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Dalla scena trap romana contemporanea arriva Vybes con “come gli anni ‘80”

“L’anti-trapper” dalla faccia pulita ma dall’animo tormentato fa il suo debutto con un brano dolceamaro   

Il singolo in radio dal 3 dicembre è stato registrato al Qwagur Studio da Dr. Wesh ed è stato editato e finalizzato dai produttori internazionali Kuerty Uyop.

Come gli Anni ’80 è la sintesi stessa della ricerca di Vybes del sollievo, dello stare bene. In questo caso non è né uno stato d’animo né un luogo, bensì un tempo: quegli Anni ’80 che dalle parole dei suoi genitori sono sembrati una vera e propria isola felice. 

Il brano è stato registrato al Qwagur da Dr. Wesh, vero guru della trap romana, ed è stato editato e finalizzato dai Kuerty Uyop, produttori internazionali con decine di hit alle spalle. Le atmosfere sono di base classicamente trap, ma le sonorità dominanti sono assolutamente acustiche (piano, chitarra e violoncello), scelta che sarà il fil rouge di tutto l’album.

 

 

Radio date: 3 dicembre 2019

LushLife Production

Giallo Ocra Ed Mus

 

BIO

Vybes, all’anagrafe Gabriel Monaco, nasce 16 anni fa a Roma e ha una sola grande passione, scrivere canzoni. Niente di fuori dal comune a primo impatto tranne per il fatto che Vybes è dislessico, disgrafico, discalculico e disortografico. Nonostante questo non si è mai arreso, anzi, è diventato sempre più forte, sfogando nei suoi testi quell’insoddisfazione che sente dentro figlia di un percorso di vita piuttosto complicato che lo accompagna dall’età di 11 anni e che sin da allora deriva da una forte depressione e da un disturbo conclamato dell’umore, per il quale è ancora adesso in terapia. 

A scuola Vybes si è sempre sentito quello “diverso”, quello sbagliato, trattato come chi proprio malgrado porta in dote diversità di varia natura, diventando insofferente, imparando a stare a testa bassa esattamente come bassa è diventata mano mano la sua autostima.

Ma nonostante tutto Vybes è un ragazzo solare, divertito e divertente, e i suoi malesseri sono diventati il suo punto di forza, non appena ha capito che la musica era la miglior terapia che potesse applicare su se stesso. Perché quando canta nessuno può correggerne l’ortografia o la pronuncia, visto che oltre al talento sono queste le cifre stilistiche che rendono Vybes unico.

Ed è unico anche perché è l’anti-trapper, con il suo aspetto da bravo ragazzo, senza tatuaggi, non beve e non fuma, è già diventato il preferito di tutte le mamme.

 

Contatti e social

IG: www.instagram.com/vybes_official/

YT: www.youtube.com/channel/UCm8HnOIC71nRQG-L5LNBRtQ

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The Vito Movement “From Palermo” è il singolo che presenta l’omonimo split di tre brani uscito il 10 gennaio 2020 

Il collettivo palermitano che mescola folk, pop e musica elettronica, introduce il trittico musicale (gli altri due pezzi dello split sono “Anastasia” e “Io ti attendo”), che trasforma in suoni le immagini e i profumi più colorati del capoluogo siciliano. 

Il singolo “From Palermo” è un miscuglio di malinconia house e slang di quartiere, atmosfera underground che mette in luce i luoghi della movida palermitana. Influenze linguistiche molto forti tra il “palermitano stretto” ed un inglese imparato tra le vie di Londra, portano l’ascoltatore ad apprezzarne il connubio e il valore culturale, seppur condito da diversi modi di dire un po’ “volgari”. Le immagini parlano di una tipica serata al centro di Palermo, che dal quartiere Kalsa si passeggia a Piazza Sant’Anna e tra i locali e un paio di Gin i fumi dell’alcool si sentono, e dunque dalle parole si passa allo sfogo e alla critica verso tutti gli uomini così detti “Manuzza” che per i palermitani sarebbero persone ipocrite, tirchie, ingorde e non collaborative. Un landscape linguistico che descrive certi elementi umani come il politico di oggi, uno che promette ma non mantiene.

«Rispetto alle canzoni che di solito produciamo, questa forse è la meno poetica di tutte, non utilizziamo mai “bad words” ma pensiamo che a volte siano necessarie per esprimere concetti diretti. Inoltre le parolacce sono lo specchio di un aspetto importante della personalità dei nuovi ascoltatori, perché infondo un po’ tutti ci sfoghiamo utilizzandole e la musica è una delle migliori valvole di sfogo della nostra anima». The Vito Movement

Le influenze sonore sono distinte in due parti, quella iniziale (testo in inglese) è quasi sognante, ritmi mediorentali e colori brit pop accompagnano un incedere stile Gorillaz, energia intima che ha un finale che si vorrebbe ascoltare all’infinito. Quando si pensa stia per esserci un ritornello o addirittura la fine, ecco che il linguaggio (dialetto palermitano) prendere potere e concede a tutta la musica un ritmo incalzante e in stile house music che fa muovere/sorride in percentuale il 99% degli ascoltatori.

Lo split From Palermo è uno sbattere il pugno per farsi sentire senza pregiudizi, mescolato con la poesia dei quartieri del Centro Storico di Palermo. «Il significato è ampio, così com’è immenso il mix di culture presenti in città, ed è proprio dai vicoli che catturiamo ritmi, sonorità e parole che studiamo ed elaboriamo con i nostri giovani allievi e compagni di viaggio. Si parla di Palermo, si canta di emozioni, malinconia, si canta delle madri, dell’amore per la donna, per i bambini, le canzoni hanno tutte uno spirito positivo anche quando i termini sono più duri a tratti forse volgari ma che ricordano l’infanzia, per cui fanno ridere» – raccontano i The Vito.

Oltre il singolo “From Palermo”, le altre due canzoni facente parte del micro ep sono:

ANASTASIA

“Anastasia parla di un amore tossico, quello da cui non riesci a staccarti totalmente. Un amore troppo pieno di sentimento tanto da portare alla follia. A molti capita di vivere un rapporto intenso che si rompe malgrado il sentimento profondo, sono quegli amori che non riesci a dimenticare, e che ti segnano per la vita. La canzone è una dichiarazione d’amore fatta troppo tardi, la canzone giusta nel momento sbagliato, quando l’unico rifugio diventa un tuo amico vero o immaginario”. 

AUTORI: MARCO RACCUGLIA, GIOVANNI PARRINELLO.

IO TI ATTENDO

“Una canzone tributo a chi non c’è più, precisamente è un regalo che Marco Raccuglia ha fatto a Giovanni Parrinello dopo la scomparsa di suo padre. Poesia”

AUTORI: MARCO RACCUGLIA, GIOVANNI PARRINELLO.

Radio date e Pubblicazione split: 10 gennaio 2020

ETICHETTA: The Vito Records

EDIZIONI: The Vito Records

 

BIO

Fondatori:

Giovanni Parrinello

Marco Raccuglia (Premio De Andrè e Premio Andrea Parodi con la band Tamuna)

 

Componenti: Giovanni Parrinello, Marco Raccuglia e Giacomo Scinardo.

Produttore Artistico/Musicale: Giovanni Parrinello.

Co-Producer: Riccardo Piparo

Etichetta: The Vito Records

Edizioni: The Vito Records

 

The Vito Movement nasce a Palermo verso la fine del 2018 ed è un collettivo musicale dove i generi predominanti sono folk, pop e di musica elettronica. La band scrive i propri testi originali e la propria musica, mentre la produzione è di Giovanni Parrinello in collaborazione con Riccardo Piparo. I primi due singoli “Masteripiece” e “Welcome to Ballarò” sono usciti nella metà del 2019 insieme al videoclip che ha totalizzato fino adesso più di 20k visualizzazioni su YouTube. Entrambe le canzoni sono state scelte come colonna sonora di “Sicilian Rhapsody” del regista Riccardo Cannella, soundtrack di promozione turistica del nostro territorio. Nel Maggio 2019 i The Vito Movement sono stati chiamati dalla Rai per un evento che si è svolto in Corsica dal nome “Festa di Mediterradio” in collaborazione con France Bleu. Da settembre a dicembre 2019 la band si è concentrata nella produzione del nuovo album e la creazione di un nuovo clothing brand Streetwear dal nome “FROM PALERMO”, grazie al quale la band ha intenzione di distribuire la propria musica. Le canzoni sono state registrate negli studi di Londra (Batov Records) e negli studi di registrazione Cantieri 51 a Palermo. L’album uscirà a fine dicembre 2020 ma sono stati già programmati per il 10 Gennaio 2020 3 singoli e i relativi videoclip girati da Alessandro Vancardo e il direttore della fotografia Giuseppe Sinatra, che andranno a formare uno split presentato dal brano “From Palermo”.

Contatti e social

The Vito Records

Instagram: https: @thevito_records
Facebook: https://www.facebook.com/thevitorecords/


The Vito Movement

Instagram: @thevitomovement
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Sereno “Bellissimo” è il singolo d’esordio del giovane cantautore savonese 

Il brano è il primo estratto dall’omonimo album in uscita il 17 gennaio 2020.

“Bellissimo” è una canzone dance-pop che si rivolge agli adolescenti e ai loro sogni, indirizzati spesso verso la ricerca delle emozioni che i primi amori possono suscitare. «Un ragazzo invita la sua ragazza a passare il proprio tempo con lui, perché quando stanno insieme tutto è “bellissimo”», racconta Sereno. Ed aggiunge: «Il videoclip mi vede coinvolgere in un ballo sfrenato con la protagonista Ilaria Marano ogni persona incontrata mentre sono in giro per le strade del loro paese, complice la suoneria di un telefonino abbandonato in un ristorante. In fondo quando il tempo è “sereno” si dice: “Oggi è bellissimo!”». Il brano è il primo estratto dall’omonimo album “Bellissimo” in uscita il 17 gennaio 2020, che è stato presentato live in anteprima esclusiva il 14 gennaio alle ore 21 presso l’Auditorium MONTALE del teatro CARLO FELICE di Genova.

 

 

ETICHETTA: Tyrus Records

Radio date: 10 gennaio 2020

Pubblicazione album: 17 gennaio 2020

BIO

Sereno, all’anagrafe Lorenzo Sereno, classe 1996, ligure, vive a Carcare in provincia di Savona. Ha sempre avuto la passione per il canto e la musica fin da piccolo. Si è avvicinato alle discipline artistiche frequentando scuole di canto dal 2012 in poi: dapprima la “Vocal Care” di Danila Satragno, sotto la guida del vocal coach Davide Comentale, poi nel 2014 la scuola “Music Style l’Atelier delle Voci” di Daniela Tessore, che è attualmente la sua insegnante di canto. Ha preso parte alla commedia musicale “Linda” con la regia di Paola Carenti. Ha partecipato a molte manifestazioni canore, tra cui il FIM (Fiera Internazionale della Musica) a Genova nel 2015 e alcuni concorsi tra i quali il Festival di Castrocaro e Sanremo Music Awards. BELLISSIMO è il suo album di debutto (che esce anche su CD), realizzato da Massimo Morini presso il Buio Pesto Studio (Bogliasco, GE) e pubblicato da Tyrus Records, con distribuzione Believe Digital. Contiene 7 canzoni (di cui 4 in italiano e 3 in inglese, 5 inediti e 2 cover) più una versione remix di “Bellissimo”, il primo singolo. Il videoclip di “Bellissimo” è stato girato a Cairo Montenotte, in provincia di Savona, con protagonista l’attrice Ilaria Marano.

 

Contatti e social

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Berlino84 “Sotto la pioggia” è il singolo indie-pop del cantautore avellinese nato a basilea

Nel brano si colgono influenze indie/pop del momento, sfumature del passato condensate in suoni acustici e synth analogici ad effetto retrò. 

«HO SUONATO IN UN CESSO, SU DI UN PALCO, NEI LOCALI, AL CENTRO COMMERCIALE, IN STAZIONE, IN AEREOPORTO, ALLA CENA AZIENDALE, NELLE RADIO LOCALI, IN MACCHINA E IN QUALSIASI ALTRO POSTO DOVE HO TROVATO UN PIANOFORTE O UNA CHITARRA.

CREDO SIA GIUNTO IL MOMENTO DI ANDARE ALL-IN.

MI È RIMASTA L’ULTIMA FICHE….

CHISSA’ CHE NON CI SIA UN ALTRO GIRO DI RUOTA!!!» 

 

Sotto la pioggia nasce a Verona e parla della voglia di due ragazzi che vivono lontani dalla propria casa d’origine ma che condividono lo stesso – nuovo – tetto. Solo assieme trovano la forza di affrontare i problemi e ogni ostacolo viene ridimensionato, perché quando si è lontani non ci si può appoggiare a nessuno se non a chi ci è accanto. 

 

Etichetta: MeltinaRecords

BIO

Fabio Gaetano Picciocchi in arte BERLINO84 nasce a Basilea da genitori emigranti nel 16/11/1984. Fin da bambino, eclettico e iperattivo, ascolta i grandi cantautori italiani sottolineando parole e ricantichhiando le melodie. Visto il suo gusto musicale già maturo, decide di avvicinarsi alla musica dopo che la madre lo iscrive ad un corso di pianoforte all’ età di 7 anni. Ad 11 anni inizia a frequentare il conservatorio di musica dove studierà fino ai 17, per poi abbandonarlo e immergersi nel genere pop. All’ età di 18 anni avvia l ‘approccio alla scrittura, ideando un brano la cui ispirazione nasce dalla morte di un caro amico, a cui lo dedica. Sempre a 18 anni inizia a prendere in mano la chitarra per sentirsi musicalmente più completo, ed è proprio durante questo periodo che si avvicina ed inizia ad amare il periodo musicale berlinese di David Bowie. Ora nasce il nome di Berlino84. Oltre David Bowie, nello stesso periodo comincia a riascoltare il cantautorato italiano, e più precisamente, Dalla e De Andrè, di cui riarrangerà alcuni brani che suonerà live con la sua band.

Poco dopo, a giugno 2019, l’incontro col produttore Alessandro Cecconi della MeltinaRecords che intuisce che in lui ci fosse un artista completo dalla forte personalità e una capacità di scrittura molto originale. Decidono così di mettersi in gioco dando vita al primo singolo ufficiale SOTTO LA PIOGGIA che viene proposto anche a Musicultura 2020 dove è tuttora in gara. “Sotto la pioggia” apre le porte anche alla Notte Bianca di Napoli avvenuta il 5 Gennaio difronte a 10.000 persone. Tra i progetti di questo 2020 c’è quello di dar vita ad un album di 8/9 tracce che lo sappia rappresentare a pieno.

 

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Fb www.facebook.com/berlino84/

Ig: berlino84

Canale YT www.youtube.com/channel/UCuL2bhTH82MX7nBtBo4Ixbw

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Anthony “My light found in the rain” è il singolo che presenta il disco in uscita il 24 gennaio “Walking on tomorrow”

Il brano svela in chiave rock le sfumature più essenziali dell’amore, all’interno del mosaico inscenato dal primo album da solista ideato e curato dal songwriter, compositore, arrangiatore, chitarrista e produttore milanese.   

A volte basta chiudere gli occhi per vivere un’altra realtà, diversa da quella che si conosce, più intima e intensa di quanto chi ci sta accanto possa sospettare. Questa dimensione virtuale può sembrare ingannevole e forse un po’ lo è, ma resta del tutto umana e autentica nella sua imperfezione. Il tema dell’amore è senz’altro ricco e pieno di sfaccettature e in “Walking On Tomorrow”, “My light found in the rain” è l’unico brano che parla di amore nel senso più puro del termine. 

Walking On Tomorrow è il primo disco solista di Anthony. La sua vita, le sue esperienze, emozioni e sogni, sono tutte raccolte all’interno di questo album di cui Anthony è songwriter, autore, compositore, arrangiatore, chitarrista e produttore. La necessità di produrre qualcosa che fosse soltanto suo, senza influenze esterne, nasce proprio dall’urgenza di raccontarsi senza remore e nell’introspezione più totale, in cui il flusso creativo prende un’unica direzione supportata delle sue emozioni, paure, gioie, dolori e speranze.

 

Radio date: 10 gennaio 2020

Pubblicazione album: 24 gennaio 2020

Autoproduzione

BIO

Anthony è un compositore, autore, songwriter, arrangiatore e chitarrista nato a Milano il 2 ottobre 1985, che ha iniziato a suonare la chitarra all’età di diciassette anni profondamente influenzato dal Blues, dal Rock N’ Roll e dall’Hard Rock degli anni settanta e, soprattutto, ottanta. L’avvicinamento allo strumento della chitarra non è stato però immediato ma progressivo, fino a quando ha iniziato a diventare un mezzo espressivo nonchè il vero prolungamento della sua anima. Capito questo, Anthony ha iniziato a distaccarsi dalle band che avevano l’esecuzione di cover come unico obiettivo, dando il via a progetti che avessero la voglia e l’urgenza di scrivere brani propri. Fonda successivamente un gruppo, i Night Road con il quale scrive diversi brani e, fatta eccezione per qualche cover da proporre all’interno della scaletta, il percorso autorale e compositivo di Anthony inizia così ad essere decisamente più appagante. Nel frattempo, un’altra esperienza artistica ha cominciato a farsi strada in Anthony, quella delle collaborazioni con altri artisti sia in studio che live. Le influenze musicali dell’artista infatti, con il passare del tempo si erano articolate sempre di più. La musica folk italiana e straniera e la chitarra spanish hanno avuto un ruolo importante nel suo modo di comporre e suonare e, oltre alle collaborazioni, molte sono state le composizioni di Anthony in quella direzione artistica. Il 2013 è stato un anno di svolta nella sua vita in quanto, non potendosi dedicare alla musica in modo totale a causa di un lavoro ordinario che, seppur gli piaceva era comunque un limite in termini di tempo, ha deciso di licenziarsi per acquistare un piccolo locale che sarebbe diventato il suo piccolo studio di registrazione. Ha iniziato così a vivere solo ed esclusivamente di musica, insegnando chitarra e occupandosi di produzioni musicali quali Demo, Ep, Singoli. Con I Night Road le cose funzionavano bene, così come le collaborazioni musicali ma, sempre nel 2013 Anthony ha sentito l’urgenza di scrivere, comporre e produrre qualcosa che fosse soltanto suo, senza influenze esterne di nessun tipo. Nasce così il desiderio di creare un album solista nel quale raccontarsi. Nasce “Walking On Tomorrow”. Preso atto di questo, Anthony capisce che l’unico modo per dedicarsi completamente alla scrittura, composizione e produzione di un intero album, è quello di lasciare i Night Road ed è stato così che alla fine del 2013, inizia per lui una nuova avventura.

 

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www.instagram.com/anthonyvalentinowot85/?hl=it

www.anthonyofficial.com

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Roby Cantafio “Wally” è il brano che omaggia lo speciale rapporto che può instaurarsi fra esseri umani e animali

Partendo dal racconto di una storia personale, il rocker svela un lato intimo della propria sfera privata ed artistica e invita all’adozione degli animali che più ne hanno bisogno scagliandosi contro l’abbandono.

Il brano “Wally” nasce a seguito della scomparsa dell’amatissimo boxer dell’artista, Roby Cantafio. 

La canzone narra del rapporto speciale che si instaura tra un uomo e il suo cane, soprattutto se quest’ultimo è stato adottato dopo una situazione di abbandono e deprivazione e non è più giovanissimo. 

Nel brano si descrive il turbamento e il dolore per l’improvvisa mancanza del cane, solo in parte lenito dalla consapevolezza di aver regalato qualche anno di gioia e coccole a un animale altrimenti destinato al canile. 

Da qui il messaggio profondo del testo: «se si sceglie di adottare un cane, cercate di aprire il cuore a chi ha meno speranza degli altri, a un cane magari già anziano o non in perfetta forma, perché l’amore che gli si dona sarà sempre poco in confronto a quello puro e incondizionato che il cane saprà donare». Roby Cantafio

 

 

Il brano è registrato in parte nello studio di Roby RKC Studios, ed è stato mixato dal suo produttore Ettore Diliberto. Nel brano Roby ha voluto coinvolgere alcuni dei suoi musicisti che spesso lo accompagnano nei live: la bassista Marilena Montarone e il chitarrista Luca Ballabio

 

Etichetta: ET-TEAM

Radio date: 13 dicembre 2019 

Pubblicazione video: 19 dicembre 2019

 

BIO

Roby Cantafio nasce in Lombardia ma trascorre infanzia e adolescenza in giro per il mondo, trascorrendo lunghi periodi della sua vita tra Bahamas, Germania, Iran e Algeria, esperienze che influenzeranno profondamente il suo temperamento artistico, impetuoso e ricco di sfumature. 

La sua passione per la musica, iniziata sin da giovanissimo, lo ha portato a confrontarsi con diversi strumenti musicali, ma la chitarra elettrica diventa ben presto la sua fedele compagna di vita, grazie alla quale sviluppa una grande passione per il Rock e il Blues e per artisti come Beatles, Rolling Stones, Jimi Hendrix, Led Zeppelin, KISS. Tra i chitarristi i suoi preferiti sono Jeff Beck, Carlos Santana, David Gilmour ed Eric Clapton. 

Si interessa inizialmente anche al jazz, ma vince poi l’amore per il rock and roll.
Determinante nel suo approccio allo strumento incontro con il maestro Licchelli di Melegnano presso lʼaccademia musicale Stajano diretta dal Maestro Rebecchi. 

Entra a far parte della sua prima band nella provincia di Milano a soli 12 anni, cimentandosi con grandi successi internazionali ed italiani.

Negli anni a venire collabora, anche scrivendo diverse canzoni, con varie band tra cui i NED, con i quali riscuote un buon successo di pubblico e critica, tanto da essere contattati dalla casa discografica RCA e partecipare alle finali del Festival di Castrocaro Terme con un brano dal titolo DONNA MUSICA discutendo un buon successo. 

In una successiva edizione di Castrocaro Terme partecipa con la cantante MIKAELA eseguendo un brano scritto per l’occasione da Pino D’Angio. 

Altre importanti collaborazioni sono quella col cantante “Sharon” per un tour europeo, e con i “Band in Italy” frutto dellʼ incontro con i produttori Gegeʼ Reitano e Sergio Grandi per l’etichetta “Fremus Record”. 

Dopo innumerevoli contributi musicali con diversi artisti, decide di cimentarsi 

nel suo percorso solista anche come cantautore e giunge al suo primo disco “FUORI E DENTRO DI ME”, in uscita il 19 ottobre 2018 preceduto dal singolo e video “IL MONDO CHE TREMA”, prodotto da Ettore Diliberto. 

Nel disco è presente una collaborazione speciale: quella di una delle più grandi chitarre rock della musica italiana, Ricky Portera, fondatore degli Stadio e chitarrista di Lucio Dalla, che ha suonato nei brani “IL MONDO CHE TREMA” e “SENTO IL CUORE CHE BATTE”. 

Nel 2018, alla finale di SANREMO ROCK, viene premiato come artista più seguito sul sito web e sui social di Sanremo Rock. Il 2019 lo vede impegnato nella preparazione di un nuovo album e in molte altre collaborazioni, tra cui la partecipazione a “La Notte delle Chitarre”, spettacolo unico nel suo genere che viene riproposto in tutta Italia e continua ad arricchirsi di ospiti di fama nazionale ed internazionale guidati dalle Custodie Cautelari, e al “Gordini & Friends”, rassegna di concerti itineranti organizzata dal tenore Rodolfo Maria Gordini. 

 

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“Respirare” : è uscito il 10 gennaio il singolo d’esordio del trio di fratelli torinesi

Il brano è stato realizzato da Massimo Morini presso il Buio Pesto Studio, e sarà pubblicato da Tyrus Records, con distribuzione Believe Digital.

Respirare” è il primo singolo dei PROCOPIO BROS. Una canzone tradizionale di musica leggera mezzotempo nella quale i tre fratelli Luca, Valentina e Francesca esortano chi ascolta a superare i propri momenti difficili non permettendo al destino avverso di prendere il sopravvento sulla speranza. La cifra stilistica è, ovviamente, l’intreccio melodico-armonico delle tre voci, come in ogni canzone dei Procopio. Nel videoclip i Procopio Bros tentano la fortuna al “Torino’s Talent”, concorso di fantasia nel quale dovranno convincere i tre giudici a portarli alla finale. Non mancano bellissimi scorci di Torino, la città dove i Procopio Bros vivono, lavorano e creano le loro canzoni.

Radio date: 10 gennaio 2020

Etichetta: Tyrus Records

BIO

I Procopio Bros sono un trio vocale formato da 3 fratelli di Torino: Luca, Valentina e Francesca, rispettivamente classe 1981, 1989 e 1990. Tutti e tre sono professionisti: cantanti, musicisti ed autori. Luca è anche polistrumentista, Valentina insegnante, Francesca corista. Essendo fratelli cantano assieme sin da quando sono bambini e hanno studiato musica e canto con diversi maestri, imparando ad armonizzare le voci in modo spontaneo. Hanno partecipato a molti concorsi canori, giungendo sempre almeno ad un premio, tra i quali una borsa di studio presso il CET di Mogol. Si esibiscono prevalentemente a Torino, con i seguenti progetti musicali: “Kind Of Magic” e “QGHL” (tributo e spettacolo teatrale sui Queen), “Michael” (spettacolo teatrale su Michael Jackson), “Your Song” (spettacolo teatrale su Elton John).

RESPIRARE è il loro primo singolo, realizzato da Massimo Morini presso il Buio Pesto Studio (Bogliasco, GE) e pubblicato da Tyrus Records, con distribuzione Believe Digital.

Il videoclip di “Respirare” è stato girato a Torino e presso il Salotto Magico di Moncalieri.

 

Contatti e social

www.procopiobros.it

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Bouvet “Dentro Piove” è la canzone che ha portato il cantautore toscano a gareggiare fra i finalisti di Area Sanremo 2019

Paura, inquietudine, il disagio di “essere in casa, senza sentirsi a casa”, di “stare con se stessi, senza sentirsi in grado di farlo”. 

“Dentro Piove” è come un urlo in piena notte ed è un brano che racconta un intenso passaggio tra il conflitto di un “io” angosciato e soffocato, frastornato da un continuo alternarsi di lucidità e caos. Un brano che sa far convivere parole dal gusto amaro con un ritmo energico, aspetto che sottolinea l’  essere talvolta estremamente lunatico del giovane artista.

Testo di Filippo Checchi (Bouvet)

Musica di Filippo Checchi (Bouvet) e Mirko Mangano.

Produzione artistica a cura di Mirko Magnano.

Radio date: 20 dicembre 2019

Etichetta: Rusty Records

Edizioni: Rusty Records s.r.l. / Urban Sound srl

 

 

CHI È BOUVET?

Filippo Checchi classe 1989 viene da Pietrasanta (LU), nasce dal rap, ora è BOUVET.

«Nella mia famiglia non ci sono musicisti, né produttori o cantanti. Non fraintendetemi, in casa mia la musica è sempre esistita; ricordo ancora mia madre giù in cucina con la radio accesa a tutto volume, ma diciamo che in salotto non c’erano chitarre o altri strumenti musicali, né un microfono o un sequencer. Niente. Fino ai miei 16 anni, almeno, fino a quando mi innamorai del rap e della scrittura e decisi di buttarmi a capofitto in quelli che sarebbero stati i miei primi brani. Da lì, sono successe diverse cose: ci sono state soddisfazioni e delusioni, persone di passaggio e altre con cui mi confronto tutt’oggi. Durante questo percorso mi è capitato di esibirmi in giro per l’Italia, collaborare e crescere, cercando di dare sfogo alle mie idee e cercando di vivere a pieno e a cuore aperto la mia musica, la stessa musica che mi ha portato a conoscere Mirko Mangano, mio attuale arrangiatore e partner artistico; quello con Mirko è stato un incontro fondamentale per ciò che faccio e sono oggi. Con lui ho scoperto un altro lato della musica che non conoscevo, il lato più tecnico. Qualche anno più tardi, infatti, dopo aver appreso più nozioni possibili e frequentato corsi di approfondimento, ho iniziato a lavorare nel suo studio come tecnico del suono e questo mi ha dato la possibilità di conoscere artisti, grandi e piccoli, musicisti e tecnici e così mi sono trasformato in una spugna in grado di assorbire informazioni e consigli da chiunque passasse di lì. È stato un viaggio intenso che mi ha arricchito artisticamente e personalmente, un tragitto che mi ha condotto a riflettere e a reinventarmi, portandomi a sperimentare nuove sonorità e nuova musica, lasciando il passato ai ricordi e un futuro tutto da vivere». Bouvet

 

Contatti e social

Web: https://www.iosonobouvet.it
Spotify: https://open.spotify.com/artist/3I399W4zfZlQctdNCrX81r?si=-2vwqP6wT8mGMwaM1_ruuw

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L-RHOSE: “YOU ARE” è il secondo singolo del duo pop/rock

La potenza di un amore e la paura che possa concludersi convivono nel nuovo brano dei due fratelli cantautori.

You are” è il secondo singolo realizzato e pubblicato da L-Rhose.

Il duo propone ora un sound pop/rock, avvolgente, a tratti onirico, dove ritornelli incalzanti e ricchi di ritmo erompono con energia inconsueta annunciando la propria “dichiarazione d’amore”, che porta dentro di sé l’entusiasmo e la consapevolezza del sentimento, la voglia di raccontarlo e di gridarlo a tutto il mondo.

Ma “You are” è anche il timore, la paura che un giorno il sentimento possa mutare, ridursi, scemare, facendo cambiare scenari e sensazioni.

Descrivere cosa sia e cosa rappresenti la persona amata è un’impresa ardua, se non impossibile: una sola persona, una sola domanda, ma un’infinità di risposte. Aspirazione, inquietudine, desiderio, turbamento, felicità, tristezza: questo è l’amore, questo è “You are”.

 

 

Radio date: 11 ottobre

Autoproduzione

 

BIO

Nel mondo del “Pop” l’espressione e la creatività crescono e mutano non sempre nella direzione del tempo; l’evoluzione artistica, nella musica, fluttua fra trasformazioni innovative, contaminazioni e ritorni ad epoche che hanno lasciato indelebili tatuaggi nella storia. Fedeli a questi principi di ripercorso evocativo, ma sempre in forma moderna, Francesco e Luca Reale hanno realizzato L-Rhose, un progetto musicale meglio descritto in “pop/rock style”, in cui raffinati arrangiamenti esaltano le canzoni e le loro caratteristiche melodiche; L-Rhose è l’idea, il pensiero nel fare musica, raccontando nei testi le emozioni di momenti intensi, risvegliando l’animo umano, le sue fragilità, contraddizioni ed aspirazioni. Francesco e Luca sono fratelli, entrambi autori ed interpreti delle musiche e dei testi, di ciò che considerano il loro progetto di “famiglia”, maturato nel tempo attraverso anni di ricerca stilistica. I temi dominanti delle loro canzoni sono l’amore ed i sentimenti; cantate prevalentemente in inglese, emergono in esse forme poetiche e sospirate, che esaltano l’elemento emotivo, sensoriale, particolarmente accentuato in alcune parti dei brani; caratteristiche rintracciabili ed identificabili sin dalla loro prima uscita discografica ufficiale, “Sleep, my L, sleep”.

Un Pop-Rock melodico, mai banale, mai urlato, che ti porta nei sogni, nei pensieri, in un viaggio ricco di libertà.

 

Contatti e social

 Official website: www.l-rhose.com

 Fb: www.facebook.com/lrhoseofficial

 Ig:  www.instagram.com/lrhoseofficial

YT: www.youtube.com/c/LRhoseofficial

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Margherita Zanin “Psicofermo” In radio dal 6 dicembre il nuovo singolo tratto dall’album “Distanza in Stanza”

«La nostra epoca plasma le generazioni e crea antidoti tossici per il pensiero, sdoganando la cultura e arricchendo le grandi multinazionali del farmaco. Gli ansiolitici sono presi come caramelle e le persone vengono anestetizzate a tal punto da dimenticarsi che stanno vivendo la propria vita. In questa canzone parlo di un’ipotetica società del futuro, immaginando l’essere umano che diventa automa in un nuovo periodo storico pre-atomico». Margherita Zanin

“DISTANZA IN STANZA” è un “non-luogo” protetto dove ritrovarsi, cambiare, sintetizzarsi, evolversi, ragionare. Un disco che tratta di tematiche importanti legate all’essere umano. Alle sue stanze, alle sue distanze, alle essenze dei sentimenti e alle altalene di pensieri semplici e profondi, capaci di trasformarci e darci una visione personale sul senso della vita.  Tutti riflettiamo la nostra epoca, e le distanze fortunatamente non generano solo conflitti, ma anche riconciliazioni con il nostro Io. 

Un concept in cui ogni canzone racconta una stanza in cui vivere emozioni sonore. Nell’ambiente la filodiffusione di un mondo carico di sperimentazione.  Ogni stanza ha una chiave per accedervi, che viene rappresentata da una frase, un incipit di accesso, una intro letta da grandi artisti che hanno voluto spalancare la porta: APPINO (The Zen Circus), PIERPAOLO CAPOVILLA, MAURO ERMANNO GIOVANARDI, CRISTIANO GODANO (Marlene Kuntz), LODO GUENZI (Lo Stato Sociale), MORGAN, MOTTA, OMAR PEDRINI, RICCARDO SINIGALLIA, DAVIDE TOFFOLO (Tre Allegri Ragazzi Morti), oltreché da LELE BATTISTA produttore artistico del disco, che ha dato a “DISTANZA IN STANZA” forti identità sonore che GIOVANNI VERSARI ha sapientemente amalgamato.

Dopo il successo ottenuto nel 2019, il 10 gennaio 2020 parte da Roma il MEGABISSO TOUR 2020, che porterà la cantautrice ligure ad esibirsi live in tutta Italia. 

 

DICONO DI “DISTANZA IN STANZA”

“Margherita Zanin riesce a dimostrare di essere in possesso di una buona scrittura in grado di regalarci pezzi molto interessanti e dalle sonorità attuali”. Rumore

“Un concept in cui ogni canzone racconta una stanza in cui vivere emozioni sonore”. Music Tracks

“Una scrittura che spesso si fa leggera e seducente di femminilità, di quell’intelligente visione aperta alle contaminazioni più attuali”. Just Kids Magazine 

“Distanza in stanza è un album che riesce a racchiudere ogni tema attuale in dodici tracce; dodici stanze che, come detto precedentemente, trattano argomenti attualissimi e che dovrebbero portare a riflettere”. Blu Note Music 

Etichetta: Volume!/Platform Music

Radio date singolo: 6 dicembre 2019

Pubblicazione album: 7 giugno 2019

 

BIO

Margherita Zanin è una cantautrice ligure. 

Dopo aver vinto il Contest 1MNext il 1maggio si è esibita al Concertone di Piazza San Giovanni in diretta Tv. Da giovanissima matura esperienze attraverso live e festival in Italia e all’estero. Nel 2015 incontra Roberto Costa, bassista storico di Lucio Dalla, già produttore dello stesso Dalla, Carboni, Ron, Gli Stadio, e producono il suo primo disco ZANIN che esce nel 2016. Otto brani, due in italiano e sei in inglese. L’album ha ottenuto riscontri molto positivi dai media, e uno dei singoli, ”Travel Crazy”, diventa parte della colonna sonora di Donnavventura in onda su Rete4, ed entra a far parte della Compilation ”Libera Veramente Vol.7” per Rolling Stone Italia. Nel 2018 nasce la collaborazione con Lele Battista, e il produttore milanese la conduce nelle sperimentazioni del suo nuovo immaginario musicale. A marzo 2018 esce ”Amaro” (anche questo scelto per la compilation di Rolling Stone), a luglio il singolo “Rosa” in cui prendono forma le sonorità elettroniche e trip-hop. A novembre esce per l’etichetta Volume! l’EP “RadioMarghe” contenente gli ultimi 4 singoli della cantautrice, un ponte ideale tra il primo disco e il nuovo lavoro. “Distanza in stanza” è il suo nuovo disco in cui ci sono gli interventi di alcuni dei più importanti artisti della scena alternative italiana: Appino, Lodo Guenzi, Motta, Mauro Ermanno Giovanardi, Davide Toffolo, Cristiano Godano, Omar Pedrini, Morgan, Riccardo Sinigallia e Pierpaolo Capovilla. Prodotto da lele Battista e masterizzato da Giovanni Versari.

 

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Etichetta Volume! / Platform Music

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PAULA ROMINA “GUAY!” è il singolo della giovanissima artista ecuadoregna

Il brano estratto dall’Ep “Solo Conmigo” si veste di tropical e urban pop per lanciare un messaggio di uguaglianza e solidarietà. 

Il brano “Guay!” scritto dall’artista, riflette varie immagini, che rappresentano varie culture di tutto il mondo. Nel singolo Paula Romina parla a tu per tu con una persona ed esprime il proprio messaggio di uguaglianza e di un mondo finalmente senza frontiere e pregiudizi. Il ritornello dice “En todo el mundo somos guay”, che sta a significare che ognuno di noi in tutto il mondo è “cool”, ovvero “guay”.

Musicalmente, all’interno della canzone troviamo suoni molto tropical con un tocco urban, il tutto proposto in una chiave moderna, che riflette molto lo stile dell’artista. 

 

 

Edizioni Massive Arts Italy

Autoproduzione

Radio date: 11 ottobre 2019

Ep: Solo Conmigo

 

BIO

PAULA ROMINA è nata il 17 novembre 1997 in Ecuador con la musica nel sangue. All’età di 7 anni si trasferisce in Italia dove inizia a studiare canto e dopo aver frequentato varie scuole di musica conclude il suo percorso all’accademia “Massive Arts” di Milano. Il 2014 è l’anno del debutto, ed è subito un successo in tutti i principali Network Sud Americani come RADIO DISNEY e LOS 40 PRINCIPALES. L’immediata esplosione le permette di affermarsi e lavorare al suo primo album “LIBRE” che vede la luce nel 2015, l’album contiene alcune hit che raggiungono velocemente le vette delle classifiche d’ascolto e di vendita. Grazie ad esse viene nominata per vari premi e nel 2016 vince il premio come miglior featuring con Daniel Paez.

Nello stesso anno viene chiamata ad esibirsi in vari eventi mondani, come sfilate, concorsi, etc, passando da MISS LATINA 2015 fino alla performance oltreoceano all’EXPO 2015 di Milano. 

Calca grandi palcoscenici come quello con “Don Omar” oppure quelli dei più grandi Festival Latini che vedono esibirsi gente del calibro di Alberto Barros, Ismael Miranda, Charlie Aponte, Americo.

Nel 2018 si esibisce anche al Milano Latin Festival assieme a Mirella Cesa, la miglior Artista del Festival Viña del Mar di quella edizione annuale.

Nell’estate del 2019 Paula mette ancora piede sul palco del Milano Latin festival, con uno show completamente rinnovato, realizzando 3 date durante il mese estivo.

Qui ha la grande possibilità di aprire il concerto di Karol G un’artista colombiana che sta entrando in tutte le radio italiane con il suo brano “China”, e che ha riscontrato molto successo anche con il suo brano precedente “Ocean”.

 

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MARCO AUGUSTO “MILANO” è il nuovo singolo del cantautore italo-tedesco che omaggia la sua città d’origine

Una dichiarazione d’amore eterna alle proprie radici, ai ricordi, ad un passato che ha forgiato indelebilmente l’identità dell’artista. 

«Sono nato a Milano ma mi sono trasferito in Germania poco dopo. Nonostante questo non ho mai smesso di portarla nel mio cuore con le sue immagini, i suoni e i suoi profumi. Così mi sono messo sulla via del seguire i miei ricordi, alla ricerca dei posti, delle scene vissute da bambino». Marco Augusto 

“Milano” è una dichiarazione d’amore alla città che ha dato la luce a Marco Augusto.

La produzione del video, proprio per esaltare il concetto di ritrovo dell’intimità, è stata realizzata col supporto dei familiari dell’autore. Prima su tutti del fratello Claudio Kunzani, che in Germania lavora nel campo televisivo alla “HR Hessischer Rundfunk”. 

«Quando compongo le mie idee, gli accordi, i testi, lascio uscire quello che viene, non ci penso troppo. Le parole escono ogni tanto in tedesco e molto più spesso nella mia lingua madre italiana. Sarà così, perché mi sento molto italiano, anche se vivo la gran parte della mia vita in Germania. Come un albero ho esteso i miei rami, ma la radice è rimasta salda a Milano». Marco Augusto

 

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Partito con la musica classica e poi, presto, attivo nel mondo rock, Marco Augusto compone canzoni che mescolano armonie raffinate ad influssi classici e ad un sound pieno e corposo sorretto da chitarre imponenti.

 

Etichetta: Halligalli Records 

Radio date: 27 settembre 2019

 

BIO

Nato nel 1969 a Milano, si trasferisce in Germania poco tempo dopo. A 7 anni inizia a studiare pianoforte classico, ma presto diventa anche attivo sul campo rock/pop. 

Dagli anni ´90 in poi suona in diverse bande rock/pop e intensifica la sua attività di songwriting in lingua tedesca e soprattutto in italiano. Nel´98/´99 durante un anno di soggiorno a Firenze partecipa alla finale del Festival di Viareggio, di “Big del domani” e “Castrocaro Terme”. Dal 2000 in poi pubblica diversi album, singoli e music video in Germania. Nel 2012 decide di lasciare il suo mestiere e di dedicarsi completamente alla musica. Nel 2019 arriva il singolo “Milano” pubblicato per Halligalli Records. 

 

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I PROBLEMI DI GIBBO “COME TU MI VUOI” è il primo singolo estratto dall’album d’esordio di prossima uscita “Sai dirmi perché?”

 

Quante volte i nostri pensieri ci tengono sotto scacco?

Quante volte la nostra mente, mente?

 

“Come tu mi vuoi” parla in tutta semplicità, di un momento di riflessione, quando i sentimenti non bastano più e non si può più far finta di essere quelli che non si è.

 

Il sound è malinconico, fatto di chitarre acustiche che intrecciano chitarre elettriche e suoni di viola che arrivano in profondità. Una direzione di suono molto intima e a tratti sofferta, ma capace allo stesso tempo di dare speranza sul finale. 

 

«Se ci si ferma ad osservare lo scorrere frenetico e disordinato della vita delle persone, non è difficile cogliere quel sottile malessere di fondo, che fa parte di ogni uno di noi. In un mondo fluido, dove è diventato normale mostrarsi attraverso una maschera, abbiamo difficoltà ad ammettere che qualcosa non va, che forse qualcosa ci sfugge. Musica e parole sono uno strumento potente e diretto per descrivere ed interrogarsi su tutto quello che è la normalità di tutti giorni, ma che forse così tanto normale non è…». I problemi di Gibbo

 

GUARDA IL VIDEO SU YOUTUBE

 

Radio date: 7 novembre  

Autoproduzione

 

BIO

Stefano Gibertoni e Daniele Prandi vivono da sempre nelle colline di Reggio Emilia. Dopo varie esperienze con diversi progetti musicali, si accorgono che al loro mondo manca qualcosa e decidono di iniziare a collaborare per scrivere le proprie canzoni. Nella primavera del 2017 nascono così “I problemi di Gibbo”, per raccontare attraverso la musica, lo stato d’animo e le contraddizioni della vita di tutti i giorni.

Stefano, voce e chitarra acustica e Daniele, batteria, attratti da sempre dal cantautorato italiano e dalle sonorità indie folk americane, creano un mix sonoro fresco e malinconico, fatto di chitarre gentili e suoni profondi, grazie anche alla creatività di Alessandro Stocchi alla chitarra elettrica e alla splendida voce di Carlotta Gibertoni, ai cori e basso synth.

Nasce così il primo progetto discografico, con l’aiuto di Luca Serio Bertolini (Modena City Ramblers) e di Andrea Fontanesi (VoxRecording Studio). Nell’estate 2019 entrano in studio per registrare “Sai dirmi perché?”, l’album d’esordio de “I problemi di Gibbo”, di cui il brano “Come tu mi vuoi” è il primo singolo in uscita il 7 Novembre 2019.

 

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ANTHONY “ANOTHER WAY” anticipa l’album d’esordio “Walking on tomorrow” in uscita a gennaio 2020

Il singolo che fa perno sulle potenzialità dirette e sincere del rock e dell’hard rock è un omaggio ai concetti di omaggio e cambiamento. 

«Il testo di Another Way è tra i più rabbiosi di Walking On Tomorrow (album d’esordio). Nasce dalla voglia di trovare la forza per cambiare la propria vita, cercando di non farsi condizionare da chi è più forte di noi, da chi ci controlla, ma soprattutto, è un messaggio di coraggio lanciato a me stesso per convincermi che c’è sempre il modo per migliorarsi e superare le avversità. A volte ne va solo cercato un altro, per quanto possa essere difficile, c’è per chiunque un modo migliore di affrontare la vita e i suoi problemi, basta trovare quello che fa per noi». ANTHONY 

Walking On Tomorrow è il primo disco solista di Anthony. La sua vita, le sue esperienze, emozioni e sogni, sono tutte raccolte all’interno di questo album di cui Anthony è songwriter, autore, compositore, arrangiatore, chitarrista e produttore. La necessità di produrre qualcosa che fosse soltanto suo, senza influenze esterne, nasce proprio dall’urgenza di raccontarsi senza remore e nell’introspezione più totale, in cui il flusso creativo prende un’unica direzione supportata delle sue emozioni, paure, gioie, dolori e speranze.

 

Radio date: 7 novembre 2019

Pubblicazione album: 24 gennaio 2020

Autoproduzione

BIO

 

Anthony è un compositore, autore, songwriter, arrangiatore e chitarrista nato a Milano il 2 ottobre 1985, che ha iniziato a suonare la chitarra all’età di diciassette anni profondamente influenzato dal Blues, dal Rock N’ Roll e dall’Hard Rock degli anni settanta e, soprattutto, ottanta. L’avvicinamento allo strumento della chitarra non è stato però immediato ma progressivo, fino a quando ha iniziato a diventare un mezzo espressivo nonchè il vero prolungamento della sua anima. Capito questo, Anthony ha iniziato a distaccarsi dalle band che avevano l’esecuzione di cover come unico obiettivo, dando il via a progetti che avessero la voglia e l’urgenza di scrivere brani propri. Fonda successivamente un gruppo, i Night Road con il quale scrive diversi brani e, fatta eccezione per qualche cover da proporre all’interno della scaletta, il percorso autorale e compositivo di Anthony inizia così ad essere decisamente più appagante. Nel frattempo, un’altra esperienza artistica ha cominciato a farsi strada in Anthony, quella delle collaborazioni con altri artisti sia in studio che live. Le influenze musicali dell’artista infatti, con il passare del tempo si erano articolate sempre di più. La musica folk italiana e straniera e la chitarra spanish hanno avuto un ruolo importante nel suo modo di comporre e suonare e, oltre alle collaborazioni, molte sono state le composizioni di Anthony in quella direzione artistica. Il 2013 è stato un anno di svolta nella sua vita in quanto, non potendosi dedicare alla musica in modo totale a causa di un lavoro ordinario che, seppur gli piaceva era comunque un limite in termini di tempo, ha deciso di licenziarsi per acquistare un piccolo locale che sarebbe diventato il suo piccolo studio di registrazione. Ha iniziato così a vivere solo ed esclusivamente di musica, insegnando chitarra e occupandosi di produzioni musicali quali Demo, Ep, Singoli. Con I Night Road le cose funzionavano bene, così come le collaborazioni musicali ma, sempre nel 2013 Anthony ha sentito l’urgenza di scrivere, comporre e produrre qualcosa che fosse soltanto suo, senza influenze esterne di nessun tipo. Nasce così il desiderio di creare un album solista nel quale raccontarsi. Nasce “Walking On Tomorrow”. Preso atto di questo, Anthony capisce che l’unico modo per dedicarsi completamente alla scrittura, composizione e produzione di un intero album, è quello di lasciare i Night Road ed è stato così che alla fine del 2013, inizia per lui una nuova avventura.

 

 

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BOUVET “CASA MIA, CASA TUA, CASA NOSTRA” è il secondo singolo del cantautore toscano

I fotogrammi di un’esistenza prendono vita in una canzone pop.

«“Casa Mia, Casa Tua, Casa Nostra”, come ogni mia canzone, parla di me, della mia storia. Il brano è nato in maniera totalmente naturale, senza alcun tipo di ragionamento dettato da dei canoni discografici da seguire, e il testo per me, così come l’arrangiamento per Mirko Mangano, non hanno fatto altro che sottolineare le nostre caratteristiche personali, il nostro percorso e perché no, anche le nostre influenze musicali». Bouvet 

“CMCTCN” è un frammento importante della vita di Bouvet, trasportato in musica e raccontato attraverso immagini popolari: il caffè simbolo per eccellenza dell’accoglienza, piuttosto che il divano, luogo di intrattenimento con l’ospitato ed elemento immancabile nell’arredamento di un’abitazione. Infine il cuore, che per molte persone resta un luogo invalicabile, difficile da conquistare o da aprire a chiunque. 

«Per la prima volta in vita mia, mi sono divertito a ideare e scrivere il mio primo videoclip e a co-dirigerelo con Davide Barducci (SBM Studio), questo mi ha dato la possibilità di sottolineare aspetti del testo e di rendere ancora più reale il racconto autobiografico che è racchiuso all’interno del brano. Un’esperienza unica». Bouvet

Il brano è stato registrato e mixato presso Media Wave Studio di Massa da Mirko Mangano. 

Il mastering è stato curato da Tommy Bianchi presso White Sound Mastering.

 

Radio date: 20 settembre 2019

Etichetta: Rusty Records

Edizioni: Rusty Records s.r.l. / Urban Sound srl

 

CHI È BOUVET?

Filippo Checchi classe 1989 viene da Pietrasanta (LU), nasce dal rap, ora è BOUVET.

«Nella mia famiglia non ci sono musicisti, né produttori o cantanti. Non fraintendetemi, in casa mia la musica è sempre esistita; ricordo ancora mia madre giù in cucina con la radio accesa a tutto volume, ma diciamo che in salotto non c’erano chitarre o altri strumenti musicali, né un microfono o un sequencer. Niente. Fino ai miei 16 anni, almeno, fino a quando mi innamorai del rap e della scrittura e decisi di buttarmi a capofitto in quelli che sarebbero stati i miei primi brani. Da lì, sono successe diverse cose: ci sono state soddisfazioni e delusioni, persone di passaggio e altre con cui mi confronto tutt’oggi. Durante questo percorso mi è capitato di esibirmi in giro per l’Italia, collaborare e crescere, cercando di dare sfogo alle mie idee e cercando di vivere a pieno e a cuore aperto la mia musica, la stessa musica che mi ha portato a conoscere Mirko Mangano, mio attuale arrangiatore e partner artistico; quello con Mirko è stato un incontro fondamentale per ciò che faccio e sono oggi. Con lui ho scoperto un altro lato della musica che non conoscevo, il lato più tecnico. Qualche anno più tardi, infatti, dopo aver appreso più nozioni possibili e frequentato corsi di approfondimento, ho iniziato a lavorare nel suo studio come tecnico del suono e questo mi ha dato la possibilità di conoscere artisti, grandi e piccoli, musicisti e tecnici e così mi sono trasformato in una spugna in grado di assorbire informazioni e consigli da chiunque passasse di lì. È stato un viaggio intenso che mi ha arricchito artisticamente e personalmente, un tragitto che mi ha condotto a riflettere e a reinventarmi, portandomi a sperimentare nuove sonorità e nuova musica, lasciando il passato ai ricordi e un futuro tutto da vivere». Bouvet

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SER KEY “DALL’ALBA” il singolo d’esordio del rapper che racconta il lato difficile del territorio foggiano

Un progetto musicale di sensibilizzazione volto ai giovani attraverso il linguaggio dei giovani.

Guarda il video su YouTube

La tematica che è al centro di “Dall’alba” è alquanto particolare se contestualizzata in un territorio (quello foggiano) da mesi al centro della cronaca nera. Una scelta mirata per arrivare dritti al cuore – e alla testa – dei giovani che guarderanno il videoclip e ascolteranno il brano. 

«Ho scelto il rap perché si fa ascoltare dai giovani, così da poter lanciare loro un messaggio che va controcorrente rispetto a quelli che sono i contenuti del genere di oggi. Il mio obiettivo è infatti è quello di far capire quanto è facile farsi affascinare da percorsi di vita sbagliati, dal soldo facile, dal finto rispetto ottenuto solo incutendo timore, salvo poi ritrovarsi a finire la propria vita dietro le sbarre o sotto la nera terra. Il beat nasce da un’idea di Stekkett, produttore campano, la musica è avvolgente, in tema con ciò che racconta il brano. Il tutto è stato registrato in home studio ed è stato mixato e masterizzato da Audiofollia. Il video è stato invece realizzato da “Jump Cut Gargano” in collaborazione col regista Samuele Silvestri, Gli attori del video sono tutti miei amici che si sono prestati volentieri al mio progetto di sensibilizzazione». Ser Key

 

Autoproduzione

Radio date: 20 SETTEMBRE 2019 

 

BIO

 

Carmine Vecchione, classe 1995, si avvicina alla musica rap sin dall’adolescenza, cimentandosi con il freestyle grazie al coinvolgimento di alcuni amici. Artigiano nella vita quotidiana con la passione per il rap, ha deciso di dedicarsi seriamente alla musica, continuando con il nome scelto sin da quando ha mosso i primi passi nel settore: Ser Key, ovvero colui che possiede le chiavi per aprire tutte le porte. La comprensibile presunzione dell’adolescenza tuttavia, non gli ha fatto perdere di vista le sue consapevolezze.

Raggiunta una certa maturità canora ed anagrafica decide di fare sul serio con il rap, lanciando il singolo “Dall’alba”, brano che ha subito riscosso un discreto successo nel territorio di Foggia e provincia, catturando l’attenzione di tutte le testate giornalistiche locali. Il 12 agosto viene chiamato ad esibirsi al Vieste Summer Festival, aprendo il concerto dei colleghi Luchè e Geolier. Il 17 novembre 2019 parteciperà al contest “Promuovi la tua musica” che si terrà al “Nuovo Teatro Posillipo” di Roma. Il 21 marzo 2019 giorno della memoria dei caduti per mano della mafia è stato invitato dall’istituto tecnico Oriani di Faenza a presentare il singolo “Dall’alba”.

 

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ISRAEL “JUST BE IN A GOOD MOOD” è il nuovo singolo del caleidoscopico artista

Un sound catchy trascinante dà nuova vita alla pop-dance anni ’90 nel brano del cantante e ballerino oriundo italiano.

 

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Radio date: 18 ottobre 2019

Etichetta/Distribuzione digitale: IDM

 

BIO

Francesco Di Leone in arte Israel, oriundo italiano, nasce ad Addis Abeba (Etiopia) il 20 settembre del 1966. 

Vive sin dall’età di nove anni a Monterubiaglio, una frazione di Orvieto in provincia di Terni e, dopo sei anni, si trasferisce a Roma. Studia danza da autodidatta e nello stesso periodo si dedica alla scrittura di testi musicali, componendo e arrangiando canzoni presso vari studi di registrazione. È sempre stato influenzato da diversi generi musicali, tra cui: il soul, il funky, il reggae, l’R&B e l’afrobeat. Dopo una gavetta fatta di live in giro per l’Italia pubblica il singolo JUST BE IN A GOOD MOOD, in radio dal 18 ottobre 2019.

 

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ETTORE FILIPPI “CADDERO LE STELLE” è il singolo apripista dell’album d’esordio “Verso sera”

I rapporti di tensione e distensione sonoro-emotiva e l’alternarsi di momenti di stasi ed altri più dinamici, tracciano le fila del brano in bilico tra le ombre e la luce. 

 

Il brano racconta dello smarrimento di una civiltà, difronte alla perdita improvvisa ed inaspettata dei propri punti di riferimento, quando tutti gli strumenti che fin lì avevano saputo guidarla, non le permettono più di decifrare una realtà mutata e impenetrabile. 

 

La metafora delle stelle e della loro caduta sta a simboleggiare lo sgretolarsi di ideali e credo, che si pensavano eterni ed immutabili: ed ora quest’umanità, orfana delle sue coordinate, sotto un cielo ormai “muto e senza più nome”, vaga alla deriva.  Nel buio della notte inizia, unita, un nuovo cammino. E ad un tratto, il respiro del vento: che riporta memorie di un tempo arcano, dove tutto questo era già accaduto, lasciando traccia di antichi saperi. Sarà questa ritrovata conoscenza ad animare il nuovo corso e suggerire gli strumenti, nuovi sestanti, con cui ridisegnare mappe e rotte che indichino la nuova via.

 

Musicalmente, all’energia quasi tribale dell’inizio si contrappone subito un paesaggio sonoro caratterizzato dall’immobilità, con minimi interventi che accompagnano il racconto. Questo via via prende corpo fino ad una nuova apertura, meno caotica della precedente, e che risolve a sua volta in un nuovo ambiente fatto ancora di pochi elementi, a punteggiare la narrazione, dove si propone il tema della caduta delle stelle e del caos. Riappare quindi l’episodio energico dell’inizio.  Ed il suo spegnersi, nella fissità del buio.

 

Autoproduzione

Radio date: 5 novembre 2019

 

BIO

 

Ettore Filippi vive e lavora a Trento.

Compie i primi studi musicali da bambino suonando la tromba; da autodidatta impara a suonare le tastiere. All’età di vent’anni inizia la prima esperienza con gruppi musicali della zona nell’ambito del pop rock italiano, prima come tastierista, poi come cantante. La sua esperienza in quell’ambito culmina con il gruppo degli RSU, di cui è co-fondatore e cantante, delineandone la linea musicale e occupandosi della creazione dei testi. Questa collaborazione lo porta a esibirsi in diverse situazioni in ambito italiano, proponendo un sound che guarda in parte al crossover, in parte ad influenze industrial (NIN, Young Gods..). Nel frattempo si iscrive al corso di canto lirico, presso il conservatorio della città.  Spiccano, nei primi anni 90 le partecipazioni come finalisti ad Arezzo Wave e Rock Targato Italia. A Milano il gruppo apre il concerto dei Rage against the machine. A ridosso della firma del contratto con una major, abbandona il gruppo, che autonomamente proseguirà seguendo un proprio percorso musicale. Inizia così un nuovo corso caratterizzato dallo studio del canto e successivamente della composizione. Si diploma in canto e, a metà anni 2000, si laurea con lode in Composizione e linguaggi musicali del ‘900, sotto la guida del M° Cosimo Colazzo. Durante questo periodo alcune sue composizioni vengono eseguite durante festival di musica contemporanea (Mondi sonori, Festival contemporanea Lucca). Nel 2004 vince il primo premio al concorso di composizione “Val Sassina”, col brano “Natale 1833” su testo del Manzoni. Parallelamente continua con l’attività di cantante, dedicandosi all’esecuzione di brani tratti dal repertorio liederistico di area tedesca e francese (Strauss R., Schubert, Schumann, Fauré, Debussy ed altri), nonché ad alcune rappresentazioni in forma di concerto di opere di Paisiello, Mozart, Donizetti, Orff.

Negli ultimi anni è riemerso, tuttavia il bisogno di sondare, in prospettiva nuova, il mondo della musica cosiddetta non ecolta, riallacciando le fila con un sentire musicale, lasciato un po’ bruscamente. Il suo album d’esordio, “Verso sera”, co-prodotto con l’amico Roberto Segato, dà corpo a questo progetto, caratterizzato da una trasversalità tra i generi, prospettiva da sempre sostenuta e proposta.

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Mouth Water “Goodnight” è il singolo realizzato con la collaborazione dei due produttori parigini Sylvain Rabbath e Aurélien Fradagrada

Synth analogici e chitarre elettriche varcano il confine dell’impossibile nel brano estratto dall’album d’esordio in uscita il 25 ottobre 2019.

“Goodnight” è il nuovo brano del progetto Mouth Water, scritto e ideato da Lawrence Fancelli:

«Questo pezzo è nato in una nottata del 2010, nel mio appartamento di East 28th street a Manhattan, quando nonostante avessi un gran sonno, non volevo e non riuscivo ad andare a dormire per quanto mi stessi divertendo a scrivere e registrare quelle che sarebbero poi diventate le voci di Goodnight. Il risultato finale del singolo è il prodotto della collaborazione dei due produttori parigini Sylvain Rabbath e Aurélien Fradagrada». Lawrence Fancelli

 

 

Mouth Water project ha origine in Florida (U.S.A.). Il 22 febbraio è stato pubblicato il digipack remix che comprende 4 versione remixate di Believing, primo singolo in uscita. (MalaSangre Remix, Kharfi Reimx, Joe Mazzola feat Andrea Secci Remix, Gamuel Remix). Il secondo pezzo pubblicato è Insulin, nato dalla collaborazione, nel testo, nella musica, e nella performance vocale, fra Lawrence Fancelli e Elle Vegas. Il terzo, “Sunshine”, ha visto la collaborazione della cantante Sabina Sciubba.

Il significato letterale di Mouth Water è acquolina, l’acquolina che ci viene in bocca quando pensiamo ad un cibo o ad un odore che ci piace particolarmente. Non è comune associare l’acquolina in bocca con un suono o una musica ma questo è forse solo il primo dei tanti aspetti bizzarri di quest’artista tutto da scoprire.

Radio-date: 6 settembre 2019

Pubblicazione album: 25 ottobre 2019 

Label: THROUGH THE VOID

 

BIO – MW

In questo momento il nucleo di Mouth Water è composto dalla Elle Vegas Dj e dall’autore/produttore Lawrence Fancelli. Elle si è fatta le ossa suonando nei locali più bui di Milano, proponendo mix di house, pop, funk e techno al suo gruppo fedele di seguaci sudati. Nel frattempo Lawrence lo si poteva trovare a suonare il basso in qualche scantinato puzzolente di Brooklyn in una serie di band destinate all’oblio, ma simultaneamente sviluppando le proprie capacità produttive dietro alle quinte. Elle e Lawrence si incontrano a Milano a un concerto pianistico alla fine del 2017 e ben presto iniziano un’insolita collaborazione che porterà al primo album Mouth Water, programmato per il 25 Ottobre 2019 e contenente varie collaborazioni da acquolina in bocca tra le quali Sabina Sciubba dei Brazilian Girls, i produttori francesi Head On Television e il leggendario produttore dance Gianni Bini. Il pop ballabile di Mouth Water fonde elementi di lounge, rock, house e funk ed è progettato per attivare le vostre papille gustative attraverso un processo di sinestesia.

 

BIO – Lawrence Fancelli

 

Lawrence nasce a Firenze e passa la sua infanzia a cavallo tra l’Italia e la Florida. Si avvicina alla musica all’età di 6 anni con il pianoforte, per poi passare al clarinetto, al sax e al basso elettrico. Negli anni ‘90 suona in un’orchestra di ragazzi, ma dietro le quinte inizia ad affinare le proprie tecniche di registrazione, produzione e a sperimentare col MIDI. Negli anni successivi, passati tra New York e Firenze, lo troviamo a suonare il basso in una serie di band destinate all’oblio. Nel 2013 decide di costruire uno studio di registrazione all’interno di una casa colonica e da allora utilizza questo spazio per registrare e produrre band e pianisti, oltre che al suo nuovo progetto: Mouth Water.

 

Contatti e social

 

Website: http://mouthwater.eu 

FB: www.facebook.com/Mouthwater-569503866839727/?ref=br_rs

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BEPPE DETTORI “MENTRE PASSA” è il secondo singolo estratto dall’album @90

Uno dei brani più intimi e profondi dell’ultimo progetto discografico del cantautore sardo affronta le sfumature più oscure del percorso di vita di un essere umano.

L’accettazione della condizione umana è al centro della tematica del brano, le debolezze, le paure e la consueta voglia di ribellarsi, domata dalla grande difficoltà nel rinunciare agli espedienti per fuggire dalla realtà. Complicata e subdola, menzognera e spietata con le proiezioni di felicità fittizie.

Il singolo è estratto dall’album @90, un progetto iniziato nel 1998 e portato in vita nel 2019. Oggi, dopo 20 anni, e dopo aver vissuto passate esperienze nel difficile mondo discografico ed editoriale, nell’ambiente musicale a tutto tondo, dietro le quinte e in scena, Beppe Dettori e Giorgio Secco si sono ritrovati per rilanciare il loro progetto. Dopo avere dissotterrato l’album, ripulito e rimasterizzato le tracce, tutto ha riacquisito un senso rivelandosi ancora profondamente e incredibilmente attuale. @90 è un nome dovuto alle sonorità tipicamente anni 90 fortemente presenti e per omaggiare quel periodo ricco di fermenti musicali e di cambiamenti tecnologici, di crisi economiche e politiche ma anche di grandi soddisfazioni e consapevolezze.

 

DICONO DI @90

Quella dell’ex voce dei Tazenda è una sana e genuina attitudine rock” Rumore

“Come a dire che il tempo scorre e va ma non cancella e anzi, se possibile, fortifica e consacra”. Blog Music

“Perché la sostanza rock del cantautorato proposto dall’ex Tazenda, venata di blues e folk, è forse la più adatta a superare le ingiurie del tempo. Se a ciò si accompagnano testi ben scritti e con qualità, la sfida può dirsi vinta”. Music Traks

“Aver dissotterrato questo disco rimasto accantonato per quasi vent’anni è un gesto d’amore verso la musica e verso quanti amano le emozioni a fior di pelle”. Low Music

“Un disco di grande rock d’autore e di delicatezza compositiva che ovviamente non solo richiama ma ci regala proprio una fotografia di quel periodo, di quei suoni, di quelle abitudini”. Just Kids Magazine 

 

RADIO DATE: 27 SETTEMBRE 2019

ETICHETTA: UNDAS EDIZIONI MUSICALI

 

BIO

Beppe Dettori si trasferisce dalla Sardegna a Milano all’età di 22 anni. Dopo le prime difficoltà, molto utili sono i consigli ricevuti da Fabio Concato, che lo aiuta a muoversi nell’intricata industria discografica. Dal 1994 al 1996, lavora in studio per Ron, Vasco Rossi, Enrico Ruggeri e va in tour con Gatto Panceri. Nel 1997, scrive per i Ragazzi Italiani, che partecipano a Un disco per l’estate con la canzone Non finire mai. 

Nel 2000, scrive Il mio amore per te per Eros Ramazzotti, inserito nell’album Stile libero. Inoltre nel 2004 scrive il brano Canto alla vita per Josh Groban, prodotto da David Foster, che vende in tutto il mondo oltre 6 milioni di copie.Altre collaborazioni importanti negli anni a seguire sono quelle con Paolo Meneguzzi e Gianluca Grignani. Nel 2006, ha pubblicato l’album “Kapajanka Project 01. Nel novembre dello stesso anno, diventa la nuova voce del gruppo dei Tazenda, a poco più di un mese dalla morte del leader storico Andrea Parodi.

Con i Tazenda, duetta con Eros Ramazzotti, (Domo Mia), Francesco Renga (Madre Terra), Gianluca Grignani (Piove Luce), e ospiti di Marco Carta a Sanremo.
Beppe è anche vocalist di numerosi spot pubblicitari e collabora con Mediaset sia per show televisivi (La sai l’ultima?, Meteore e Matricole e Viva Napoli), sia per sigle di cartoni animati (ha cantato “Beyblade VForce” con Giorgio Vanni, “Sherlock Holmes indagini dal futuro”, “Belfagor”, “Gladiator’s Academy”, “Quella strana fattoria” con Cristina D’Avena, e infine “Pokémon: the master quest” con Giorgio Vanni e Cristina D’Avena).

Nel 2009 e 2010 partecipa e collabora ai convegni internazionali de “La Voce Artistica” a cura del Dr FUSSI, luminare della foniatria internazionale, sul tema della voce diafonica e le applicazioni agli stili musicali. Pertanto intraprende la via della didattica con lezioni individuali e di gruppo (masterclass), in ogni parte di Italia.

Verso la fine del 2012 termina la collaborazione con la leggendaria band dei Tazenda che inizio già nel 2006, collezionando 5 album, 3 di inediti e 2 live, vendendo quasi 200.000 milka copie. Nel 2015 scrive un nuovo album in “Limba” (lingua sarda) dal titolo “ABBA”, dal quale viene estratto l’omonimo singolo. Collaborano al singolo Paolo Fresu e i Tenores di Bitti. Nello stesso periodo scrive per Valerio Scanu “COSI’ DISTANTE”, all’interno del progetto discografico che lo vide vincitore a Sanremo.

Nel 2017 dallo stesso album estrae un ulteriore singolo in una veste completamente vocale, “BRINCARE”. Nell’album presente anche la versione integrale e strumentale. Verso la fine dello stesso anno pubblica l’intero album ABBA con 11 tracce tutte in lingua sarda.

L’anno 2018 è un anno di progetti teatrali di alto spessore culturale. BIANCOENERO, in merito alla longevità dei centenari sardi, progetto musico-fotografico che risalta la peculiarità culturale e tradizionale, oggetto di studio da tantissimi studiosi e scienziati di fama nazionale e internazionale. Ideata e prodotta da Kaos Lab. Nel 2019 è la volta invece di S’INCANTU ‘E SAS CORDAS (l’incanto delle corde) progetto musicale con l’arpista comasco Raoul Moretti, dove si esalta il suono e la vibrazione delle corde (voce, chitarra acustica e arpa elettrica ed elettronica). Prodotta dal Teatro Alidos.

E ancora, un “reading dinamico” dal titolo LA VERA STORIA DEGLI ELEMENTI di Leonardo Omar Onida. Beppe cura le musiche in gran parte tratte dall’album ABBA. Performance coreografiche di Bianca Maria Lay. Imminente uscita è il lavoro discografico @90 con il produttore Giorgio Secco. Nasce l’Etichetta editoriale sarda “UNDAS” (ONDE) www.edizioni.undas.it con lo scopo di divulgare e tutelare i prodotti musicali realizzati in Sardegna e fornire loro, così, una “finestra nel mondo”.

 

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ATMONAUTA “ZANZIBAR” è il nuovo singolo del misterioso musicista che canta il mondo dall’alto

Il brano è un omaggio al concetto del qui ed ora, al valore del presente e di chi quel presente lo riempie e lo colora. Il tutto condito da un sound pop moderno sfumato di new wave.  

GUARDA IL VIDEO SU YOUTUBE

«Scoprire se si ha il coraggio di fermarsi, tra un selfie e un altro, tra un appuntamento e un altro, di avere il tempo di innamorarsi di cosa c’è di bello nel mezzo di un istante. Alleggerirsi e staccarsi dalle ansie e dai turbamenti della vita di ogni giorno. Fare cose anche fuori dal comune, metterle in fila con disinvoltura con quelle più banali e semplici che raccontano quello di cui abbiamo spesso bisogno; vivere più serenamente e intensamente ma con leggerezza, come un respiro calmo e profondo di fronte a un bel paesaggio». Atmonauta

“Zanzibar” racconta del momento in cui ti fermi e finalmente prendi consapevolezza dell’importanza di chi ti è a fianco. Zanzibar è il paradiso che ti regala il presente. D’altronde «qualcuno ha detto che “l’oggi è il nostro giorno preferito!”». Atmonauta.

 

Radio date; 12 settembre 2019

Autoproduzione

 

IL MOOD e LO SPIRITO di ATMONAUTA

Atmonauta…personaggio volutamente misterioso (nel video di “Zanzibar”, entra ed esce per tutto il tempo dalla scena con una felpa street non svelando mai la sua identità). Atmonauta è un musicista, scrive canzoni, fotografa e racconta; come uno skydiver su Yosemite, si tuffa nella realtà, che supera spesso la fantasia.

Il mood e lo spirito di Atmonauta nascono dal gesto e dall’azione dei primi skydiver di Yosemite, che con la tuta alare (wingsuit), dopo aver sfidato la vetta, sfidavano il vuoto e le regole del parco che vietavano la scalata.

«La tecnica atmonauti fly, definita da Tiezzi, ha introdotto la possibilità per l’uomo di volare nel senso proprio del termine, grazie alla portanza, fenomeno fisico tipico del volo, e permette anche a più persone di sincronizzare insieme le differenti velocità e traiettorie altrimenti individuali. Il termine “atmonauti”, creato a sua volta dall’inventore della tecnica stessa, significa “navigatori (nauti) dell’atmosfera (atmo)”, in analogia con il termine “astronauti” che significa “navigatori dello spazio”. Linguisticamente, il termine è slittato per metonimia dal “navigatore” alla tecnica stessa». Atmonauta.

Atmonauta si ispira quindi all’azione dell’uomo che supera l’adrenalina del vuoto allo scopo di godere di quello che in genere l’uomo non può fare: volare e guardare il mondo dall’alto verso il basso, ma anche più lontano. In questo senso, ricorda lo stesso Albatros di Baudelaire, che è paragonato al poeta, che diversamente dagli altri uomini, riesce a dominare con le sue grandi ali gli oceani.

 

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Caroline Kreutzberger “I colori della vita” è il nuovo singolo della cantante austriaca

Dopo le fortunate partecipazioni ai talent musicali austriaci “The Voice” e “Das Supertalent”, arriva il singolo pop in lingua italiana che anticipa l’album che verrà pubblicato in autunno.

“I colori della vita” celebra la vita ed i suoi colori che non devono mai esser dati per scontati. 

 

«Anche se in alcuni giorni abbiamo la sensazione che il mondo stia crollando su di noi e tutto sembra essere contro di noi, la vita va sempre vissuta a pieno! La canzone ha lo scopo di ricordarci che abbiamo ottenuto l’intera tavolozza di colori» Caroline Kreutzberger. 

 

 

Etichetta: Fullmax Recordings

 

BIO

 

L’austriaca Caroline Kreutzberger ha gettato le basi per la sua carriera musicale da bambina: inizia con lezioni di piano, suona il basso e frequenta la scuola di musica nella sua città natale, Klosterneuburg. Segue la formazione in studio musicale di danza, recitazione e canto presso il Conservatorio di Vienna, con particolare attenzione al jazz e al canto popolare, dove si diploma all’inizio del 2013. Nella primavera del 2011 guadagna il terzo posto nella versione austriaca del programma televisivo “The Voice”.

Oltre i confini dell’Austria, Caroline Kreutzberger diventa famosa per la sua esibizione nello spettacolo RTL “Supertalent” nell’autunno 2011, durante il quale ha reinterpretato con successo la canzone “Pour Que Tu M’aimes Encore” di Celine Dion. Da allora, Caroline Kreutzberger si è affermata come la grande voce dell’Austria. Oltre alle sue numerose apparizioni, negli ultimi anni ha lavorato alla propria carriera artistica, insieme al direttore musicale e produttore viennese Daniel Pepl. Il video di “Up & Down” (2012) ha fatto notizia sui media per essere stato il primo video musicale austriaco girato esclusivamente con un iPhone di Apple. 

Dopo l’uscita del suo primo album in lingua tedesca “Bis zum Horizont”, Caroline mostra ora il suo lato internazionale: con il suo secondo album “Vita & Vibes” (data di uscita 27 settembre 2019/Fullmax Recordings) la cantante include canzoni pop in inglese, italiano, francese e tedesco, aprendosi ad un mercato europeo.

 

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LaSimo: “Rifiutata” è il nuovo singolo della cantautrice, compositrice e conduttrice torinese

La caleidoscopica ed esplosiva artista torna in radio con un brano che, mescolando pop e reggaeton, si mostra perfettamente aderente al concept sonoro di questa estate.

LaSimo si tuffa nell’estate con “Rifiutata”, un singolo reggaeton dalle sonorità fresche e spensierate. La voce graffiante e accattivante sostiene un testo forte e diretto fatto liriche dove ognuno può immedesimarsi. Una produzione di Valerio Liboni e Biagio Puma.

 

ETICHETTA: Capogiro Music Publishing

 

BIO

Simona Sorbara, cantante di musica leggera, nasce il 12-05-1973 a Torino. Figlia del celebre tenore del Teatro Regio di Torino Armando Sorbara, è vissuta nel mondo della musica sin dalla nascita. Dal padre ha appreso gli insegnamenti di canto e musica, ma soprattutto lezioni di vita quotidiana legate alla sfera dello spettacolo, frequentando i palcoscenici dei teatri sin da piccola. All’età di 8 anni cantava nel coro delle voci bianche al Teatro Regio di Torino, prendendo parte alle rappresentazioni delle opere “Turandot” e “Carmina Burana”. Crescendo, maturava il desiderio di poter entrare a far parte in prima persona nel mondo della musica, studia così canto lirico e moderno. Nel 1993 inizia la collaborazione con lo studio di registrazione e di produzione musicale Rainbow Music di Torino che promuoverà Simona come artista, credendo in lei e nelle sue capacità. Si consolida così il progetto “Simona” grazie al prezioso aiuto di eccellenti collaboratori quali Fabrizio Argiolas, Roberto Nasi e Carlo Gaudiello, (Gianluca Grignani, Francesco De Gregori, Tiziano Ferro, Malika Ayane), i quali hanno curato la produzione artistica e la realizzazione di un EP: “Cerco te”. Con lo stesso team e l’aiuto del poliedrico chitarrista Max Arminchiardi (chitarrista di Danilo Amerio, Alexia, realizzatore di spot pubblicitari per Rai e Mediaset…) nasce il disco “Cose che non so capire” nel quale sono contenute tre versioni italiane di brani scritti da Elton John per i quali Simona ha ufficialmente realizzato il testo italiano su concessione della Warner music. Turnista negli studi di registrazione anche come corista, ha realizzato e cantato insieme a Paolo Conti i Jingles per Miss Italia 2003, effettuato jingles per spot pubblicitari di note marche italiane: Ferrero, Aiazzone, Bauli, Via Lattea, ecc…, jingles radiofonici per le Olimpiadi di Torino 2006, jingles per Radio Dj per il programma Asganaway. Un suo brano “Chiedi” è stato scelto per il film di Paolo Franchi “La spettatrice” con Barbara Bobulova, film che ha partecipato al Tribeca Film Festival 2004 di New York con Robert De Niro. Autrice di testi e melodie scrive anche brani di musica dance, parecchi dei quali sono stati scelti per compilation in Polonia, Portogallo e Francia. Nel 2008 esce “charm”, singolo dance di Dj Mixio con la collaborazione di Viviana Presutti dei Da Blitz che ne cura le edizioni. Il brano esce per la Airplay Records francese. Nel 2012 ha collaborato nel brano dei Club Dogo “Niente è impossibile” prestando la voce sui cori, disco d’oro e di platino con “Noi siamo il club”. Simona è stata corista di Roby Facchinetti dei Pooh in “MA CHE VITA LA MIA TOUR 2014″. Nel 2016 esce il suo singolo “Wake up” – con Ettore Diliberto alla produzione artistica, oltre che autore del brano – e nella realizzazione del suo prossimo album. Corista per Mogol nello spettacolo “Il nostro caro Angelo”, dedicato a Lucio Battisti. Nell’estate del 2017 Simona Sorbara ha promosso nelle radio e nei suoi live il nuovo singolo dal titolo “Per un istinto d’amore” scritto dal suo produttore artistico Ettore Diliberto della ET-TEAM produzioni Discografiche e da Andrea Paone. Il 26 ottobre 2018 è uscito il suo nuovo singolo “Non c’è confine” scritto da Andrea Paone e arrangiato da Ettore Diliberto. Un brano elegante e raffinato con un testo molto introspettivo. Partecipa al Sanremo Rock 31esima Edizione e vince le finali regionali piemontesi. È speaker radiofonica su Radio Italia Uno in FM e co conduttrice in TV di un programma sportivo. Il 12 luglio 2019 uscirà in tutto il mondo il nuovo singolo “Rifiutata” e a seguire “Vivere senza di te” scritti da Valerio Liboni dei Nuovi Angeli. Produzione di Biagio Puma per Capogiro Music Publishing e arrangiato dal maestro Silvano Borgatta. 

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Savage “(I just) died in your arms – 2019 mix” il brano cult viene riproposto in una nuova versione mixata dal compositore, produttore e cantante icona degli anni ‘80

Dopo il successo ottenuto in Russia, Polonia e nell’Est Europa, arriva finalmente anche in Italia il remix di una delle dance hit più amate di sempre.

Il primo mix realizzato da SAVAGE di “(I JUST) DIED IN YOUR ARMS” (brano del gruppo rock inglese Cutting Crew) è stato originariamente registrato nel 1989 e pubblicato in diversi paesi, ricevendo un discreto successo. Il cantante ha voluto riportarlo in auge in questi anni con una versione, ricca di riscontri entusiasti, proposta durante gli ultimi tour negli USA, Polonia e Russia (2018-2019). Successivamente alcuni DJ residenti in Polonia hanno realizzato una nuova versione che lentamente ha scalato le classifiche sia nel loro paese che in Russia e altri paesi dell’Est Europa. Anche TVP2, la televisione ufficiale in Polonia, ha voluto invitare SAVAGE per vederlo esibirsi nella nuova cover mix. Dato l’enorme interesse, la DWA RECORDS ha deciso di pubblicare il brano anche in Italia.

 

Etichetta: DWA RECORDS

 

BIO 

 

Roberto Zanetti in arte SAVAGE nasce a Massa in Toscana il 28/11/56.

Dopo una prima parte di carriera come tastierista in alcune band, in una delle quali suonava anche Zucchero, decide di scrivere e auto prodursi brani dance in inglese seguendo il filone dell’Italo disco, allora molto attuale. Il primo brano “Don’t cry tonight” (1983) è un successo immediato e lo rende famoso partecipando ai più importanti programmi televisivi. Il secondo singolo “Only you” (1984) e l’album “Tonight” lo confermano e lo rendono ancora più famoso facendolo partecipare anche alla finale di Verona del Festivalbar. È  un successo internazionale e per un paio di anni effettua tour in tutta Europa, Spagna, Germania,  Francia, Svizzera, Italia…Più avanti nel tempo inizia ad essere famoso anche nell’Est Europa e dopo due partecipazioni come ospite internazionale al Festival di Sopot diventa una star in Polonia, Russia e tutti gli altri paesi del nord est Europa.

Dopo poco però decide di fermarsi come cantante perché nel frattempo la sua carriera di produttore lo impegna a tempo pieno. Scrive e produce hits che vendono milioni di copie quali “Please don’t go” di Double You, “Easy” “Think about the way” “It’s a rainy day” di ICE MC, tutti i successi in inglese di Alexia, “Www mi piaci tu” dei Gazosa, “Baila morena” “Auhm” “Bacco perbacco” di Zucchero. È editore e discografico di Corona per “The rhythm of the night”.

Nel 2004 dopo diversi inviti rifiutati decide di tornare a cantare live e partecipa ad uno spettacolo allo stadio Olimpico di Mosca con 25 mila persone, Autoradio Festival. Da lì capisce che l’affetto dei fan è ancora vivo, anzi aumentato e negli anni seguenti torna a fare tour regolarmente in Polonia, Russia, Estonia, Lituania, Kazakistan, Bielorussia, Lettonia, e ultimamente anche Stati Uniti e Canada.

I video hanno milioni di visualizzazioni e i vari fan club nascono come funghi in tutte le parti del globo richiedendo nuovo materiale, nuove canzoni. Agli inizi del 2019 pertanto inizia a registrare un nuovo album di inediti che verrà pubblicato nei primi giorni del gennaio 2020.

Intanto nell’estate 2019 viene pubblicata una nuova versione di un brano da lui interpretato originariamente nel 1989 (I just) died in your arms.

 

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Luca Marino “Non va più via” in radio dal 30 agosto il secondo singolo del cantautore errante

Il brano che inscena un intricato giallo amoroso precede l’album di prossima uscita “Vivere non è di moda”.

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Chitarre classiche e sintetizzatori, surrealismo, atmosfere noire pop radio friendly, fanno da scenografia e da sottofondo alle parole di “Non va più via”, l’ultimo singolo del cantautore errante Luca Marino.

«Parlare d’amore…lo faccio spesso. Questa volta per farlo ho messo in piedi un giallo. Il brano racconta di un’estate passata tra un’intensa passione e la sua totale assenza. Offre diverse chiavi di lettura: chi è la donna della canzone? È una donna o è qualcosa? Racconta forse di un amore clandestino o non è che una metafora dell’esistenza? Da cosa sta fuggendo la voce narrante della canzone?» Queste le domande con cui Luca Marino stuzzica il suo pubblico.

Il singolo, scritto prodotto e arrangiato dallo stesso cantautore, anticipa l’album di imminente uscita intitolato “Vivere non è di moda”.

 

Radio date: 30 agosto 2019

Autoproduzione

 

BIO

Luca Marino. Cantautore Errante. Nel 2010 vede il suo esordio al “Festival di Sanremo” con il brano “Non mi dai pace” a cui segue il suo primo album “Con la giacca di mio padre” (Warner Music).  Nel 2011 inizia la sua carriera come autore scrivendo il brano, finalista ad X-Factor e divenuto poi disco d’oro, “Cuore Scoppiato” (Sony Music). Nel 2015 pubblica il suo secondo album “Guernica”, nel 2018, dopo tre anni passati come busker girando le strade delle metropoli da nord a sud, pubblica il suo terzo album dal titolo omonimo “Luca Marino”. 

Il suo eclettismo innato e la sua scrittura, così fortemente caratterizzata dai contrasti e dagli estremi, rendono Luca Marino riconoscibile al primo ascolto. Animale da palcoscenico, autentico ed estemporaneo, che sia sopra un palco insieme ad una grande orchestra o da solo per le strade di una città, trova nell’esibizione dal vivo il suo habitat naturale. Chitarra e voce gli bastano per creare un contatto, coinvolgere e trasportare chi lo ascolta nel suo immaginario musicale, fatto delle sue storie e delle storie di chi lo ha ispirato.

Sin da bambino Luca Marino ha quattro grandi passioni. A 6 anni ascolta i Depeche Mode, a 12 dipinge i suoi primi quadri seguendo le orme degli impressionisti, a 14 frequenta gli studi artistici per diventare un fumettista e a 15 compone le sue prime canzoni musicando, in chiave punk/grunge, poesie di T.S.Eliot, Oscar Wilde e William Blake. Raggiunta la maggiore età è stato dapprima batterista di una band metal, poi chitarrista in un’orchestra di liscio fino a quando, scoperta l’opera di Lucio Battisti, comincia ufficialmente la sua carriera da cantautore. 

 

Contatti social

SITO WEB/BLOG:  https://lucamarinocantautore.wordpress.com/

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Andrea Giraudo –  “Chi sarai mai” è il nuovo singolo estratto dall’album “Stare bene” 

Una canzone di condivisione.

Chi sarai mai è un brano da spiaggia, chitarra intorno a un falò, senso di amicizia, condivisione. L’intento è quello di arrivare a tutti, chiunque nella vita si trova intorno ad un falò con una chitarra. 

“Stare bene” (album in uscita a gennaio 2019) rappresenta il diritto di essere qui adesso. Attraverso questo progetto, Andrea Giraudo vuole parlare di musica universale, quella che non si assoggetta a target, etichette o alla moda del momento. La musica è, appunto, un linguaggio universale, primordiale, non traducibile. La musica unisce, perché cancella differenze altrimenti insormontabili, dà risposte semplici con strumenti semplici.

“Stare bene” arriva a chiunque, è un’esperienza diretta, semplice, fluisce libera come una metafora di colori, odori, sensazioni, sentimenti.

 

DICONO DI “STARE BENE”

“Stare bene è un lavoro dotato di una scrittura arguta, confezionato in maniera semplice ma non per questo demodè, in cui questo simpatico cantautore si diverte ora a giogioneggiare, ora a indossare i panni dell’elegante chansonnier”. Rumore  

“Stare bene è un disco di tante forme e stili diversi, è la faccia sorridente di un artista che ci sa fare tanto comunque lontano dai clichè”. Raro Più

“Malinconica allegria”. Rockerilla

“Andrea Giraudo è un artigiano della musica non omologato agli stilemi del mainstream, ma piuttosto delle radici ben piantate nella migliore canzone d’autore italiana”. Blogfolk

“Questo album è una miscela di rock, pop, blues e tango argentino colorato da una voce potente, graffiante, sapientemente controllata che permette di spaziare tra i diversi generi senza difficoltà alcuna”. Music Mag

 

Radio date: 30 agosto 2019

Pubblicazione album: 18 gennaio 2019

Etichetta: Rossodisera

 

BIO

Non omologato all’interno di un filone stantio o troppo nuovo. Proiettato dal pianoforte verso il pubblico. Confermato dal labiale e dal piedino di chi ascolta, restituisce sonorità con il calore di una voce roca che rimanda a suoni profondi. La musica e le parole di Andrea Giraudo sanno catturare e avvolgere lo spettatore nella rete magica dell’emozione.

Negli anni di attività i suoi spettacoli hanno alternato esecuzioni altisonanti come quella del 2007 al palazzo reale di Aqaba in occasione del compleanno della principessa Bashma Hussein di Giordania a intime sonorità in locali di nicchia. Nato nel 1971 Andrea Giraudo ascolta la collezione musicale di famiglia, si appassiona al pianoforte, delizia già a 10 anni i genitori con La Patetica di Beethoven. Dura poco il rigore di allievo. La sonorità è nelle sue vene, nei profondi anfratti della sua mente e per questo abbandona gli studi musicali e lascia scorrere il suo talento.

Il pianoforte diventa la partenza per una rete di sentieri che si diramano dal tango argentino al pop melodico, al rock‘n’roll e tocca il suo vertice più elevato con l’amato Blues.

Coofondatore nel 1995 dei “Madai”, formazione Rock-Blues che vince l’Heineken Tour nel 1996.

Il percorso musicale di Andrea Giraudo tende a esser più produttivo che interpretativo. Questo non impedisce di partecipare a Festival e Kermesse come “Pavese Festival, La Luna e i Falò” ad agosto 2016 a Santo Stefano Belbo. Dal mese di Ottobre 2016 collabora come ospite musicista al Teatro “CAB 41” di Torino, diretto da Gianpiero Perone.

 

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ALA DONICA “BUM BUM BUM” è il nuovo esplosivo singolo della cantante italo-moldava

 

Pop, dance-pop e atmosfere latine disegnano il ritmo colorato e spensierato dell’estate della poliedrica giovane artista. 

“Bum Bum bum” è una canzone fresca e leggera che invita a godersi la vita senza pensieri o remore. Il racconto provocatorio del gioco del corteggiamento fra due persone viene esaltato dalla splendida voce della bellissima cantautrice e dal sound tipicamente estivo del brano. 

 

 

Autoproduzione

Radio date: 28 giugno

 

BIO

Ala Donica è una musicista, e cantautrice moldava di origine, ma italiana di adozione. Ha una sfrenata passione per la musica che l’hanno portata fin da piccola a studiare violino, pianoforte, canto e danza moderna. Ha partecipato a numerose trasmissioni televisive e radiofoniche in Italia ed all’estero. Nel 2016 esce il suo primo singolo “Baila el ritmo” scritto da lei stessa insieme al produttore Max Titi. Nel 2017 a Roma le è stato conferito il Premio Cavallino D’oro. Nel 2017 conosce il produttore Oreste Spagnuolo con quale arriva una nuova collaborazione e una nuova canzone “Contradicciòn”, un brano che mescola pop latino e reggeaton, realizzato assieme al cantante, rapper e ballerino cubano Kalex El Cimarròn.

 

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LeiKiè “ANDIAMO AL MARE” è il nuovo singolo della misteriosa cantautrice che promuove la satira al femminile

Ilarità e riflessione sociale convivono nel brano in uscita durante il solstizio d’estate.  

Il 21 giugno, per festeggiare il primo giorno d’estate, “LeiKiè ci invita ad andare al mare e a ballare con un brano estivo divertente, ironico e ritmato. Non manca però anche un velato invito a riflettere sulle condizioni attuali del nostro ecosistema. 

Il ritmo da tormentone di “Andiamo al mare” diventa ancora più virale grazie al suo video musicale buffo e divertente, realizzato con tecniche miste. La cantautrice e attrice, recita live su fondali cartoon animati in mothion graphic, arricchiti con il fotomontaggio di diversi animali. È un invito a entrare in un mondo fantasioso, divertente, ingenuo e ludico che ti conquista con le parole, i colori e il ritmo.

Radiodate: 21 giugno 2019

Etichetta: Not Just Music

 

Chi è LeiKiè?

Leikiè è una domanda, la ricerca di una risposta, o una presa in giro? 

Nulla di tutto ciò. Leikiè è un nome che non conosciamo, o meglio, è il nome di una sconosciuta, o meglio ancora, di un’artista sconosciuta. Non solo. È il nome di un personaggio che vorremmo conoscere, il cui volto è nascosto da un’interpretazione. 

Satira al femminile, ecco chi è Leikiè. 

Seppure non ci sia dato sapere chi lei sia, appare al pubblico attraverso l’interpretazione dei suoi buffi personaggi. LeiKie’ si svelerà al pubblico attraverso i gli archetipi che interpreterà nei videomusicali animati con tecniche miste e da lei diretti. Per ora è possibile parlare e conoscere LeiKiè’ attraverso i protagonisti dell’allegra famigliola e la presentatrice del tg stagionale, presenti in “Andiamo al Mare”. 

 

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LAURA MÀ “E CORRERÒ” è il singolo d’esordio della cantautrice abruzzese

Un omaggio a tutte le vittime della Casa dello Studente scomparse durante il terremoto che ha colpito L’Aquila nel 2009.

“E Correrò” è un pezzo autobiografico, scritto insieme al cantautore Lorenzo Di Lorenzo. Parla del sogno infranto di una bambina che, ormai adulta e nonostante le cadute della vita, ha sempre creduto in se stessa, al suo talento e al suo coraggio e che, grazie alla sua tenacia, non si è mai arresa.

«Questo brano custodisce quella che io sono, il mio sorriso, la mia grinta, la mia umiltà, il mio spirito di sacrificio, la mia fede, la mia tenacia e soprattutto il mio coraggio, sì quel coraggio di mettermi in gioco sempre e passare da un fallimento ad un altro senza perdere mai l’entusiasmo! Questa canzone la voglio dedicare a quegli otto ragazzi che hanno perso la vita nella casa dello studente all’Aquila il 06 Aprile alle ore 3.32. Tutti loro avevano un sogno da realizzare e quella maledetta notte i loro sogni si sono spezzati. Li voglio ricordare uno ad uno: Luca Lunari 20 anni, studente di Ingegneria Informatica; Angela Cruciano, 21 anni, s. di Ingegneria; Luciana Capuano, 19 anni, s. di Medicina; Davide Centofanti, 20 anni, s. di Chieti; Hussein Hamade, 20 anni, s. di Medicina; Alessio Di Simone, 24 anni, s. di Ingegneria Informatica; Marco Alviani, 23 anni, s. di Psicologia; Francesco Esposito, 24 anni, vigilante. Davanti ai sogni spezzati di questi ragazzi ho preso un impegno: realizzerò il mio sogno, anche per loro!»  Laura Mà

 

 

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Radio date: 7 giugno 2019

 

BIO

Laura Manuela Di Biagio, nome d’arte Laura Mà, è nata a Roiano di Campli, un piccolo paesino di montagna della provincia di Teramo, vive a Roma da ben 13 anni. Fin da piccola il suo sogno è sempre stato quello di diventare una cantante. Dopo aver studiato presso la scuola di musica “L’Officina della voce”, il 7 giugno pubblica il suo singolo d’esordio: “E correrò”.

 

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ROBIN “CI BASTA IL MARE” è il nuovo singolo vacanziero del duo pugliese

Un pezzo spumeggiante che, alternando trap e pop, si prepara ad accogliere l’estate ormai alle porte.

Ci basta il mare è un brano che vuole dar voce alla spensieratezza, allo stare bene facendosi bastare piccole cose purché ci siano gli amici e il divertimento giusto, come le tipiche vacanze estive passate tra un lido e un bar. Il brano si apre con sonorità vagamente dark trap fino ad esplodere nel ritornello con suoni freschi e ballabili, proprio come le vacanze estive che iniziano in sordina ma una volta ambientati ci si diverte da pazzi.

«Il brano è nato, stranamente, in inverno dopo la tipica frase: “Raga’ che facciamo questa estate?”. Iniziarono subito proposte da sogno come Dubai ecc… ma alla fine aprendo i portafogli e scoppiando in grasse risate, non si può far altro che accontentarsi della stessa spiaggia facendosi bastare il mare. Al tormento della frase “che facciamo questa estate?” abbiamo preferito il tormentone al grido di “ci basta il mare!”». Robin

Autoproduzione

Radio date: 7 giugno 2019

 

BIO

Antonino nato a Taranto, si avvicina alla musica fin da bambino partecipando alle selezioni dello zecchino d’oro e prendendo parte a cori ecclesiastici. In seguito entra a far parte come frontman di due cover band (MODA’, MUSE). Il percorso si arricchisce nell’ambito del musical prendendo parte nei panni di Benvolio nella rivisitazione in chiave rock del ROMEO E GIULIETTA.

Pasquale nato a Matera, cresciuto a Gravina in Puglia. Amante dell’arte in generale scrive la sua prima canzone a 15 anni usando una chitarra e delle pentole come batteria registrando il tutto su una musicassetta. Col passare degli anni continua a scrivere canzoni e a conservarle nel cassetto per dedicarsi ad un’altra arte, quella della danza, dove trova molte soddisfazioni lavorative.

Nel 2014 conosce Antonino durante la produzione di un musical, dove debutta come cantante. Decide di far ascoltare i suoi brani ad Antonino e di farli cantare in diversi concorsi, riscontrando pareri positivi dalle giurie e ricevendo premi della critica e podio in classifica. Nel 2018 durante le prove di un brano inedito, Pasquale decide di cantarlo insieme ad Antonino per gioco e da lì nascono i Robin.

L’idea del nome Robin nasce ascoltando una canzone di Cesare Cremonini, di cui è fonte di ispirazione, “Nessuno vuole essere Robin”. In questa canzone l’uomo si ostina a voler essere protagonista e a doversi comportare in un certo modo, quello imposto dalla società, come se fosse un copione, indossando una maschera, senza mai ammettere delle volte, di essere inadeguati, di essere soli.

Una frase dalla canzone dice “Ti sei accorta anche tu che in questo mondo di eroi nessuno vuole essere Robin”, noi siamo pronti ad essere Robin e a far uscire tutte le nostre fragilità, delusioni, pazzie ed emozioni, senza aver paura di sbagliare perché non siamo invincibili.

A dicembre del 2018 esce il loro primo singolo dal titolo Fammi volare, un brano che tratta il tema del bullismo, ispirato ad una storia vera. Ha ottenuto un discreto successo e molte scuole hanno invitato i Robin a presenziare in progetti didattici per parlare con i ragazzi sul tema del bullismo analizzando il testo della canzone e mostrando loro il videoclip del brano stesso.

A gennaio 2019 partecipano al concorso nazionale Musica è superando le varie fasi di selezione per poi arrivare a maggio 2019 in finale tra i primi 15 su oltre cento partecipanti, vincendo il premio “Songwriter” aprendo così una collaborazione di scrittura con i grandi artisti del panorama musicale italiano.

 

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