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8 Marzo 2017

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La progettazione di cucine angolari e i loro vantaggi

Chi ha la fortuna di abitare in una casa dotata di una cucina ampia e spaziosa potrà letteralmente sbizzarrirsi nell’arredare questo ambiente; maggiori sono i vincoli e le complessità da affrontare per chi invece possiede una cucina di metratura non particolarmente generosa.

Cucina angolare SnaideroIn questi casi, così come quando si ha a che fare con stanze di forma non quadrata o rettangolare, si può ricorrere alle vantaggiose cucine ad angolo che permettono di sfruttare con efficienza gli spazi a disposizione.

La progettazione di cucine di questo tipo crea, in corrispondenza degli angoli, ampi spazi e volumi da utilizzare per i più diversi scopi: ad esempio sul piano di lavoro si possono collocare vasetti con spezie, ceppi porta-coltelli o magari anche un forno a microonde, mentre all’interno degli armadietti ci sarà la possibilità di “archiviare” piatti, accessori da cucina, stoviglie e vari oggetti anche di grandi dimensioni.

C’è anche chi, in corrispondenza proprio dell’angolo, per gli stessi motivi sceglie di posizionare il lavello così da poter contare su un ampio spazio di manovra e anche installare, qualora la conformazione dei mobili lo permettesse, un lavandino di dimensioni superiori rispetto a quelle che potrebbero trovare posto lungo il piano di una cucina lineare.

I mobili ad angolo possono quindi essere la soluzione migliore per allestire al meglio la propria cucina: visita il sito snaidero.it per scoprire quali modelli potrebbero fare al caso tuo!

 

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Previdenza, welfare, incompatibilità. Venerdì 10 marzo il convegno dell’Ordine dei Commercialisti

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  • 8 Marzo 2017

Un approfondimento tutto dedicato alla previdenza, al welfare e ai progetti messi in campo per aiutare le giovani generazioni di commercialisti a costruire il proprio futuro. L’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Bergamo, venerdì 10 marzo dalle ore 15 alle 19 presso l’ex Borsa Merci, Palazzo del Contratti e delle Manifestazioni di via Petrarca 10 a Bergamo, organizza il convegno «Il percorso previdenziale del dottore commercialista alla luce delle novità in tema di previdenza, welfare e incompatibilità».

Evoluzioni della normativa e degli interventi previdenziali saranno illustrate dal dott. Walter Anedda, presidente della Cassa Nazionale Previdenza Assistenza Dottori Commercialisti, dal dott. Michele Pirotta, consigliere Cassa Nazionale Previdenza Assistenza Dottori Commercialisti, dal dott. Fabio Pessina, Consigliere Cassa Nazionale Previdenza Assistenza Dottori Commercialisti, dal dott. Alessandro Mano, Dottore Commercialista delegato Cassa Ordine di Bergamo e dal dott. Riccardo Trezzi, Dottore Commercialista delegato Cassa Ordine di Bergamo.

L’argomento previdenza – spiega il dott. Riccardo Trezzi, Dottore Commercialista delegato Cassa Ordine di Bergamo – oramai coinvolge trasversalmente tutte le categorie dei lavoratori. La Cassa di Previdenza dei commercialisti è guardata come soggetto di riferimento perché è stata tra le prime, se non la prima in assoluto, ad inserire una modifica strutturale, passando dall’anno 2003 dal sistema retributivo (premiale) al contributivo (basato sui contributi versati) anticipando altri Enti previdenziali. Questo intervento, quando le altre Casse di Previdenza stavano ancora a “guardare”, ha consentito all’Ente di mettere in sicurezza i conti. Inoltre la Cassa di Previdenza dei Dottori Commercialisti vanta un’ottima gestione finanziaria del patrimonio degli iscritti ed esprime una solida sostenibilità previdenziale in un arco temporale di 50 anni ”.

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L’orologio a pendolo


Gli orologi a pendolo sono caratterizzati da una massa oscillante utilizzato per misurare il tempo. Il vantaggio del pendolo per misurare il tempo è accuratamente che è un oscillatore armonico: cicli di laminazione si verificano a intervalli di tempo uguali, dipendente solo la sua lunghezza (meno gli effetti di resistenza al movimento). Fin dalla sua invenzione nel 1656 da Christiaan Huygens fino al 1930, l’orologio a pendolo è stato il sistema di cronometraggio più accurato disponibile, quindi il suo uso è diventato generalizado.1 2 Nel corso dei secoli XVIII e XIX, orologi pendolo, onnipresente nelle case, fabbriche, uffici e stazioni ferroviarie, servito come il riferimento principale per la programmazione della vita quotidiana, i turni di lavoro, e il trasporto pubblico. La sua precisione ha permesso di adottare il ritmo della vita stessa più veloce della rivoluzione industriale.

orologi pendolo dovrebbe rimanere in una posizione fissa per funzionare correttamente; qualsiasi spostamento o accelerazione influenzano il movimento del pendolo, causando imprecisioni nel suo funzionamento, pertanto non possono essere utilizzati come orologi sportivi. Dal momento che la generalizzazione di orologi al quarzo, orologi a pendolo rimangono per lo più per il suo valore decorativo come pezzi d’antiquariato.

L’orologio a pendolo è stato inventato nel 1656 dallo scienziato olandese Christiaan Huygens, viene brevettato l’anno successivo. Huygens ha commissionato la costruzione dei suoi disegni a Salomon Coster orologiaio, ed è stato ispirato da indagini di pendoli iniziate da Galileo Galilei intorno 1602. Galileo scoprì la proprietà chiave che rende utile per la temporizzazione pendoli: isocronismo, il che significa il suo periodo di oscillazione dipende solo dalla sua longitud.3 quattro Galileo avuto l’idea del pendolo nel 1637. figlio iniziato la costruzione nel 1649, ma mai terminó.5 l’introduzione del pendolo, il primo oscillatore armonico scoperto, aumentato notevolmente la precisione degli orologi, che ha speso circa 15 minuti al giorno per circa 15 secondi al giorno, 6 promuovendo la sua rapida accettazione orologi antichi di tipo ‘foliot’ sono stati adattati per aggiungere un pendolo ai suoi meccanismi primitivi.

Questi orologi antichi adattate a causa del tipo di loro fughe, avevano pendoli oscillazioni fino a 100 ° di ampiezza. Nella sua analisi del 1673 pendoli, Horologium Oscillatorium, Huygens ha mostrato che le grandi pendolo oscilla erano imprecisi, causando irregolarità nella frequenza, e quindi nella velocità di clock. Ha concluso che solo pendoli con piccole oscillazioni di pochi gradi sono isocrono, che ha portato alla invenzione del scappamento intorno al 1670, riducendo così pendolo compreso tra 4 e 6 .7 Il crochet è diventato lo scarico standard utilizzato in orologi a pendolo. Oltre a una maggiore accuratezza, ridotto movimento pendolare richiesta dal sistema crochet costretto a prendere pendoli lunghi, hanno bisogno di meno energia e causando una minore usura in movimento. I secondi pendolo, lungo 0,994 m, in cui ogni oscillazione dura un secondo, si è diffuso in orologi di qualità. I primi orologi con le loro lunghe, scatole strette dispone intorno a questi pendoli, sono stati costruiti intorno al 1680 da William Clement, sono diventati famosi, e sono stati conosciuti come orologio longcase nonno o guardare. La maggiore precisione risultante da questi sviluppi ha portato alla comparsa della lancetta dei minuti (precedentemente molto raro), che viene aggiunto al clock volti a 1690,8

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A Moena ritorna “A tavola con la Fata delle Dolomiti”

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  • 8 Marzo 2017

Grazie ai suoi paesaggi da fiaba, Moena, località aderente al circuito Alpine Pearls, adagiata al crocevia della Val di Fiemme e della Val di Fassa, si è guadagnata il meritato titolo di Fata delle Dolomiti trentine. In questo borgo di antiche origini dove elementi ladini, italiani e tedeschi convivono in un ricco mix di tradizioni e costumi, gli ultimi mesi invernali offrono ancora l’occasione perfetta per una vacanza all’insegna dello sport e del gusto, nel rispetto della natura e dei canoni Alpine Pearls a garanzia di un soggiorno ecosostenibile e “a mobilità dolce”.
Un ottimo motivo per un soggiorno a Moena, da domenica 26 a venerdì 31 marzo, sarà costituito dalla ormai tradizionale rassegna enogastronomica “A tavola con la Fata delle Dolomiti”, giunta quest’anno alla sua ventiduesima edizione. Appuntamento attesissimo dai buongustai, che prenotano i tavoli con mesi di anticipo, la rassegna vede impegnati i migliori chef di Moena nella reinterpretazione dei sapori classici della cucina ladina e valligiana con accostamenti inediti, per la meraviglia dei palati più esigenti.
Elementi particolarmenti curati e distintivi della rassegna culinaria sono la presentazione e il servizio, nonché il prezzo promozionale per piatti di assoluta qualità, accompagnati dai migliori vini trentini e altoatesini.
L’iniziativa è organizzata dall’associazione Ristora Moena che raccoglie i ristoranti Malga Panna, Foresta, Tyrol e Fuciade. Menu e prezzi sono consultabili online. Per godersi questa festa del gusto e della cultura in tutto relax è disponibile presso gli esercizi aderenti il servizio taxi a chiamata TI PORTO IO.

Info: www.fassa.com – www.alpine-pearls.com/it
Tel.: 0462 565038 – mail: [email protected]

(Ufficio Stampa Alpine Pearls Italia: OfficineKairos.it)

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Cori e Oswiecim: sabato la cerimonia conclusiva del Patto di Gemellaggio

L’11 Marzo, dalle ore 17:00, nella Chiesa di Sant’Oliva, verrà confermato il Giuramento di Fraternità tra i due Comuni, già firmato in Polonia. A seguire il Concerto di Gemellaggio ad ingresso gratuito.

Sabato 11 Marzo, dalle ore 17:00, nella Chiesa di Sant’Oliva, si terrà la cerimonia pubblica conclusiva del Patto di Gemellaggio tra i Comuni di Cori e Oświęcim, aperta dall’esibizione degli Sbandieratori del Leone Rampante. I Sindaci Tommaso Conti e Janusz Chwierut confermeranno il Giuramento di Fraternità già sottoscritto in Polonia.

Verranno così suggellati i pluriennali rapporti di amicizia e stima reciproca tra le due comunità, impegnando le istituzioni ad incoraggiare e sostenere gli scambi socio-culturali e promozionali, ed ogni altra iniziativa guidata dagli ideali europeisti di pace, solidarietà e tolleranza e che veda protagonisti i giovani.

Le relazioni tra le due città, avviate da Pietro Vitelli, ponte tra italiani e polacchi, tra gli inspiratori del Viaggio Pontino della Memoria, sono maturate nel corso delle consiliature degli ultimi 10 anni. Visite istituzionali, Lettera di Intenti ratificata dai due Consigli Comunali e prima firma del Patto hanno preceduto questo momento.

La proiezione del video di Oshpitzin, come viene chiamato in ebraico yiddish, permetterà di conoscere meglio questo fiorente e vitale centro della Piccola Polonia, spesso noto solo col nome tedesco di Auschwitz, che peraltro oggi rappresenta soltanto la parte del paese dove è ubicato il campo di sterminio.

Saranno presenti: i costumanti del Carosello Storico dei Rioni di Cori, la Compagnia Rinascimentale Musiche e Danze Tradizionali Tres Lusores, che insieme alla Pro Loco Cori, e anche per il tramite del Latium Festival, hanno accompagnato tutto il percorso di Gemellaggio.

Oltre ad assessori e consiglieri del Comune di Cori, ci saranno, tra gli altri, una rappresentanza dell’Ambasciata della Repubblica di Polonia; una delegazione comunale di Arezzo, primo e finora unico Comune italiano gemellato con Oświęcim; il dott. Ugo Rufino, Direttore dell’Istituto di Cultura Italiana a Cracovia.

A chiudere il Concerto di Gemellaggio diretto dal M° Giovanni Monti. Il M° Carlo Vittori (piano) e il quintetto di fiati ‘Soloist Ensemble’ eseguiranno gli inni nazionali e musiche di Chopin, Verdi, Rossini e Puccini, con le voci bilingue di Rossella Cerioni (soprano), Joanna Bronikowska (mezzo soprano) e il Coro Polifonico Lumina Vocis.

Marco Castaldi

Addetto Stampa & OLMR

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NAGUAL “TAT TVAM ASI” È L’ALBUM D’ESORDIO DELLA ROCK BAND PIACENTINA USCITO IL 17 FEBBRAIO

Fortemente animato dalle influenze rock provenienti dagli anni ’70/’80/’90 questo disco, attraverso l’animato susseguirsi di tredici avvincenti tracce, esorta ad essere sempre quel che si è.

Tat Tvam Asi” è il titolo dell’album d’esordio della band piacentina, registrato, mixato e masterizzato presso Elfo Studio di Tavernago (PC), e autoprodotto da Nagual insieme ad Alberto Callegari (Elfo Studio) , Etichetta discografica OrzoRock Music. Tat Tvam Asi, è un mantra in sanscrito che si traduce in “Tu sei quello” o anche “Tu sei esattamente come sei”. Il significato di questo mantra è che il – nel suo puro stato originario e primordiale – è interamente o parzialmente identificabile con la “Realtà Ultima” che è il terreno e l’origine di tutti i fenomeni. Una definizione affascinante ma che implica l’essere allo stesso tempo diverso ed uguale a tutti gli altri, al di là di qualsiasi credo o convinzione.

Un Nagual, secondo la mitologia azteca, era uno spirito totemico ed ogni dio ed ogni essere umano ne aveva uno. Nagual è anche un termine usato nei libri di Carlos Castaneda, per descrivere una persona che è capace di guidare gli altri verso nuove aree della percezione. Il gruppo propone brani originali e cover rock anni 70/80/90, influenze principali: Led Zeppelin, Black Sabbath, Deep Purple, Whitesnake (periodo 78/93), Soundgarden, Temple of the Dog, Pearl Jam ed in genere il Rock/Blues degli anni 70 ed il Grunge degli anni 90.

Ospiti del disco: Mauro Mugiati – Tastiere, Monica Sardella (Electric Swan) – Voce su “Monolithos” e “Different Rainbows…”, Alberto Callegari – Basso su “My Own Two Demons” & Magia su “Different Rainbows”.

TRACK BY TRACK

1. Different Rainbows (strumentale) – Il disco inizia con una citazione del passato. Il brano strumentale è costruito su un arpeggio di chitarra che riporta all’ultimo pezzo dell’ultimo disco inciso nel 2005 da Luca Sabia ed Alberto Callegari con Art and Illusion (“… to the Rainbow’s End” – SEASONS – Mellow Records).

2. Words For The Wind – Il brano fa parte della storia del gruppo, essendo stato uno dei primi pezzi ad essere scritti ed è stato proposto dal vivo fin dal 2009. Musica e testi originali risalgono ad una estate passata nell’isola greca di Rodi nel lontano 2007. È uno dei brani più rappresentativi dello stile di fusione tra generi musicali che contraddistingue le composizioni della band.

3. What’s Left Behind? (The Lenin Job) – Canzone nata, come altre sul disco, da una improvvisazione in sala prove quando il gruppo aveva già iniziato le sessioni di registrazione. Fa già regolarmente parte della scaletta live del gruppo, il sottotitolo puramente casuale si trascina dalla prima registrazione in sala prove ed è stato volutamente mantenuto per affezione. Il testo e la parte cantata sono arrivati successivamente.

4. Let It Go – Il primo singolo. Brano nato quasi istantaneamente da una delle tante improvvisazioni in sala prove.

5. Dark Lunacy – Brano rappresentativo e complesso. Il testo tratta a suo modo depressione e fuga. Sicuramente una delle composizioni più sofferte, anche nella sua evoluzione.

6. Defenseless- Altro brano “storico” di Nagual, fa parte dei pezzi già da tempo proposti dal vivo. L’unica ballata del disco, possibilmente la canzone più orecchiabile. Come molti altri testi è incentrato sulle relazioni interpersonali e sentimentali.

7. Burn in Flames – Brano forte… rabbia, lotta e ribellione nel testo. Uno dei riff forse più riusciti dell’album rendono il pezzo facilmente fruibile.

8. Consequences (Tat Tvam Asi) – È il pezzo centrale del disco in tutti I sensi, dà il titolo all’album ed è sicuramente il più introspettivo e sperimentale. Nasce da una progressione percussiva ma delicata di accordi con un crescendo quasi ipnotico con contaminazioni progressive rock.

9. Dreaming Soul Mate – Il primo pezzo nato durante un sound check nella nostra Val Tidone nel novembre 2008. Il testo, scritto durante un viaggio a Mauritius poco dopo fa riferimento all’arte del sogno, al potere della donna Nagual, già tanto narrate da Carlos Castaneda nei suoi scritti sul Nagual ed il Tonal (L’Isola del Tonal, Il Secondo Anello del Potere, L’Arte di Sognare).

10. Fortune – Non esattamente una cover… bensì un pezzo nato nel lontano 1997 e scritto per il gruppo piacentino Fortune del quale facevano parte Luca Sabia e Vittorio Dodi nella loro prima forma di collaborazione artistica.

11. The Silver Surfer – Dedicato ad uno dei personaggi dei fumetti Marvel preferiti di Luca (collezionista senza speranza di albi originali), il testo racconta dell’incapacità dell’alieno di rapportarsi con I “banali e semplici” sentimenti della razza umana. Il pezzo ha inusuali influenze funky ed un finale di intrecci armonici. Pur essendo uno dei brani di più recente composizione è già diventato uno dei nostri punti di forza.

12. Monolithos (Art and Illusion cover) – Monolithos è una località dell’isola greca di Rodi ed il nome delle rovine del castello che ivi si trova… arrampicato su di una roccia spettacolare a strapiombo sul mare. Il brano è stato largamente rivisitato ed allungato con una potente parte elettrica rispetto alle sue origini prettamente acustiche. Monolithos è esaltato dalla presenza di Monica Sardella (della band piacentina Electric Swan) alla voce.

13. My Own Two Demons – Influenze blues e sonorità grunge, Alberto Callegari come ospite d’onore al Basso. Il testo parla di dissociazione, schizofrenia e la convivenza con (almeno) due demoni figurativi, due realtà separate che fanno parte del nostro essere. Una lotta interiore e la possibilità/impossibilità di conviverci.

Etichetta discografica: OrzoRock Music

BIO

Rock Band proveniente dalla provincia di Piacenza attiva dal 2006 e formata da 4 elementi attivi da decenni nel panorama rock piacentino e pavese. Propone brani originali e cover rock anni 70/80/90, influenze principali: Led Zeppelin, Black Sabbath, Deep Purple, Whitesnake (periodo 78/93), Soundgarden, Temple of the Dog, Pearl Jam ed in genere il Rock/Blues degli anni 70 ed il Grunge degli anni ‘90.

Esordio discografico nel Febbraio 2017 con l’album “Tat Tvam Asi” ed il video “Let It Go”. Formazione: Luca Sabia (Voce e Chitarra), Vittorio Dodi (Chitarra), Giulio Armanetti (Basso) e Claudio Bianchi (Batteria).

Contatti e social

Sito Web Ufficiale: www.nagual.eu

E-Mail Ufficiale: [email protected]

Facebook: www.facebook.com/nagualrockband

Twitter: www.twitter.com/NagualRockband

You Tube: www.youtube.com/user/NagualMusic

Instagram: www.instagram.com/nagualrockband

Reverb Nation: www.reverbnation.com/nagual

Sito etichetta OrzoRock Music www.orzorockmusic.it

Facebook etichetta OrzoRock Music https://www.facebook.com/orzorockmusic/?fref=ts

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Il Gal L’Altra Romagna interviene all’incontro di presentazione del bando “Strutture per servizi pubblici” della Regione Emilia Romagna

Presso il Centro culturale “Sandro Pertini” di Santa Sofia, si è tenuto l’incontro di presentazione tenuto dai referenti di Operazione della Direzione Generale Agricoltura Caccia e Pesca del bando 7.4.02 “Strutture per servizi pubblici” pubblicato dalla Regione Emilia Romagna.

Il bando consiste in interventi di recupero/ampliamento e valorizzazione di fabbricati pubblici di importanza storica e architettonica e relative aree di pertinenza da destinare a servizi pubblici o attività collettive artistiche, culturali, educative e naturalistiche.

I potenziali beneficiari degli aiuti erogati dal bando sono i Comuni singoli ed associati ed altri Enti pubblici. All’interno di tale incontro, davanti ai funzionari regionali, ai Sindaci del territorio, alle Unioni dei Comuni e agli altri enti pubblici presenti, il Direttore del Gal L’Altra Romagna Mauro Pazzaglia è intervenuto anticipando la prossima apertura dello stesso bando prevista per fine estate-inizio autunno.

Un bando dai contenuti molto simili verrà pubblicato infatti, dal Gal L’Altra Romagna, nei prossimi mesi all’interno del territorio di competenza nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020, costituito da 25 Comuni, 20 all’interno della Provincia di Forlì-Cesena e 5 della Provincia di Ravenna.

Nel mese di aprile – ha concluso il Direttore Pazzaglia – organizzeremo un incontro con tutti i Sindaci e tecnici comunali del territorio  di nostra competenza per approfondire gli aspetti tecnici e procedurali del bando di futura pubblicazione”.

                                                      L’Ufficio stampa

                                               Gal L’Altra Romagna

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L’affitto di appartamenti a Parma che soddisfa le tue esigenze di studente

Nonostante quella in cui viviamo sia un’epoca sempre più informatizzata e orientata al digitale, le esperienze fatte di persona riescono sempre a essere molto più utili e informative rispetto a quelle da remoto. Prendiamo ad esempio l’Università di Parma: oggi le immatricolazioni si fanno online, ma per scegliere la facoltà che fa al caso proprio non c’è niente di meglio che recarsi di persona a uno degli incontri di orientamento – i cosiddetti Open Day – che vengono regolarmente organizzati dall’ateneo emiliano.

Residenze del CampusIncontri analoghi vengono organizzati anche per gli studenti che si sono da poco laureati e che desiderano avere aiuto e consigli per entrare nel mondo del lavoro, come ad esempio il ciclo di appuntamenti che ha preso il via martedì 14 febbraio 2017 e si concluderà il 3 aprile 2017 (maggiori informazioni sul sito dell’Università degli Studi di Parma).

Anche da questi eventi si capisce come l’ateneo emiliano abbia a cuore i suoi studenti e il loro futuro, ed è per questo che i giovani che si iscrivono a una delle sue facoltà avranno la certezza di contare su una valida e approfondita offerta didattica. Per gli studenti fuorisede vi sono anche ottime proposte di alloggio a disposizione, come ad esempio le confortevoli Residenze del Campus che offrono appartamenti in affitto a Parma in zona Campus.

 

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