All Posts By

Cris

Comunicati

Mutui: l’Abi proroga la moratoria

  • By
  • 28 Dicembre 2010

La scadenza del provvedimento di sospensione dei mutui era stata fissata per il 31 gennaio 2011. Un bel regalo per tutti gli imprenditori e i capi famiglia in difficoltà. Poi l’Associazione Bancaria Italiana ha deciso di fare ancora di più: l’Abi ha chiesto la proroga di sei mesi per la moratoria sui mutui per  favorire l’aiuto alle piccole medie imprese e alle famiglie.

L’annuncio ufficiale è stato dato da Giuseppe Mussari, presidente dell’Associazione bancaria, che ha parlato della richiesta di proroga delle sospensioni come una ridefinizione intelligente delle misure adottate in precedenza, le quali verranno riviste, in accorso e collaborazione con il Ministro delle Finanze Giulio Tremonti, dopo una valutazione delle esigenze delle piccole medie imprese con prospettive di crescita, ma ostacolate da problemi di liquidità.

Grazie all’Abi l’inizio del 2011 partirà con prospettive economiche positive, almeno dal punto di vista delle piccole e medie imprese. Mussari ha tenuto a precisare“ queste aziende potranno godere di una rimodulazione delle scadenze e degli impegni sia per quanto concerne sia il capitale sia le garanzie”. A questo punto l’obiettivo delle autorità è quello di perfezionare il nuovo accordo entro il 31 gennaio, cioè prima che scada il termine.

L’Abi intende prorogare di almeno sei mesi anche il piano che riguarda le famiglie in difficoltà, in modo da sospendere il pagamento delle rate del mutuo chiedendo alle banche che fanno parte dell’associazione di non applicare commissioni a coloro che vanno occasionalmente in rosso per importi di lieve entità: l’esempio tipico è l’incongruenza che si può verificare tra pagamento di una bolletta e accredito dello stipendio. Una decisione, quella di sospendere le rate per i clienti in difficoltà, che secondo il presidente Mussari risponde a un’esigenza  “stare vicino alle famiglie italiane che comunque vantano una qualità del credito alta”.

In Italia, infatti, se si prende in considerazione il calcolo rata mutuo per ogni individuo, la rata disponibile è pari al 16% del reddito: cioè se l’immobile vale 100 il credito è 65 mentre la media Ue è del 70%. “In prospettiva c’è il rischio che i tassi aumentino – dice Mussari –  anche perché le richieste di mutuo a tasso variabile sono tantissime: questo è  un rischio che il cliente deve comprendere bene“. Qualunque decisione venga presa secondo l’Abi non sarà un cartello – per cui ciascuna banca agirà discrezionalmente – e servirà “a rendere migliore la trasparenza e il rapporto coi clienti”. Anche se, mette in risalto Mussari, questo costerà qualcosa alle banche (circa 25 euro a operazione). Il quadro tracciato da Mussari corrisponde perfettamente a quello dipinto dal rapporto mensile dell’Abi secondo cui i finanziamenti bancari alle famiglie per acquistare abitazioni continuano a salire (a ottobre +8,2% che sale all’8,3% nel caso del mutuo prima casa) grazie a tassi di interesse bassi e a una volatilità dei mercati che rende il mattone sempre più bene rifugio. Anche i finanziamenti alle pmi aumentano (+0,5%, valore che raggiunge il +1,7% per le famiglie produttrici) mentre restano deboli i prestiti alle aziende più grandi (la domanda resta fiacca).

Fonte Mutui.it

No Comments
Comunicati

Viaggiare sicuri con l’assicurazione sui bagagli

  • By
  • 28 Dicembre 2010

Periodo di feste uguale periodo di viaggi e purtroppo per i più sfortunati anche di bagagli dispersi:  proprio così, ogni anno ci sarebbero circa 30 milioni di valigie “vacanti” per gli aeroporti di tutto il mondo.

Questo uno dei dati sorprendenti diffusi da un’indagine del Ceas  (Centro alti studi per la lotta al terrorismo) già nel 2008. E il tassametro continua a correre:  i cosiddetti “colli” smarriti sono in crescita. Bisogna dire che per fortuna più dell’80%  dei viaggiatori “riabbraccia” il suo bagaglio dopo 48 ore. Ma uno ogni 1800 sparisce, si dissolve nel nulla. Per le compagnie aree  aumentano le spese per risarcire i clienti: ogni anno i rimborsi globali per i bagagli smarriti arrivano a 2,5 miliardi di euro. Ma le cifre dei risarcimenti difficilmente superano  i mille euro.

Visto che ogni viaggiatore non vuole grane durante il viaggio, sono sempre di  più quelli che assicurano il bagaglio prima della partenza tramite l’agenzia o grazie alle assicurazioni on line. Ma è davvero una scelta utile quella della polizza? Sicuramente una polizza che tuteli il proprio bagaglio è una scelta oculata soprattutto per i viaggi a lungo raggio e non solo, ma come per tutti i contratti assicurativi, è importante fare attenzione ad alcuni dettagli: il segmento è ancora agli albori, c’è molta disinformazione e non sempre, in caso di smarrimento o furto, si può essere risarciti.

In generale però, questo genere di prodotti assicurativi (per l’aereo come per la nave) tutelano il viaggiatore dal furto, dalla rapina, dallo smarrimento e dall’incendio. E tutte le più grandi compagnie hanno un ventaglio piuttosto cospicuo di prodotti. Nella maggior parte dei casi esse garantiscono la copertura di acquisti di prima necessità per chi si trova in una meta turistica col bagaglio smarrito. Inoltre, coprono logicamente il danno qualora la valigia persa non ritorni al legittimo proprietario. La copertura però in questi casi non è quasi mai totale, per questo bisogna porre estrema attenzione a tutte le condizioni previste dal contratto che si stipula.

Ma veniamo alle polizze. Sempre più spesso, sono comprese nei pacchetti che offrono l’assicurazione viaggio completa.  Ma quando si parla di assicurazioni per i bagagli, si è soliti pensare soltanto ai viaggi aerei. Invece non è così. Molte compagnie, ad esempio, offrono assicurazioni anche in casi di viaggi in nave di una certa lunghezza.  Però bisogna fare attenzione: gran parte di queste polizze garantiscono il risarcimento soltanto nei casi in cui le valigie vengano lasciate in auto parcheggiate in dei garage chiusi a chiave.

Stanno diventando sempre più frequenti le offerte che tutelano oggetti diversi dall’abbigliamento. Da queste circostanze però vengono solitamente esclusi gli oggetti di valore notevole: le compagnie tendono a non andare mai oltre il massimale prefissato. Preziosi, telecamere, macchine fotografiche e via dicendo sono coperte in diversi casi da un indennizzo che non va oltre metà del massimale previsto, anche se il risarcimento scatta sia in caso di danneggiamento che di perdita accidentali, oltre naturalmente di fronte a furti o rapine. Inoltre, molti contratti non assicurano quasi mai copertura in caso di perdite di denaro, armi o biglietti.

Fonte Assicurazione.it

No Comments
Comunicati

C’è chi cerca casa, chi un Mulino.

  • By
  • 4 Agosto 2010

C’è quello ad acqua con ruscello privato alle porte di Grosseto, quello del 1800 ancora funzionante immerso nel parco del Ticino e anche uno le cui pale, pare, siano state progettate da Leonardo da Vinci. Secondo i dati diffusi da Immobiliare.it, leader degli annunci di settore online, sono diverse centinaia i Mulini in vendita ogni giorno sul portale. Ristrutturati, mantengono le loro caratteristiche architettoniche e vengono proposti come appartamenti o agriturismi o, ancora, dimore di lusso immerse nel verde e persino aziende agricole.

Il Mulino, da sempre evocatore della tradizione agricola, ha visto cambiare la sua destinazione d’uso con il passare degli anni e oggi, anche grazie a un mercato immobiliare che li sta riscoprendo, questi edifici così particolari e ricchi di storia ritornano a vivere.

Le tipologie, e i prezzi, dei mulini in vendita sulle pagine di Immobiliare.it sono i più vari, ma se volete il più classico e forse anche il più amato dei mulini, quello ad acqua… non avrete che l’imbarazzo della scelta.

Nei pressi di Forlì se ne trovano due perfettamente conservati. Il primo, tuttora funzionante, è a Verghereto, per aggiudicarvelo ci vogliono circa 700.000 euro e se la vostra paura sono i lupi, non preoccupatevi il venditore assicura che il terreno è recintato con requisiti anti predatore. Il secondo si trova a Cesena ha una storia che risale al 1700 e in questo caso le trattative sono riservate.

In Toscana, a pochi chilometri da Lucca è in vendita un caratteristico mulino in pietra affacciato sul fiume di Candalla. È possibile ricavarne anche un appartamento da 90 mq e sono ancora conservate le macine originali.

Sono molti anche i mulini di interesse storico in vendita su Immobiliare.it. Si va da quello in provincia di Massa Carrara risalente al XVII secolo e appartenuto ai Marchesi Malaspina (850.000€ il prezzo richiesto), a quello già segnalato nel catasto napoleonico e ritenuto uno dei mulini più importanti del feudo mediceo di Monteriggioni (SI). È in vendita per 1.400.000€ e, nel corso degli anni, è stato trasformato in casa vacanze e azienda con prodotti biologici.

In provincia di Arezzo si può comprare un mulino ad acqua del 1300 dichiarato bene storico vincolato (ma l’attuale proprietario dispone di tutti i permessi necessari alla ristrutturazione ed alla ripresa del funzionamento del mulino e si può anche ottenere un contributo economico a fondo perduto per la restaurazione).

La proposta storicamente più importante, però, arriva dalla Lombardia. Qui è in vendita, attraverso Immobiliare.it il più antico tra i mulini funzionanti della cerchia dei Navigli. Apparteneva alla famiglia Visconti e si narra che la struttura e il funzionamento delle pale furono disegnate dal maestro di Vinci. Prezzo 5.000.000 di euro.

Chi l’ha detto che vivere in un mulino vuol dire essere obbligati a regimi spartani? Oggi esistono anche mulini trasformati in dimore di estremo design (come i loft ricavati da vecchi mulini a Torino o a Bergamo) o lussuose ville da mille e una notte. A pochi chilometri da Pisa c’è chi nei vecchi locali di sgombro del mulino ha realizzato una piscina coperta riscaldata e attrezzata per il nuoto contro corrente e chi, sull’ Argentario, da un antico mulino ha ricavato un appartamento con 5 camere, 3 bagni, 2 terrazze vista mare e anche giardino con ruscello.

Se preferite la montagna potreste guardare a Folgaria (TN), qui è in vendita un antico mulino in pietra trasformato in abitazione. Interni curati e anche un torrente con susseguirsi di vasche naturali dove prolificano le trote e i salmoni. Sempre in provincia di Trento, questa volta nel comune di Mezzana, è in vendita un vecchio mulino del 1700, in fase di ristrutturazione con ricostruzione della ruota esterna e recupero delle vecchie macine.

Volete un’ambientazione più classica? Ecco allora che in provincia di Verona, a Sorgà, è in vendita un mulino del 1500 con ruota su corso d’acqua. A Nizza di Sicilia (ME) e a Piorarco (MC) ci sono due mulini per gli amanti dell’ecologia. Entrambi, dichiarano i venditori, sono in grado di funzionare come ottimi produttori di energia pulita.

Se, infine, andare a vivere nel mulino per voi vuol dire fuggire dal caos delle grandi città, allora la proposta migliore è quella in provincia di Firenze. Il mulino in vendita si trova in un piccolo borgo abitato solo da 5 famiglie. La tranquillità, in questo caso, costa appena 300.000€.

No Comments
Comunicati

Sentirsi come a casa, ma… in vacanza? Nasce CaseVacanza.it

  • By
  • 30 Luglio 2010

La richiesta online di case vacanze è cresciuta in Italia del 25% rispetto allo scorso anno e Gruppo Immobiliare.it dà subito risposta a questa necessità proseguendo nella sua strategia di offerta di portali specializzati e annunciando oggi la messa online di CaseVacanza.it (www.casevacanza.it ), il portale creato per offrire una ricerca facile e veloce della migliore proposta per le vacanze.

“In Italia sta esplodendo il fenomeno delle case vacanza, sulla scia di quello che in Francia è da anni  un trend consolidato. Gli Italiani scoprono sempre più il piacere di poter trascorrere un periodo di vacanza in una casa di villeggiatura, al mare o in montagna, affittandola attraverso agenzie specializzate oppure direttamente dal proprietario”. ha dichiarato Carlo Giordano, Amministratore Delegato di Gruppo Immobiliare.it, “Le motivazioni che spingono a questo cambiamento non sono solo la convenienza, ma anche la possibilità di sentirsi più liberi e, in definitiva, quasi come nella propria casa.”

CaseVacanza.it permette di ricercare attraverso mappa o per parametri. In questo secondo caso, si comincia con le informazioni base, indicando cioè il luogo scelto per la villeggiatura e il periodo in cui si vuole affittare la casa. Sul sito, che offre già più di 7.000 annunci in tutta Italia, si possono trovare appartamenti, ma anche soluzioni in affitto all’interno di agriturismi, bed and breakfast e persino ville indipendenti.

“CaseVacanza.it”, ha continuato Giordano, “è stato creato proprio per offrire una panoramica completa e facilmente consultabile dell’offerta di case vacanze in Italia in modo che le vacanze non comincino con lo stress di una ricerca spesso difficile e infruttuosa.”

Il nuovo sito va ad aggiungersi alla già ricca offerta di portali specializzati creati da Gruppo Immobiliare.it che appena qualche settimana fa ha lanciato ImmobiliCommerciali.it e, negli scorsi anni, ha messo online NuoveCostruzioni.it, Affitti.it e HOUSE24ore.it, diventati in brevissimo tempo siti importantissimi nei rispettivi settori.

A Gruppo Immobiliare.it, sulle cui piattaforme sono visibili quotidianamente oltre 3 milioni di annunci in Italia e in Europa pubblicati da privati e da 13.000 agenzie immobiliari in Italia, fanno capo anche i siti www.immobiliare.it, www.eurekasa.it, www.nuovecostruzioni.it,  www.affitti.it, www.immobilicommerciali.it e www.house24ore.it . Secondo i dati di Google Analytics, nello scorso mese di Giugno, i siti del Gruppo hanno registrato più di 55.000.000 di pagine viste.

No Comments
Comunicati

Vivere in Casa del Diavolo costa 1.300 euro al metro quadro. Per stare nel Paradiso ne servono 2.500

  • By
  • 15 Luglio 2010

Quante volte avete pensato di cercare una casa che vi rappresenti appieno? E se fosse addirittura la città in cui vivete a svelare “letteralmente” la vostra personalità? Immobiliare.it, leader degli annunci immobiliari online, ha deciso di fare un viaggio fra i comuni italiani con i nomi più curiosi attraverso gli annunci di vendita pubblicati sul portale. Il risultato? Una grande quantità di ottime proposte per inguaribili romantici, amanti dello sport, amici degli animali e tanti altri, persino… ipocondriaci e, ovviamente, agenti immobiliari.

Se la vostra passione sono gli animali, non avrete che l’imbarazzo della scelta; potete cercare casa a Cervo (in provincia di Imperia, dove il prezzo a metro quadro degli annunci proposti su Immobiliare.it si aggira sui 4.600€), a Toro (in provincia di Campobasso, 950€/mq) oppure a Cavallino (alle porte di Lecce, dove si compra a 1.500€ al metro quadro). Se poi preferite gli esemplari della Savana, allora non c’è dubbio, la casa che fa per voi potrebbe trovarsi a Leonessa (la provincia è quella di Rieti, il prezzo 1.500€/mq); in ogni caso tenetevi alla larga da Macello! (in provincia di Torino, dove le case proposte su Immobiliare.it costano, in media, appena meno di 1.800€ al metro quadro).

Gli animali vi interessano poco e siete cresciuti a pane e fumetti? Allora potreste cercare casa a Paperino (una frazione di Prato, dove le case costano circa 2.450€ al metro quadro), e certamente anche Zio Paperone sarebbe orgoglioso di voi se decideste di vivere a Nichelino (in provincia di Torino, prezzo al metro quadro 1.800€).

Per chi non è superstizioso, o magari è un fan della musica dark, le città ideali potrebbero essere Loculi (in provincia di Nuoro, con un prezzo medio di 1.700 € al metro quadro) o Camposanto (questa volta la provincia è Modena e il prezzo di vendita è di 1.250€).

Siete dei ragazzacci? Attenzione, potreste ritrovarvi a vivere a Pozzo dell’Inferno (Latina, 1.850 €/mq) o in Casa del Diavolo (Perugia, 1.300€/mq). Se non siete poi così cattivi, la vostra residenza potrebbe essere Purgatorio (Trapani, 1.500€/mq), ma per chi è veramente bravo si può trovare casa a Paradiso di sotto, sul lago di Garda. I prezzi sono più alti, circa 2.500€, ma in fondo… è pur sempre un angolo di Paradiso.

Chi non riesce a stare senza sport può cercar casa a Calcio (Bergamo, 1.200€/mq), Meta (Napoli, 4.500 €/mq) o ad Arco (Trento, 2.600€/mq). Gli amanti dell’Arte possono scegliere fra Quadri o Musei (rispettivamente in provincia di Chieti e di Carbonia-Iglesias, entrambe con lo stesso prezzo medio: 1.700 €/mq).

Immobiliare.it non poteva certo trascurare il mondo della casa e degli agenti immobiliari e allora ecco che il viaggio prosegue con la ricerca di casa in quel di Agenzia (Rimini, 1.500€/mq), a Millesimo, città ideale per gli amministratori di condominio (Savona, 1.700€/mq) e a Terrazzo, Casina, Camino e Lavello (rispettivamente in provincia di Verona, Reggio Emilia, Alessandria e Potenza e con un prezzo che oscilla fra gli 800 e i 1.600 €/mq).

Il vostro difetto è l’ipocondria? Allora, per vivere sereni, potreste cercare fra gli annunci pubblicati su Immobiliare.it relativamente alla città di Medicina, in provincia di Bologna, o a Supersano, vicino a Lecce. Nel primo caso il prezzo di vendita è di 2.250 €/mq, nel secondo appena 550 €/mq.

Se gli italiani sono noti nel mondo per la loro abilità di cuochi, era prevedibile che anche molte cittadine dello Stivale avessero un nome “culinario” e quindi alle buone forchette si offre l’opportunità di cercar casa a Polpet, Mango, Noci, Campodimele, Piatto, Pesche, Cene e persino…Fornelli (i prezzi al metro quadro variano dagli 870€ ai 3.000€ e le province in cui si trovano questi paesi sono, nell’ordine, Belluno, Cuneo, Bari, Latina, Biella, Isernia, Bergamo e, ancora, Isernia).

Ultima nota per i romantici. Anche per loro, fra gli annunci di Immobiliare.it, non c’è che l’imbarazzo della scelta. Possono trovar casa a: Amandola (Fermo, 1.150€/mq), Premilcuore (Forlì, 2.400€/mq), Bentivoglio (Bologna, 2.300€/mq), Bellosguardo (Salerno, 2.300 €/mq), Lettere (Napoli, 2.900€/mq), Rose (Cosenza, 915€/mq), Candela (Foggia, 1.650€/mq), Stella (Savona, 2.100€/mq) o, se l’occasione è davvero importante, Diamante (Cosenza, 2.000€/mq).

No Comments
Comunicati

Immobiliare.it vince agli European Excellence Awards 2009

  • By
  • 21 Giugno 2010

Si sono tenuti a Vienna gli European Excellence Award; uno degli appuntamenti più importanti della comunicazione internazionale. Fra le oltre 1.200 campagne di pubbliche relazioni Europee iscritte, Compro chiesa vista mare di Immobiliare.it, comunicata assieme a Lewis PR, si è aggiudicata la categoria Relaunch e un posto nella top ten assoluta.

 

Il riconoscimento è di estremo valore non solo per il livello altissimo delle altre aziende in finale (Nivea, Kraft, Comedy Central, solo per fare alcuni nomi), ma anche perché, sia nella categoria Relaunch, sia in quella Best Campaign (Ikea, Pepsi, Audi alcuni degli altri brand selezionati in questo caso), Immobiliare.it è stata non solo l’unica azienda italiana, ma anche l’unica web company scelta fra i finalisti.

 

“Lo scopo della campagna”, ha dichiarato Andrea Polo, Direttore Comunicazione di Gruppo Immobiliare.it, “era quello di riposizionare il nostro marchio, renderlo top of mind anche nel momento in cui gli utenti non erano impegnati nella ricerca della casa, dare al sito una caratteristica più leggera e divertente senza però intaccarne la serietà e renderlo un ottimo punto di osservazione sui cambiamenti della società Italiana.“

Dall’analisi degli annunci presenti su Immobiliare.it, emerse una tendenza piuttosto singolare; erano in vendita in tutta Italia decine di chiese sconsacrate che, essendo di proprietà di persone che le avevano ricevute in eredità, ma vivevano all’estero o, semplicemente, avendo costi di manutenzione troppo alti, venivano messe in vendita attraverso il sito. Questi particolari immobili potevano essere trasformati, o già lo erano stati,  in case, negozi, agriturismi o alberghi. Il dato è stato utilizzato per evidenziare la grande e variegata offerta presente sul sito; se infatti, attraverso Immobiliare.it, era possibile trovare una chiesa dove poter abitare, sarebbe stato decisamente semplice trovare la casa in cui vivere.  Al contempo è stato possibile stimolare un dibattito importante: quello della salvaguardia del patrimonio artistico ed architettonico italiano attraverso gli strumenti messi a disposizione dal Web.

Comunicata fra Marzo e Aprile scorsi, la campagna ha ottenuto centinaia di uscite stampa ed è stata ripresa da 29 quotidiani e 16 fra radio e televisioni.  Compro chiesa vista mare ha saputo suscitare l’interesse della stampa estera e la notizia ha ottenuto copertura anche in Russia, Regno Unito, Cina, Germania e Polonia.

 

“La campagna” ha continuato Polo, “è stata realizzata senza alcun budget e, pertanto, questo prestigioso riconoscimento ci rende ancora più orgogliosi: è la dimostrazione che le buone idee possono arrivare molto lontano.”

No Comments
Comunicati

Immobiliare.it: nel 2010 ferie brevi, più affitti casa vacanza

  • By
  • 16 Giugno 2010

L’estate è ormai alle porte, e le vacanze? Gli Italiani continuano a concedersi il sospirato periodo di ferie, ma cercano di risparmiare, riscoprono le coste del bel Paese e fanno meno giorni: se nel 2009, infatti, il 37% faceva 2 settimane in una casa vacanze e il 43% faceva 3 settimane, nel 2010 il dato è esattamente invertito. È questa una delle evidenze maggiori dell’analisi resa nota oggi da Immobiliare.it, sito leader degli annunci di settore, secondo cui, per questa estate, la richiesta di case vacanze in affitto in Italia è cresciuta del 5%.

 

Tra chi sceglie di passare le vacanze in casa, quasi uno su tre (il 30%) concentra la propria richiesta di affitto tra Toscana (privilegiando le zone di mare della provincia di Grosseto, Lucca e Massa con una percentuale di preferenza del 40%) e le due isole maggiori, Sardegna (dove quasi la metà -49%- dei vacanzieri sceglie la provincia di Olbia) e Sicilia (il 55% delle richieste riguardano la provincia di Trapani, Palermo e Catania).

 

Il dato rilevante è che, spinti dai prezzi più vantaggiosi, gli italiani stanno ridisegnando la mappa delle zone più richieste e alcune regioni stanno vivendo un vero boom. A far registrare l’incremento maggiore nelle richieste di affitto per le vacanze, rispetto allo scorso anno, sono la Puglia (con un aumento di oltre il 5%, trainato dall’exploit delle province di Lecce e Brindisi che da sole raccolgono quasi il 75% dei fan della regione) e le Marche (anche in questo caso la crescita è del 5% e le regine delle vacanze marchigiane sono le coste ascolane e la riviera del Conero, con il 70% delle richieste).

 

Continua a crescere anche il mercato siciliano (+3%, con una richiesta molto omogenea per affitti nelle province di Trapani, Palermo, Catania e Messina, tutte con valori compresi fra il 15 e il 21%). Viceversa, i prezzi molto alti hanno decretato una diminuzione d’interesse per le coste campane (-3%), sarde (-2%) e liguri (-1%) rispetto l’anno precedente.

 

Secondo Carlo Giordano, Amministratore Delegato di Immobiliare.it: “Gli italiani non rinunciano ad andare in vacanza, ma lo fanno in maniera più razionale rispetto agli anni passati. Bisogna fare i conti con il portafoglio e questo spinge ad un’analisi più attenta delle offerte. Scegliere la casa vacanze in sostituzione dell’albergo o della pensione, garantisce grandi risparmi, specialmente per gruppi famigliari o di amici”.

 

Il 61% delle richieste di affitto per le vacanze arriva proprio dalle famiglie; il 30% delle quali si preoccupa di trovare una casa che possa ospitare anche i loro amici a quattro zampe. Le famiglie in vacanza cercano principalmente una villetta (64% delle preferenze) che abbia dai quattro ai sei posti letto e preferiscono il mare; soprattutto quello di Sicilia, Sardegna e Puglia.

 

In vacanza, sembra, non si vada da soli. Chi ha cercato online una sistemazione in affitto per l’estate 2010, nel 58% dei casi, ha richiesto che avesse almeno 4 posti letto, e nel 23% dei casi che ne avesse 2 e, a seguire, che avesse da 6 a più posti letto.

 

La casa con almeno 6 posti letto è quella più richiesta da chi fa le vacanze con un gruppo di amici (oltre il 40% di chi ha fatto la propria ricerca online).

 

Scegliere una casa vacanze consente effettivamente di contenere i costi: un appartamento con 4 posti letto (generalmente 2 locali più servizi) costa mediamente 710 euro a settimana, che corrisponde a soli 25 euro a persona al giorno. Il costo aumenta del 25-30% per il mese di agosto, mese italiano di vacanza per antonomasia.

 

Quest’anno è proprio sul prezzo delle offerte che si è giocato il destino estivo di molte località turistiche italiane. Ecco, di seguito, il confronto sul canone di affitto settimanale medio in alcune delle zone di villeggiatura più note, raffrontato a quello per lo stesso tipo di immobile richiesto nel 2009:

 

Regione

Zona

Costo Medio (€) per settimana per 4 posti letto

Variazione

 

 

2009

2010

 

Liguria

Cinque Terre (Riviera Orientale)

1.070

1.100

+2.8%

Riviera Occidentale

850

840

– 1.2%

Veneto

Costa Veneziana

550

590

+ 7.2%

Friuli

Costa Orientale

710

690

– 2.9%

Emilia Romagna

Riviera romagnola

640

610

-4.7%

Toscana

Versilia

850

810

-4.8%

Costa Etrusca

720

740

+2.7%

Marche

Riviera del Conero

710

680

-4.3%

Lazio

Circeo

610

690

+13.1%

Abruzzo

Costa Teatina e dei Trabocchi

600

580

-3.4%

Puglia

Salento

500

550

+10%

Gargano

570

580

+1%

Campania

Costiera Amalfitana

1.250

1.280

+2.4%

Basilicata

Metaponto

410

400

-2.5%

Calabria

Costa degli Dei

450

480

+6.6%

Costa Viola

600

590

-1.7%

Sicilia

Costa Orientale

520

550

+5.7%

Costa Nord

450

490

+8.8%

Costa Sud

650

640

-1.6%

Sardegna

Costa Smeralda

1.360

1.350

-0.8%

 

Costa Sud (Villasimius, Costa Rei…)

750

770

+2.6%

 

Fonte: Ufficio Studi Gruppo Immobiliare.it

No Comments
Comunicati

Compro chiesa vista mare di Immobiliare.it, si aggiudica il Certificate of Excellence, agli European Sabre Awards

  • By
  • 27 Maggio 2010

Si è svolta ieri a Londra la cerimonia di premiazione degli European Sabre Awards, uno dei momenti più importanti della comunicazione internazionale. Fra le oltre 1.600 campagne di pubbliche relazioni Europee iscritte, sono state selezionate le più efficaci e quest’anno, fra le migliori, c’è stato spazio anche per l’Italia che grazie alla campagna di Immobiliare.it Compro chiesa vista mare, si è aggiudicata il Certificate of Excellence della Categoria Real Estate.

Il riconoscimento è di estremo valore non solo per l’altissimo livello delle altre aziende selezionate (British Council, solo per fare un nome), ma anche perché, nella categoria Real Estate, Immobiliare.it è stata non solo l’unica italiana, ma anche l’unica web company selezionata.

“Lo scopo della campagna”, ha dichiarato Andrea Polo, Direttore Comunicazione di Gruppo Immobiliare.it, “era quello di riposizionare il nostro marchio, renderlo top of mind anche nel momento in cui gli utenti non erano impegnati nella ricerca della casa, dare al sito una connotazione più leggera e divertente -senza però intaccarne la serietà- e mettere in luce le sue capacità di essere un ottimo punto di osservazione sui cambiamenti della società Italiana.“
Dall’analisi degli annunci presenti su Immobiliare.it, è emersa una tendenza fino a quel momento non evidenziata: erano in vendita in tutta Italia decine di chiese sconsacrate che, essendo di proprietà di persone che le avevano ricevute in eredità, ma vivevano all’estero o, semplicemente, avendo costi di manutenzione troppo alti, venivano messe in vendita attraverso il sito. Gli stessi immobili, così particolari, potevano essere trasformati, o erano già stati trasformati in case, negozi, agriturismi o alberghi. Questo originale risultato è stato utilizzato per evidenziare la grande e variegata offerta presente sul sito: se infatti, attraverso Immobiliare.it, era possibile trovare una chiesa dove poter abitare, sarebbe stato decisamente semplice trovare la casa in cui vivere. Al contempo, è stato possibile mettere in luce una tendenza che ha fatto nascere un dibattito importante: quello della salvaguardia del patrimonio artistico ed architettonico italiano attraverso gli strumenti messi a disposizione dal Web.
Comunicata fra Marzo e Aprile del 2009, la campagna ha ottenuto centinaia di uscite stampa e, fra gli altri, 29 quotidiani e 16 fra radio e televisioni. Compro chiesa vista mare ha saputo suscitare l’interesse della stampa estera e la notizia ha ottenuto copertura anche in Russia, Regno Unito, Cina, Germania, Svezia e Polonia, aggiudicandosi anche un altro prestigioso premio internazionale: lo European Excellence Award

“La campagna” ha continuato Polo, “è stata realizzata senza alcun budget e, pertanto, questo secondo prestigioso riconoscimento ci rende molto orgogliosi: è la dimostrazione che le buone idee possono arrivare molto lontano.”

No Comments
Comunicati

Loft addio; la nuova moda immobiliare è la mansarda. Immobiliare.it racconta una tendenza dell’Italia che cambia.

  • By
  • 19 Maggio 2010

Inutile negarlo, i loft sono stati la tendenza più forte del mercato immobiliare degli ultimi anni, ma il loro dominio incontrastato sembra essere agli sgoccioli. Nati dalla riconversione di strutture post industriali, e spinti dall’immaginario cinematografico, a partire dalla fine degli anni ottanta hanno spopolato come non mai e la sola Milano ne conta ormai più di 38.000.

Belli si, ma all’atto pratico qualche nodo viene al pettine. I loft sono immobili commerciali e, in quanto tali, non possono essere oggetto di un mutuo prima casa, non ci si può prendere la residenza e non si può ottenere nessun tipo di sgravio fiscale legato all’abitazione principale. Ecco perché, secondo uno studio effettuato da Immobiliare.it, leader dell’immobiliare online, sugli oltre 2.500.000 di annunci disponibili sulle pagine del suo network, il pubblico privilegiato dei loft, single e giovani coppie, si sta spostando in massa su quella che sembra essere la nuova protagonista delle ristrutturazioni o delle riconversioni immobiliari: la mansarda.

Secondo Carlo Giordano, Amministratore Delegato di Gruppo Immobiliare.it “I loft si sono diffusi in maniera capillare nelle città italiane legate alle grandi industrie. Questo ha comportato che alcune città con una storia industriale diversa, prima fra tutte Roma, siano escluse da questo fenomeno. Nella capitale i loft sono pochi (e prevalentemente derivanti da recuperi di stalle o garage). Tipicamente sono pezzi unici e quindi costosi. Questo non è vero per le mansarde che, infatti, spopolano da nord a sud.”

Nonostante alcune oggettive difficoltà (prima fra tutte la presenza di diverse rampe di scale per raggiungerle) il mercato delle mansarde vive uno sviluppo incredibile e a Milano, ad esempio, le mansarde rappresentano il 5% dell’offerta sul nuovo/ristrutturato, hanno un costo decisamente contenuto (3650€/mq) e rappresentano, rispetto ad un appartamento che abbia più o meno le medesime caratteristiche, un risparmio del 17%. Quattro punti percentuali (e 200€/mq) più convenienti dei loft il cui prezzo medio al metro quadro è, nel capoluogo lombardo, di 3.850€.

Il fenomeno non si limita a Milano, ma è in crescita in tutto il Paese. A Torino e Bologna, le altre due città italiane per antonomasia devote al loft, si può riscontrare la stessa situazione. Nel capoluogo piemontese le mansarde costano 2.600€/mq, fanno risparmiare il 6% rispetto a un appartamento e rappresentano il 4% dell’offerta. Nella città delle due torri, invece, costano 3260€/mq, fanno risparmiare l’11% rispetto a un appartamento e rappresentano il 4% dell’offerta.

Il loft è, ed è stato, un fenomeno metropolitano importante, ma proprio per cavalcarne la moda, troppo spesso si è cercato di far passare sotto questa definizione immobili che non sono loft o, anche se si trattava effettivamente di loft, si tacevano alcuni particolari che poi, all’atto dell’acquisto creavano grossi problemi.” – ha continuato Giordano –“Oggi l’attenzione di molti acquirenti si sposta sulle mansarde, espressione della nuova creatività immobiliare e avvantaggiate da costi molto più bassi oltre che dalla possibilità di ottenere mutui prima casa per il loro acquisto.”

Continuando il nostro viaggio fra i tetti (o i sotto-tetti) d’Italia, scopriamo che come accadeva per i loft, ancora una volta Roma è la più cara delle città prese a campione. Per acquistare una mansarda sui tetti capitolini occorrono in media 4.400€/mq, ma anche qui si risparmia molto rispetto all’appartamento: 450€, circa il 9%. Nel mercato romano del nuovo/ristrutturato presente sui siti di Gruppo Immobiliare.it le mansarde rappresentano il 7% dell’offerta.

A Napoli si registra il risparmio maggiore nel mercato delle mansarde. Nella città partenopea il costo medio di una mansarda nuova o ristrutturata è di 2.800€/mq , quasi 1.000€ in meno rispetto ad un appartamento con le stesse caratteristiche.

Altre città, che pure stanno lentamente scoprendo il fascino del vivere in mansarda, offrono oggi risparmi ancora contenuti. A Firenze acquistare una mansarda costa in media il 5% in meno rispetto a un appartamento nuovo, mentre Genova si attesta sul valore minimo riscontrato. All’ombra della lanterna vivere in mansarda fa risparmiare solo il 2% sull’acquisto. Qui, forse, è meglio abitare qualche piano più giù.

No Comments
Comunicati

Immobiliare.it: a Milano +39% nella ricerca della casa online

  • By
  • 4 Maggio 2010

Chi cerca, cosa e come cerca? Qual è l’attrattività delle diverse aree metropolitane? Quali sono i fattori determinanti nel processo di acquisto di una casa? Queste le domande principali da cui è partito Gruppo Immobiliare.it, leader del settore immobiliare online, per dare vita al suo Focus, un‘analisi che, trimestralmente, analizzerà con molta profondità il mercato delle compravendite immobiliari in una singola città.

Milano è la prima città finita sotto la lente dell’Ufficio Studi di Gruppo Immobiliare.it che ha analizzato i dati delle oltre 300.000 richieste e delle offerte fatte dagli utenti sui siti del Gruppo per il capoluogo meneghino negli ultimi 24 mesi, e ha potuto tracciare un quadro molto preciso del settore immobiliare del capoluogo lombardo.  

Il primo dato importante è che a Milano la ricerca dell’immobile avviene ormai tramite Internet (+39% rispetto all’anno precedente) che distanzia notevolmente il canale classico delle pubblicazioni gratuite (-27%) e quello delle visite in agenzia (-19%).

Il clima di maggior incertezza legato alla crisi economica del 2009 ha fatto si che la ricerca della casa sia sempre più legata al bisogno e la percentuale di chi acquista un appartamento perché sia la sua prima casa è passato dal 44% del 2008 al 58% del 2009, mentre quella di chi compra per investimento è scesa dal 18% al 13%.  Anche la sostituzione della prima casa è risultata più difficile e se nel 2008 aveva interessato il 31% delle ricerche, nel 2009 la percentuale è crollata al 22%.

Ottenere il mutuo per l’acquisto è stato molto complicato anche per i milanesi e questo ha fatto si che la spesa per la casa fosse più contenuta. La fascia fra i 200.000€  e i 250.000€ è quella che ha visto l’incremento maggiore (+5%), quella fra i 300.000€ e i 400.000€ ha subito la contrazione più forte (-6%).

Chi ha cercato casa a Milano nell’ultimo anno era prevalentemente un dipendente con contratto a tempo indeterminato (38% dei casi), ma anche l’alto numero di single e di stranieri presenti in città ha fatto si che i tagli piccoli fossero preferiti rispetto a quelli più grandi (41% ricerca bilocali nella fascia 200-250.000€).

Le ricerche a Milano si sono concentrate soprattutto nelle zone di Città Studi, Lambrate e nella prima cerchia delle mura (23% delle richieste), ma hanno vissuto un vero e proprio boom anche la zona della Bicocca (9.5%) e quella compresa fra Piazza V Giornate e Viale Corsica (8%).

Decisamente meno attraenti l’hinterland e la periferia che hanno visto diminuire le richieste e raccolgono complessivamente meno del 10% della domanda.

La crescita o il decremento di queste aree sono spiegabili grazie al rapporto fra offerta e prezzo. Il prezzo medio richiesto per una casa in zona Città Studi, ad esempio, è inferiore ai 4.000 €/mq; 2.500€/mq nella zona compresa fra Baggio, Forze armate e Quinto Romano.

Il prezzo è senza dubbio un fattore determinante nella ricerca della nuova casa, ma non è l’unico. Secondo i dati raccolti da Gruppo Immobiliare.it, i milanesi (che nel 48% dei casi vorrebbero maggiori sgravi fiscali per la prima casa) hanno dichiarato che gli elementi principali che prendono in considerazione per l’acquisto di una casa nuova sono: la luminosità (84%), l’efficienza energetica (79%) e la zona in cui si trova l’appartamento (77%). 

Se l’immobile è di nuova costruzione, cercano invece la comodità (parcheggi – 79%; vicinanza ai negozi – 63%), la sicurezza (sistemi di sicurezza – 76%; portineria – 58%) e l’attenzione per i figli (scuole – 54% aree giochi – 52%).

La prossima città oggetto del Focus di Gruppo Immobiliare.it sarà Roma

No Comments
Comunicati

Assicurazione.it: meno del 6% degli automobilisti italiani assicura…se stesso

  • By
  • 20 Aprile 2010

In questi giorni, complici i rincari delle tariffe, si parla spesso di RC Auto; ma quanti italiani ne conoscono veramente le caratteristiche? Ad esempio, quanti sanno che l’unico occupante della macchina a non essere coperto da questa polizza è proprio il conducente? A giudicare dai dati resi noti oggi da Assicurazione.it, comparatore leader del mercato RC Auto, decisamente pochi.

In effetti esisterebbe un modo rapido ed economico per tutelarsi, la copertura aggiuntiva detta proprio: infortunio conducente, ma a sottoscriverla è appena il 5.8% degli automobilisti italiani. Il dato è decisamente sorprendente se si considera che, secondo rilevazioni ufficiali, il 69.2% dei feriti negli incidenti stradali sono proprio i conducenti dei veicoli.

“Se nel corso dell’incidente il conducente subisce un infortunio, questo non gli viene  indennizzato se è stato lui a causare il sinistro”, ha commentato Alberto Genovese, CEO di Assicurazione.it, “In un momento di grosso stress emotivo, quindi, si rischia di aggiungere al danno, la beffa. Eppure basterebbero meno di 0.20€ al giorno per essere al sicuro”.

Il comparatore online, grazie agli oltre 140.000 preventivi che vengono fatti ogni  mese sul sito, è riuscito a mappare con precisione anche dove e su quali tipi di conducente questa garanzia ha più o meno presa. A sottoscrivere il maggior numero di polizze per l’infortunio conducenti sono state le donne (quasi 7%) e, con una percentuale quasi doppia rispetto alla media nazionale, i lombardi (10.60%), seguiti dagli automobilisti dell’ Emilia Romagna (7.49%) e da quelli piemontesi (7.01%). I meno attenti a tutelarsi in questo senso sono risultati, e di gran lunga, i campani; secondo i dati di Assicurazione.it appena l’1.44% degli automobilisti di quella regione acquista la copertura dell’Infortunio Conducente. Appena meglio va in Puglia (1.87%) e in Sicilia (2.61%).

Ma quali sono le categorie professionali che tengono maggiormente a tutelarsi in caso di incidente con colpa? Al primo posto si trovano i dirigenti (7.63%), seguiti dagli insegnanti (6.99%) e dagli impiegati (6.94%).  Dovrebbero essere i più attenti alla salute, ma i medici si trovano solo al quarto posto. Ultimi gli studenti (2.85%), ma l’incoscienza fa spesso rima con gioventù.

“Quella che abbiamo messo in evidenza con questi dati” ha commentato ancora Genoveseè solo una delle tante coperture utili a cui si rinuncia perché spaventati da premi assicurativi troppo alti. In realtà servirsi di un compratore come Assicurazione.it, che confronta i preventivi di 16 compagnie diverse, permette di trovare l’offerta più conveniente risparmiando fino a 500 euro sul premio base. Questo consente quindi di potersi “permettere” garanzie aggiuntive a cui troppo spesso si rinuncia senza pensare al beneficio che potrebbero portarci”.

 

Ecco di seguito le percentuali di assicurati per l’infortunio conducente nelle diverse regioni d’Italia:

Lombardia

10,60%

Emilia Romagna

7,49%

Piemonte

7,01%

Veneto

7,00%

Lazio

6,90%

Basilicata

5,79%

FVG

5,75%

Liguria

5,38%

Marche

4,69%

Sardegna

4,52%

Trentino Alto Adige

4,50%

Toscana

4,50%

Molise

4,44%

Abruzzo

4,36%

Umbria

3,69%

Valle d’Aosta

3,41%

Calabria

2,67%

Sicilia

2,61%

Puglia

1,87%

Campania

1,44%

 Fonte: Assicurazione.it

No Comments
Comunicati

Immobiliare.it: mutui più semplici e costi più bassi. Cresce il mercato delle nuove costruzioni

  • By
  • 14 Aprile 2010

Milano – Aprile 2010. Dopo una fase di stallo, il mercato immobiliare italiano è in ripresa e il settore delle nuove costruzioni è sicuramente uno degli elementi trainanti di questo processo. Secondo un’analisi condotta da Gruppo Immobiliare.it, leader del settore immobiliare online, attraverso i dati raccolti dal suo sito NuoveCostruzioni.it,  nel solo 2009 le richieste per gli appartamenti di nuova costruzione è salita del 18%, complici una maggiore facilità ad ottenere il mutuo per questa categoria di immobili, una disponibilità da parte dei costruttori a concedere prezzi più vantaggiosi e, in sintesi, una maggiore efficienza energetica dell’immobile nuovo rispetto ad uno usato.

Gli italiani scelgono sempre più di acquistare la loro prima casa in uno stabile appena costruito o addirittura su progetti ancora su carta. Le ragioni sono diverse, ma per lo più riconducibili a un vantaggio nel rapporto qualità/prezzo.  

Altra ragione fondamentale è che, per l’acquirente di un immobile di nuova costruzione, l’accessibilità ad un mutuo di valore importante si semplifica; se su un immobile usato gli Istituti di credito sono disposti a finanziare mediamente fino ad un massimo del 53% del valore, negli immobili di nuova costruzione si arriva al 61%.

Chi compra un immobile nuovo, lo fa soprattutto per l’acquisto della prima casa (44%) o in sostituzione di essa (33%). E ben il 18% degli acquisti di questo settore viene fatto per investimento.

Nella maggioranza dei casi, gli acquirenti che richiedono il mutuo per una casa di nuova costruzione, desiderano un finanziamento che copra fino al 40% del valore della casa (35% dei casi). Ma è sorprendente vedere come il 25% degli acquirenti di immobili nuovi dichiara di non aver bisogno del mutuo.

Dal panel condotto su centinaia di agenzie operanti in tutta Italia tramite NuoveCostruzioni.it,  è emerso che i costruttori sono oggi più aperti a contrattare sul prezzo dell’immobile e si stima che, in media, al compromesso si arrivi ad ottenere una diminuzione della richiesta iniziale del 10-15%.

Carlo Giordano, Amministratore Delegato del Gruppo Immobiliare.it, commenta così: ”Il comportamento del costruttore è ben diverso da quello del privato che vuol vendere il suo immobile. Per quest’ultimo la vendita è generalmente legata all’acquisto di un nuovo immobile, per cui il bisogno di ottenere la cifra obiettivo è di primaria importanza e lo spazio alla contrattazione molto limitato. Viceversa”, prosegue Giordano,  “per il costruttore la mancata vendita implica costi finanziari, per cui è molto più orientato a andare incontro alle esigenze di prezzo dell’acquirente.”

Dallo studio effettuato da Gruppo Immobiliare.it risulta che in Italia le richieste di case nuove sono cresciute del 18%. Se si guarda poi al dettaglio delle diverse aree geografiche, si nota che il dato sale maggiormente al Nord Est, dove la percentuale di richieste è aumentata del 17%.

A livello di singola città, Torino primeggia su tutte, mostrando un aumento del 21% nella ricerca di immobili nuovi, a seguire troviamo Milano e Verona che registrano un + 19% e di poco distaccata Padova, dove il dato è cresciuto del 17% . Napoli è la città dove l’interesse è cresciuto di meno e che ha registrato solo un aumento dell’5% della domanda di case nuove.

Se si guardano poi i dati riferiti alla grandezza dell’immobile si vede che, quando acquistano un immobile di nuova costruzione,  gli italiani scelgono nel 38% dei casi i 2 vani. Da questo elemento è evidente un altro punto di forza delle Nuove Costruzioni, l’ottimizzazione degli spazi. La disposizione degli spazi pensata in modo efficiente permette di sfruttare più spazio anche su una superficie piccola.

No Comments
Comunicati

Immobiliare.it: Fabrizio Corona è il vicino che nessuno vorrebbe

  • By
  • 30 Marzo 2010

I vicini di casa,  si sa, sono come i parenti; non si possono scegliere. Eppure rappresentano una parte importante dello star bene (o male!) fra le proprie mura. Per questo motivo Immobiliare.it, leader del settore immobiliare online, ha voluto scoprire chi, fra i VIP di casa nostra sarebbe il vicino che nessun italiano vorrebbe.

L’indagine condotta per conto del portale, e i cui risultati sono stati certificati dall’autorevole istituto di ricerca TNS Italia, parla chiaro: è un vero plebiscito, negativo, per Fabrizio Corona. Ben il 47% del campione intervistato, rappresentativo della popolazione italiana, non ha alcuna intenzione di condividere il proprio pianerottolo col paparazzo più discusso d’Italia.

Il compagno di Belen Rodriguez (che appare invece nella top ten di coloro che gli italiani vorrebbero nel proprio condominio) distanzia notevolmente l’ex isolana Loredana Lecciso (seconda con l’11% dei dissensi) e la contessa Marina Ripa di Meana (alla quale direbbero no il 10% degli italiani).

Se con Fabrizio Corona il timore degli intervistati  è quello di poter perdere la loro privacy casalinga; per quanto riguarda Loredana Lecciso ritengono che non saprebbe essere di aiuto in caso di necessità. Di Marina Ripa di Meana, invece, si teme la propensione all’ira, anche per futili motivi.
Subito fuori dal podio dei vicini meno graditi, troviamo Maria De Filippi (che al Centro Italia conquista addirittura il secondo posto dietro a Fabrizio Corona) e Bruno Vespa.  Della regina del talent show Amici e del padrone di casa del talk show Porta a Porta non viene apprezzato il decisionismo che, secondo gli intervistati, li porterebbe a voler essere gli unici a far sentire la propria voce durante le assemblee di condominio.
Al sesto posto dell’indagine condotta per Immobiliare.it da TNS Italia c’è Lapo Elkann. Era forse scontato, ma del rampollo di casa Agnelli non si apprezza l’arroganza e il 6% degli italiani ritiene che non rispetterebbe mai i parcheggi assegnati agli altri condomini.

Settima Barbara d’Urso. Il 5% degli italiani ritiene che sia eccessivamente presenzialista e non vorrebbero essere costretti a vederla…anche a televisore spento. Il VIP che occupa l’ottavo posto in questa classifica dei vicini indesiderabili, è piuttosto singolare; si tratta di Alfonso Signorini. Secondo i suoi potenziali condomini, il Direttore di Chi e Sorrisi e Canzoni TV finirebbe per spettegolare su chiunque.
Chiudono la top ten dei vicini non graditi Vasco Rossi (con lui, dicono gli intervistati, addio riposo) e il giudice dell’ultima edizione di XFactor Claudia Mori (troppo polemica).
TNS Italia e Immobiliare.it hanno voluto anche sapere chi, secondo gli intervistati renderebbe la vita di condominio più piacevole.
In questo caso le preferenze sono state meno nette e sul podio sono saliti Fiorello (26% delle preferenze), Gerry Scotti (25%), Claudio Bisio ed Alessia Marcuzzi (entrambi 12%).
Secondo le risposte date dal campione intervistato da TNS Italia per conto di Immobiliare.it, lo showman siciliano viene preferito perché si pensa sarebbe in grado di rendere interessanti anche le temutissime riunioni di condominio. Di Gerry Scotti si apprezza soprattutto la discrezione e moltissimi si dicono disposti ad affidargli anche una copia delle proprie chiavi di casa.
Come detto, medaglia di bronzo, a pari merito, per Claudio Bisio e Alessia Marcuzzi, prima delle donne davanti a Belen Rodriguez. Sia il presentatore di Zelig sia la conduttrice del Grande Fratello raccolgono il 12% delle preferenze e se il primo viene indicato come un probabile ottimo compagno con cui giocare alla Playstation, la seconda viene apprezzata per la cortesia, la solarità e il buon umore che riesce a comunicare.

No Comments
Comunicati

Immobiliare.it: in Italia aumentano le case domotiche

  • By
  • 23 Marzo 2010

A chi non è capitato di partire per le vacanze con il dubbio di aver lasciato acceso un condizionatore, la luce della camera, una tapparella alzata o di non aver inserito l’antifurto? Grazie all’avvento della Domotica, la scienza che studia l’automazione degli ambienti del vivere quotidiano, questi dubbi non hanno più motivo di esistere e dato il notevole contenimento dei consumi che garantisce una casa automatizzata, questa realtà diventa sempre più diffusa anche in Italia.

Secondo i dati comunicati oggi da Immobiliare.it, sito leader dell’immobiliare online che ha analizzato gli oltre 2 milioni e mezzo di annunci presenti sui siti del suo network, se si guarda agli immobili nuovi, più di una casa su due (51%) ha almeno un elemento di automazione di ambienti. Le case domotiche si possono dividere in due grandi gruppi; quelle con automazione di base (in genere tapparelle e climatizzazione) che rappresentano il 38% degli immobili e quelle con automazione avanzata (che comprende anche antifurto, luci  wireless, telesorveglianza…) che rappresenta il 13% del campione.  Per ovvie ragioni la percentuale crolla se si considerano i soli immobili usati. In quel caso il totale nazionale è di appena il 9% (di cui 7% è l’automazione base e 2% quella avanzata).

Secondo Carlo Giordano, Amministratore Delegato di Gruppo Immobiliare.it, “la creazione di un impianto domotico comporta un investimento iniziale che va poi ad essere più che compensato dai risparmi che si ottengono sui consumi. E’ comunque innegabile che il vero vantaggio lo si  abbia  quando l’impianto viene progettato su un immobile nuovo perché i lavori di muratura sono spesso a costo nullo e vengono dati come specifiche costruttive dall’impresa che realizza l’appartamento.”

I costi per automatizzare la nostra casa possono variare notevolmente a seconda di quanto e cosa si intende automatizzare. Per la realizzazione di un impianto medio con controllo luci, imposte e climatizzazione (ipotizzando un trilocale di 120mq) i prezzi di materiali e installazione si aggirano intorno ai 10,000 € mentre per un impianto full-optional pienamente personalizzabile, la cifra può raggiungere i 50,000 €.

A questi costi, sull’immobile usato, è necessario poi aggiungere una cifra che può variare tra i 5,000 € e i 20,000 € per la realizzazione delle nicchie e delle tracce necessarie ad un impianto di media taglia (con luci, tapparelle e climatizzazione). Cifra che può facilmente superare i 50,000 € se per l’intervento è necessario cambiare le tubazioni per i cavi di segnale che devono essere isolati rispetto a quelli di potenza per essere a norma.

Fino a qui i costi, ma i risparmi? Notevoli. Le bollette annue si alleggeriscono da un minimo del 5% nel caso in cui siano solo le luci a spegnersi da sole, fino ad un massimo del 20% se ad essere automatizzati sono anche i riscaldamenti e la climatizzazione e se i materiali utilizzati dal costruttore sono stati scelti con cura e garantiscono un isolamento termico tale da non rendere necessaria una accensione automatica dell’impianto in tempi troppo brevi.

A guidare la rivoluzione domotica italiana è il Nord e, più nello specifico, il Nord Est. In questa zona d’Italia il 59% degli immobili nuovi è automatizzato. Al Nord Ovest si arriva al 52%, al Centro al 37% mentre Sud e Isole si fermano ad appena il 20%.

Immobiliare.it ha poi indagato gli stessi dati su 13 città capoluogo di provincia e i dati hanno confermato un’attenzione notevole delle città del Nord per il contenimento dei consumi e l’ottimizzazione dei costi. A svettare fra tutte è Bolzano, dove la domotica interessa il 74% delle case di nuova costruzione. Ultima Cagliari dove solo il 13% degli immobili di nuova costruzione è automatizzato.

Ecco di seguito la classifica delle città capoluogo prese in analisi:

 

Bolzano

74%

Trento

62%

Milano

59%

Padova

58%

Verona

57%

Torino

55%

Bologna

50%

Genova

45%

Firenze

45%

Roma

37%

Napoli

22%

Palermo

16%

Cagliari

13%

 

Fonte: elaborazione dati Ufficio Studi Gruppo Immobiliare.it

No Comments
Comunicati

Assicurazione.it scelto dalla Commissione Europea come case history d’eccellenza

  • By
  • 18 Marzo 2010

Si inaugura oggi a Bruxelles la due giorni dello European Consumer Summit, il forum sui diritti del consumatore organizzato dalla Comunità Europea. E quest’anno, fra le case histories scelte, spicca quella del comparatore online italiano Assicurazione.it.

Alberto Genovese, CEO della società, è l’unico relatore italiano invitato a parlare per presentare i dati del successo, tutto tricolore, del comparatore assicurativo online.

“Per noi è un grandissimo onore essere stati scelti dalla Commissione Europea, ad appena un anno dalla nostra presentazione ufficiale, per un evento di questa importanza”, ha commentato Alberto Genovese, CEO di Assicurazione.it, “Quando abbiamo mandato online il sito, il nostro scopo era quello di dare ai consumatori uno strumento efficace e utile per destreggiarsi in un mondo complicato come quello delle RC auto, i numeri raggiunti e questo invito ci dicono che abbiamo fatto bene il nostro lavoro che è , comunque, solo agli inizi.

Presentato ufficialmente al grande pubblico il 5 Marzo 2009, Assicurazione.it permette di confrontare i preventivi Rc auto e moto di ben 16 compagnie assicurative, dirette e tradizionali. Ogni mese vengono fatti sul sito oltre 140.000 preventivi, emesse più di 6700 polizze e i visitatori unici che si collegano alle pagine di  Assicurazione.it sono oltre 600.000.

No Comments
Comunicati

Assicurazione.it: a 3 anni dal Decreto Bersani lo usa solo il 7,5% degli italiani

  • By
  • 16 Marzo 2010

Era il 2 Febbraio 2007 quando entrava in vigore il Decreto Legge n. 7 del 31/01/2007 che avrebbe rivoluzionato il mondo assicurativo italiano. Ormai conosciuto con il nome dell’allora Ministro Bersani, prevedeva tra le altre cose che i neopatentati potessero, immatricolando una nuova auto, non partire dall’ultima classe di merito, ma acquisire quella di un familiare convivente, risparmiando così centinaia di euro.

Assicurazione.it, principale broker online italiano, ha fotografato la situazione attuale e ha chiesto ad un panel di oltre 500 guidatori alle prese con il rinnovo o la sottoscrizione di una polizza di RC auto cosa sapessero del Decreto e ha poi analizzato i dati degli ultimi 6 mesi per capire quanti fossero realmente gli italiani che di questi vantaggi hanno beneficiato.

Gli intervistati sembrano conoscere piuttosto bene le caratteristiche principali del Decreto. Ben il 73,5% di loro sa di poter ottenere la classe di merito di un familiare convivente, e il dato sale addirittura al 75% fra le donne. Ben più di un italiano su due (59,7% il dato preciso) sa anche che, dall’entrata in vigore del Decreto, non esiste alcun vincolo al rinnovo della polizza e ciascun assicurato è libero di cambiare compagnia  senza costi aggiuntivi alla scadenza del periodo di copertura.

“Il Decreto Bersani ha introdotto cambiamenti importanti nel mondo assicurativo italiano”, ha commentato Alberto Genovese, CEO di Assicurazione.it, “ma nonostante questo, a differenza di ciò che accade in altri Paesi europei, fino ad un anno fa erano veramente pochi gli italiani che cambiavano assicurazione al momento della scadenza del contratto. Dall’avvento di strumenti di comparazione online trasparenti come Assicurazione.it questo è cambiato e noi stessi, oggi, veicoliamo oltre 140.000 preventivi ogni mese”.

Sempre secondo l’analisi dei dati, si ha minore conoscenza del fatto che uno stesso agente, purché plurimandatario, possa proporre le polizze di diverse compagnie (risponde correttamente solo il 41,6% del campione) e che l’attestato di rischio, documento indispensabile per la sottoscrizione di un contratto RC auto mantenga la sua validità per 5 anni anche nel caso in cui si decida di non guidare per un periodo e, quindi, non si assicuri subito un veicolo alla scadenza della polizza.

Ma quanti sono gli italiani che, all’atto della stipula del contratto di polizza, beneficiano del risparmio possibile grazie al Decreto? Secondo Assicurazione.it in realtà non tantissimi: appena il 7,5%.

E’ questo il valore emerso dall’indagine di Assicurazione.it analizzando i dati di chi ha sottoscritto una polizza nuova o ne ha rinnovato una negli ultimi 6 mesi. Le donne hanno sfruttato questo risparmio leggermente più di quanto non abbiano fatto gli uomini (8,73% vs 7%), mentre chi non è sposato, e presumibilmente rientrano in questa categoria molti giovani che ancora vivono con i genitori, se ne è servito ben nell’ 11.38% dei casi.

I dati riscontrati dall’analisi raccontano anche come il risparmio venga sfruttato di più o di meno nelle diverse regioni italiane. Al Sud, complice anche un periodo di convivenza molto maggiore fra genitori e figli, si arriva a percentuali molto maggiori. A guidare la classifica dei risparmiatori che ricorrono ai benefici del Decreto è la Basilicata (9,25%), seguita dalla Campania (8,53%), e dall’Abruzzo che batte la Calabria di un soffio (8,23% vs 8,22%).

Al Nord i giovani acquisiscono prima la loro indipendenza e lasciano casa abbastanza presto. Ecco perché sono proprio le regioni settentrionali quelle in cui si è potuto sfruttare meno il risparmio ottenibile acquisendo la classe di merito di un familiare convivente. In Friuli Venezia Giulia e in Liguria hanno beneficiato del Decreto Bersani appena il 5,5% e il 5,6% di chi ha fatto la polizza RC Auto. Appena meglio in Trentino Alto Adige (6%) e in Emilia Romagna (6,2%).

Ecco di seguito la percentuale di guidatori che, regione per regione, ha potuto sfruttare i benefici del Decreto Bersani negli ultimi 6 mesi:

Basilicata

9,25%

Campania

8,53%

Abruzzo

8,23%

Calabria

8,22%

Puglia

8,21%

Lazio

8,13%

Lombardia

7,95%

Sardegna

7,50%

Umbria

7,46%

Veneto

7,42%

Piemonte

7,22%

Sicilia

7,21%

Toscana

6,49%

Marche

6,46%

Molise

6,46%

Valle D’Aosta

6,34%

Emilia-Romagna

6,27%

Trentino-Alto Adige

6,06%

Liguria

5,60%

Friuli-Venezia Giulia

5,52%

 

Fonte: Assicurazione.it

No Comments
Comunicati

NuoveCostruzioni.it: la casa italiana diventa antisismica. Costa appena il 10% in più e i tempi di costruzione si allungano un po’, ma salva la vita.

  • By
  • 2 Marzo 2010

Dopo i drammatici eventi abruzzesi dello scorso anno, ci si è resi conto della necessità di una nuova normativa che regolasse la costruzione, secondo criteri antisismici, degli immobili di nuova costruzione. Un’analisi condotta da Gruppo Immobiliare.it, leader del settore immobiliare online, attraverso i dati raccolti dal suo sito NuoveCostruzioni.it, ha cercato di tirare le fila di cosa sia successo nell’ultimo anno e di come norme, costi e tempi di realizzazione di un immobile antisismico cambino rispetto a quelli di un immobile “tradizionale”.  

I criteri di sicurezza antisismica secondo cui vengono realizzate le case dipendono dal rischio stimato che in quella zona si verifichino dei terremoti. Ciò che sorprenderà è scoprire che fino al 30 Giugno scorso, in molte zone d’Italia questo rischio era definito come non classificato e, ad esempio nell’area di Milano, non era necessario alcun accorgimento antisismico particolare per vedere approvato il progetto di edificazione. Il primo e importante cambiamento è che oggi non esistono più zone “non classificate” e tutti gli immobili il cui progetto è stato depositato dopo il 30 Giugno 2009 devono rispettare criteri di sicurezza antisismica.

Fino ad oggi, le nuove costruzioni che, in Italia, corrispondono ai criteri stabiliti dalle nuove norme antisismiche sono il 27% del totale, ma data l’obbligatorietà della norma che non lascia più zone grigie di non classificazione, in futuro la percentuale è destinata a crescere notevolmente.

Ma quanto costa la sicurezza della nostra casa? Secondo i dati raccolti da NuoveCostruzioni.itveramente poco. Mediamente, costruire una casa secondo i nuovi criteri antisismici costa appena il 10% in più. Se in un immobile “tradizionale”, infatti, la struttura incide sul costo totale per circa il 30% del valore, attenendosi alle regole imposte dalla nuova norma si passa a circa il 33%. Tradotto in cifre, se realizzare la struttura di un immobile prima costava 100.000€, ora creare un immobile assolutamente identico da un punto di vista estetico ne costa 110.000€, ma la sua struttura è antisismica.

La sicurezza ha i suoi tempi e realizzare una casa a prova di terremoto comporta un’attesa maggiore per il compratore. Secondo i dati comunicati oggi, circa il 30% in più per la costruzione della sola parte strutturale; ma è un tempo decisamente ragionevole se si considera il beneficio che ne deriva. 

Secondo Carlo Giordano, Amministratore Delegato di Gruppo Immobiliare.it, “Realizzare una costruzione antisismica significa sostanzialmente creare una struttura che sia in grado di sopportare le sollecitazioni dovute ai sismi che si prevede possano accadere in quella zona. Per fare queste verifiche il progettista della struttura deve sottoporre il suo progetto al vaglio di un software che simula sollecitazioni orizzontali sulla struttura (quelle tipicamente originate da un terremoto) e ne verifica la tenuta.”

La struttura, per essere conforme alla nuova normativa, deve superare il test con sollecitazioni tipiche della zona in cui viene costruita (ad esempio i vincoli per poter definire antisismica una costruzione a Milano sono molto meno stringenti che nella provincia dell’Aquila in quanto all’Aquila i sismi che possono verificarsi sono di grado molto superiore nella scala Richter).

Per costruire una casa che rispetti i vincoli di resistenza ai sismi attualmente in vigore vi sono prevalentemente tre tecniche: la prima e più semplice è l’allargamento delle sezioni dei pilastri portanti (pilastro più largo significa maggiore resistenza alle sollecitazioni);  la seconda e più invasiva, almeno dal punto di vista estetico, è la simmetria in massa (ovvero rispetto ad una ipotetica linea verticale che delimita a metà la costruzione ci devono essere gli stessi pesi a destra e a sinistra); la terza è la regolarità in altezza, ovvero la struttura non deve presentare dissimmetrie evidenti sul piano verticale.

Ecco di seguito, regione per regione, la percentuale di immobili di nuova costruzione con dichiarazione antisismica.

Regione

Immobili con dichiarazione antisismica

Abruzzo

39%

Friuli Venezia Giulia

38%

Umbria

37%

Trentino

36%

Calabria

33%

Marche

29%

Puglia

29%

Basilicata

27%

Molise

26%

Piemonte

26%

Veneto

25%

Lombardia

24%

Liguria

23%

Emilia Romagna

21%

Campania

19%

Toscana

19%

Lazio

18%

Valle d’Aosta

18%

Sicilia

13%

Sardegna

11%

 

Fonte: elaborazione dati Ufficio Studi Gruppo Immobiliare.it

No Comments
Comunicati

Nasce HOUSE24ore.it, il portale dedicato agli immobili di prestigio

  • By
  • 18 Febbraio 2010

Gruppo Immobiliare.it prosegue nella sua strategia di offerta di portali specializzati e dopo il lancio di NuoveCostruzioni.it ed Affitti.it, annuncia oggi la nascita di HOUSE24ore.it, il portale dedicato agli immobili di prestigio sviluppato il collaborazione con IlSole24ORE.com

“La ricchezza storica ed artistica del nostro Paese si esprime anche in dimore uniche e case da sogno.” ha dichiarato Carlo Giordano, Amministratore Delegato di Gruppo Immobiliare.it “Il settore degli  immobili di prestigio, mercato molto più ampio in Italia rispetto a tante altre nazioni europee, è di estremo interesse e ha necessità di un’attenzione e di una professionalità altissime. Stimiamo che in Italia siano oltre 55.000 le abitazioni di prestigio, pari a meno del 0,20% del totale, ma espressione di un valore immobiliare di oltre 52 miliardi di euro.”

Il sito, accessibile tramite l’url www.house24ore.it, raccoglie le migliori proposte di immobili di pregio presenti in Italia e con quasi 5.000 annunci, è espressione dell’eccellenza immobiliare in compravendita di alta fascia del nostro paese.

HOUSE24Ore.it, presente all’interno del sito www.ilsole24ore.com, comprende 4 sezioni. La prima, dedicata agli appartamenti metropolitani di alta gamma, raccoglie gli immobili cittadini caratterizzati da posizioni di grande prestigio e interni disegnati da architetti con grande attenzione al design ed alla domotica. La seconda, Ville e Casali, riunisce le offerte di immobili situati prevalentemente nelle località di pregio turistico (estive ed invernali) accomunati dalla ricchezza negli annessi (piscine, saune, etc). La terza, Castelli e Palazzi, è dedicata alle dimore di antica nobiltà, mantenute nella loro ricchezza originaria e che spesso dispongono di ampi parchi o terreni a cornice. La quarta e ultima sezione, dedicata a Uffici e Showroom, è pensata per le aziende che sono alla ricerca di una sede di rappresentanza importante.

Per il lancio del nuovo motore di ricerca è prevista una campagna di sostegno online.

No Comments
Comunicati

Quando gli italiani restano in panne. Secondo Assicurazione.it e TNS Italia oltre 6 milioni di guidatori chiedono aiuto anche solo per cambiare una ruota.

  • By
  • 16 Febbraio 2010

Milano, Febbraio 2010 – Il tempo inclemente di queste ultime settimane ha causato non pochi disagi agli automobilisti italiani, ma loro sono in grado di affrontare l’imprevisto? Secondo l’indagine commissionata a TNS Italia da Assicurazione.it, comparatore leader del mercato RC Auto, pare di no. Può sembrare strano, ma basta una ruota a terra e oltre 9 milioni di italiani non sanno cosa fare.   

Nonostante la necessità di cambiare un pneumatico sia un caso piuttosto frequente (a ogni patentato capita in media fra le 2 e le 3 volte nel corso della propria “carriera automobilistica”) un quarto dei guidatori italiani dichiara di non essere in grado di sostituire una ruota bucata (il dato sale al 44% se si considerano solo i neopatentati) e fra chi si è trovato a doverlo fare, oltre sei milioni hanno chiesto aiuto.

Se gli uomini in panne si rivolgono soprattutto agli amici (74% degli intervistati), le donne chiedono aiuto prevalentemente al partner (47%) o ad altri automobilisti di passaggio (29%). Quasi un milione e mezzo, infine, quelli che sono stati costretti a ricorrere a un carro attrezzi e la metà di loro lo ha dovuto pagare di tasca propria, spendendo solo per la chiamata fino a 90€. Eppure assicurandosi sarebbero bastati meno di 4 centesimi al giorno per non avere problemi.

“La copertura aggiuntiva dell’assistenza stradale è sottoscritta da appena il 7% degli automobilisti italiani”, ha commentato Alberto Genovese, CEO di Assicurazione.it, “probabilmente il motivo risiede in una conoscenza poco approfondita delle garanzie accessorie. Bastano 15€ di aggiunta sul premio RC per avere l’assistenza completa per un anno.

Ma quali sono le zone e le professioni d’Italia più previdenti? Può non sorprendere scoprire che negli ultimi 12 mesi il più alto numero di polizze per l’assistenza stradale è stato sottoscritto nelle regioni in cui lo scorso anno si sono avute le nevicate che hanno causato i maggiori inconvenienti.

 

Se, come ha dichiarato Genovese, il dato nazionale è del 7%, in alcune regioni cresce in maniera sostanziale; in Lombardia si arriva al 13%, in Piemonte al 10% e in Valle d’Aosta, Veneto, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna e Liguria si supera l’8%. Puglia (1,9%), Campania (2,3%), Sicilia (2,7%) e Calabria (2,9%) le regioni meno propense a sottoscrivere questo tipo di copertura.

 

A livello nazionale non sembrano esserci grandi differenze fra uomini e donne (6,9% gli uomini che sottoscrivono la polizza di assistenza stradale, 7,5% le donne), sembra invece che mettere la fede al dito renda più previdenti. A confermarlo il dato del 7,5% degli sposati che, per non rischiare di trovarsi impreparati davanti a un guasto della propria auto, si assicura. I single si preoccupano di meno e solo il 6% di loro aggiunge alla polizza RC auto l’assistenza stradale.

 

Sempre secondo l’analisi dei dati, le categorie professionali che hanno sottoscritto il maggior numero di polizze per l’assistenza stradale sono stati i dirigenti (9.45%), i medici (8.90%) e gli impiegati (8.23%).

Chi proprio sembra non curarsi di questo tipo di copertura sono gli ecclesiastici. Solo lo 0.5% dei preti al volante ha stipulato un contratto di assicurazione per l’assistenza stradale, ma il dato muta se si guarda ai religiosi che guidano nelle metropoli italiane; a Milano si sale al 3%, a Roma, addirittura, al 13%.

La Divina Provvidenza, forse, non abita in città.

No Comments
Comunicati

Immobiliare.it: se è la tua regina…comprale un castello.

  • By
  • 11 Febbraio 2010

Anello con diamanti? Rose rosse e cioccolatini? Roba superata. Se cercate un regalo originale per il prossimo San Valentino o semplicemente volete rivivere i ricordi di mondi fantastici pieni di eroi, re, principi, e battaglie che animavano i vostri sogni di bambini, non dovete fare altro che cliccare su Immobiliare.it e scegliere il castello che fa per voi!

Secondo i dati diffusi oggi dal portale, leader degli annunci immobiliari online con oltre 2.500.000 offerte attive ogni giorno, sono diverse decine i castelli (medievali o più recenti) in vendita sul sito. Certo, il costo non è trascurabile, ma pensate al fascino di vivere fra le mura che hanno ospitato dame, cavalieri e chissà, magari anche qualche fantasma.

Questo fascino ha conquistato anche molti personaggi famosi e fra i tanti che hanno scelto di abitare in un castello ci sono Elton John, Oprah Winfrey, Will Smith. Rimanendo in Italia, a vivere fra torri e ponti levatoi sono, tra gli altri, la stilista Laura Biagiotti e, anche se è difficile immaginarlo, lo scalatore Reinold Messner.

Tornando alle tante proposte di castelli in vendita su Immobiliare.it, si può scegliere fra il castello medioevale in vendita a Lecco (2.600.000€ il suo prezzo e ottimo, dice il proponenete, per trasformarlo in beauty farm, o in residenza peranziani) o quello appena fuori Roma, dotato di giardino pensile, termo autonomo, vista panoramica e posto auto. Se volete comprarlo basta pagare 2.000.000 di euro.

La vostra passione è la vigna? Su Immobiliare.it ora potreste comprare il castello che fu sede dell’azienda vinicola dei baroni Ricasoli, nel Chianti fiorentino. Le Trattative per questo immobile però, sono riservate.

Vip del presente, ma anche del passato. Alcuni fra i castelli proposti su Immobiliare.it sono appartenuti  anche a Federico Barbarossa, alla famiglia Pallavicino o a quella dei Borromeo.

Non potete permettervi un castello intero? Allora perché non pensare a uno dei molti appartamenti ricavati dentro parti di questi edifici. Fascino inalterato, prezzo decisamente calato.

No Comments
Comunicati

Oggi anche i castelli si conquistano a colpi di mouse

  • By
  • 3 Febbraio 2010

Sono oltre 55.000 gli immobili italiani categorizzati come dimore di lusso e nonostante il settore immobiliare abbia sofferto notevolmente nello scorso anno (-18% il valore delle compravendite del 2009 rispetto al 2008), questa nicchia continua a crescere facendo registrare un incremento nelle richieste pari al 13% e il suo valore ha ormai raggiunto i 52 miliardi di euro.

La vera sorpresa è che il lusso sembra aver trovato una nuova frontiera; il web e secondo i dati diffusi oggi da Immobiliare.it, leader degli annunci immobiliari online con oltre 2.500.000 offerte attive ogni giorno, sono diversi, ad esempio, i castelli (medievali o più recenti) in vendita sul sito. Certo, il costo non è trascurabile, ma pensate al fascino di vivere fra le mura che hanno ospitato dame, cavalieri e chissà, magari anche qualche fantasma.

Secondo Carlo Giordano, Amministratore Delegato di Gruppo Immobiliare.it, “è interessante rilevare come questi immobili di prestigio risentano poco dell’andamento del mercato immobiliare o degli scenari macroeconomici in generale, restano comunque immobili per poche persone, quindi meno influenzati dalle leggi di mercato di domanda ed offerta. Ben più rilevante, per definire ed anche formare il valore dell’immobile sono fenomeni di moda o tendenza. Due esempi sono stati la scoperta dei borghi della Toscana, oggi con valori pari alle zone centrali delle grandi città e, ben più recente, la riscoperta delle ville storiche sul lago di Como grazie a diversi articoli su attori famosi che scelgano la zona per la loro residenza italiana.”

Ma come sono i castelli in vendita su Immobiliare.it? Le proposte sono tante, differenti e arrivano da quasi ogni parte dello Stivale. Si va dal castello medioevale di Lecco (prezzo 2.600.000€, descritto dal venditore come ottimo per ospitare una beauty farm, ma anche una residenza per la terza età) a quello con giardino pensile, posto auto, termo autonomo e vista panoramica sulla Sabina, alle porte di Roma. In questo il caso il prezzo è di 2.000.000 di euro.

Se avete sempre sognato di dedicarvi al vino e volete sentirvi sicuri a casa vostra, potrebbe fare al caso vostro il castello messo in vendita a Rignano sull’Arno (FI). Nell’annuncio pubblicato su Immobiliare.it si legge che nel prezzo (trattativa riservata) sono compresi anche 3 ettari di vigna e una fortificazione d’epoca.

A Vacone, in provincia di Rieti, potrete diventare i proprietari di un castello risalente al 1027 che fu già monastero…e ristorante. In questo caso il proponente si premura di avvertire che, ancora, nell’immobile non è presente il riscaldamento. Potrete comunque consolarvi con la splendida vista del leccio secolare che domina il giardino. Se siete fanatici dell’ordine e della pulizia, a Montiglio Monferrato (AT) sono in vendita 220 mq all’interno di un castello del 1600; in dotazione un optional particolare: l’aspirapolvere è centralizzato. Vi siete stancati? Potrete rilassarvi nella piscina per il nuoto controcorrente costruita nel parco. Il prezzo del tutto è decisamente invitante: appena 300.000€

Alcuni dei castelli ora in vendita su Immobiliare.it hanno avuto proprietari decisamente famosi. Fra gli altri Federico Barbarossa, la famiglia Borromeo o anche i Pallavicino. E i prossimi potreste essere voi.

Secondo Carlo Giordano, “abitare un castello, ammettiamolo, non è semplicissimo e finiti i tempi di dame e cavalieri il rischio era che, se non tutelati, questi immobili finissero vittime del tempo. Oggi invece si assiste a una loro rivalutazione e trasformazione. Alcune volte diventano strutture di accoglienza, altre abitazioni di superlusso, altre ancora vengono frazionate ricavandone diversi appartamenti. Insomma, non solo esiste la possibilità di visitare o trascorrere qualche notte in un castello, ma anche quella di farlo diventare casa vostra.”

Un intero castello vi sembra troppo? Allora potete scegliere fra i tanti appartamenti costruiti in porzioni di questi edifici. Il fascino rimane inalterato, il prezzo invece scende.

In Calabria (Praia di Mare – CS), 70 metri quadri all’interno del castello di Fiuzzi, antico avamposto di avvistamento sul golfo di Policastro, vengono venduti su Immobiliare.it a 150.000€. A Gaiole in Chianti (SI) si vende il castello che fu dei conti Ricasoli, sede della storica azienda vinicola; 115 i metri quadri disponibili, ma nel prezzo (490.000€) sono inclusi anche la cantina medievale e i 28.000 mq del bosco della tenuta.

Continuando il nostro viaggio fra torri fortificate e ponti levatoi, si può far tappa in Sicilia dove a Comiso, in provincia di Ragusa, viene venduto un castello da oltre 3500 mq con battistero e affreschi bizantini, o in provincia di Rieti, dove le offerte sono addirittura due; si può scegliere fra un piccolo appartamento di 45 mq ricavato in un castello del X secolo sito al centro dell’itinerario francescano con vista sul Terminillo e alcuni altri appartamenti in costruzione all’interno dell’area del castello di Magnalardo. In questo caso il prezzo non è principesco: bastano 900€ al metro quadro.

No Comments
Comunicati

Secondo Immobiliare.it si passa la maggior parte del tempo in salotto o in cucina, ma quasi il 20% dei single frequenta assiduamente la camera da letto.

  • By
  • 19 Gennaio 2010

Casa dolce casa. Il tempo da spendere tra le proprie quattro mura è sempre più limitato, ma quando riusciamo a goderci la tranquillità del nostro focolare, in quale stanza preferiamo rifugiarci? E come viviamo queste quattro mura? Immobiliare.it, leader del mercato online italiano, lo ha chiesto ai suoi utenti e i risultati hanno fotografato con precisione la nostra società. Di certo era prevedibile che la maggior parte del tempo venisse trascorsa in salotto (39% del campione) o in cucina (28%), meno forse che appena 4 italiani su 100 dedicassero il loro tempo casalingo principalmente alla cura di sé nel bagno.

Le abitudini cambiano radicalmente una volta trovato il compagno di vita. I single frequentano molto la camera da letto e quasi il 20% di loro dichiara di trascorrere in quella stanza la maggior parte del tempo. Mettere la fede al dito, pare, muta le abitudini e, secondo il sondaggio di Immobiliare.it, fra chi è sposato o comunque ha una convivenza stabile questa percentuale crolla al 7%.

Anche l’età influenza notevolmente il modo di vivere la casa e se chi non ha ancora compiuto i 25 anni si rifugia spesso nella propria camera da letto (28% vs una media del 10% nelle altre fasce d’età), con gli anni ci si sposta in salotto (49% nella fascia fra i 25 e i 40 anni), per poi passare in cucina (42% fra i 40 e i 60 anni) e, arrivati all’età dei capelli d’argento, nello studio (28.5% per chi ha più di 60 anni).

Secondo Carlo Giordano, Amministratore Delegato di Gruppo Immobiliare.it, “Spesso non consideriamo quanto la casa sia uno specchio preciso dei nostri tempi. Nel corso degli anni, ad esempio, abbiamo visto come la nostra abitudine di consumare la maggior parte dei pasti lontano da casa stia facendo scomparire le cucine di una volta e come case sempre più piccole e funzionali rivelino non solo una voglia di ottimizzare gli spazi, ma anche un minore potere di acquisto”.

Analizzando i dati comunicati oggi da Gruppo Immobiliare.it, emergono anche importanti differenze legate al sesso e alla provenienza geografica delle persone intervistate. Non si sa se per obbligo o per scelta, ma quando sono a casa le donne stanno a lungo davanti ai fornelli (33% del campione femminile passa la maggior parte del suo tempo nella cucina rispetto al 16% di quello maschile). Gli uomini, invece, passano nello studio il doppio del tempo rispetto alle donne (12% vs 6%).

“Anche questi dati” continua Giordano, “ possono essere letti in chiave sociologica. Le donne, sempre più spesso lavoratrici, sembrano sentire il bisogno di prendersi cura del proprio “nido” e della propria famiglia una volta a casa, mentre molti uomini, complici anche le nuove tecnologie, hanno trasferito il loro ufficio fra le mura domestiche.”

La vera regina della casa italiana sembra essere, però, la televisione. Quando è a casa il 35% degli intervistati si rilassa davanti alla TV (il dato è appena più alto fra gli uomini, 38%); al secondo posto fra i modi per svagarsi fra le mura domestiche sono la lettura o l’ascolto di musica nella camera da letto (19,5% le donne, 13,75% gli uomini); le grosse differenze fra maschi e femmine arrivano alla terza posizione: i primi leggono il giornale o navigano su Internet nello studio, le seconde, ancora una volta, si dedicano alla cucina. E’ curioso notare che la passione per i fornelli è sempre più anche maschile (12,50% gli uomini che si rilassano fra pentole e ricettari) e sembra avere ormai surclassato la passione per il bricolage (sono appena l’8,75% del campione gli uomini che si cimentano con cacciavite e martelli).

E come si comportano gli italiani se devono ricevere ospiti? La più della metà di loro li riceve in salotto (51%), ma chi ha già compiuto i 40 anni riceve sempre più volentieri gli ospiti in cucina (40% del campione over 40). Lo stesso capita al meridione, dove si arriva a percentuali altissime difficilmente paragonabili con quelle settentrionali (oltre il 31% in Puglia, ad esempio, rispetto ad appena il 13% della Lombardia). Fa eccezione l’Emilia Romagna che, nel 33% dei casi fa accomodare gli ospiti in cucina.

L’ultima parte dell’analisi di Immobiliare.it si è concentrata su come gli italiani arredino le proprie case. Forse anche in virtù di quanto già detto, salotto e cucina sono oggetto della stessa cura nella scelta dei mobili (in entrambi i casi gli intervistati che hanno dichiarato di aver messo l’attenzione maggiore nell’arredamento di quella stanza sono il 26.6% del campione). La differenza più sensibile si nota se si leggono i dati in base al fatto che chi risponde sia o no single. Se lo è la camera da letto diventa molto importante e se la media nazionale di chi dedica la maggiore attenzione nell’arredo della stanza da letto è pari al 10%, fra i single arriva al 21%.

Le esigenze legate all’arredo cambiano anche con l’età. Chi è più giovane sembra porre maggiore attenzione alle apparenze (sono il 40% gli intervistati che ancora non hanno compiuto i 40 anni quelli che si occupano con maggiore attenzione delle stanze più in vista), mentre chi è più avanti con gli anni cerca nell’arredo soprattutto la funzionalità (45% per chi ha fra i 40 e i 60 anni).

Anche nello scegliere gli acquisti per la casa le differenze sono rilevanti. Le donne si rivelano più romantiche e il 19% di loro ama comprare lenzuola di seta, gli uomini invece amano possedere tavoli da lavoro super accessoriati (12.5%) e cercano di tenersi in forma comprando cyclette e altri attrezzi da fitness (10%). Se poi vengano realmente utilizzati o diventino solo oggetti di arredamento… Immobiliare.it non lo ha chiesto.

No Comments
Comunicati

Secondo Assicurazione.it 2 milioni di guidatori cambieranno classe

  • By
  • 13 Gennaio 2010

Milano, Gennaio 2010 – In questi giorni molti automobilisti italiani rinnoveranno la propria polizza RC auto e quasi due milioni di loro, secondo i dati comunicati oggi da Assicurazione.it, comparatore leader di questo settore, dovrà cambiare classe di merito per avere causato un incidente negli ultimi 12 mesi.  

Ad aver presentato alle proprie assicurazioni il maggior numero di denunce per incidente con colpa sono stati gli automobilisti toscani (6.65%) seguiti da quelli laziali (5.88%) e, a brevissima distanza, da quelli liguri (5.82%). In Toscana la fascia nera spetta alla provincia di Pistoia (oltre il 10% dei pistoiesi cambierà classe di merito); quella di provincia più virtuosa, invece, va a Siena (solo il 4% dei senesi dovrà aumentare classe).

“Cambiare classe di merito”, ha commentato Alberto Genovese, CEO di Assicurazione.it, “corrisponde  a un aumento del premio annuo. Questo, però, è vero se si decide di mantenere la stessa assicurazione. Se al momento del rinnovo si confronta il prezzo proposto dalla propria Compagnia con quelli offerti da altre, si potrà addirittura scoprire che, pur cambiando classe di merito, una nuova compagnia ci permetterà di risparmiare diverse centinaia di euro”.

Sempre secondo l’analisi dei dati, le categorie professionali che hanno denunciato il maggior numero di incidenti sono stati i medici (7.37%) e gli agenti di commercio (5.72%). Imprenditori (4.56%) e appartenenti alle Forze Armate (3.59%) quelli che hanno dovuto fare ricorso alle assicurazioni il minor numero di volte. Valle d’Aosta, Campania e Calabria sono le regioni in cui la minor percentuale di automobilisti cambierà classe di merito (in ciascuna di esse appena il 4% circa).

Ma quanti sono gli italiani che sono stati coinvolti in un incidente quest’anno? Secondo un’indagine che Assicurazione.it ha commissionato a TNS, ben il 66% dei guidatori italiani è incappato nel fastidioso evento.  Di questi, quelli che hanno deciso di pagare di tasca loro pur di lasciarsi alle spalle l‘incidente, sono stati oltre 1.500.000. L’errore? In media la loro spesa è stata di 237€, quasi il doppio di quanto sarebbe aumentato il premio cambiando classe di merito, se si fossero rivolti a un comparatore prezzi come Assicurazione.it ed avessero confrontato le offerte di diverse compagnie.

Non esiste una Compagnia Assicurativa migliore in assoluto e per questa ragione servirsi di un comparatore per trovare la polizza più adatta alle proprie esigenze è un’abitudine che ha acquisito un numero sempre maggiore di italiani, complice probabilmente anche la crisi economica che spinge a risparmiare. Oltre 90.000 automobilisti, infatti, si rivolgono ogni mese ad Assicurazione.it per trovare la polizza più adatta alle proprie esigenze. Il risparmio nella maggior parte dei casi è garantito e può arrivare anche a 500€ a polizza.

No Comments
Comunicati

Assicurazione.it rivela che solo il 4% delle automobili italiane è Ecosostenibile

  • By
  • 2 Dicembre 2009

Il Governo italiano per il 2009 ha realizzato un pacchetto di incentivi per favorire l’acquisto di auto a impatto ambientale ridotto, gli automobilisti italiani, però, sembrano adattarsi lentamente a queste politiche amiche dell’ambiente. A confermare questa tendenza è anche lo studio condotto da Assicurazione.it, primo comparatore online di preventivi RC auto e moto, che prendendo in considerazione le vetture assicurate negli ultimi sei mesi e immatricolate con doppia alimentazione fin dall’origine, rileva che solo il 4% possiede un’alimentazione Ecosostenibile.

A peggiorare la situazione è anche la scarsa diffusione dei distributori di Gpl/Metano. Non a caso le regioni che si aggiudicano il primato della presenza più consistente di auto inquinanti, Sardegna e Friuli Venezia Giulia (con appena l’1% delle auto circolanti alimentate in modo ecologico)  e la Calabria (con il 2%), sono anche le regioni con il numero più basso di distributori di Metano o Gpl. Basti pensare che nell’Isola i distributori a metano sono inesistenti, in Friuli  e in Calabria non raggiungono neanche la decina e quelli di gpl sono pepite più che rare.

Per alcune regioni i dati sono più confortanti. Nonostante, a livello nazionale, la percentuale di auto a impatto ambientale ridotto sia molto bassa, in Emilia Romagna la diffusione di veicoli ad alimentazione ecosostenibile è del 7% (quasi il doppio della media nazionale), nelle Marche raggiunge il 6,5% , mentre in Piemonte e Veneto, arriva al 5%.

Sebbene a livello nazionale diesel e benzina praticamente si equivalgano (49% vs 47%), se si va a vedere il sesso degli automobilisti si notano differenze nette. Le donne guidano prevalentemente veicoli a benzina (59,5% delle automobiliste italiane); mentre gli uomini guidano soprattutto macchine alimentate con sistema diesel (54% degli automobilisti maschi). Le donne, anche se di poco, guidano più veicoli a basso impatto ambientale (5% vs 4%).  

Nel mercato assicurativo come viene visto il discorso dell’Eco sostenibilità?In Italia le Compagnie non sono indifferenti all’argomento, ma anzi si può dire che incoraggino all’utilizzo di veicoli a basso impatto ambientale” dichiara Alberto Genovese, CEO di Assicurazione.it “Nonostante da un punto di vista assicurativo questi veicoli abbiano un rischio maggiore, le assicurazioni mantengono tariffe pressoché identiche a quelle proposte per le altre vetture”.

Il grande vantaggio dei veicoli alimentati a Gpl, Metano o Elettricità, oltre all’ovvio rispetto dell’ambiente, è anche il costo molto ridotto del carburante; per questo motivo, specie in un momento in cui contenere i costi è un obbligo, può non sorprendere che le categorie professionali che hanno assicurato il maggior numero di veicoli di questo tipo sono insegnanti e  impiegati.

No Comments
Comunicati

Immobiliare.it diventa l’unico portale immobiliare consultabile in 8 lingue

  • By
  • 10 Novembre 2009

Milano – Novembre 2009. Nell’ultimo anno la ricerca di immobili italiani da parte di acquirenti stranieri è aumentata del 15% e per venire incontro a questa crescente domanda, Immobiliare.it, sito leader del mercato immobiliare online italiano, ha annunciato due importanti novità: da oggi sarà possibile navigare su www.immobiliare.it in ben 8 lingue e, grazie ad una partnership esclusiva con il network EdenWay, i principali portali europei del settore (in rappresentanza di 15 nazioni) replicheranno sulle loro pagine gli annunci pubblicati sul sito italiano.

Carlo Giordano, Amministratore Delegato di Gruppo Immobiliare.it, ha dichiarato, “Quasi il 10% del traffico che registriamo sul nostro sito proviene da altri paesi Europei e sappiamo che l’Italia è sempre più oggetto di attenzione da parte di acquirenti stranieri. Con questi cambiamenti, diamo loro la possibilità di visualizzare nella propria lingua e sui portali a loro più familiari gli annunci di immobili situati nel nostro Paese, e, cosa molto importante, diamo alle oltre 13.000 agenzie che lavorano con noi l’opportunità di aumentare le vendite raggiungendo 12 milioni di nuovi clienti potenziali.”

A far parte del network sono, fra gli altri, Immobilienscout24.de in Germania, AcheterLouer.fr in Francia, FindaProperty.com nel Regno Unito, Yaencontre.com in Spagna, Oferty.net in Polonia.

Immobiliare.it, già disponibile oltre che in quella italiana, nella versione inglese, francese, tedesca, spagnola e portoghese, arricchisce il suo bouquet linguistico introducendo il Russo e il Greco e diventando l’unico portale immobiliare in Italia consultabile in ben 8 lingue.

Immobiliare.it ha rilevato che la maggior parte delle ricerche internazionali provengono dal Regno Unito e dalla Germania (rispettivamente 24% e 21% del totale), a seguire la Francia (17%). Va segnalata anche la Russia che, oltre a rappresentare il 5% del totale delle richieste che arrivano al sito, concentra quelle degli immobili di alta gamma.

“Storicamente”- ha continuato Carlo Giordano “è stata la Toscana ad attirare l’interesse degli acquirenti stranieri, ma negli ultimi anni registriamo un’attenzione  sempre maggiore anche per altre zone del nostro Paese, soprattutto Puglia, Sicilia e Umbria.” E questo trend “internazionale” sembra destinato a crescere.

No Comments
Comunicati

Assicurazione.it e TNS Italia raccontano vizi e virtù degli italiani al volante

  • By
  • 6 Novembre 2009

Il 63% delle infrazioni commesse dagli automobilisti italiani non viene sanzionato. Questo il primo dato emerso dall’indagine commissionata da Assicurazione.it, comparatore online di preventivi RC auto e moto, all’istituto di ricerca TNS Italia.

Il non rispetto dei limiti di velocità è l’infrazione più comune, commessa dal 56% dei patentati. E a correre di più sono gli uomini (61% vs 49% delle donne). Al secondo posto di questo podio particolare un malcostume tutto italiano: parlare al cellulare mentre si guida. Lo fa il 52% dei guidatori e soprattutto i giovani. Nella fascia d’età 18-34 anni il dato, infatti, sale al 58%. Il 35% degli intervistati non mantiene la distanza di sicurezza e quasi un terzo degli italiani al volante (31%) passa con il rosso o non allaccia le cinture. Se può non sorprendere che al sud, quasi un guidatore su 2 non usi le cinture (46%), può far sorridere scoprire che, a livello nazionale, i più restii ad allacciarle siano i patentati cha hanno già compiuto i 55 anni (37% rispetto al 26% dei 18-34enni, ad esempio).

Nell’ultimo anno, secondo la ricerca condotto per conto di Assicurazione.it, il 66% degli italiani è stato coinvolto in un incidente stradale. In questo caso cosa accade? Nel 74% delle circostanze si ricorre alla constatazione amichevole, ma ben oltre 1.500.000 italiani hanno preferito pagare di tasca propria l’altro conducente piuttosto che rivolgersi alla compagnia assicurativa. Avranno fatto bene?

In media la loro spesa è stata di 237€, quasi il doppio di quanto sarebbe aumentato il loro premio cambiando classe di merito, se si fossero rivolti a un comparatore prezzi come Assicurazione.it ed avessero confrontato le offerte di diverse compagnie.

“Quella di rimanere legati alla stessa compagnia assicurativa per moltissimi anni, indipendentemente dal fatto che si guidi un’auto o una moto, è una cattiva abitudine propria del nostro Paese”, ha dichiarato Alberto Genovese, CEO di Assicurazione.it, “ma l’avvento di nuovi strumenti come il nostro sito e, inutile negarlo, la situazione di crisi economica in cui viviamo, stanno contribuendo a modificarla. Non esiste un’assicurazione più conveniente in assoluto e confrontare i prezzi di diverse compagnie permette di risparmiare fino a 500 euro sulla propria polizza”.

Sempre secondo l’indagine, a pagare di tasca propria sono soprattutto i guidatori più giovani ed inesperti (19% vs 9% delle altre fasce d’età).

Se invece si guarda al genere, sono le donne le più inclini a risolvere la questione dell’incidente indennizzando l’altro conducente e al sud si cerca di non ricorrere all’assicurazione molto più di quanto non accade in qualunque altra parte d’Italia (20% rispetto a un valore medio nazionale del 12%).

Secondo il Prof. Gianluca Castelnuovo, docente di Psicologia all’Università Cattolica di Milano, Togliersi immediatamente un peso dalla coscienza (saldo subito il conto senza coinvolgere le assicurazioni) produce poi un peso sulla coscienza a lungo termine (se avessi ascoltato, chiamato, seguito la mia assicurazione, avrei risparmiato). La logica a breve termine non paga alla lunga ma risulta la più accattivante da seguire nei contesti dove le emozioni hanno preso il sopravvento sulla razionalità.”

Di emozioni al volante, si sa, se ne vivono tante. La più intensa, forse, è la rabbia per un comportamento scorretto tenuto dagli altri. L’indagine condotta da TNS per Assicurazione.it ha messo in luce anche quali micce accendono l’ira dei patentati italiani. Nel 59% dei casi ci si infuria per l’esecuzione di manovre pericolose, nel 52% per le mancate precedenze e, nel 41% perché un altro mezzo ostruisce la carreggiata. Ai rumori, invece, sembra ci si sia abituati e l’uso eccessivo del clacson occupa l’ultimo posto nella classifica dei motivi d’ira degli italiani al volante (18%).

Gli Italiani alla guida si confermano un popolo “focoso” – liti e discussioni nel traffico cittadino, infrazioni, multe sono esperienze che tutti gli italiani hanno sperimentato almeno una volta nella vita – ha dichiarato Stefano Carlin, Direttore Business di TNS Italia – “dove il momento di maggiore disagio è rappresentato indubbiamente dagli incidenti. In situazioni di difficoltà o di acquisto/rinnovo di polizza (e non solo), la presenza di forme comparative di assicurazione è un elemento di aiuto importante per quanti hanno l’esigenza di districarsi nel ginepraio delle polizze assicurative e ottenere informazioni imparziali e oggettive sui prezzi del mercato.

No Comments
Comunicati

Le richieste di affitto aumentano del 29% e nasce Affitti.it

  • By
  • 22 Settembre 2009

Milano, Settembre 2009. Gruppo Immobiliare.it prosegue nella sua strategia di offerta di portali specializzati e dopo il lancio di NuoveCostruzioni.it, annuncia oggi la nascita di Affitti.it, creato per soddisfare la crescente domanda di immobili in locazione e che focalizzerà la sua offerta su affitti di immobili residenziali, commerciali, case vacanze e stanze in condivisione.

“Abbiamo lavorato per offrire un prodotto costruito su misura per chi cerca una tipologia precisa di immobile ” ha dichiarato Carlo Giordano, Amministratore Delegato del Gruppo “chi cerca casa su Internet lo fa per risparmiare tempo e massimizzare il risultato. Creare un portale dedicato vuol dire aiutare i nostri utenti a raggiungere il loro obiettivi velocemente e in maniera efficace”.

La difficoltà di accesso al mutuo ha portato a una riduzione nell’acquisto di immobili, ma almeno in una prima fase, sempre più internauti ricercano la stessa tipologia di casa sia in vendita che in affitto.

Affitti.it offrirà molti servizi fra cui la possibilità di personalizzare la ricerca sulla base di caratteristiche specifiche degli affitti, come la durata del contratto o le spese. Il lancio verrà affiancato ad attività di Marketing virale.

Al Gruppo Immobiliare.it, sulle cui piattaforme sono visibili quotidianamente oltre 2,5 milioni di annunci in Italia e in Europa pubblicati da privati e da quasi 9.000 agenzie immobiliari in Italia, fanno capo anche i siti www.immobiliare.it, www.eurekasa.it e www.nuovecostruzioni.it. Secondo i dati di Google Analytics, nello scorso mese di Luglio, i siti del Gruppo hanno registrato più di 41.000.000 di pagine viste.

Ufficio Stampa Gruppo Immobiliare.it – Andrea Polo / Cristina Fumo
02-40741305 / 02-89825208 / 02-89825209 / 348-0186418;
[email protected]; [email protected]

No Comments
Comunicati

Immobiliare.it raddoppia: campagna banner da 1 miliardo di impression.

  • By
  • 10 Settembre 2009

Dopo il successo della campagna di 500 milioni di impression messa online lo scorso anno, Gruppo Immobiliare.it quest’anno raddoppia e porta a 1 Miliardo le impression pianificate da Settembre a Dicembre 2009.

L’obiettivo è quello di aumentare la brand awareness e sviluppare ulteriormente l’utilizzo del servizio di ricerca degli oltre 2,5 milioni di annunci immobiliari ricercabili in Italia e in Europa.

La campagna banner sarà online sul network di Google, Yahoo!, Virgilio, Tiscali, MSN, Libero, Facebook, TGCom e Network Mediaset, Panorama, e Donnamoderna,.

“In un momento così difficile per il mercato, abbiamo fortemente voluto questa iniziativa per sottolineare il nostro impegno ad investire, sia in termini pubblicitari, sia di piattaforme tecnologiche e personale a supporto dei nostri clienti.” afferma Silvio Pagliani, Cofondatore e Responsabile Marketing del Gruppo Immobiliare.it. “In Italia l’adozione dei portali immobiliari è in rapida crescita e il nostro obiettivo è continuare estendere la nostra ledership in questo mercato.”

Al Gruppo Immobiliare.it, sulle cui piattaforme sono visibili quotidianamente oltre 2,5 milioni di annunci in Italia e in Europa pubblicati da privati e da quasi 9.000 agenzie immobiliari in Italia, fanno capo i siti www.immobiliare.it, www.eurekasa.it e www.nuovecostruzioni.it. Secondo i dati diffusi da Nielsen Online, nello scorso mese di Luglio, il Gruppo ha fatto registrare quasi 14 milioni di pagine viste, 614.000 utenti unici  e un’active reach che ha sfiorato il 3%.

Immobiliare.it, principale piattaforma del Gruppo, è online anche in lingua inglese, francese e spagnola e, a breve, anche tedesca, russa e portoghese.

No Comments
Comunicati

eureKasa.it rinnova grafica, contenuti e introduce tra i suoi servizi il single sign-on da Facebook

  • By
  • 27 Luglio 2009

È online la nuova versione di eureKasa.it

Milano – luglio 2009. Gruppo Immobiliare.it, leader italiano degli annunci online dedicati alla compravendita di immobili, presenta la nuova versione di eureKasa.it. Il sito, che rappresenta il secondo portale immobiliare di punta del Gruppo, è stato completamente rinnovato e migliorato ed ha introdotto nel suo sistema di servizi diverse funzionalità, rivolte a soddisfare gli utenti più esperti del mondo Internet.

Prima novità fra tutte, è l’innovativa integrazione, detta single sign-on, con Facebook. Infatti, per chi è utente del social network, sarà possibile divertirsi e allo stesso tempo cercare casa o aggiungere i propri annunci. Con questa funzione, dopo aver effettuato l’accesso su Facebook, è possibile trasferire la propria login direttamente su eureKasa.it. Inoltre, se si ritorna in seguito, il sistema riconoscerà automaticamente l’utente che non avrà più bisogno di rieffettuare la login.

eureKasa.it è il primo portale immobiliare in Europa a permettere il single sign-on da Facebook.

Oltre a questa moderna funzionalità il sito, che dal 2007 si conferma tra i principali portali immobiliari in Italia con oltre 1 milione di utenti unici al mese, presenta anche altre novità che contribuiscono ad aumentare il livello di usabilità del sito, permettendo ai suoi fruitori di vivere un’esperienza di navigazione efficace e semplice da gestire.

  • Lo stile grafico è stato completamente rinnovato: il nuovo approccio presenta al fruitore del sito unicamente gli elementi utili per le sue ricerche immobiliari, in questo modo eureKasa.it si differenzia ancor più dagli altri portali immobiliari.
  • Nuovi e maggiori i contenuti: l’introduzione della pubblicazione degli annunci gratuita per i privati permette di raccogliere ancor più inserzioni rendendo eureKasa.it il portale italiano con la maggior offerta immobiliare.

Gruppo Immobiliare.it, con questa nuova versione di eureKasa.it, porta avanti il suo processo di diversificazione dei suoi portali immobiliari (oltre ad eureKasa.it anche Immobiliare.it e NuoveCostruzioni.it).

Carlo Giordano, Amministratore Delegato del Gruppo Immobiliare.it spiega: “Da sempre mettiamo al centro delle nostre iniziative i nostri utenti. Un visitatore giovane ed abituato ad utilizzare la rete per ogni sua necessità quotidiana è sicuramente differente dall’utente che segue un percorso di ricerca per selezioni successive. Con i nostri portali puntiamo proprio a riconoscere e valorizzare le peculiarità delle differenti tipologie di utilizzatori

Per ulteriori informazioni:

Ufficio Stampa Gruppo Immobiliare.it
Cristina Fumo
02-89825209 – 02-40741305; [email protected]

LEWIS PR per Immobiliare.it
Gabriele Sciuto – Alessia Brugora
02-36531375; [email protected]

No Comments
Comunicati

Ad Immobiliare.it viene affidata la nuova sezione dedicata alla ricerca della casa su Panorama.it

  • By
  • 29 Giugno 2009

Milano – Giugno 2009. Il Gruppo Immobiliare.it annuncia l’inizio di un’ulteriore collaborazione editoriale con Mondadori: su Panorama.it, sito consultato ogni mese da oltre 1.000.000 di persone, è presente la sezione “cerca casa” sviluppata da Immobiliare.it con oltre 470.000 annunci immobiliari.

Viene così offerto a tutti gli utenti del sito Panorama.it un nuovo servizio che permetterà di ricercare la loro prossima soluzione abitativa. La nuova sezione è raggiungibile all’indirizzo immobiliare.panorama.it.

La partnership consolida la collaborazione tra i due gruppi in una nuova offerta che mette a disposizione degli utenti un mondo d’informazione completo ed uno strumento efficace per la ricerca di un bene fondamentale come la casa.

Roberto Sicardi, Direttore di Mondadori Digital Publishing, conferma il suo entusiasmo per questa nuova collaborazione: “Dopo il successo della partnership con Immobiliare.it su Donnamoderna.com siamo felici di poter estendere questo servizio anche a Panorama.it, forti dell’efficacia dimostrata sul portale femminile e certi, quindi, di poterlo consigliare ai nostri utenti”.

Carlo Giordano, Amministratore Delegato del Gruppo Immobiliare.it, riporta: “La ricerca della casa coinvolge ogni giorno 6 milioni di Italiani e interessa ciascuno di noi 4,7 volte nel corso della vita. E’ nostra missione aiutare tutte queste persone dando loro la miglior informazione ed i migliori strumenti di approfondimento. La crescente collaborazione con Mondadori è espressione della nostra comune intenzione di offrire ai nostri utenti contenuti sempre più utili e di valore.”

Per rendere ancora più completa, facile e di successo la ricerca, Immobiliare.it e Panorama.it offrono ai loro utenti un unico contenuto informativo (centinaia di migliaia di annunci, descrizioni approfondite per tutti gli immobili, innumerevoli foto e planimetrie, presenza di virtual tour e mappe integrate nelle offerte) nonché agevoli strumenti di ricerca (filtri su zone cittadine oltre che per prezzo e dimensioni, verifica presenza box o giardino). Di enorme valore, infine, è per gli utenti la possibilità di interagire in modo rapido e diretto con i proponenti degli immobili per raccogliere ulteriori informazioni e verifiche.

No Comments