’eccellenza, che ha rappresentato il mondo fotografico di alto livello e il mondo dell’industria e della sostenibilità legati al packaging cartaceo (Fabio Castelli, ideatore e direttore MIA Photo Fair; Piero Gemelli, architetto e fotografo professionista; Barbara Frigerio, titolare Barbara Frigerio Contemporary Art Gallery; Eliana Farotto, Responsabile Ricerca & Sviluppo Comieco; Emilio Albertini, Presidente GIFASP; Anita Cattania Meana, Azionista Pusterla 1880 e fotoamatrice). Gli studenti premiati sono stati, come prevedeva il regolamento, tre per ogni tema ma sono state assegnate anche due Menzioni Speciali per la “Sostenibilità del packaging cartaceo” e tre per il racconto fotografico “Il packaging cartaceo, potente mezzo di comunicazione del prodotto”; i riconoscimenti, uno per gli studenti (che hanno ricevuto, oltre alla targa, anche premi in denaro) e uno per i docenti del corso di fotografia a cui il vincitore apparteneva, sono stati assegnati  al Magna Pars di Milano il 16 giugno 2016 davanti a circa 100 persone appartenenti al settore della fotografia, del mondo accademico e del packaging cartaceo.

http://www.gifasp.com/

http://www.packlick.it

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Sagra dell’Asparago Verde di Altedo IGP: un programma “a tutto asparago” con tanti appuntamenti fino al 22 maggio 2016

Il gusto traina la convivialità! La manifestazione, dall’11 al 22 maggio 2016, vuole diffondere la conoscenza del prodotto tipico di Altedo, l’asparago verde, che da 13 anni vanta l’Indicazione Geografica Protetta. Colonna portante dell’economia del territorio, è un ortaggio sempre più richiesto perchè possiede importanti qualità salutistiche e nutritive e ha poche calorie. La sagra di Altedo è una lunga festa basata sul volontariato, la condivisione e soprattutto il cibo, che vede l’asparago verde declinato in moltissime ricette

Nata nel 1970, la Sagra dell’Asparago Verde di Altedo IGP si svolge ad Altedo, frazione di Malalbergo, comune della Bassa bolognese; quest’anno, per la sua 47esima edizione, è partita l’11 e si concluderà il 22 maggio 2016 (orari: 20.30 – 1 circa).

Da quando è cominciata più di quarant’anni fa, la Sagra ha dimostrato di voler creare una rete di relazioni da coltivare lungo tutto l’arco dell’anno, come dimostra lo stretto rapporto con le scuole, che consente di far crescere i  bambini e i ragazzi nella conoscenza e nella coscienza del proprio ambiente. Nel 1985 è stato inaugurato il primo Concorso gastronomico “Una ricetta per l’asparago verde”, che ha visto negli anni numerosissime ricette che hanno questo ortaggio quale ingrediente principale. Nel 2003 è stato assegnato all’asparago verde di Altedo il prestigioso marchio di Indicazione Geografica Protetta, un risultato della tipicità e dell’eccellenza del prodotto. Questo, simbolo del territorio, appartiene infatti a quel ceppo di varietà resistenti alle ruggini e alle virosi che può essere coltivato per le caratteristiche del terreno esclusivamente in 30 comuni della provincia di Bologna e 26 della provincia di Ferrara.

La Sagra dell’Asparago Verde di Altedo IGP si appoggia molto sul volontariato: sono infatti presenti le associazioni Caritas, Avis e Airc. La novità di quest’anno è la creazione di una stretta connessione tra la Sagra dell’Asparago di Altedo e quella dell’Ortica di Malalbergo, a rappresentanza dell’economia del paese, definito Comune ‘verde’ anche per il colore dei due ortaggi che lo rappresentano.

Il protagonista della Sagra, che è una vera e propria festa per Altedo e i suoi dintorni, è quindi l’asparago; rappresenta una delle verdure tipiche dei mesi primaverili di cui si ha testimonianza da lungo tempo e possiede notevoli proprietà salutistiche e nutritive: 100 g di asparagi lessati forniscono infatti un quarto della vitamina C e tre quarti dell’acido folico necessari quotidianamente e apportano discrete quantità di beta-carotene e di vitamina E. Il loro potere calorico è inoltre piuttosto scarso, in quanto forniscono soltanto 52 calorie per 100 grammi di parte edibile.

Gianni Cesari, Presidente del Consorzio di tutela dell’asparago verde di Altedo IGP, della sagra e produttore dell’Azienda Agricola “Le Roveri”, ha tra i suoi obiettivi quello di divulgare questa manifestazione e di continuare a pubblicizzare questo prodotto “affinché il consumatore decida di acquistarlo in maniera consapevole”. E’ quindi fondamentale rendere edotti i consumatori e agevolare la scelta di acquisto attraverso le qualità che il prodotto può offrire: “negli ultimi anni nei nostri magazzini si lavoravano circa 10 quintali di asparagi mentre oggi siamo arrivati a 80 quintali” sottolinea Cesari. “C’è quindi un grande interesse per questo prodotto, che è richiesto da tutte le parti d’Italia e anche dall’estero”.

 

Info: 370 3323293

http://www.asparagoverde.eu/

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25 aprile e primo maggio 2016 all’Hotel Centrale Roma che propone anche una nuova tariffa Business scontata del 24%

Per i ponti primaverili alle porte, consigliamo di soggiornare all’Hotel Centrale Roma in pieno centro città, ad angolo con via del Corso e a pochi passi da piazza di Spagna. Le tariffe proposte sono mediamente più basse rispetto agli altri alberghi ed è disponibile la nuova tariffa Business con lo sconto del 24% per chi viaggia per lavoro

Arriva la primavera e Roma fiorita è ancora più bella; la città eterna è la meta ideale per il ponte del 25 aprile e per i weekend di maggio perché con il clima caldo e assolato si gira bene a piedi e così si possono ammirare meglio le ricchezze artistiche e storiche uniche al mondo. L’Hotel Centrale Roma è un albergo molto comodo sia per visitare la città, sia per fare shopping ed è inoltre circondato da locali e ristoranti; si trova in una tranquilla strada pedonale, via Laurina, in pieno centro città,  ad angolo con via del Corso e via del Babuino e a pochi metri da Piazza di Spagna, via Condotti e Piazza del Popolo. Le tariffe proposte per questo periodo sono un po’ più in basse rispetto agli altri alberghi della zona e comunque Hotel Centrale Roma è da sempre caratterizzato da un ottimo rapporto qualità – prezzo.

L’albergo di via Laurina 34 a Roma propone inoltre da poco tempo una nuova tariffa per chi viaggia per affari, la Business, prepagata e senza possibilità di cancellazione, che offre solo il pernottamento senza la prima colazione; consiste in uno sconto del 24% sulla tariffa standard. E’ adatta a coloro che, trovandosi a Roma per lavoro, non hanno tempo nè voglia di fare una tranquilla colazione in albergo ma bevono un caffè al bar e non vogliono pagare quello che non consumano.

Per vacanza o per affari, consigliamo quindi di soggiornare al tre stelle di categoria Superior Hotel Centrale nel cuore di Roma, in modo da muoversi comodamente verso qualsiasi meta e da qui godere l’arte, la storia e il romanticismo di una delle più belle e affascinanti città del mondo.

 

www.hotelcentraleroma.it

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La Camera di Commercio e dell’Industria Italiana in Polonia a supporto delle aziende italiane: Emiliano Castagna con la sua Socialkuchnia è testimonial dell’eccellenza culinaria italiana

Emiliano Castagna è testimonial del “fare impresa” in Polonia nel settore cibo e alimentazione ‘Made in Italy’; ciò significa trasmettere tutti i particolari millenari della cultura del cibo dello ‘stivale’, contando su un’idea precisa di business che punta alla collaborazione e alla condivisione. La Camera di Commercio e dell’Industria Italiana in Polonia, come per tutte le altre occasioni, ha fatto da volano mettendo a disposizione, sin dagli esordi, una dash board operativa per individuare opportunità di relazione e business

Elisabetta Caprino, Segretario Generale della Camera di Commercio e dell’Industria Italiana in Polonia, sottolinea come “il rapporto tra la Camera e Socialkuchnia nasce per suggerimento di alcuni associati della Camera che avevano intuito le potenzialità progettuali e d’innovazione di questa struttura giovane e ambiziosa. La Camera ha fin da subito fatto da volano mettendo a disposizione una dash board operativa per individuare opportunità di relazione e business e, oggi, la Socialkuchnia di Emiliano Castagna e Marco Ghia è partner della Camera per la realizzazione di progetti incentrati sulla promozione della cucina italiana e sulla genuinità del ‘Made in Italy’”.

La promozione dell’eccellenza della cucina italiana e della genuinità del ‘Made in Italy’ conta su numeri da record: 280 prodotti DOP, IGP, STG e 523 vini DOCG, DOC, IGT ed è notizia recente la vittoria di Parma come centro della gastronomia creativa nel mondo. Emiliano Castagna, fondatore in Polonia con Marco Ghia di Socialkuchnia, è riuscito nell’impresa di diffonderla in Polonia facendo apprezzare quella che è riconosciuta come una vera e propria cultura: questo sono, ricordiamoci, la cucina italiana e la genuinità del ‘Made in Italy’ contro ogni tipo di contraffazione ed Italian Sounding diffusi nel mondo.

Ecco la breve testimonianza dell’ imprenditore Emiliano Castagna, in Polonia nel settore della promozione della cucina italiana e della genuinità del ‘Made in Italy’, all’interno del progetto di comunicazione digitale di Assocamerestero in collaborazione con la CCIIP “Fare impresa all’estero si può”. “In Polonia, così come nel resto dell’Europa, grazie anche a numerosi programmi TV, il settore gastronomico sta vivendo un momento di forte crescita, insieme ad una grande curiosità da parte dei consumatori polacchi costantemente alla ricerca di nuovi prodotti, ricette e sapori” racconta Emiliano Castagna. “L’agroalimentare italiano è, come sappiamo bene, un settore di straordinario successo a livello mondiale e il tema dell’alimentazione e dei corretti stili di vita è particolarmente sentito in tutta Europa. Portare in Polonia il concetto e l’appeal del ‘Made in Italy’ e del ‘saper fare’ italiano ha significato rappresentare anche un modello unico che tutto il mondo ci invidia e che l’ l’Akademia Kulinarna Whirlpool può ben rappresentare in qualità di testimonial. A questo va aggiunto il fatto che il mercato della Polonia, molto competitivo e in veloce evoluzione, rappresenta un’economia in crescita; si capisce quindi il buon riscontro che ha e sta avendo l’Akademia, al punto che attualmente abbiamo 4 dipendenti ma per il secondo trimestre del 2016 è prevista un’ulteriore crescita di struttura. Aggiungo che conoscere bene le lingue e la mia precedente esperienza in Polonia non hanno potuto che aiutarmi ulteriormente”.

 

http://www.cciip.pl

http://akademiakulinarnawhirlpool.pl

http://www.assocamerestero.it

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Dubai conquistata da un pavimento-gioiello nato da un sogno. Fare impresa all’estero si può se c’è un approccio creativo

Un’azienda Made in Italy a conduzione familiare riesce ad esprimere il meglio della conoscenza ed eccellenza del ‘saper fare’ italiano. Professionalità, gusto del bello, innovazione, originalità, alta qualità, possesso di tecniche e conoscenze d’eccellenza, appeal del ‘Made in Italy’: ecco le parole chiave di questa impresa nata, si può dire, da un vero e proprio sogno trasformato in idea creativa. Ecco il racconto di Fausto Biagetti e dei suoi pavimenti-gioiello, molto apprezzati e ricercati a Dubai, anche grazie al supporto della Camera di Commercio Italiana negli Emirati Arabi Uniti (IICUAE)

Ecco il racconto sintetico di Fausto Biagetti, titolare della Fausto Biagetti Luxury Home, dell’idea vincente per penetrare nel mercato degli Emirati Arabi Uniti e di come è riuscito a commercializzare con successo i suoi pavimenti. Nella sua storia troviamo molti stimoli e molte conferme sul ‘come muoversi nei mercati esteri’: “nel 2013 nelle Marche, dove c’è la sede della mia azienda, la crisi mordeva terribilmente e dovetti prendere una decisione fondamentale: trovare nuovi mercati oppure… Ed ecco che ci fu la svolta che cambiò la mia vita! Questa è stata il frutto di un’idea che mi venne 9 anni fa, durante un viaggio di piacere in Oman. Qui vidi il deserto che si incontrava con il mare: fui fulminato dalle bellezze incredibili del posto e pensai di trasportare quell’emozione così intensa nei miei prodotti… L’idea, nata quel giorno in Oman, mi ha portato negli anni seguenti a progettare prodotti di nicchia per target molto raffinati (ad esempio una collezione costruita in foglia d’oro o vero corallo o turchese o glitter oro e argento; oserei dire quasi pavimenti-gioiello…), che a quel punto erano pronti per trovare spazio in nuovi mercati. Grazie ad un incontro presso la sede della Camera di Commercio a Dubai sono riuscito ad avere gli strumenti necessari per ottenere un margine di successo nel mio primo approccio ad un mercato estero, quello degli Emirati Arabi Uniti. Il mio prodotto ha infatti trovato presso quel mercato, oltre ad una capacità di spesa molto alta, una buona accoglienza in termini di gusti locali. Gli aspetti più apprezzati sono stati l’artigianalità di altissima qualità e la tecnica raffinata, cioè il know-how tipico di un’impresa italiana, ancora fortemente apprezzato nel mondo. Lavorando sodo sono riuscito ad ottenere alcuni incontri strategici e piccole vittorie sia personali che economiche. Vorrei sottolineare come la mia azienda sia il simbolo di una piccola e media impresa che ce la può fare e di un’Italia che raggiunge buoni risultati. PMI allora può anche significare conquista di un mercato estero, laddove la qualità vince sulla quantità”.

 

Mauro Marzocchi, Segretario Generale della Camera di Commercio Italiana negli Emirati Arabi Uniti (IICUAE), spiega che “la Camera di Commercio Italiana negli Emirati Arabi Uniti ha assistito Fausto Biagetti e la sua azienda nel quadro del progetto ‘Italian Home & Furniture in Dubai 2015’. Per la Fausto Biagetti Luxury Home la Camera ha appositamente organizzato una missione imprenditoriale e incontri b2b con operatori locali. Un ricordo personale: Fausto mi telefonò per chiederci aiuto per un grave problema in corso alla dogana: se non lo avessimo risolto immediatamente nella serata stessa, probabilmente il destino dell’azienda avrebbe preso altre strade…”.

 

“Fare impresa all’estero si può” è una iniziativa di Assocamerestero in collaborazione con le Camere di Commercio Italiane all’estero per dare visibilità e promuovere il Made in Italy nel mondo.

 

http://www.iicuae.com

http://www.faustobiagetti.com/

 

 

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Giuseppe Meana: una vita tra eccellenza professionale, impegno sociale, architettura, arte e fotografia. In pieno svolgimento il concorso fotografico Packlick

All’architetto Giuseppe Meana è intitolato il concorso fotografico Packlick organizzato da Gifasp, Gruppo Italiano Fabbricanti Astucci e Scatole Pieghevoli in collaborazione con l’Azienda Pusterla 1880; le iscrizioni sono aperte sino al 27 aprile 2016. Il contest è diviso in due temi: “Sostenibilità del packaging cartaceo” e “Il packaging cartaceo, potente mezzo di comunicazione del prodotto”. Ricordando il grande imprenditore del settore packaging cartaceo di lusso, Packlick è dedicato alla fotografia di qualità, al packaging cartaceo coniugato con la sostenibilità ed al talento giovanile

Giuseppe Meana, architetto ed imprenditore, ha trascorso una vita tra packaging cartaceo, impegno sociale e fotografia amatoriale. Appassionato sin dalla giovinezza di arte e architettura e con un costante approccio solare e positivo verso la vita, inizia presto a lavorare nell’azienda di famiglia, la ditta Pusterla a Tradate e si laurea contemporaneamente in architettura. La passione per la fotografia amatoriale (oltre 1.000 sono le immagini da lui scattate) nasce a metà degli anni ‘60 e si esprime lungo tutta la sua vita, attraverso colpi d’occhio misurati ed attenti verso la realtà e il bello che lo circondavano ed un accurato lavoro di sviluppo nel suo laboratorio personale. Sempre accompagnato dall’amata Hasselblad 503CX o da una Nikon D700, amava riprendere soggetti paesaggistici che potremmo definire “agli antipodi”: da un lato i deserti, dall’altro le montagne; ambedue, però, terre di forti asprezze accomunate da una bellezza capace di dare profonde emozioni. Così le sue foto, maggiormente interpretate con il grandangolo e fissate su diapositiva, rivelano texture personali del colore e diventano spesso preziose testimoni del miracolo della natura. Era portato anche per i ritratti, in particolare di bambini e sapeva cogliere nelle espressioni infantili attimi d’intensa ed inusuale espressività. Nei suoi viaggi di lavoro in Europa, India e Cina spesso rivolgeva il suo sguardo ai processi industriali, in particolare ai macchinari nelle cartiere, affascinato dalla loro imponenza meccanica che amava fermare con una Laica M8 digitale, conferendo alle foto una particolare suggestione formale.

Il concorso fotografico Packlick è rivolto a studenti e studentesse di ogni nazionalità di età compresa tra i 19 e i 30 anni, iscritti ad un corso di fotografia negli anni 2014, e/o 2015, e/o 2016 presso accademie, università, fondazioni universitarie (di specializzazione, di formazione, alta formazione, perfezionamento), situate in tutta Italia e riconosciute dal MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) o accreditate a livello regionale. La partecipazione è gratuita. Chiusura iscrizioni: 27 aprile 2016; regolamento e upload delle foto sul sito http://www.packlick.it/. Due i temi proposti: “Sostenibilità del packaging cartaceo” e racconto fotografico “Il packaging cartaceo, potente mezzo di comunicazione del prodotto” .

Tra le prime finalità del concorso, sensibilizzare i giovani verso il packaging cartaceo e la sua valenza comunicativa e concorrere all’approfondimento del tema “packaging cartaceo e sostenibilità” in un momento in cui, in tutto il pianeta, questo tema è stato posto tra le priorità nel futuro assetto della lotta anti-spreco. Dichiara Francesca Meana, packaging designer e curatrice del concorso: “la sostenibilità è un tema che parte dai metodi di produzione e dalla progettualità di un’azienda, che non sempre sono visibili sullo scaffale di un negozio. Si percepisce la sostenibilità per lo più quando si deve gettare un packaging e ci si trova a dover scegliere e capire se può essere riciclato. Tutto il resto del suo ciclo di vita viene dato per scontato… E’ quindi necessario portare l’attenzione sul packaging che è pensato per proteggere e non per essere solo un rifiuto. La creatività applicata al packaging è fondamentale, ma non solo di sostenibilità vive il packaging: bisogna ricordarsi anche l’importanza di questo prodotto, utile non solo a proteggere, ma anche a comunicare il contenuto sotto molteplici punti di vista… Un buon design comunica con l’utilizzatore, facilita l’utilizzo del prodotto e aiuta il riutilizzo o il riciclo di se stesso senza lasciare al caso tutti questi punti”.

Il concorso fotografico Packlick, è organizzato da Gifasp in collaborazione con l’Azienda Pusterla 1880 e con la sponsorizzazione di Assografici, Comieco, A.De Robertis & Figli, Box Marche, Cartotecnica Goldprint e Tecnocarta.

 

Per info:

http://www.packlick.it/

[email protected]

 

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Fine dei saldi invernali a Roma: grandi occasioni fino al 15 febbraio 2016. Due weekend di shopping pernottando a Hotel Centrale Roma

Shopping romano approfittando degli ultimi 10 giorni di saldi invernali: ecco le vie più note e per tutte le tasche, raggiungibili con comodità da Hotel Centrale Roma, l’albergo ad angolo con via del Corso e via del Babuino, con l’aggiunta di una serie di regole che i commercianti devono rispettare per non ingannare i clienti

Nella città eterna i saldi della collezione autunno/inverno 2016 sono cominciati il 5 gennaio e termineranno il 15 febbraio: conviene approfittare di questi ultimi 10 giorni e di ben due weekend per fare un ottimo shopping a prezzi convenienti. Per trovare interessanti occasioni, ecco un elenco delle principali vie della moda romana: tra le strade delle grandi firme, via Condotti; via del Babuino; piazza di Spagna; via Borgognona e via delle Carrozze; si possono invece trovare negozi più a buon mercato in via del Corso, che collega Piazza del Popolo a Piazza Venezia; via Nazionale vicino a Piazza Repubblica; viale Trastevere e via Cola di Rienzo. Ricordiamo che anche le stazioni di Roma, prima tra tutte Termini, offrono numerose occasioni di shopping. In genere le boutique rimangono chiuse il lunedì mattina e aprono nel pomeriggio; le aperture domenicali dipendono invece dal periodo e dalle ordinanze. L’orario di apertura si aggira intorno alle 10 del mattino e prosegue fino al tardo pomeriggio, soprattutto in occasione di grandi appuntamenti, spesso fino alle 20. A seconda del negozio e della gestione, si trova anche l’apertura continuata nella pausa pranzo.

Per approfittare della fine dei saldi conviene pernottare, per chi viene da fuori città, in un albergo comodo per muoversi e in centro città: l’Hotel Centrale Roma di via Laurina 34 si trova ad angolo con via del Corso e via del Babuino, a due passi da Piazza di Spagna, via Condotti e Piazza del Popolo. Offre un ottimo rapporto tra qualità e prezzo (specialmente se si prenota direttamente dal sito) perché è un tre stelle Superior con un buon servizio e un’ottima pulizia.

Ecco infine alcune regole per non farsi ingannare dai saldi: i commercianti devono porre, sul cartellino, il prezzo originario e affiancare la percentuale di sconto che viene applicata mentre è facoltativo inserire il nuovo prezzo; la merce in saldo deve essere separata da quella venduta a prezzo pieno ed è soggetta alle stesse regole di quella classica: se dovesse essere difettosa o non piacere al cliente, si può chiedere la sostituzione o il rimborso, a patto che si abbia ancora lo scontrino e ricordiamo infine che i commercianti sono obbligati a rispettare il calendario.

Per avere la tariffa più conveniente prenota direttamente dal sito di Hotel Centrale Roma:

http://hotelcentraleroma.it/

 

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Gifasp, con il concorso fotografico Packlick, dà continuità alla campagna “La cultura della protezione e della sostenibilità”: iscrizioni aperte da gennaio ad aprile 2016

Gifasp, con il concorso Packlick, è di nuovo alla ribalta dopo una serie di eventi con il claim “La cultura della protezione e della sostenibilità”. “Packlick, concorso fotografico 2016 – Memorial Giuseppe Meana” nasce per sensibilizzare i giovani sulla sostenibilità e l’appeal comunicativo del packaging cartaceo

Le finalità del concorso Packlick sono molteplici, in particolare sensibilizzare i giovani verso il packaging cartaceo e la sua valenza comunicativa e concorrere all’approfondimento del tema “packaging e sostenibilità” in un momento in cui, in tutto il pianeta, questo tema è stato posto tra le priorità nel futuro assetto della lotta anti-spreco. Il ricordo della figura di Giuseppe Meana, imprenditore scomparso di recente ed ex presidente Gifasp, nonché appassionato fotografo amatoriale, è il fil rouge di questo doppio messaggio: proprio in ricordo dei suoi valori e della sua sensibilità ambientale, nonché della sua propensione per il bello della vita, questo premio mira a promuovere e premiare la fotografia di qualità ed il talento giovanile. Gifasp, con il concorso Packlick, è di nuovo alla ribalta dopo una serie di eventi con il claim “La cultura della protezione e della sostenibilità” che ha visto alternarsi durante tutto l’arco dei sei mesi di Expo 2015 laboratori per bambini, incontri con il mondo del design, convegni sul tema packaging anti-spreco e incontri con le famiglie per approfondire i temi caldi della protezione e delle sostenibilità.

Il concorso

Il concorso è rivolto a studenti e studentesse di ogni nazionalità di età compresa tra i 19 e i 30 anni, iscritti ad un corso di fotografia negli anni 2014, e/o 2015, e/o 2016 presso accademie, università, fondazioni universitarie, scuole ed istituti situati in Italia e riconosciuti dal Miur (Ministero dell’Istruzione Universitaria e Ricerca) o accreditati a livello regionale. La partecipazione è gratuita. Apertura iscrizioni: 18 gennaio 2016. Chiusura iscrizioni: 27 aprile 2016. Regolamento e upload delle foto sul sito http://www.packlick.it/.

Due i temi proposti, ambedue di spessore:

1° tema: “Sostenibilità del packaging cartaceo”;

2° tema (racconto fotografico): “Il packaging cartaceo, potente mezzo di comunicazione del prodotto” .

I due temi “Sostenibilità del packaging cartaceo” e “Il packaging cartaceo, potente mezzo di comunicazione del prodotto” vanno ad approfondire temi di estrema attualità.

Il primo vede il packaging come risorsa quotidiana nella protezione dei prodotti e del loro allungamento di vita (shelf-life prolungato), ma pone anche un’importante sfida ai giovani di cogliere come possa essere riutilizzato nella vita quotidiana. In questa sezione i concetti chiave da interpretare fotograficamente sono: qualità, protezione, riciclabilità, riutilizzo.

Il secondo tema, invece, si concentra sulla capacità contemporanea di “cogliere”, prima e “narrare”, poi, attraverso una sequenza d’immagini, quanto un packaging possa pulsare di vita, interazione ed emozionalità coniugato con la forte componente di comunicazione ed informazione per concorrere, attraverso la massima cura verso il design e i materiali, al successo di un prodotto. Anche qui alcuni concetti chiave sono: innovazione, design, qualità, protezione, riciclabilità.

Si chiude così la campagna “GIFASP for Expo” con il passaggio di testimone al concorso Packlick: tutti gli eventi in nome della sostenibilità del pack cartaceo

Numerosi gli eventi che si sono snodati lungo tutto il 2015, accompagnando il periodo di Expo. Il programma “Gifasp for Expo – La cultura della protezione e della sostenibilità” ha visto un laboratorio per bambini denominato “Schiscetta Box”, svoltosi al Museo del Bambino di Milano e nella scuola A. Moro di Canegrate (MI); “Good design, food design – Design meets food”, in collaborazione con la rivista Interni presso il Centro Arclinea a Milano; il convegno “Facciamo luce sul ruolo del packaging nella lotta agli sprechi alimentari” con la partecipazione di CONAI, Comieco e Istituto Italiano Imballaggio dentro il Civil Society Pavilion Cascina Triulza di Expo Milano 2015 e “Dal buon cibo al cibo giusto” all’Expogate di Milano, un incontro parte del palinsesto di Expoincittà e del Children Share Network. In chiusura l’inchiesta “Scrivi i tuoi momenti importanti da proteggere (ricordi, emozioni, sogni ed anche alimenti e oggetti)” con la partecipazione di 207 bambini.

http://www.packlick.it/

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Per info:

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Protezione e sostenibilità i temi dell’inchiesta GIFASP: nei risultati la famiglia è al centro mentre tra gli alimenti la pizza è al top e i devices tecnologici superano i giocattoli

Pensieri, ricordi, sogni, alimenti e oggetti e la loro cura e conservazione sono gli argomenti su cui si è soffermata l’inchiesta lanciata dall’Associazione Gifasp riguardante i momenti importanti da proteggere nella vita. Oltre 200 bambini e ragazzi hanno dato la loro risposta su cosa vogliono conservare della propria vita, in sintonia con il claim “Cultura della protezione e della sostenibilità” sviluppata da GIFASP durante tutto il 2015, ricordando che conservare le cose importanti vuol dire proteggere e difendere i punti di riferimento, non solo materiali, della vita. Una particolarità: dalle indicazioni emerse risulta molto importante non solo il cibo ma anche chi lo cucina… L’alimento più gradito è quella preparato dalla mamma o dalla nonna

“Conservare le cose importanti vuol dire proteggere e difendere i punti di riferimento, non solo materiali, della nostra vita” è il titolo della campagna che GIFASP, il Gruppo Italiano Fabbricanti Astucci e Scatole Pieghevoli, aveva scelto per Expo Milano 2015, a favore di “un packaging attivo sul fronte della cultura della protezione e della sostenibilità”. La raccolta dei questionari si è svolta attraverso vari eventi-laboratorio: “Schiscetta box” organizzato al MUBA – Museo del Bambino di Milano con due classi di seconda elementare della Scuola Primaria Setti Carraro Dalla Chiesa di Milano e con una prima media della Scuola Secondaria dell’Istituto Comprensivo di Altedo-Malalbergo-Baricella , l’evento “Incontro a Merenda” presso l’ExpoGate in centro a Milano ed infine con cinque classi di quarta della Scuola Elementare Aldo Moro di Canegrate (Mi) durante il secondo laboratorio “Schiscetta box”.

I questionari dell’inchiesta sono stati compilati con le risposte da 207 partecipanti in totale, bambini e ragazzi dai 6 ai 12 anni di età.

I pensieri e i ricordi più frequenti da conservare per i bambini riguardano la famiglia, intesa sia come attività in ambito familiare (esperienze condivise con genitori, nonni, fratelli e cugini), sia come famiglia unita, sia ricordi di un parente, soprattutto i nonni, che magari non ci sono più, con il 18% delle preferenze; un bambino ha ricordato, per esempio, il tatuaggio della sua mamma e un altro la propria famiglia biologica. Seguono le gite (al mare, a parchi e giardini, a fare un picnic, in cascina o a visitare le fattorie con gli animali) con il 12%, poi le vacanze o i viaggi (al mare o in città italiane come Bologna, Venezia, Lucca, Napoli, Roma e Pisa o straniere come Parigi, ma anche in luoghi più lontani come la Lapponia, Dubai e gli USA) con il 10%. Sull’8% si attestano poi i ricordi riguardanti un oggetto o un gioco (tecnologico e non) avuto magari in regalo e avvenimenti avvenuti a scuola o all’asilo con il 7%. Il 6% dei bambini ha ricordato eventi legati all’amicizia (in genere con il migliore amico) e all’infanzia. La nascita di un fratellino o una sorellina e la presenza di un animale domestico (in genere un cane, spesso deceduto) si pongono tra i ricordi più importanti insieme ad attività sportive, legate magari alla vincita di una coppa o una medaglia o a buoni risultati ottenuti, con il 4% delle preferenze. Seguono con il 3% delle risposte il laboratorio “Schiscetta box” (per i bambini più piccoli in quanto le interviste sono state fatte in contemporanea al laboratorio), la visita all’Expo (per i bambini di Canegrate, che hanno partecipato al laboratorio a pochi giorni di distanza dalla visita) e feste come il Natale. Una bambina ha ricordato un maestro della sua patria d’origine.

Per quanto riguarda i sogni, spesso i bambini li confondono con i ricordi e non riescono a mettere a fuoco perfettamente la differenza tra i due. In ogni caso, il 24% si focalizza su una professione futura, meglio se importante e conosciuta; ne hanno nominate moltissime: oltre ai classici cantante, attrice, parrucchiera, atleti come calciatore, giocatore di basket, ballerina e campionessa di nuoto oppure dottore, ingegnere e architetto, le più curiose sono state fumettista, militare, pittrice, pianista, inventore, poliziotto, scienziato e operaio (cioè lavorare in fabbrica); alcuni bambini sognano poi di diventare famosi e/o di essere ricchi. Molti sogni vertono poi su un desiderio, come quello, per il 14% di chi ha risposto all’inchiesta, di essere supereroi (dei fumetti o dei cartoni animati) o avere superpoteri, in particolare di volare; il 12% ha invece come sogno quello di continuare a stare bene in famiglia, di averla felice e unita e un bimbo sogna di vedere ancora i suoi genitori insieme. Il 6% desidererebbe avere un cane o un gatto e il 5% vorrebbe che ci fosse la pace nel mondo o che venisse sconfitta la fame (solo i bambini di Canegrate hanno risposto in questo modo). Il 3% desidera andare al mare oppure ha un sogno riguardante l’amicizia, magari che duri per sempre quella con il migliore amico; il 2% vorrebbe girare il mondo oppure fare una bella gita (in piscina o al parco) o vacanza e sempre la stessa percentuale avrebbe il sogno di continuare a giocare, di stare immerso nella natura e di essere bravo a scuola. Qualcuno sogna poi di avere la macchina del tempo o più semplicemente… Di visitare Expo (non i bambini di Canegrate, ovviamente, che sono stati tutti ad Expo).

I cibi che i bambini prediligono, stando alla nostra inchiesta, sono la pizza per il 18% e la pasta per il 14%, quest’ultima con vari condimenti (pomodoro, pesto, carbonara ma anche cozze) o sue varianti come i tortellini, i ravioli, gli gnocchi e lasagne; i bambini di Canegrate (almeno in due casi) amano invece i pizzoccheri. Se l’8% sceglie come cibo le patatine fritte, il 9% predilige la verdura (soprattutto carote, broccoli, spinaci e insalata) e l’8% la frutta (in particolare le fragole, le pesche e le banane). Il 5% ama la carne, come, indicata dalla stessa percentuale, la cotoletta mentre il pesce non è stato indicato da nessuno. Tra i dolci, il cioccolato, il gelato e la torta sono tra i cibi più gettonati ma comunque più bassi dell’attesa. Tra gli alimenti più originali che sono stati nominati troviamo i ravioli primavera, il cous cous con la zucca, la frittata, le lumache, il kebab e lo zucchero filato. Si può in definitiva dire che i cibi più gustosi per i bambini restano sempre i primi e gli alimenti meno sani, ma molta strada stanno facendo la frutta e la verdura; una particolarità: dall’inchiesta è emerso che è molto importante anche chi prepara i piatti, perché spesso è stato specificato che l’alimento gradito è quella preparato dalla mamma o dalla nonna. Per i bambini è poi molto importante con chi si consuma il pasto (dato emerso dalla composizione della schiscetta): la maggioranza (55%) vede ideale la compagnia della mamma; un terzo quella del papà (34%) e il 10% circa quella di un parente (12% nonno, 9% zia, 8% cugino, 7% nonna). La famiglia è in primo piano, dunque (arrivando a circa il 90% delle preferenze), anche nella scelta degli alimenti.

Tra gli oggetti da conservare, infine, i prescelti sono stati gli oggetti tecnologici con il 15% delle preferenze (tra cui cellulare, TV, iPad, tablet, Play Station, computer, Wii, Nintendo e macchina fotografica) ma seguono, con la scelta del 14% dei bambini, giocattoli più tradizionali come peluche o oggetti di altro materiale a forma di animale, soprattutto orsacchiotti (anche risalenti all’infanzia, ma hanno nominato anche il cavallo, il dinosauro e il canguro) e i pupazzi con l’11% (tra cui alcuni regalati ad Expo). Il 10% dei bambini annovera, tra gli oggetti da conservare, quelli di gioielleria e bigiotteria, spesso regali, legati a persone (parenti o amici) o momenti della propria vita; per l’8% dei bambini sono da conservare le fotografie, ancora una volta collegate alla famiglia o a persone che non ci sono più, per il 7% le macchinine (o camion e moto) e per il 6% la palla, il pallone o altri attrezzi legati allo sport praticato (canestro, racchetta, skateboard). Poche preferenze sono andate ad un libro e al Lego. Alcuni hanno citato altri giochi tradizionali come le biglie, i pattini e il monopattino oppure oggetti vari come i trucchi, il mappamondo, il letto, il carillon, il rosario della nonna e in due casi la propria casa. L’inchiesta ha messo in evidenza quanto molti bambini amino la tecnologia ma anche che i giochi tradizionali ricoprono ancora un ruolo molto importante.

 

http://www.gifasp.com

 

 

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“Smettere di fumare” con il metodo Easyway di Allen Carr. Moltissime testimonianze sull’efficacia del seminario con il quale si può cominciare a programmare il proprio benessere per il 2016

Un seminario che consente di smettere di fumare in sole sei ore: è programmato per il 17 e il 29 dicembre 2015 a Milano, nella sede “Allen Carr’s Easyway” (altre date si aggiungeranno nei mesi prossimi). Moltissime le testimonianze sull’efficacia di questo metodo

I seminari per smettere di fumare con il metodo Easyway di Allen Carr sono tenuti da Francesca Cesati e dal suo team composto da terapisti che, fumatori loro stessi, hanno smesso con questo metodo ed hanno poi seguito il relativo corso di formazione; conoscono, quindi, in prima persona le problematiche del tabagismo.

Le garanzie del metodo Easyway di Allen Carr

I centri “Allen Carr’s Easyway” sono 150 in 50 Paesi nel mondo.

Il libro “E’ facile smettere di fumare se sai come farlo”, scritto da Allen Carr e basato sul metodo Easyway, è stato tradotto in oltre 40 lingue e ha venduto più di 14.000.000 di copie nel mondo (1.400.000 in Italia).

Da oltre 30 anni il risultato del seminario è garantito: o si smette di fumare o si viene rimborsati.

Le testimonianze

Queste è la testimonianza del Prof. Manfred Neuberger, M.D. Capo Dipartimento Medicina Preventiva dell’Istituto di Medicina Ambientale all’Università di Medicina di Vienna: “mi incuriosirono sia alcuni miei pazienti che avevano smesso di fumare con successo dopo aver letto il libro di Allen Carr, sia i commenti fatti da medici del lavoro riguardo i seminari e i Centri Allen Carr. Inizialmente decisi di fare, su un periodo di 4 mesi, una valutazione dei seminari tenuti ai dipendenti sul luogo di lavoro. Le persone che avevano smesso di fumare con successo mostrarono, in aggiunta ad un aumento dell’energia, un miglioramento globale della qualità di vita sotto il profilo sia della salute fisica e mentale sia di quella sociale. Rimasi sorpreso e colpito dall’eccellente risultato ottenuto dopo un solo intervento: a distanza di un anno, la fascia di successo era compresa tra il 40% (ipotesi peggiore) e il 55% (stima migliore). Per controllare i risultati in una diversa situazione e per un periodo di tempo più lungo, decisi di fare uno studio di gruppo in una grande acciaieria, dove i medici del lavoro avevano dato la loro disponibilità ad eseguire controlli telefonici per un periodo medio di 3 anni dopo il seminario: su 510 persone, il 51,4% dichiarò di continuare ad essere non fumatore. Prendendo un gruppo a caso tra i partecipanti e tenendo presente la loro storia di fumatori, venne misurata la concentrazione di cotinina nelle urine. Di tutte le persone esaminate, il 50,9% mostrò un’astensione prolungata dal fumo. La percentuale di successo dei seminari Allen Carr’s Easyway in ambito aziendale ha superato complessivamente e di gran lunga quella raggiunta da altri metodi. Senza supporti farmacologici di alcun genere, un fumatore su due, motivato a partecipare, sembra in grado di smettere di fumare e di rimanere un non fumatore”.

Di seguito altre testimonianze:

Gabriel Garko (attore): “smettere di fumare con il metodo Easyway è stato più facile di quanto pensassi, mi ha sorpreso in positivo”.

Sir Anthony Hopkins (attore): “è stata una rivelazione capire che mi sono liberato immediatamente dalla mia dipendenza. E il non fumare è stato non solo facile ma incredibilmente piacevole”.

Anjelica Huston (attrice): “il seminario Allen Carr’s Easyway mi ha permesso di realizzare qualcosa che credevo impossibile: dopo 30 anni, riuscire a smettere di fumare nel giro di poche ore. Un miracolo! Non riesco a definirlo in altro modo”.

Leggi tutte le testimonianze su “Smettere di fumare”: http://www.easywayitalia.com/testimonianze/lascia-testimonianza

 

Seminario “Smettere di fumare”: sintesi

Il seminario si terrà sia il 17 che il 29 dicembre 2015 (si aggiungeranno altre date per i mesi prossimi).

Orario: dalle ore 14 alle 20.

Luogo: presso la sede Allen Carr’s Easyway in via Renato Fucini, 3 (zona Piazzale Piola) a Milano.

Costi e facilitazioni: il costo, scontato per chi si iscrive subito attraverso il link sotto, è di 300 euro (anzichè 370); verrà anche dato in omaggio il libro di Allen Carr “E’ facile controllare il peso se sai come farlo”.

Info e iscrizioni:

Info: [email protected]

Iscrizione con sconto: http://landing.easywayitalia.com/c-seminari-easyway-agosto-ottobre-2015-milano/

 

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Segnali positivi dal mondo agro-alimentare: un ricco dopo-Expo, nuove campagne in difesa del cibo italiano e un nuovo presidente di Assocamerestero proveniente dal settore alimentare

Una serie di segnali di cambiamento positivo giungono dal mondo agro-alimentare italiano. Sull’onda del grande Esposizione Universale di Milano focalizzata, con temi e sotto-temi trasversali, a tutte le culture e Paesi, l’Italia gode di un rinnovata creatività ed intraprendenza nel comparto agro-alimentare nel mondo: migliaia di incontri b2b nei sei mesi dell’Esposizione, l’immersione e la condivisione con un pubblico di milioni di persone, le decine di iniziative che contraddistinguono il dopo-Expo in atto, la partenza di vari progetti a protezione del Made in Italy insieme all’elezione di Gian Domenico Auricchio come presidente di Assocamerestero (è la prima volta per un imprenditore del settore alimentare). Questa serie di risultati giungono alla fine di un anno, il 2015, che vedrà probabilmente confermarsi la cifra record di 36 miliardi di valore dell’export nel comparto agro-alimentare

La Carta di Milano, le iniziative di WE –Women for Expo, il proliferare delle start up nel campo agro-alimentare (175): ecco una serie di segnali di positivo cambiamento dal mondo agro-alimentare italiano. Sull’onda della grande Esposizione Universale di Milano focalizzata su un tema – per la prima volta nella storia degli Expo – che è trasversale a tutte le culture e Paesi, l’Italia gode di un rinnovata creatività ed intraprendenza nel settore food: le migliaia di incontri b2b nei sei mesi dell’Esposizione, l’immersione e la condivisione con un pubblico di milioni di persone, le decine di iniziative che contraddistinguono il dopo-Expo, la partenza di vari progetti a protezione del Made in Italy nel mondo insieme all’elezione di Gian Domenico Auricchio a Presidente di Assocamerestero (è la prima volta per un imprenditore del settore alimentare). E, nel 2015, l’export del comparto agro-alimentare toccherà probabilmente la cifra record di 36 miliardi di euro (erano 27 miliardi nel 2014).

Gian Domenico Auricchio, 58 anni, amministratore delegato della Auricchio, azienda impegnata dal 1877 nella produzione e commercializzazione dei prodotti caseari, è il nuovo presidente di Assocamerestero. E’ stato eletto a capo dell’Associazione delle 79 Camere di commercio italiane all’estero (CCIE) e di Unioncamere. E’ la prima volta che Assocamerestero, presente in 54 Paesi e attiva sui temi dell’internazionalizzazione e della promozione delle eccellenze italiane, viene guidata da un imprenditore di un’azienda leader dell’agroalimentare Made in Italy, con stabilimenti in Italia e nel mondo. Intervistato relativamente al Progetto “Valorizzazione e promozione del prodotto agroalimentare italiano autentico” che vede il coinvolgimento di 9 Camere di Commercio Italiane all’Estero operanti in Stati Uniti, Canada e Messico, per la realizzazione (nel biennio 2016-2017) di una serie di iniziative promozionali, in Italia e all’estero, ha affermato: “credo che le Camere di commercio italiane all’estero siano una piattaforma straordinaria per sostenere l’ulteriore diffusione del nostro Made in Italy nel mondo, in raccordo con l’azione promozionale svolta dal Governo e dall’Ice, agendo come importante collegamento con il sistema camerale in Italia, con le associazioni imprenditoriali e il sistema fieristico” e ha concluso sottolineando come “nel mondo esiste una significativa domanda di Italia ancora tutta da intercettare”.

 

https://www.facebook.com/assocamerestero

http://www.assocamerestero.it/

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Eliminare i fattori di rischio come il sovrappeso ed il fumo per un migliore stile di vita: numerosi gli spunti nel ‘Dopo-Expo’

Nel dopo-Expo 2015 sono numerose le indicazioni emerse: anche eliminare i fattori di rischio come il sovrappeso ed il fumo devono essere considerati al pari della sicurezza alimentare e della più equa distribuzione delle risorse. I metodi espressi dal saggista Allen Carr nei riguardi della lotta al sovrappeso ed al fumo hanno aiutato migliaia di persone nel mondo ad ottenere uno stile di vita più sano e più attento al benessere personale

In questo intensissimo dopo-Expo, seguendo il fil rouge tracciato dall’Esposizione Universale di Milano, un buon stile di vita rappresenta un argomento centrale all’interno di una visione olistica: è fondamentale eliminare fattori di rischio come il fumo e il sovrappeso, che devono essere considerati al pari della sicurezza alimentare e della più equa distribuzione delle risorse.

I dati sul sovrappeso, stando alla statistica presentata nel 2014 da OKkio alla SALUTE, promosso dal Ministero della Salute – CCM (Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie), vedono, nella fascia 18 – 69 anni, più di 4 persone su 10 in eccesso ponderale. Riguardo il fumo, invece, nel 2014, secondo i dati dell’Istituto Superiore della Sanità e l’Istituto Mario Negri di Milano, il numero di fumatori ammonta a 11 milioni (circa il 21% della popolazione secondo Eurobarometro).

Eliminare i fattori di rischio: sovrappeso e fumo

Allen Carr ha anticipato la risoluzione delle problematiche sul fumo e sul cibo attraverso il metodo Easyway, alla base dei libri “È facile smettere di fumare se sai come farlo” e “È facile controllare il peso se sai come farlo”. Il metodo, anche applicato nei seminari “Easyway”, è alla base del libro sul fumo uscito per la prima volta nel 1985, un best seller internazionale che ha venduto oltre 14 milioni di copie in tutto il mondo. Il metodo Easyway rappresenta “la chiave che vi permetterà di uscire dalla prigione del fumo con facilità. Il metodo Easyway dimostra come sia il fumatore accanito sia quello occasionale possano, serenamente, liberarsi dalla schiavitù della nicotina per sempre”. Lo stesso metodo è stato applicato, forte del successo e di riscontro sul fumo, anche in “È facile controllare il peso se sai come farlo” che in Italia ha raggiunto oltre 400mila copie vendute. In questo testo Allen Carr applica ai problemi alimentari la stessa logica che gli ha permesso di aiutare milioni di persone a smettere di fumare; “mostrando come lasciare alle spalle divieti e obblighi, noiosi conteggi ed esercizi, guida il lettore, con semplici principi, ad alimentarsi in modo sano, alla scoperta di un metodo per star meglio con se stesso e perdere definitivamente quei chili di troppo”.

Per maggiori informazioni: http://www.easywayitalia.com/

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Ministero dello Sviluppo Economico e Assocamerestero: un’azione congiunta contro la contraffazione alimentare e l’Italian Sounding sui mercati USA, Canada e Messico

“Cibo 100% Made in Italy”: nell’ambito del “Piano straordinario Made in Italy” è stata lanciata la Campagna di promozione strategica sui mercati USA, Canada e Messico, a cura del Ministero dello Sviluppo Economico e di Assocamerestero volta al contrasto del fenomeno della contraffazione e dell’Italian Sounding nei mercati di Canada, Stati Uniti, e Messico. Si vuole incrementare la quota di export delle piccole e medie imprese agroalimentari italiane e la tutela dei consumatori stranieri

Ministero dello Sviluppo Economico e Assocamerestero: un’azione congiunta contro la contraffazione alimentare e l’Italian Sounding

A livello mondiale, il fenomeno della contraffazione alimentare, insieme a quello dell’Italian Sounding, hanno un giro di affari che si aggira intorno ai 60 miliardi di euro (stime 2010): quasi la metà dell’intero fatturato dell’Industria Alimentare italiana (132 miliardi di Euro) e più di due volte il suo export (27 Miliardi di Euro). Di questi 60 miliardi, circa 6 riguardano la contraffazione vera e propria e i restanti 54 miliardi l’imitazione dei nostri prodotti. Fra il 2001 e il 2010 il fenomeno dell’Italian Sounding è aumentato del 180% e si calcola che oggi incida per il 25% sull’export complessivo del comparto.

Contraffazione e Italian Sounding sono particolarmente diffusi nel Nord e Centro America, dove registrano percentuali sconcertanti. Sono imitazioni, infatti:

– il 97% dei sughi per pasta;

– il 94% delle conserve sott’olio e sotto aceto;

– il 76% dei pomodori in scatola;

– il 15% dei formaggi.

(Fonte: Elaborazioni Federalimentare).

“Cibo 100% Made in Italy”: nel mirino contraffazione e Italian Sounding

Per combattere il fenomeno della contraffazione e dell’Italian Sounding e tutelare i consumatori stranieri, il Ministero dello Sviluppo Economico ha deciso di realizzare – con il contributo di Assocamerestero e della rete delle Camere di Commercio Italiane all’Estero (CCIE) – una Campagna di promozione strategica per la valorizzazione del prodotto 100% italiano, con l’obiettivo di incrementarne la conoscenza e il consumo in mercati esteri target, in cui sono maggiormente diffusi prodotti che evocano il nostro Paese ma non sono di origine italiana.

Le attività del Progetto saranno implementate anche con il supporto dell’Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche (AICIG), del Sistema camerale italiano e delle principali Associazioni di categoria del settore agroalimentare.

I contenuti del progetto

Il Progetto (stanziamento complessivo di 7,5 milioni di euro) ha come Paesi target Stati Uniti, Canada e Messico; è promosso e finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico e realizzato da Assocamerestero, in collaborazione con le nove CCIE, coinvolte nel progetto, di Montreal, Toronto, Vancouver, Chicago, Houston, Los Angeles, Miami, New York, Città del Messico per il biennio 2016-2017. I target delle attività di promozione sono invece importatori, distributori, responsabili acquisti catene alberghiere e specialty stores, chef, food blogger, giornalisti settore, nutrizionisti, testimonial e opinion leader legati al mondo food e wellness.

Le azioni del Progetto atte alla valorizzazione del Made in Italy agroalimentare ed all’internazionalizzazione dei prodotti agroalimentari italiani di qualità comprendono: creazione di una database selezionato per le categorie target individuate, con sensibilizzazione dei contatti e loro coinvolgimento in tutte le iniziative; selezione influencers per incoming educational in Italia; selezione operatori food per azioni incoming in Italia per visite aziendali e incontri BtoB; realizzazione negli Stati Uniti e in Canada di 16 masterclass con la partecipazione di chef, nutrizionisti, addetti alle vendite, per un totale di circa 600 operatori; realizzazione di 20 eventi promozionali in Canada e USA; realizzazione di una campagna di comunicazione social per la promozione delle attività e il coinvolgimento degli influencers, realizzazione di uno storytelling di progetto e di un sito web dedicato e realizzazione di una pubblicazione multicanale su olio EVO 100% Made in Italy.

 

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Riflessioni e consuntivo in un dopo-Expo ricco di spunti sul rapporto imballaggio-spreco alimentare. “Gifasp for Expo”: sette mesi di eventi continui

Per i sei mesi di Expo Milano 2015, una lunga serie di eventi targati “Gifasp for Expo”, per fare conoscere l’importanza dell’imballaggio nella lotta contro gli sprechi. Questo impegno è stato perseguito con estrema determinazione ed ha toccato i luoghi clou dell’Esposizione Universale: Expo 2015 nel padiglione Cascina Triulza, Expogate nel centro di Milano, nel MUBA alla Rotonda della Besana senza dimenticare la piantumazione in Kenya di 50 alberi a compensazione del CO2 emesso e i laboratori con la Scuola Primaria di Canegrate. Qui di seguito tutti gli eventi organizzati da Gifasp durante i sei mesi di Expo

“La cultura della protezione e della sostenibilità: conservare le cose importanti vuol dire proteggere e difendere i punti di riferimento, non solo materiali, della nostra vita” è stato il claim seguito da Gifasp – Gruppo Italiano Fabbricanti Astucci e Scatole Pieghevoli in occasione di Expo Milano 2015. Il gruppo che crede nello sviluppo, nell’innovazione e in un nuovo ruolo del packaging, ha infatti organizzato per tutta la durata dell’Esposizione Universale una serie di eventi, “Gifasp for Expo”, per fare conoscere l’importanza dell’imballaggio nella lotta contro gli sprechi. Questo impegno è stato perseguito con estrema determinazione ed ha toccato i luoghi clou dell’Esposizione Universale: Expo 2015 nel padiglione Cascina Triulza, Expogate nel centro di Milano, il MUBA alla Rotonda della Besana senza dimenticare la piantumazione in Kenya di 50 alberi a compensazione del CO2 emesso durante un evento e le scuole decentrate, ma non per queste meno attive sul fronte delle iniziative Expo. Queste sono state infatti coinvolte attraverso i laboratori, come la Scuola Primaria di Canegrate, che ha visto mobilitate cinque classi e una decina di insegnanti. Qui di seguito un elenco completo di tutti gli eventi organizzati da Gifasp durante i sei mesi di Expo.

Il programma “Gifasp for Expo – La cultura della protezione e della sostenibilità” è cominciato il 21 aprile 2015 con un laboratorio per bambini denominato “Schiscetta Box”. Questo si è svolto una prima volta al MUBA – Museo del Bambino di Milano con due classi di seconda elementare della Scuola Primaria Setti Carraro Dalla Chiesa di Milano e con una prima media della Scuola Secondaria dell’Istituto Comprensivo di Altedo-Malalbergo-Baricella e una seconda volta, il 20 ottobre 2015, con cinque classi di quarta della Scuola Elementare Aldo Moro di Canegrate. Gifasp in questo caso ha lavorato sul concetto di “Lunch box ideale” (o, come si dice a Milano, di “schiscetta”), creando un laboratorio dell’immaginario sul cibo e sugli assets immateriali che accompagnano questo momento topico per bambini dai 5 ai 12 anni. La “Schiscetta box” ha invitato perciò i piccoli a preparare la loro “schiscetta” ideale, mettendo in una scatola di cartone disegnata ad hoc (da Francesca Meana, così come tutte le figurine in cartoncino riciclabile) tutto quello che per loro è importante e non deve mai mancare nel loro pranzo: oltre ai cibi, le persone e le emozioni. In questo modo i bambini hanno descritto cosa significa per loro “il pasto del mezzogiorno” in tutte le sue accezioni.

In contemporanea è partita l’inchiesta “Scrivi i tuoi momenti importanti da proteggere (ricordi, emozioni, sogni ed anche alimenti e oggetti)” con questa premessa: “abbiamo perso, noi appartenenti alle società evolute, la percezione del grande impatto positivo che prodotti ormai a noi familiari (imballaggi, frigidaire, scatole, rivestimenti ed altro ancora) producono contro lo spreco alimentare; in questo scenario interventi di conservazione migliorativa possono produrre, nel giro di poco tempo, risultati straordinari. Può dare un contributo importante avviare una campagna di sensibilizzazione che allarghi il proprio raggio di intervento dalla sola conservazione e protezione degli alimenti sino a toccare i momenti importanti della vita, poiché anch’essi necessitano di uguale protezione, essendo i punti di riferimento del nostro essere quotidiano”.

Il 22 giugno 2015 presso il Centro Cucine Arclinea a Milano si è invece svolto l’evento “Good design, food design – Interior and exterior food landscapes” organizzato da Gifasp e da Arclinea, uniti nel nome della “cultura del design” coniugata con “la cultura del cibo”, in collaborazione con la rivista Interni. Questo appuntamento è stato parte del format “Design meets food, Milano meets the world – Conversazioni sulla creatività” ed è stato uno Showcooking – Talk con al centro una ‘Orange Experience’ che ha avuto come giovani interpreti Fabrizio Sansoni, Food stylist, Designer & chef e Francesca Meana, Paper designer, che hanno raccontato e mostrato il loro punto di vista sulla coerenza tra contenuto, forma, funzione e consumo. Al centro dell’incontro è stata infatti l’arancia, sulla base della quale Sansoni e Meana si sono raccontati, declinando entrambi, in base alle proprie competenze, il concetto di “Good Design” di Bruno Munari.

“Facciamo luce sul ruolo del packaging nella lotta agli sprechi alimentari” è stato invece il nome del convegno promosso da Gifasp, sempre seguendo “La cultura della conservazione e della sostenibilità”, con la partecipazione di CONAI – Consorzio Nazionale Imballaggi, Comieco – Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica e Istituto Italiano Imballaggio. Si è svolto il 18 settembre 2015 dentro il Civil Society Pavilion Cascina Triulza di Expo Milano 2015 e ha visto alternarsi interventi sulla lotta allo spreco, la sostenibilità ed il ruolo del packaging, una performance teatrale e il live tweeting. Per comunicare con più efficacia il messaggio di impegno civile, ha visto la piantumazione, in collaborazione con l’organizzazione Treedom di Firenze, di 50 alberi in Kenya a compensazione del CO2 prodotto dall’evento. La condivisione del tema principale è avvenuta in modalità dinamica grazie alle testimonianze in diretta; l’imballaggio e le sue caratteristiche, il ruolo del packaging nello spreco alimentare, il confezionamento sostenibile e le prospettive future del settore sono stati i temi affrontati da esperti e opinion leader, giornalisti e blogger insieme a talenti del settore del packaging. Ecco i nomi di riferimento che sono stati presenti al convegno, che ha visto il coordinamento di Fabrizio Bellavista, fondatore di Expopportunity: Emilio Albertini, Presidente Gifasp; Fulvia Lo Duca, Managing Director Gruppo Cartotecnico Abar Litofarma e Past President di Gifasp; Eliana Farotto, Responsabile Ricerca & Sviluppo Comieco; Marco Sachet, Direttore dell’Istituto Italiano Imballaggio; Piero Capodieci del CdA Conai; Pietro Lironi, Presidente Assografici e Federazione Filiera Carta e Grafica; Marco Ardemagni, Conduttore Radio2, poeta e autore; Tonino Dominici, Presidente Box Marche; Adriano Facchini, Direttore Consorzio Agrario di Ferrara; Silvia Leoncini, Food blogger e scrittrice; Andrea Pozzo, Sistemi Qualità, Ambiente e Sicurezza LucaPrint Group; Massimo Falcinelli, Account Manager Iggesund; Fabrizio Sansoni, Food stylist e chef; Paola Negrin, Comunicazione Lab#ID LIUC; Paola Favarano, Presidente Comitato Donne AiFOS e Massimo Caviola, Managing Director Metsä Group. L’incontro è stato arricchito dalla performance teatrale dei Poeticanti “Prova tu ad essere un prodotto dentro un packaging” che ha approfondito le tematiche del convegno sfatando molte percezioni erronee.

Il 5 ottobre 2015, infine, all’Expogate di Milano, si è svolto l’ultimo evento “Gifasp for Expo”, “Dal buon cibo al cibo giusto”, un incontro organizzato dal Gruppo Italiano Fabbricanti Astucci e Scatole Pieghevoli in collaborazione con Comieco – Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica e Istituto Italiano Imballaggio. Rivolto ad un target di famiglie e bambini, ha visto alternarsi interventi sulla protezione, sulla sostenibilità e sulla creatività, una performance teatrale, tanta musica e una merenda di chef ed è stato parte del palinsesto di Expoincittà e del Children Share Network. La merenda è stata realizzata da Fabrizio Sansoni, Food Stylist e Chef, che ha preparato anche una mousse contenuta in un packaging progettato ad hoc (design by Francesca Meana) e distribuito come gadget finale. Emilio Albertini, Presidente Gifasp, ha introdotto l’incontro, moderato da Fabrizio Bellavista, Fondatore di Expopportunity; si sono poi alternati i temi della protezione e sostenibilità a cura di Alessandra Alessi, Responsabile comunicazione dell’Istituto Italiano Imballaggio e di Eliana Farotto, Responsabile Ricerca & Sviluppo Comieco, della creatività con Lorenzo Marini, Fondatore della Lorenzo Marini Group e con Silvia Lora Ronco, conosciuta come Silvia Deifiori, Flower designer e della psicologia con la conduzione di Fulvia Lo Duca, psicologa e Past President di Gifasp. Tutto il pomeriggio è stato animato dalla performance teatrale dei Poeticanti che hanno simulato il tragitto di un prodotto all’interno di un imballaggio dal titolo “Impara tu ad essere un prodotto dentro una scatola!!!” e hanno intonato filastrocche e canzoni con tutti i presenti.

 

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Goglio 2015, worldwide packaging specialist: un anno pieno di iniziative nel 165° anniversario

La multinazionale, leader nella produzione di sistemi completi per il confezionamento, è stata fondata nel 1850 a Milano e, in occasione della 165esima data dalla fondazione, ha festeggiato presso lo stabilimento di Daverio insieme a tutti i dipendenti delle sedi italiane e straniere la storia, l’evoluzione e i progetti futuri di un’azienda con sedi produttive e commerciali in tutti i cinque continenti          

Fondata nel 1850 a Milano, Goglio è l’azienda leader nei settori dell’imballaggio flessibile, degli accessori in plastica rigida come valvole e bocchelli e degli impianti di confezionamento. Ha compiuto 165 anni e ha festeggiato a Daverio (Va), dove si trova la sede principale, insieme a tutti i dipendenti delle sedi italiane e straniere la storia, l’evoluzione e i progetti futuri di un’azienda che oggi è una multinazionale. Goglio è infatti presente con stabilimenti produttivi e sedi commerciali e di assistenza in tutti i cinque continenti.

L’evento, svolto all’interno di uno spazio dello stabilimento, ha visto la partecipazione di collaboratori, famiglie e partner più affezionati. E’ stata la festa di tutti coloro che lavorano in azienda e in particolare di quelli che hanno dimostrato il proprio impegno per più di 25 anni, ai quali, secondo la tradizione aziendale, è stato consegnato un riconoscimento. Tra le presenze annoverate nel programma: l’associazione di Ginnastica Artistica di Daverio e un concerto di Nair e l’Orchestra Sinfonica di Sanremo.

 

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Goglio, packaging specialist: sei mesi ininterrotti di eventi parallelamente allo stand in Expo Milano 2015

Goglio, punto di riferimento mondiale per l’imballaggio flessibile, azienda leader di mercato, presente in tutti i cinque continenti e con sede a Daverio (Va), ha organizzato negli ultimi sei mesi una serie di eventi parallelamente alla presenza con uno stand dentro Expo Milano 2015 nel Padiglione “Cibus è Italia”

Goglio è stata promotrice di iniziative con sei mesi ininterrotti di eventi, diffondendo la cultura del packaging, della tecnologia, dell’innovazione con respiro globale e passo locale; una serie di progetti ed eventi molto diversi tra loro ma che connotano bene la mission “glocal” dell’azienda italiana presente con sedi produttive e commerciali in tutti i cinque continenti. Fondata nel 1850 a Milano, Goglio è l’azienda leader nei settori dell’imballaggio flessibile, degli accessori in plastica rigida come valvole e bocchelli e degli impianti di confezionamento.

Un nuovo impianto di trigenerazione nella sede centrale

Il 28 aprile 2015 è stato inaugurato, insieme al gruppo energetico E.ON, un nuovo impianto di trigenerazione ad alta efficienza nella sede centrale del Gruppo Goglio a Daverio. Questo fornisce energia elettrica, riscaldamento e raffreddamento ed è in grado di ridurre le emissioni di CO2 di circa 6.300 tonnellate l’anno.

La partecipazione ad Expo Milano 2015 nel padiglione “Cibus è Italia” e nel Cluster del Caffè

Dall’1 maggio 2015 e fino al 31 ottobre, per tutta la durata quindi dell’Esposizione Universale di Milano, Goglio ha avuto uno stand all’interno del padiglione “Cibus è Italia” (vicino all’entrata Est, al Lake Arena e al Padiglione Italia). Il claim della partecipazione ad Expo Milano 2015 è stato “Il packaging come non l’hai mai visto”, in cui il concetto di imballaggio e tutta la sua filiera sono stati protagonisti di un gioco interattivo. Al centro dello stand di Goglio c’era infatti un totem con un touch che comandava l’interazione con alcune animazioni che illustravano tutte le fasi della filiera di quattro prodotti (caffè, pomodoro, mango e olive), dalla coltivazione al confezionamento e consumo. L’azienda era anche nel Cluster del Caffè di Expo Milano 2015, dove un macchinario Goglio permetteva di confezionare “live” il migliore aroma in pack compostabili al 100%.

Goglio ad Ipack-Ima: dal 19 al 23 maggio 2015

Goglio ha partecipato, dal 19 al 23 maggio 2015, ad Ipack-Ima, la manifestazione internazionale per i fornitori di tecnologie e materiali per il processing e il packaging. Qui l’innovazione tecnologica delle macchine Goglio ha dato vita al “Cube Live 3D”, in cui sono state protagoniste le linee di confezionamento dell’azienda. Lo stand Goglio si è trasformato in uno spazio ipertecnologico in cui interagire con le macchine, immergersi nella loro tecnologia e conoscerle in ogni minimo dettaglio grazie a una sofisticata ricostruzione 3D.

Fruit Innovation, dal 20 al 22 Maggio 2015: l’imballaggio targato Goglio per il comparto ortofrutticolo

Il packaging Goglio è stato presente dal 20 al 22 Maggio 2015 anche a Fruit Innovation, la risposta alla richiesta di innovazione e di internazionalizzazione della filiera ortofrutticola. Durante questa fiera l’azienda di Daverio ha presentato Fres-co Fruit, una busta stand up che mantiene la frutta fresca più a lungo; grazie all’esclusivo processo di produzione di Goglio l’agente antimicrobico è così fissato al packaging tradizionale.

Goglio vince l’Oscar dell’Imballaggio il 20 maggio 2015 con un packaging all’estratto di the verde

II 20 maggio 2015, durante Ipack-Ima, Goglio ha vinto l’Oscar dell’Imballaggio 2015 con GTea, un materiale all’estratto di the verde che, sfruttando le naturali proprietà antiradicali della catechina, agisce sul processo di ossidazione cui sono soggetti gli alimenti confezionati in imballi flessibili, migliorandone la shelf life ed enfatizzando proprietà e caratteristiche organolettiche dei prodotti.

6, luglio, 2 e 14 settembre, 7 ottobre: Goglio protagonista con packaging sostenibili ad Expo Milano 2015 in collaborazione con Illy

Il 6 luglio, il 2 e il 14 settembre e il 7 ottobre 2015, nell’area Tosteria all’interno del Cluster del caffè, Goglio ha dato vita con Illy all’incontro “Storia di un sacchetto di caffè”. L’evento è stato focalizzato sul packaging Goglio per caffè denominato Fres-co Green®, il bioimballo eco-friendly anche in fase produttiva industriale perchè le materie prime derivano da fonti rinnovabili e sono naturalmente sostenibili. Il pubblico è stato così accompagnato alla scoperta di un sacchetto biodegradabile/compostabile, costituito da materiali eco-friendly.

4 settembre 2015: showcooking e cultura della sostenibilità, una nuova iniziativa di Goglio sulla Terrazza Panoramica del padiglione “Cibus è Italia” ad Expo Milano 2015

“Pomodoro e caffè: principi e benefici” e “Gli alimenti: la corretta conservazione” sono stati gli argomenti principali di un evento sulla cultura della sostenibilità organizzato da Goglio il 4 settembre dentro Expo Milano 2015. Presso la Terrazza Panoramica del padiglione “Cibus è Italia” sono stati protagonisti i due Ambassador per Expo Marco Bianchi, divulgatore scientifico per la Fondazione Veronesi e ‘chef’ per vocazione e Lisa Casali, scienziata ambientale, blogger e scrittrice, che hanno dato vita ad uno showcooking/dibattito.

20 settembre 2015: 1850-2015, Goglio compie 165 anni

Il 20 settembre 2015 Goglio ha festeggiato insieme a tutti i dipendenti delle sedi italiane e straniere la storia, l’evoluzione e i progetti futuri di un’azienda che oggi è una multinazionale, leader nella produzione di sistemi completi per il confezionamento. L’evento si è svolto all’interno dello stabilimento di Daverio e ha visto la partecipazione di collaboratori, famiglie, giornalisti e i partner più vicini.

Le soluzioni di packaging per il caffè Goglio a Host

Host, la fiera leader nel settore Ho.Re.Ca., foodservice, retail, GDO e hotellerie, ha visto Goglio protagonista dal 23 al 27 ottobre 2015 con uno spazio completamente dedicato alle soluzioni di packaging per il caffè, macinato, in grani o in capsule. Accanto alle confezioni realizzate con materiali tradizionali, l’azienda di Daverio (Va) ha affiancato soluzioni nuove che nascono dalla consolidata conoscenza del prodotto e da un’attenta attività di Ricerca & Sviluppo. Host è stata anche l’occasione per presentare ufficialmente al pubblico una grande novità: la nuova gamma di macchine per capsule e marchio Goglio GCap, adatte a soddisfare esigenze produttive diverse e progettate per poter gestire con estrema flessibilità capsule di dimensioni diverse.

Aperitivo in terrazza dentro l’Esposizione Universale con stakeolder, opinion leader e clienti

Il 26 ottobre 2015 Goglio ha organizzato una serata con intrattenimento musicale nella suggestiva cornice di Expo Milano 2015. Questo aperitivo sulla Terrazza Panoramica del padiglione “Cibus è Italia” ha rappresentato una serata di svago dedicata ai clienti che sono passati dallo stand di Goglio a Host e che hanno visitato lo spazio espositivo a Expo.

L’evento “Packaging Sicuro e Sostenibile”

A conclusione dell’esperienza dentro l’Esposizione Universale di Milano, Goglio ha organizzato per il 28 ottobre 2015 un evento congiunto con Dow (“protagonista fondamentale della chimica in Italia”) sul tema “Packaging Sicuro e Sostenibile”, per scoprire come il packaging possa contribuire a ridurre lo spreco alimentare. Nella splendida cornice della Terrazza Panoramica del Padiglione “Cibus è Italia”, insieme ai partner, ai clienti e ai contatti dell’area Ricerca e Sviluppo, si sono affrontati i temi della sicurezza alimentare del packaging, della sostenibilità e delle nuove soluzioni di packaging intelligenti ed attive. Sono intervenuti Luciano Piergiovanni, Professore e ricercatore dell’Università degli Studi di Milano e Cristina Nerín, Professoressa all’Università di Zaragoza (UNIZAR) sui temi della sicurezza alimentare, protezione degli alimenti e riduzione dello spreco attraverso gli imballaggi, condividendo la loro visione sulle soluzioni di packaging sostenibile, intelligente e attivo.

 

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Goglio rafforza la sua presenza nel mondo del caffè presentando la nuova gamma di macchine per il confezionamento in capsule

Goglio, azienda leader nel confezionamento del caffè, presenta la nuova gamma di macchine per capsule alla fiera Host di Milano dal 23 al 27 Ottobre 2015, presso il Padiglione 13 – Stand R36-S35

Concepite secondo gli elevati standard qualitativi che caratterizzano le macchine di produzione Goglio, le nuove capsulatrici racchiudono tutta la tecnologia e il know how nel processo di confezionamento che hanno reso l’azienda leader indiscusso nel mondo del caffè tradizionale degli ultimi decenni. La gamma comprende oggi tre configurazioni modulari che permettono di raggiungere velocità di produzione di 120, 240 e 360 pezzi al minuto, andando così a soddisfare esigenze produttive diverse. Fin dalla loro progettazione, le macchine nascono per poter gestire con la massima semplicità e flessibilità capsule di dimensioni diverse dalle tradizionali capsule FAP, alle compatibili con i sistemi più conosciuti come Nespresso e Dolce Gusto, ottimizzando al massimo l’impiego di materiali in bobina.

I gruppi di riempimento, pressione e saldatura si muovono con estrema precisione grazie alla motorizzazione brushless, andando incontro al materiale e dando vita all’esclusivo layout a “scacchiera” sul nastro trasportatore. Questa caratteristica permette di ridurre al minimo lo spazio tra le formelle, riducendo così significativamente sia la quantità di materiale necessario per i lid di chiusura delle capsule, sia lo sfrido generato dopo la produzione delle stesse. Le coclee twin sono alimentate in continuo da un pan feeder che assicura la massima omogeneità del prodotto che andrà così a riempire capsule con elevatissimi standard qualitativi. Un tunnel con iniezione di azoto accompagna le capsule dalla fase di riempimento fino alla saldatura del lid di chiusura.

Importante l’attenzione dedicata in fase progettuale per semplificare e facilitare le operazioni dell’operatore che dovrà condurre la macchina: tutti i gruppi sono montati su guide che ne permettono la completa estrazione durante le fasi di regolazione, manutenzione o pulizia, mentre i cambi bobina assistiti da carrelli appositi sono ridotti al minimo grazie a supporti per bobine fino a 500mm di diametro. Aspiratori posizionati nella zona di riempimento e di pressatura delle capsule garantiscono l’eliminazione di polveri dalla superficie di saldatura del lid, mentre una spazzola collocata sotto il nastro trasportatore raccoglie eventuale prodotto in una vasca dalla quale viene poi aspirato. Completano infine la macchina un telaio in acciaio inox, celle di carico con feedback diretto alle coclee per il controllo del peso posizionate su una struttura indipendente per garantire la massima precisione e telecamere per la verifica di una perfetta centratura e saldatura del materiale di chiusura delle capsule.

La presentazione ufficiale della nuova gamma macchine per capsule Goglio avverrà alla fiera Host di Milano (Pad.13|Stand R36-S35) dal 23 al 27 Ottobre 2015.

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Alimentazione, packaging e sostenibilità all’Expogate per vivere i valori dell’Esposizione Universale di Milano

Incontro con famiglie e bambini per veicolare una nuova visione più attenta all’ambiente. “Dal buon cibo al cibo giusto”: un evento di GIFASP for Expo” che ha visto alternarsi interventi sulla protezione, sulla sostenibilità e sulla creatività, una performance teatrale, tanta musica e una merenda di chef. Come sarebbe la vita degli alimenti se togliessimo, all’improvviso, tutti gli imballaggi, i confezionamenti e le scatole? La catena alimentare ne avrebbe un danno considerevole: queste ed altre considerazioni nell’evento nel centro di Milano

E’ stato un incontro diversificato quello che GIFASP – Gruppo Italiano Fabbricanti Astucci e Scatole Pieghevoli ha organizzato in collaborazione con Comieco – Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica e Istituto Italiano Imballaggio lunedì 5 ottobre 2015 all’Expogate in piazza Castello a Milano. Questo evento è stato parte del palinsesto di EXPOINCITTA’ e del CHILDREN SHARE NETWORK ed è venuto subito dopo l’incontro in collaborazione con la Cascina Triulza in Expo 2015; questo ennesimo appuntamento nell’agenda di Gifasp for Expo ha visto alternarsi musica, interventi su sostenibilità e creatività, una performance teatrale e filastrocche cantate coralmente con i presenti.

Si è partiti da una merenda realizzata da Fabrizio Sansoni, Food Stylist e Chef, che ha preparato per quest’occasione tre diversi tipi di cookies e una mousse al cioccolato contenuta in un packaging progettato ad hoc (design by Francesca Meana) e distribuito come gadget finale; afferma Sansoni : “la protezione e la conservazione, anche per i professionisti della cucina, è un fattore determinante nella lotta anti-spreco”, mentre la Meana ha sottolineato l’importanza del riutilizzo degli imballaggi: “non di solo riciclo dobbiamo tener conto: la creatività applicata al riutilizzo è fondamentale nell’educazione dei bambini”.

Emilio Albertini, presidente GIFASP, ha poi introdotto l’incontro ponendo una domanda certamente coinvolgente: “cosa succederebbe se all’improvviso togliessimo tutti i packaging, le confezioni e le scatole? Sarebbe immediatamente un disastro di vastissime proporzioni: oggetti non protetti che si rompono, alimenti delicati immediatamente inutilizzabili, altri cibi che nel giro di brevissimo tempo andrebbero in deperimento….”.

Alessandra Alessi, responsabile comunicazione dell’Istituto Italiano Imballaggio, ha invece sottolineato: “si è calcolato che si maneggiano 20 pack al giorno, per un totale di circa 8.000 all’anno” e ha presentato la Carta Etica del Packaging, che mette in evidenza 10 caratteristiche importanti dell’imballaggio, cioè: “responsabile, equilibrato, sicuro, accessibile, trasparente (non deve ingannare), informativo, contemporaneo, lungimirante, educativo e sostenibile”. Per aderire: http://www.cartaeticadelpackaging.org.

Lorenzo Marini, fondatore della Lorenzo Marini Group, moderno narratore della comunicazione italiana, nel proprio slalom linguistico ha toccato gli estremi opposti con una visione orientale, per atterrare poi sulla “favola del cibo scorretto” con protagonisti un tostapane, una bianca (e buona) macchina da popcorn e una rosa (e cattiva) dello zucchero filato….

Eliana Farotto, Responsabile Ricerca & Sviluppo Comieco, ha invece presentato “Il cartometro”, che aiuta a fare “la raccolta differenziata di carta e cartone in modo corretto, perché ognuno nel suo piccolo può fare grandi cose” e permette a questo materiale di rientrare in circolo ed essere riutilizzato.

Fulvia Lo Duca, psicologa e Past President di GIFASP, ha spiegato la valenza psicologica del cibo e cosa sono i “comfort food”, quegli alimenti che danno consolazione e ci fanno stare bene e ha poi evidenziato come il cibo “ha un importante valore culturale (faremmo molta fatica a mangiare, per esempio, una cavalletta) e dà un’immagine di noi agli altri (se sono esile e bionda, la gente non pensa che possa mangiare pane, salsicce e milza). Il cibo è un’esperienza complessa….”. Fabrizio Bellavista, fondatore della unit Expopportunity, ha coordinato i lavori.

Questo incontro a merenda con un percorso artistico e scientifico che ha portato dal buon cibo al cibo giusto è stato intervallato dalla musica e dalle filastrocche dei “Poeticanti” (Roberta Turconi e Paolo Provasi) che ha come identità espressiva la poesia in musica, la recitazione e il canto. Il gruppo ripercorre infatti i versi di alcuni tra i più noti poeti internazionali, sia in forma di canto con accompagnamento di vari strumenti musicali, sia attraverso la recitazione (in questo caso, tra gli altri, Rodari). I “Poeticanti in scena”, in collaborazione con l’attrice Irma Albrizio, si sono poi esibiti in una performance teatrale dal titolo “Impara tu ad essere un prodotto dentro una scatola!!!” che ha simulato il tragitto di un prodotto all’interno di un imballaggio.

Gli eventi “GIFASP for Expo” avranno una successiva tappa a breve, martedì 20 ottobre 2015, con la seconda sessione del laboratorio “Schiscetta” presso una scuola elementare nella Provincia di Milano. La prima sessione è stata realizzata il 21 aprile 2015 al MUBA – Museo dei Bambini di Milano.

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Lunedì 5 ottobre 2015: merenda e musica nell’incontro “Dal buon cibo al cibo giusto” in Expogate, in centro a Milano

“Incontro a merenda – Dal buon cibo al cibo giusto” è il titolo della nuova iniziativa di GIFASP for Expo che, insieme a Comieco e Istituto Italiano Imballaggio, organizza un pomeriggio (l’inizio è previsto per le 17.15) per famiglie e bambini che sarà arricchito dalla performance teatrale dei Poeticanti, insieme a tante filastrocche da cantare insieme e ad un intervento sulla protezione e sostenibilità (a cura di Eliana Farotto e Alessandra Alessi), sulla psicologia (condotto da Fulvia Lo Duca) e sulla creatività (grazie a Lorenzo Marini). Prima di tutte queste iniziative, la merenda dello chef Fabrizio Sansoni e, sempre a firma del famoso food stylist, un contenitore speciale con una leccornia in dono!

Lunedì 5 ottobre 2015 alle 17.15 nello Spazio Sforza di Expogate in Piazza Castello, vi sarà una merenda di chef per famiglie e bambini preparata da Fabrizio Sansoni, Food Stylist e chef; si alterneranno poi brevi interventi in un percorso multisensoriale scherzoso: si comincerà con una performance teatrale condotta da tre attori (i Poeticanti) che simuleranno il tragitto di un prodotto all’interno di un imballaggio dal titolo “Impara tu ad essere un prodotto dentro una scatola!!!”, a cui seguirà un intervento sulla protezione e sostenibilità a cura di Eliana Farotto, Responsabile Ricerca & Sviluppo Comieco; sulla psicologia con la conduzione di Fulvia Lo Duca, psicologa e Past President di GIFASP e sulla creatività con Lorenzo Marini, fondatore della Lorenzo Marini Group. Il pomeriggio continuerà con l’intrattenimento musicale, per passare poi ad un nuovo intervento sulla sostenibilità grazie ad Alessandra Alessi, responsabile comunicazione dell’Istituto Italiano Imballaggio e si chiuderà in musica, sempre con i Poeticanti, che coinvolgeranno i presenti con filastrocche e canzoni note.

L’evento fa parte del palinsesto di EXPOINCITTA’ e del CHILDREN SHARE NETWORK.

 

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“Incontro a merenda – Dal buon cibo al cibo giusto”

5 ottobre 2015

Spazio Sforza di Expogate (Piazza Castello)

Ore 17.15

 

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Nello stand Goglio a Expo Milano 2015 un gioco interattivo per vivere in diretta la filiera di prodotto dal confezionamento al consumo

Un gioco interattivo che mostra tutta la filiera di quattro prodotti (caffè, pomodoro, mango o olive) è rivolto ai visitatori dello stand di Goglio nel grande padiglione “Federalimentare – Cibus è Italia”, situato nel sito espositivo dell’Esposizione Universale vicino all’entrata Est di Expo, a poca distanza dal Lake Arena e dal Padiglione Italia. “Goglio 4 Expo”: l’azienda leader negli imballaggi flessibili sarà presente all’Esposizione Universale per tutta la durata del grande evento, fino al 31 ottobre 2015

“Il packaging come non l’hai mai visto”: con questo claim Goglio ha presentato il suo programma ad Expo Milano 2015. L’azienda italiana è nata nel 1850 e da allora è sempre stata presente in ogni fase della storia dell’imballaggio. Negli anni Sessanta, in particolare, nasce il Fres-co System®, il marchio che descrive e identifica il sistema completo studiato per soddisfare l’esigenza di integrare imballaggi flessibili, impianti di confezionamento, tecnologia ed assistenza.

Il concetto di imballaggio e tutta la sua filiera sono i protagonisti di un simpatico gioco interattivo nello stand di Goglio nel padiglione “Federalimentare – Cibus è Italia”, vicino all’entrata Est, al Lake Arena e al Padiglione Italia. Al centro dello stand c’è un totem; un touch comanda l’interazione con alcune animazioni: si sceglie il prodotto (caffè, pomodoro, mango o olive), il tipo di pack e si possono vivere, attraverso una divertente animazione, tutte le fasi della filiera, dalla coltivazione del prodotto, al suo confezionamento e consumo. La partecipazione di Goglio all’Esposizione Universale si allinea al suo tema portante perché un alimento non confezionato, non protetto o mal conservato è un alimento perso. L’azienda è anche nel Cluster del Caffè di Expo 2015, dove un macchinario Goglio permette di confezionare “live” il migliore aroma in pack compostabili al 100%.

Goglio, in linea con il tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” e con il padiglione Federalimentare “Cibus è Italia”, propone un concetto di cibo come nutrimento, piacere, gusto, casa, famiglia; esso è arte, guerra, pace, affetto, amore; per il cibo si litiga, si combatte, si lavora e soprattutto il “Cibo è Vita”, per il Gruppo Goglio e per il pianeta.

La forza della proposta Goglio è insita nella tipologia stessa di imballaggio: il packaging Fres-co System® significa imballaggi flessibili, valvole, macchine di confezionamento e assistenza tecnica al servizio del prodotto ed è sinonimo di conservazione e protezione, leggerezza e praticità. Filo conduttore in ogni fase di lavorazione, la soluzione flessibile permette il trasporto di una maggiore quantità di alimento a fronte di un ingombro inferiore del contenitore rispetto a forme tradizionali di confezionamento. Più prodotto, meno packaging: alleato fedele nella lotta agli sprechi, Goglio si impegna a garantire cibo sano, sicuro e sufficiente per tutti, nel rispetto del Pianeta e dei suoi equilibri.

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Il caffè, il suo aroma e la sua sicurezza protagonisti in Expo Milano 2015 il 14 settembre: Illy e Goglio eco-friendly nel Cluster del Caffè con un packaging compostabile

Illy e Goglio protagonisti all’Esposizione Universale nel Cluster Caffè. Nello spazio Illy ad Expo Milano 2015 (sul Decumano, all’altezza del Children Park), il 14 settembre 2015 alle ore 14 si terrà l’incontro “Storia di un sacchetto di caffè”. Si parla di caffè e di un packaging interamente costituito da materiali biodegradabili ed eco-friendly. Il sacchetto, in Special Edition, è già diventato un pezzo da collezione

“Storia di un sacchetto di caffè” è l’evento dedicato alla conservazione delle alte qualità del caffè di eccellenza: si tratta di un packaging (Fres-co Green®) per caffè interamente costituito solo da materiali e componenti biodegradabili.

“Fres-co Green”, un imballaggio al 100% eco-friendly

“Fres-co Green” è la risposta a 360° di attenzione all’ambiente e alla richiesta da parte del mercato di una confezione 100% eco-friendly. La proposta è parte di un sistema completo in cui tutti gli elementi si inseriscono armoniosamente in un discorso di sostenibilità: confezione e valvola possono essere gettati congiuntamente nel bidone dell’umido e, nell’arco di 180 giorni, si biodegradano pressoché completamente. Anche in fase produttiva, la realizzazione del prodotto si inserisce armoniosamente nel ciclo di lavorazione Goglio: le materie prime derivano da fonti rinnovabili e sono naturalmente sostenibili.

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Al 78,3% il recupero di imballaggi in Italia: Gifasp sostiene cultura anti-spreco e riciclo con un evento dentro Expo Milano 2015

La “cultura della conservazione e della sostenibilità” è il concetto attorno al quale il Gruppo Italiano Fabbricanti Astucci e Scatole Pieghevoli ha impostato la sua campagna in occasione di Expo Milano 2015. Questo sarà anche l’argomento centrale del convegno “Facciamo luce sul ruolo del packaging nella lotta agli sprechi alimentari”, il 18 settembre 2015 alle 14.30 a Cascina Triulza, dentro il sito espositivo di Expo Milano 2015. Gifasp promuove così il corretto riciclo della carta e del cartoncino, oggi molto diffuso se si pensa che la raccolta differenziata in convenzione ha avuto un + 6,1% a livello nazionale e ha inoltre lanciato un’inchiesta sui momenti importanti da proteggere

In base alla Relazione 2014 del CONAI, il Consorzio Nazionale Imballaggi, garante del raggiungimento degli obiettivi di recupero e riciclo dei rifiuti di imballaggio a livello nazionale anche della carta, i dati indicano una quota di rifiuti di imballaggio avviata a riciclo che si attesta al 68,3% sul totale dell’immesso al consumo, con un aumento di circa 0,5% rispetto all’anno precedente. In termini quantitativi, i rifiuti di imballaggio trasformati in materia prima seconda hanno visto un incremento del 3,3% rispetto all’anno precedente con l’avvio a riciclo di circa 8 milioni di tonnellate. Il 78,3% dei rifiuti di imballaggio viene quindi valorizzato, cioè più di 3 imballaggi su 4 vengono sottratti alla discarica e gli aumenti sono principalmente legati al grande sviluppo della raccolta differenziata in convenzione, con un + 6,1% a livello nazionale. In 15 anni il recupero dei rifiuti di imballaggio in Italia è passato dal 33% a quasi l’80%, con un risparmio di 350 miliardi di kilowattora.

Questi risultati confortanti rafforzano Gifasp – Gruppo Italiano Fabbricanti Astucci e Scatole Pieghevoli nel perseguimento del suo programma variegato di iniziative in occasione di Expo Milano 2015; la sua campagna sulla “Cultura della protezione e della sostenibilità” ha l’obiettivo di far conoscere l’importanza del prodotto dell’Associazione nella lotta contro gli sprechi ed esercitare un’azione di approfondimento riguardo il suo basso impatto ambientale. Maggiori informazioni su http://www.gifasp.com/content/expo-2015-il-perch%C3%A9-di-una-grande-esposizione-universale.

Proprio su questo tema verterà il convegno “Facciamo luce sul ruolo del packaging nella lotta agli sprechi alimentari”, venerdì 18 settembre alle 14.30 dentro il Civil Society Pavilion Cascina Triulza di Expo Milano 2015, organizzato da Gifasp con la partecipazione dell’Istituto Italiano Imballaggio e del CONAI – Consorzio Nazionale Imballaggi. E’ stato tra l’altro stipulato un accordo con Treedom per la piantumazione in Africa di una mini foresta di 50 alberi intitolata al convegno. Grazie anche alla performance teatrale “Prova tu ad essere un prodotto dentro una scatola!!!” dell’attrice Roberta Turconi, si approfondiranno le erronee percezioni riguardanti il packaging, condividendole con esperti del settore e opinion leader insieme a giovani talenti: https://gifaspforexpo2015.wordpress.com/2015/09/01/la-cultura-della-protezione-e-sostenibilita-convegno-si-puo-affrontare-un-tema-cosi-impegnativo-con-creativita-arte-ed-interattivita/.

Sulla scia della “Cultura della protezione e della sostenibilità” è anche l’interesse di Gifasp per un corretto riciclo della carta e del cartoncino: questi possono essere infatti smaltiti nel contenitore della carta e del cartone, contribuendo così a creare la base per la produzione di nuovo cartoncino. Per un corretto riciclo bisogna però distinguere i rifiuti di carta riciclabili da quelli che non lo sono; appartengono al primo gruppo e sono riciclabili: giornali, riviste, libri, fumetti e tutta la stampa commerciale (dèpliant, pieghevoli pubblicitari); i sacchetti per gli alimenti, per il pane o per la frutta; i sacchetti di carta con i manici; i fogli di carta di ogni tipo e dimensione; i contenitori di prodotti alimentari (come astucci per la pasta, per il riso, per i corn flakes ecc.); le fascette in cartoncino di prodotti come conserve, yogurt e bevande; le scatole delle scarpe; le confezioni, grandi e piccole, di prodotti come detersivi per lavatrici e lavastoviglie; le scatole dei medicinali, del dentifricio, ecc.; gli imballaggi in cartone ondulato di qualsiasi forma o misura (ad esempio per apparecchi televisivi o elettrodomestici); i contenitori in cartone per frutta e verdura e i cartoni per bevande (come ad esempio quelli di latte, succhi di frutta, vino, panna e similari) svuotati, sciacquati e appiattiti. Non sono riciclabili, invece, tutti i materiali non cellulosici, i contenitori di prodotti pericolosi, carte sintetiche, carte fotografiche ed ogni tipo di carta, cartone e cartoncino che sia stato sporcato (ad esempio carta oleata, carta e cartone unti, fazzoletti di carta usati, tovaglioli di carta sporchi di cibo, carta plastificata, fustini del detersivo). Parole chiave: riciclo carta e cartoncino, gifasp per il riciclo della carta, riciclo packaging gifasp.

La “Cultura della protezione e della sostenibilità: conservare le cose importanti vuol dire proteggere e difendere i punti di riferimento, non solo materiali, della nostra vita” di Gifasp significa anche che questa conservazione non deve riguardare soltanto i beni materiali, ma specialmente gli immaterial assets, cioè le cose importanti della vita. Per questo motivo è partita l’inchiesta “Scrivi i tuoi momenti importanti da proteggere (ricordi, emozioni, sogni ed anche alimenti e oggetti)” con la premessa che abbiamo perso, noi appartenenti alle società evolute, la percezione del grande impatto positivo che prodotti ormai a noi familiari (imballaggi, frigidaire, scatole, rivestimenti ed altro ancora) producono contro lo spreco alimentare; in questo scenario interventi di conservazione migliorativa possono produrre, nel giro di poco tempo, risultati straordinari. Può dare un contributo importante avviare una campagna di sensibilizzazione, che allarghi il proprio raggio di intervento dalla sola conservazione e protezione degli alimenti sino a toccare i momenti importanti della vita, poiché anch’essi necessitano di uguale protezione, essendo i punti di riferimento del nostro essere quotidiano. Questo è quello che Gifasp vuole perseguire, anche in occasione dell’Esposizione Universale. Parole chiave: cultura conservazione sostenibilità gifasp, gifasp expo milano 2015, packaging expo milano 2015, imballaggio expo milano 2015.

http://www.gifasp.com/

 

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Goglio in collaborazione con Illy nell’area Tosteria del Cluster del Caffè di Expo Milano 2015

Quattro date, a partire dal 6 luglio 2015 alle ore 15, in cui Goglio, azienda leader nel packaging flessibile, narrerà nel sito espositivo dell’Esposizione Universale, in collaborazione con Illy, le fasi produttive dell’imballaggio utilizzato per confezionare gli alimenti, con al centro la sicurezza alimentare e la salvaguardia del gusto e dell’aroma. Nell’area Tosteria del Cluster del Caffè ci sono sacchetti di caffè ad Edizione Limitata in materiale biodegradabile compostabile di Goglio, mentre nello stand Illy continua la grande mostra del fotografo Salgado

Nello spazio Illy del Cluster del Caffè ad Expo Milano 2015 (a metà del Decumano, all’altezza del Children Park, di fronte ai padiglioni di Thailandia, Uruguay, Cina, Colombia e Argentina), dal 6 luglio 2015 alle ore 15 e per altre tre date, gli esperti Goglio, azienda leader nei settori dell’imballaggio, daranno vita a una serie di incontri dal tema “Storia di un sacchetto di caffè” per tutti i visitatori presenti nell’area. Una preziosa collaborazione con Illy vede infatti la partecipazione di Goglio all’interno del Cluster del Caffè: presso l’area Tosteria è installato un macchinario per il confezionamento di sacchetti di caffè in materiale biodegradabile compostabile in Edizione Limitata.

Profumo di sogno: le fotografie di Sebastião Salgado
Un’occasione in più per partecipare al workshop firmato Goglio-Illy: la mostra del maestro Salgado, sempre nella stessa area… Nato dall’incontro fra il fotografo Sebastião Salgado e Illy, Profumo di sogno è un viaggio nei Paesi coltivatori di caffè che, dal 2002, si fonda sulla condivisione di un valore comune: lo sviluppo sostenibile, che per Illy rappresenta un principio fondamentale e il mezzo attraverso il quale ha scelto di mantenere il proprio primato qualitativo. In oltre 10 anni di lavoro, Salgado è riuscito ad immortalare ed ha saputo restituire nei suoi scatti in bianco e nero lo scorrere della vita quotidiana delle piantagioni e la bellezza dei terroir in cui nasce, viene coltivato e raccolto il prezioso chicco in dieci dei diversi Paesi produttori.

 

I prossimi eventi della “Storia di un sacchetto di caffè” di Goglio e Illy si svolgeranno martedì 4 agosto, lunedì 14 settembre e mercoledì 7 ottobre, sempre alle ore 15 e nella stessa area.

 

https://www.facebook.com/notes/expo-milano-2015-goglio/6-giugno-2015-ore-15-16-storia-di-un-sacchetto-di-caff%C3%A8-nel-cluster-del-caff%C3%A8-di/964404396943063

http://www.illy.com/wps/wcm/connect/it/community/eventi/storia-di-un-sacchetto-di-caffe-2

 

 

 

 

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Più prodotto, meno packaging. Imballaggio, tecnologia, innovazione: ecco il claim di Goglio, verso soluzioni sostenibili e innovative

Nel settore del packaging, dell’imballaggio e del confezionamento flessibile il Gruppo Goglio è leader al mondo ed è protesa, in tutta la propria filiera, verso una sostenibilità sempre maggiore. E’ un’azienda fondata 165 anni fa ed è presente con stabilimenti produttivi in Italia, Olanda, Polonia, Stati Uniti e Cina; in vari paesi europei e nel sud est asiatico sono dislocate sedi commerciali e di assistenza con propri magazzini, oltre a un numero di agenti operanti in tutto il mondo

La tecnologia all’avanguardia, la spinta all’innovazione e la personalizzazione dell’imballaggio che caratterizzano l’azienda Goglio fanno da driver in questo straordinario 2015 (solo tra maggio ed ottobre l’azienda, che crede nel dialogo e nella condivisione con i partner e i consumatori, è schierata in una serie di manifestazioni di alto valore: Expo Milano 2015, Ipack Ima, Fruit Innovation ed Host, tra le altre). L’apertura di un nuovo impianto di trigenerazione presso la sede produttiva di Daverio per l’efficienza energetica e la vittoria all’Oscar dell’Imballaggio 2015 con un prodotto green sono la certificazione della grande attenzione posta alle problematiche anti spreco e di sostenibilità.

Nell’ambito del packaging cerchiamo di diminuire l’impatto ambientale e di rendere più sostenibile il nostro prodotto riducendo lo spessore dei materiali e rendendo questi sempre più omogenei, in modo che possano mantenere o addirittura aumentare la conservazione dei prodotti. Cerchiamo perciò di abbassare lo spessore dei materiali di confezionamento che immettiamo sul mercato, secondo lo slogan di Goglio ‘Più prodotto, meno packaging’” dichiara Pietro Lironi, Amministratore Delegato di Goglio Cofibox.

Una storia, un patrimonio, un impegno di tutto il Gruppo Goglio. Come ha sottolineato Franco Goglio, Presidente del Gruppo, “eccellenza nel pieno rispetto dell’ambiente: con le nostre soluzioni di confezionamento flessibili garantiamo al consumatore la qualità del prodotto fresco, permettendo la conservazione degli alimenti per periodi di tempo prolungati, contribuendo così attivamente alla lotta agli sprechi. ‘Meno packaging, più prodotto’ perché packaging significa cibo e cibo significa vita, per noi e per il pianeta e un alimento non confezionato, non protetto o mal conservato è un alimento perso”.

“Meno packaging, più prodotto: imballaggio, tecnologia, innovazione”, un claim ben radicato nelle azioni e nei prodotti dell’azienda.

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Pernottare ad Hotel Centrale, nel cuore di Roma all’angolo con via Margutta, significa “vivere” il centro della città magica e da lì partire per le mete d’arte e di shopping

Il rapporto tra chilometri percorsi, soddisfazione e mete visitate è altissimo: dall’Hotel Centrale si parte dal pieno centro di Roma per arrivare alle mete artistiche più famose della Capitale e alle vie dello shopping, come ad esempio piazza del Popolo, via Margutta, via del Babbuino e piazza di Spagna, raggiungibili davvero con pochi passi. Qui di seguito la distanza in metri da Hotel Centrale Roma a questi luoghi ed il percorso in minuti, senza inganno

Partire dal centro della Capitale significa fare meno chilometri e vedere più cose: ecco il vantaggio che dà pernottare a Hotel Centrale Roma, un tre stelle di categoria Superiore nel pieno centro della città.

42 secondi e circa 60 metri: sono il tempo e la distanza che si impiega da via Laurina, la strada in cui si trova Hotel Centrale Roma, a via del Babbuino. Questa è una delle vie più famose della città per la moda, in particolare per l’abbigliamento uomo-donna ma anche per i negozi di scarpe, le gioiellerie, le orologerie e le profumerie esclusive. Qui si trovano infatti le boutique delle grandi firme come Chanel, Hogan e Tiffany e anche la boutique di Frederic Malle, “l’editore dei profumieri di lusso”.

Due minuti (per percorrere circa 100 metri) è invece quanto ci vuole per raggiungere dall’Hotel Centrale Roma via Margutta, conosciuta come la via degli artisti. Qui sono infatti presenti case d’aste e numerose gallerie d’arte, oltre ai negozi di antiquariato e qui si svolge “100 pittori di Margutta”, la più importante rassegna artistico – culturale di Roma Capitale.

In 4 minuti si arriva invece a piazza del Popolo, che, con la sua porta, è l’esempio eccellente della stratificazione architettonica della Città Eterna (un fenomeno che si è verificato per i continui avvicendamenti di pontefici che comportavano modifiche e rielaborazioni dei lavori edilizi e viari). Su piazza del Popolo si affacciano ben tre chiese; la più antica è la basilica di Santa Maria del Popolo, del XV secolo; ospita, tra l’altro, dipinti del Caravaggio e architetture di Raffaello e del Bramante. Le due chiese gemelle sono invece Santa Maria in Montesanto e Santa Maria dei Miracoli, entrambe della fine del Seicento. La piazza è inoltre arricchita dall’obelisco egizio noto come Flaminio, risalente al XIII secolo a.C. e da numerose fontane.

6 minuti per fare 450 metri circa è invece il tempo per arrivare da via Laurina a piazza di Spagna, una delle più famose piazze di Roma, in cui troneggia la scalinata di Trinità dei Monti. Questa, simbolo della piazza e costituita da 135 gradini, fu inaugurata in occasione del Giubileo del 1725; è decorata da numerose terrazze-giardino e in primavera ed estate viene addobbata con fiori. In piazza di Spagna, all’arte si affiancano negozi di lusso; al centro c’è la famosa fontana della Barcaccia, che risale al primo periodo barocco, scolpita dai Bernini padre e figlio e da qui si possono raggiungere in pochi passi molte vie della moda e dello shopping: via del Babbuino, via Condotti, via del Corso e via Margutta.

 

http://www.hotelcentraleroma.it/

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Dalla sostanza al packaging: “Good design, food design”, conversazione e showcooking il 22 giugno 2015 in corso Monforte 28 a Milano

In “Good design, food design – Design meets food” le mani diventano il fatto centrale – durante lo speaking i due oratori lavorano –: è un evento-origami costruito con ritualità e in tempo reale. Organizzato da GIFASP in collaborazione con Arclinea e la rivista Interni, si svolgerà lunedì 22 giugno 2015 alle ore 19, presso il Centro Cucine Arclinea di corso Monforte 28 a Milano

In occasione di Expo Milano 2015, all’interno del format “Design meets food, Milano meets the world – Conversazioni sulla creatività” promosso dalla rivista Interni, si svolgerà uno showcooking talk con al centro una ‘Orange Experience’ che ha come ‘giovani’ interpreti Fabrizio Sansoni, chef & food designer e Francesca Meana, paper designer, che racconteranno il loro punto di vista sulla coerenza tra contenuto, forma, funzione e consumo. In contemporanea con Expo 2015, si muove anche il mondo del design, del food design e del packaging.

Al centro della conversazione sulla creatività, questo evento consisterà in un’Orange Experience con al centro l’arancia, “un oggetto quasi perfetto in cui si riscontra l’assoluta coerenza tra forma, funzione e consumo”. E’ proprio qui che si sta sviluppando un grande confronto sui temi caldi di Expo 2015: quale impatto avrà una maggiore attenzione sul packaging come strategia anti spreco e rivolto alla sicurezza alimentare. Partendo dunque dal concetto di “Good design” di Munari si arriva ad una visione liquida che porta l’attenzione sull’interno/esterno e sull’imballaggio. E’ un evento nel quale le mani diventano il fatto centrale – durante lo speaking ambedue gli oratori lavorano –, quasi un riconnettersi con la tradizione e la profondità del segno, un evento-origami costruito con ritualità e in tempo reale. Il paesaggio del cibo è cambiato: l’era moderna ha creato una serie di ‘accatastamenti’ e incomprensioni che hanno allontanato il cibo dal suo ‘essere’ più vero e profondo.

La “cultura del design” interseca “la cultura del cibo” secondo un legame inscindibile di grande apertura, capace di costruire un paesaggio domestico sempre unico, che ha l’uomo e il cibo, come nutrimento, protagonisti. In questo contesto, nell’ambito ‘proprio’ del tema principe di Expo, si accorda l’approfondimento sul controverso e non ancora definito ‘food design’ proposto da GIFASP.

Sempre più la cucina deve impiegare sistemi propri di altri ambienti, andare incontro alle diverse culture, spazialità, modalità d’uso. Deve sapere integrare funzioni nuove, raccogliere le sfide della tecnologia. Ogni progetto deve perciò rispondere a criteri differenziati ma anche alle esigenze di sicurezza, di etica e di sostenibilità. Questo vale soprattutto per Arclinea che nel corso degli ultimi decenni ha cambiato, in modo univoco, il comportamento e la ritualità in cucina.

 

Fabrizio Sansoni e Francesca Meana protagonisti del talk del 22 giugno 2015

Fabrizio Sansoni, milanese, con un mix di sangue partenopeo, toscano e sardo. Dopo una lunga esperienza sui set dei commercials, divenuto cuoco per passione e viaggiatore per cultura familiare, si è affermato come food designer. Giovanissimo, parte per gli Stati Uniti, dove vive e lavora per 4 anni e mezzo ed impara a cucinare in modo professionale a San Francisco; parallelamente, mantiene un legame con la cucina intesa come laboratorio, riprogettando o studiando specifici menu. L’ultimo pezzo del puzzle: segue in Puglia una piccola e preziosa produzione di olio.

Francesca Meana, milanese, ama definirsi paper designer perchè con la carta puó occuparsi di allestimenti packaging e creare racconti; crede dunque che sia il miglior supporto e materiale per raccontare una storia non solo stampandola ma anche costruendola. In realtà ha studiato design d’interni al Politecnico di Milano e marketing in un corso in Bocconi. Il packaging fa parte della sua vita: l’azienda di famiglia, per cui lei collabora all’immagine coordinata, produce scatole da 135 anni. Fa parte del Comitato Esecutivo Gifasp.

GIFASP

Associazione schierata sui valori portanti di Expo 2015. Il Gruppo Italiano Fabbricanti Astucci e Scatole Pieghevoli opera, fin dal 1960, come Gruppo di specializzazione all’interno di Assografici. Per l’Esposizione Universale di Milano ha pianificato una serie di interventi con il claim “La cultura della protezione e sostenibilità”.

ARCLINEA

L’azienda nasce a Caldogno, in Veneto, nel 1925. Correlando tradizione e innovazione e focalizzando i criteri funzionali, la cucina, grazie ad Arclinea, è diventata luogo privilegiato del cucinare e del condividere. La “Project Division Arclinea”, con le sue divisioni Hospitality, Marine e Residential, è oggi una realtà internazionale, in costante crescita.

“Good design, food design”, 22 giugno 2015, Ore 19. Arclinea Centro Cucine, Corso Monforte, 28 Milano

Per informazioni

http://www.arclinea.com / Marillina Fortuna / 3482306847 / [email protected]

http://www.gifasp.it / [email protected]

 

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Fres-co Fruit, uno dei molti packaging della ricerca Goglio per aumentare la durata e la conservazione dei prodotti

Goglio, eccellenza tutta italiana, schierata nella lotta contro gli sprechi e presente ad Expo 2015, propone imballaggi sinonimo di conservazione e protezione, leggerezza e praticità. La soluzione flessibile permette il trasporto di una maggiore quantità di prodotto a fronte di un ingombro inferiore del contenitore rispetto a forme tradizionali di confezionamento: Fres-co Fruit è una busta stand up con l’aggiunta di anti-microbico che mantiene la frutta fresca più a lungo

Una delle sfide più importanti del packaging flessibile è l’estensione della durata di conservazione dei prodotti. Questo significa, per la frutta fresca, ridurre i rifiuti e migliorare la sostenibilità a livello globale. A questo scopo Goglio ha progettato Fres-co Fruit, una busta stand up con l’aggiunta di anti-microbico, che mantiene la frutta fresca più a lungo. Grazie all’esclusivo processo di produzione di Goglio, l’agente antimicrobico è fissato al packaging tradizionale. Gli imballi attivi di Goglio allungano la shelf life della frutta fresca senza aggiungere alcun conservante o additivo.

Un’azienda protesa verso la ricerca continua

Goglio, eccellenza tutta italiana con radici profonde nel proprio territorio, la Lombardia, ma con stabilimenti e commercializzazione in tutto il globo (10 stabilimenti produttivi e 7 sedi commerciali in Europa, America e Asia), sintetizza la propria mission nel claim “Meno packaging, più prodotto: imballaggio, tecnologia, innovazione”.

Expo Milano 2015: il mondo si incontra per trovare nuove soluzioni per proteggere e conservare il cibo di tutti

L’azienda è presente a Expo Milano 2015 per condividere con i visitatori, oltre al suo packaging flessibile, i valori, la storia e il patrimonio di una famiglia che da 165 anni crede profondamente nel Made in Italy e lo testimonia con la sua presenza nel settore del confezionamento in tutto il mondo. Lo spazio Goglio in Expo è situato al piano terra del grande padiglione “FEDERALIMENTARE-CIBUS E’ ITALIA”, non lontano dal “LAKE ARENA” e dal Padiglione del Giappone.

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20 maggio 2015. Goglio vince l’Oscar dell’imballaggio ad Ipack-Ima con GTea, packaging in sintonia con i temi di Expo Milano 2015

Il 20 maggio 2015 durante Ipack-Ima l’azienda di Daverio (VA) ottiene il prestigioso premio “Oscar dell’Imballaggio 2015“ per il packaging attivo all’estratto di the verde, portatore di un’innovazione attenta all’ambiente. Goglio, packaging specialist, produttore e fornitore di sistemi completi per il confezionamento, diventa fautrice attivo nel processo di sensibilizzazione sociale ad una sana alimentazione e ad un corretto stile di vita, inserendosi a pieno titolo nel dibattito di Expo Milano 2015, dove è presente con uno stand nel padiglione “Federalimentare – Cibus è Italia”

Goglio, azienda leader nei sistemi completi di imballaggio flessibile (laminati, accessori in plastica rigida come valvole e bocchelli e impianti di confezionamento), vince, tra 25 finalisti, l’Oscar dell’Imballaggio 2015 con GTea; la premiazione si è svolta nel pomeriggio del 20 maggio 2015 durante Ipack-Ima.

Afferma Pietro Lironi, Amministratore Delegato di Goglio Cofibox: “l’azienda sta portando avanti una ricerca sempre più spinta verso materiali biodegradabili che possiedano però le caratteristiche dei materiali plastici. Questa è la sfida del futuro: mettere sul mercato materiali sostenibili, provenienti da prodotti naturali, biodegradabili e compostabili, che però, grazie a principi di produzione particolari, permettano di avere le stesse caratteristiche di shelf life e di riduzione dello spreco che hanno i materiali tradizionali”.

GTea è un materiale all’estratto di the verde che, sfruttando le naturali proprietà antiradicali della catechina, agisce sul processo di ossidazione cui sono soggetti gli alimenti confezionati in imballi flessibili, migliorandone la shelf life ed enfatizzando proprietà e caratteristiche organolettiche dei prodotti. Frutto del progetto di ricerca Safemtech sviluppato con l’Università di Zaragoza e il patrocinio della Comunità Europea, con questo imballo attivo 100% green di Goglio si propone quale portatore di un’innovazione rispettosa dell’ambiente e attiva nella lotta agli sprechi. L’azienda, nelle vesti di produttore e fornitore di packaging, diventa così fautrice attiva nel processo di sensibilizzazione sociale ad una sana alimentazione, inserendosi a pieno titolo nel dibattito dei temi al centro di Expo Milano 2015.

Goglio ha già vinto diverse edizioni dell’Oscar dell’Imballaggio: tra le più recenti, è stata premiata nel 2011 con una confezione ecologica EcoTruck della Iberemec e nel 2013 con “Fres-co Green”, sistema integrato di confezionamento 100% compostabile. Il claim dell’azienda è: “Meno packaging, più prodotto: imballaggio, tecnologia, innovazione”.

Ha ritirato il Premio Osvaldo Bosetti, Converting R&D Chemical Director in Goglio.

 

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