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8 Novembre 2015

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Per tutti gli Agricoltori ed Imprenditori Agricoli che hanno Acqua Salata

Quali sono le caratteristiche dell’Acqua irrigua che limitano il rendimento delle attività agricole

Se tu sei un Agricoltore o un Imprenditore agricolo, forse non sai che molto probabilmente stai perdendo anche più del 50% delle tue produzioni a causa della qualità dell’Acqua irrigua usata.

Il problema è molto diffuso ed è sottovalutato da molti Agricoltori i quali spesso non hanno informazioni corrette e non adottano accorgimenti adeguati per evitare di subire danni agricoli veramente notevoli.

Per contribuire alla limitazione del danno agricolo e dare informazioni utili ai vari Soggetti interessati, diamo di seguito l’elenco delle principali caratteristiche che determinano il rendimento delle attività agricole.

– SALINITÀ
La Salinità di un Acqua indica la quantità di sali disciolti. Essa può essere espressa come ppm di TDS oppure come Conducibilità Elettrica.

Generalmente si considera EC = TDS * 1,8

Usare un Acqua irrigua con una Salinità elevata (EC>650 µS) significa SICURAMENTE perdere una parte più o meno grande delle proprie produzioni ma se la EC è >2500 µS, si arriva a perdere anche oltre la metà di prodotto.

– SODIO
Il Sodio ha sulle piante, lo stesso effetto che ha l’Arsenico sulle persone. Il Sodio infatti è lunico elemento «fitotossico» cioè e tossico per le piante.

Un contenuto di Sodio >70 ppm e danni all’attività, via via più gravi ma se il Sodio dovesse superare la soglia di 210 ppm, sicuramente si avrebbero gravi danni a qualsiasi coltura e alla stessa struttura dei terreni.

– CLORURI
Il contenuto di Cloruri nell’Acqua irrigua dovrebbe essere

Solo nel caso in cui i Cloruri siano il solo contaminante, allora è possibile utilizzare Acqua con un tenori in Cloruri massimo di 2500 ppm
solo su certe colture ed a condizione di accettare danni anche severi.

– BORO
Analogo discorso vale per il Boro il quale non è dannoso se <0,5 ppm ed è tollerato fino a 2 ppm a costo di danni via via crescenti. Superati i 2 ppm rende l’Acqua inutilizzabile per l’irrigazione. Solo nel caso in cui esso sia il solo contaminante presente, l’Acqua potrà essere utilizzata fino ad un livello di Boro di 4 ppm su alcune piante specifiche.

– pH
Il pH è un indice dell’acidità dell’Acqua (o al contrario, dell’Alcalinità). Esso è un parametro estremamente determinante ai fini del corretto sviluppo delle pinatagioni di qualsiasi tipo ed un suo valore troppo elevato può comportare il blocco della crescita delle piante irrigate con tale Acqua.

Il valore per una corretta irrigazione si colloca generalmente al disotto del valore di neutralità (= 7,0) e quindi, il valore ideale di pH per ogni tipo di coltura, tranne casi particolari qui non contemplati, è 6-6,5. Il valore massimo di pH a cui un Acqua si può considerare ancora idonea per l’irrigazione è 8,5. Oltre tale valore si avrà sviluppo delle piante praticamente uguale a zero.

– SAR
Il SAR è un rapporto dell’assorbimento del Sodio rispetto a quello della somma del Calcio e del Magnesio. Esso quindi è un indice adimensionale e classifica, meglio di tanti altri parametri, la qualità agronomica di un Acqua.

Il suo valore ottimale è <6,0. Fino a 9,0 è tollerato in cambio di danni alle colture ed alla paroduzione sempre maggiori, oltre il valore di 9,0 l’Acqua è da ritenere dannosa per l’agricoltura. – ALTRI PARAMETRI Ai parametri già detti, è possibile aggiungerne ancora qualche altro come il tenore di Ferro e Manganese, il tenore di Arsenico e la Torbidità. Si tratta di contaminazioni che se sono presenti a livelli più alti di quanto consentito, rendono qualsiasi Acqua non idonea all’irrigazione ed in alcuni casi, anche dannosa per le piantagioni. Una casistica dettagliata del contenuto ammissibile dei principali parametri nelle Acque di irrigazione, la trovi nelle tabelle pubblicate al seguente link: http://www.europure.it/it/dix.php – COME RISOLVERE Capire cosa fare in questi casi è relativamente semplice oltre che apparentemente scontato. Se sei un Agricoltore o un Imprenditore Agricolo e per irrigare hai disponibile un Acqua che ha uno o più parametri troppo elevati, hai ben poche scelte: o ti accontenti dei risultati che ottieni e continui ad usare l’Acqua così com’è, oppure decidi di MIGLIORARE il rendimento della tua attività e questo lo puoi ottenere solo MIGLIORANDO la qualità dell’Acqua. ATTENZIONE: per MIGLIORARE la qualità di un Acqua irrigua occorre sempre TOGLIERE qualcosa tranne che per la correzione del pH. Per questa infatti, non occorre TOGLIERE ma AGGIUNGERE qualcosa all’Acqua. Il MIGLIORAMENTO di una risorsa idrica è possibile solo tramite l’uso di adeguate tecniche di trattamento, opportunamente scelte, dimensionate ed utilizzate. In quest’ottica è possibile elencare quali sono le tecniche efficaci per la soluzione dei principali problemi sopra elencati. –SALINITÀ: per EC > 650 < 3000 μS = colonna per la rim. d. Sodio per EC > 3000 μS = dissalatore agricolo

–SODIO: per Na > 70 < 650 ppm = colonna per la rim. del Sodio per Na > 650 ppm = dissalatore agricolo

–CLORURI: per Cl > 350 ppm = dissalatore agricolo

–BORO: per B > 1 ppm = dissalatore agricolo

–pH: per pH > 7,5 = sistema per la correzione automatica del pH

–SAR: per SAR > 6 < 9 = colonna per la rimozione del Sodio per SAR > 9 = dissalatore agricolo

– COME RISOLVERE RISPARMIANDO
Parlare di trattamento Acque è un esercizio in cui spesso si cimentano molti più incompetenti che non Tecnici che conoscono veramente ciò che dicono. È abbastanza comune infatti, che si parli di più di trattamento Acque quanto meno si conosce dell’argomento.

Va da se che questo ingenera nel potenziale cliente un preminente senso di sfiducia nel settore e negli uomini che lo rappresentano. Ecco allora che se in genere non ci si fida del settore, difficilmente si troverà chi riterrà ragionevole il prezzo di tali tecnologie, per quanto possa essere «stracciato» tale prezzo.

Il cliente potenziale pertanto, pur avendo un effettivo bisogno di tali tecnologie, preferisce non acquistarne perchè teme sempre di pagare un prezzo eccessivamente elevato. Quasi mai infatti, si tiene conto del fatto che trattandosi di presìdi tecnologici avanzati, il loro prezzo è quasi sempre relativamente elevato. Si aggiungano a questo, i dubbi in merito alla effettiva funzionalità dei sistemi da acquistare e si capisce perchè la stragrande maggioranza degli Agricoltori che ne hanno bisogno, non acquistano i dispositivi per migliorare le loro Acque.

Ma adesso, se hai necessità di migliorare un Acqua per irrigare puoi risparmiare anche più della metà di quello che spenderesti normalmente.

Grazie a questo nuovo Progetto, chiunque oggi può acquistare SOLO il materiale tecnologico indispensabile per realizzare in economia i sistemi e gli impianti per le Acque agricole più efficienti come:

–Dissalatori Agricoli
–Colonne per la rimozione del Sodio, del Ferro, dell’Arsenico
–Filtri e addolcitori
–Sistemi automatici per la correzione del pH

Isriviti al Sito dell’Acqua: www.europure.it riceverai gratis aggiornamenti, notizie e novità riguardanti la qualità delle Acque irrigue.

Se sei un Agricoltore o un Imprenditore agricolo, approftta dell’occasione, potrai accedere GRATIS ad interessanti risorse che ti saranno di grande aiuto.

Ti ringrazio per l’attenzione e ti aspetto sul Sito dell’Acqua.

P. ch. Giuseppe Ingiaimo
Resp. Tecnico EUROPURE
email: [email protected]
Cell: +39 3384640961

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PERRIER PRESENTA A MILANO LA SUA LIMITED EDITION 2015.

Saranno i locali dell’hclub>diana dell’Hotel Sheraton Diana Majestic (Viale Piave 42, Milano) a presentare al pubblico meneghino la Limited Edition 2015 di Perrier. L’Hotel Sheraton Diana Majestic è punto d’incontro ormai classico per tutti coloro che amano la moda e il design; il suo hclub>diana è un vero e proprio luogo di culto per prime colazioni, brunch, pasti leggeri e aperitivi sfiziosi e innovativi.

 

L’evento Perrier Limited Edition 2015 avrà luogo giovedì 19 novembre, a partire dalle ore 18.30, con un programma di mixologia e DJ set.

 

Anche quest’anno, come già avvenuto nel 2014, la Limited Edition Perrier è firmata da un grande Street Artist internazionale. A conferma dell’ormai consolidato legame fra la regina delle acque minerali frizzanti e il mondo dell’arte contemporanea.

 

Perrier è la marca leader mondiale nel mercato delle acque minerali frizzanti. Distribuita capillarmente in tutti i continenti, vende ogni anno circa un miliardo di bottiglie in oltre 140 Paesi. La sua elegante e originale bottiglia verde è ormai un’icona internazionale, riconosciuta da tutti a colpo d’occhio. Frizzante come nessun’altra, Perrier è un’acqua minerale naturale: purissima, contiene solo sali minerali (460 mg/L) e gas della sorgente (7 gr/L). Povera di sodio, è estremamente dissetante e indicata per favorire la digestione. Da sempre il nome di Perrier è legato ai luoghi più glamour ed esclusivi: protagonista di uno stile di vita chic e anticonvenzionale, è una bevanda unica, conosciuta e apprezzata nei locali di tutto il mondo. Moderna ed edonista, Perrier è il premium drink frizzante e naturale per tutti coloro che ricercano il massimo della freschezza; rappresenta inoltre un’alternativa all’alcool elegante e salutare, poiché non contiene zucchero, caffeina e calorie. Consumata nei bar, nei locali, all’aperto d’estate, in viaggio, alle feste, con gli amici, come aperitivo o a tavola, Perrier valorizza i cibi con la sua intensa effervescenza, da sola o come ingrediente di mille cocktail e long drink.

 

Perrier è distribuita in esclusiva per l’Italia dalla Fratelli Rinaldi Importatori di Bologna (tel. 051 4217811, fax 051 242328, e-mail [email protected], www.rinaldi.biz).

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Laser frazionato: che cos’è e come funziona

Il laser frazionato è uno strumento altamente tecnologico, che viene impiegato sia in dermatologia che in medicina estetica per correggere inestetismi come rughe, esiti di acne, macchie cutanee, pori dilatati, cicatrici, smagliature, cheratosi seborroica, rilassamento cutaneo. Ne esistono di tipi di diversi che funzionano su diversi principi.
Il tipo denominato Fraxel non è ablativo e molto meno invasivo, si basa sull’emissione di tante piccole colonne di calore che, penetrando in profondità all’interno del derma, eliminando le vecchie cellule inducendo la rigenerazione di quelle nuove. Questo tipo di laser frazionato Fraxel agisce solamente su di una piccola parte della superficie trattata e non su tutta la zona. Inoltre il suo effetto è limitato allo strato più profondo del derma e non riguarda la parte superficiale della pelle. A differenza degli altri laser frazionati, non provoca la formazione di piccolissime lesioni esterne che impongono tempi brevi di convalescenza. Con la tecnica del laser frazionato Fraxel, si è riuscito a coniugare l’efficacia con la totale assenza di effetti collaterali e, cosa non trascurabile, si sono ridotte il numero delle sedute ; in genere, per ottenere il massimo del risultato, sono sufficienti 3-5 sedute distanziate di circa 20 giorni una dall’altra. Con questo trattamento le imperfezioni cutanee e la pelle invecchiata vengono eliminate, le vecchie cellule infatti vengono sostituite da quelle nuove e la pelle appare più turgida e ringiovanita. Le macchie scompaiono e le rughe si presentano più distese. I risultati sono visibili dopo circa tre settimane e risultano abbastanza duraturi nel tempo, anche se ovviamente, nel lungo periodo l’invecchiamento cutaneo riproporrà alcune problematiche.

Il laser frazionato CO2 invece è ablativo. Lavora più in superficie innescando la cosidetta vaporizzazione delle cellule (scoppio delle cellule per repentino innalzamento della temperatura). Si producono così tanti micro forellini che inducono una retrazione delle fibre di collagene, sostanza responsabile del turgore della nostra pelle, con conseguente tensione della zona trattata. Il laser frazionato CO2, è guidato da un computer che riesce ad eseguire un diverso numero di forellini a secondo dell’inestetismo da correggere. Anche in questo caso, nei giorni seguenti al trattamento, si innescherà un processo di autoguarigione con conseguente produzione di nuovo collagene. Il risultato sarà un notevole turgore della pelle trattata, una grana levigata, la distensione delle rughe, un aspetto più fresco e giovane. Entrambi i sistemi sono sicuri ed affidabili a patto che ci si rivolga a validi professionisti del settore che operino in strutture altamente qualificate.

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14/15 novembre 2015 – Seminario sulla bioenergetica

Grazie alle numerose persone che ieri (6 novembre) hanno partecipato alla serata di presentazione del CICLO DI SEMINARI DI BIOENERGETICA organizzati dalla nostra associazione.

Dopo aver ascoltato i suggerimenti degli intervenuti e valutato le esigenze di numerose persone intervenute, considerato che il seminario può essere svolto con una partecipazione massima di 15 persone, abbiamo deciso, di concerto con Angelo Mammetti, che terrà i seminari di accorpare gli argomenti che dovrebbero essere trattati separatamente in tre incontri, in un unico week-end con questa scaletta indicativa:

Sabato (dalle ore 10,00 alle 18,00): IO SONO VIVO – “Fisiologia della Respirazione e Fisiologia del Contatto alla Terra”
Domenica (dalle 10,00 alle 13,00): 
SORELLA RABBIA – “Fisiologia della Rabbia, Aggressività e Assertività. Muoversi VERSO la Vita”
Domenica (dalle 14,00 alle 18,00): 
LIBERTÀ E/È ESPRESSIONE DI SÉ – “Fisiologia delle Emozioni e Sentire il Pensiero nel Corpo”

Questo consentirà a tutti i partecipanti di acquisire in un solo appuntamento tutte le nozioni di base del percorso proposto.

Le date dei seminari sono rimaste invariate.
Il primo incontro sarà il 14/15 novembre 2015 e verrà replicato il 5/6 dicembre 2015 e il 9/10 gennaio 2016 con le medesime modalità.

La quota di partecipazione resta di euro 125,00= (inclusa la tessera associativa che avrà valore anche per tutto l’anno 2016)
Invariata anche la sede del seminario: Bergamo, via per Orio al Serio n. 18 presso la sede dell’associazione ASD Rasayana Ayurveda Bergamo.

ISCRIZIONE
Puoi inviare una mail a [email protected] indicando i tuoi dati anagrafici completi oppure compilando il seguente FORM

 

Di seguito tutte le informazioni sul seminario e sul relatore.


 

A.S.D. RASAYANA – AYURVEDA BERGAMO
PRESENTA
CICLO DI SEMINARI DI BIOENERGETICA CON ANGELO MAMMETTI

IO SONO VIVO
“Fisiologia della Respirazione e Fisiologia del Contatto alla Terra”

Scoprire come funziona Naturalmente la respirazione e come questa è legata indissolubilmente alla postura e alla propria percezione della Realtà. Incontrare le azioni inconsce che le impediscono, farle diventare consce e “smettere” di agirle.

SORELLA RABBIA
“Fisiologia della Rabbia, Aggressività e Assertività. Muoversi VERSO la Vita”

Scoprire dove la Rabbia è bloccata e perché. Conoscerla e Integrarla come elemento Naturale di Protezione sostitutiva della Corazza/Armatura. Integrazione dell’aggressività come azione guida dell’essere vivente senza l’accezione violenta del termine. Aggressività Sessuale e l’ “Amare” come senso biologico del Piacere di Vivere.

LIBERTÀ E/È ESPRESSIONE DI SÉ
“Fisiologia delle Emozioni e Sentire il Pensiero nel Corpo”

Riconoscere dove, come e quando nel Corpo le emozioni condizionano il Corpo.
Modificando l’azione muscolare si modifica l’emozione e quindi il Pensiero. Creare la Realtà Propria generando le Emozioni che si desidera provare in quella Realtà.

2004b6bCon ANGELO MAMMETTI (www.angelomammetti.it)
Per informazioni e iscrizioni: [email protected] oppure +347.71.77.971
La quota di partecipazione è di euro 125,00= per ogni week-end.
Nella quota è inclusa la tessera associativa obbligatoria per partecipare ai seminari.
I seminari si terranno presso la sede dell’associazione in BERGAMO via per Orio al Serio n. 18

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Sei uno di quelli che crede che gli altri siano un ostacolo o un sostegno? Secondo te, è a causa della congiuntura economica, o per le politiche sbagliate, che vivi ciò che ti capita? Sai già tutto ciò che c’è da sapere e ti basta solo metterlo in pratica?

Allora lascia stare e non occuparti di questa possibilità.

Se sei un falegname, un fruttivendolo, o se sei un imprenditore edile, un disoccupato o un precario, se sei una casalinga, un’infermiera o una manager… anche tu: lascia perdere.

Io mi rivolgo a quelli che non sono quello che fanno, ma che fanno qualcosa con quello che sono. Quelli che si identificano in “cosa” fanno e non vogliono ammettere che l’identificarsi dipende da “come” fanno quello che fanno, non sono parte del mio progetto.

Ed ora è a quei pochi che mi rivolgo: lo sapete che quel “come” è profondamente CONDIZIONATO?

Quello che sto cercando di comunicare è che per quanti corsi di “respirazione” facciate, per quante ore andiate in palestra, per quanti massaggi riceviate e per quante diete vi imponiate, se non comprendete che il Corpo È la Mente, potrete cercare di far star bene il Corpo quanto vi pare, ma tornerete sempre a reinstaurare la sua struttura abituale perché non avrete cambiato la corrispondente struttura mentale.

Mi rivolgo a te, ora, che sei arrivato fino a questo punto: per quanto ti colpevolizzi, o ti imbarazzi, o colpevolizzi gli altri, per quanto cerchi risposte spirituali o filosofiche o psicologiche pur di riuscire a vivere serenamente la tua vita emotiva, se non comprendi che la tua Mente È il tuo Corpo, potrai raggiungere brevi attimi di felicità, di consapevolezza e di serenità, ma poi tutto torna come prima perché il tuo Corpo ti riporta immediatamente dove è abituato a stare da quando lo conosci.

Tutti respiriamo, e tutti camminiamo, stiamo seduti, distesi e muoviamo le braccia.

Tutti noi parliamo e guardiamo.

Questo succede perché siamo fatti allo stesso modo e, biologicamente, le nostre funzioni sono uguali in ognuno dei singoli esemplari della specie Essere Umano. Ognuno di noi, però, ha adattato l’espletamento di queste funzioni alle SUE ESPERIENZE e quindi ha inconsciamente trasformato le stesse funzioni impedendone l’esecuzione “naturale”.

Come? Instaurando delle contrazioni muscolari e cronicizzandole allo scopo di difendere un “PUNTO DEBOLE”: un’armatura !

Come chiunque che indossi un’armatura per difendersi e proteggersi da colpi e lesioni, è, al tempo stesso, da essa IMPEDITO nei movimenti spontanei e nel piacere del contatto tenero, per danzare o far l’amore, l’individuo in questione DEVE togliersi quell’armatura.

Ma mettiamo che non sia consapevole di averne addosso una: cercherà di fare tutto ciò che vuole, ma sarà condizionato non poco dall’ingombro e crederà che tutte le sue relazioni con l’esterno debbano necessariamente avere le caratteristiche imposte dalle possibilità che gli offre la struttura dell’armatura.

Nel tentativo di abbracciare qualcuno si stupirà che l’altro fugga dall’abbraccio e si sentirà indegno o, all’opposto, considererà l’altro negativamente.

Questa è quella che viene definita “corazza caratteriale”.

Creata per proteggersi, nell’impedire che l’esterno arrivi all’interno impedisce soprattutto l’azione opposta: che l’interno si manifesti all’esterno.

Il PROBLEMA è che CREDIAMO di non poterci mai più LIBERARE da questa CORAZZA.

Ma non è vero!

Anche io avevo quell’armatura e non lo sapevo.

E penso che neanche tu sappia di avere la tua ARMATURA.

Questo è il mio lavoro: portarti ad essere consapevole di quello che fai perché tu possa smettere di farlo.

Questo è quello che sperimenteremo in CONSAPEVOL­MENTE/CORPO: agiremo sul corpo e osserveremo come agendo su quell’armatura cambia anche il modo di pensare e di agire. Perché cambiano le idee che hai sulla realtà.

Nel tuo corpo si legge chiaramente a che regole mentali sei sottoposto, quelle che ti obbligano a ripetere gli stessi schemi, proprio quelli dai quali vorresti liberarti.

Lasciarsi guidare nel presente da ciò che ci aspetta nel futuro significa lasciar andare gli ostacoli che vengono dal passato. Questi ostacoli, proprio perché in opposizione all’armonica sintonia con “chi si è”, generano delle contrazioni muscolari croniche, attitudini muscolari a portare pesi, evitare situazioni, staccarsi da certe realtà, ritirarsi dal piacere, sottostare agli eventi. Situazioni in cui è definita un’azione e ogni azione noi la “facciamo” col corpo.

Riconoscere quell’azione e dismetterla è ciò a cui servo io. Io posso farti toccare con tutto il corpo quello che è in tuo potere fare per togliere dalla visione del futuro i blocchi del passato.

Sia chiaro, però, che la visione del TUO futuro è la TUA, non mia, e si manifesterà solo se sei tua a permetterle di manifestarsi, altrimenti sei costretto ad abdicare il tuo futuro a qualcun altro, in genere il primo che ti promette vie “facili”.

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Servizi di traduzione a Roma: quali sono i più richiesti?

Spesso si parla con grande superficialità del mestiere di traduttore, senza sapere che il mondo delle traduzioni è molto più vasto e complesso di quanto siamo abituati a pensare. E – come per molti altri tipi di servizi all’utenza – anche questo evidenzia delle diversità profonde e importanti, che variano in base al contesto geografico e urbano in cui ci si trova. In alcune città, ad esempio, esistono molte aziende specializzate nella traduzione di tante lingue diverse e competenti anche in ambiti molto differenti tra loro, come quello economico, giuridico, commerciale, ecc. Nei piccoli comuni, invece, è meno facile trovare agenzie specializzate ed è pertanto più frequente rivolgersi a traduttori non troppo esperti che operano sul territorio come free lance e in grado di tradurre soltanto documenti e testi poco impegnativi.
Inoltre, alcune tipologie di servizi sono richiesti più spesso in alcuni comuni e men in altri. Vediamo allora nel dettaglio quali sono le tipologie di servizio più richieste – nell’ambito delle traduzioni professionali a Roma.

1) In prima battuta troviamo le traduzioni dei certificati di nascita, documento fondamentale che attesta ufficialmente la nascita di una persona. Nel documento sono riportati il nome ed il cognome della persona, la data e il comune di nascita.

2) Al secondo gradino della classifica dei servizi più richiesti c’è la traduzione dell’attestato di iscrizione alla Camera di Commercio, documento importantissimo per gli imprenditori che vogliono espandere la loro attività o lavorare all’estero. Questo documento, che deve essere accettato e condiviso dalle autorità straniere per poter essere riconosciuto ufficialmente e ritenuto valido anche da aziende internazionali, deve essere tradotto con giuramento e poi legalizzato presso la Prefettura del Paese in cui si vuole fare business.

3) Al terzo gradino, tra i servizi di traduzioni più richiesti nella città di Roma, ci sono – come intuibile – le traduzioni dei permessi di soggiorno. Gli stranieri immigrati in Italia – che normalmente hanno come destinazione finale una delle principali città, come Roma, Milano o Torino – devono necessariamente tradurre i loro documenti per poter ufficializzare (e soprattutto legalizzare) la loro permanenza nel nostro Paese. L’istanza di legalizzazione del permesso di soggiorno può essere inviata al consolato del Paese di provenienza dell’immigrato, ma prima è necessario far tradurre il documento.

4) Infine, troviamo la traduzione e la legalizzazione (la traduzione sotto giuramento e il riconoscimento del documento dalle autorità competenti) di atti e bilanci di aziende, come ad esempio  l’International Accounting Standards ed International Financial Reporting Standards, una lista di parametri condivisa a livello internazionale.

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KAIZEN: LA FILOSOFIA DEI PICCOLI PASSI

Vi Presento il Metodo #Kaizen

Questa strategia di cambiamento alternativa si chiama «Kaizen» ed è illustrata da un detto tanto noto quanto efficace:

«Un viaggio lungo mille miglia inizia
con un piccolo passo.»

Lao-tze

La Storia del metodo Kaizen

Nonostante il nome giapponese, Kaizen (che significa «cambiare per il meglio»), questo metodo mosse i primi passi negli Stati Uniti, quando fu applicato sistematicamente durante il periodo della Grande Depressione.
Nel 1940, quando la Francia fu invasa dalla Germania nazista, i leader statunitensi si resero conto non solo che gli Alleati avevano urgentemente bisogno di armamenti, ma anche che sarebbe stato necessario inviare in Europa truppe americane con tanto di armi, carri armati e rifornimenti.
Di conseguenza, i fabbricanti avrebbero dovuto aumentare rapidamente la quantità e la qualità della produzione bellica.
L’impresa era resa ancora più ardua dalla perdita di numerosi dirigenti e responsabili qualificati, chiamati alle armi da un esercito a sua volta impegnato a prepararsi all’entrata in guerra.

Training Within Industries

Per risolvere i problemi della mancanza di tempo e di personale, il governo statunitense organizzò alcuni corsi di management, battezzati Training Within Industries (TWI; «formazione all’interno delle aziende»), e li propose a imprese e società di tutto il paese.
Uno di quei corsi era l’embrione di quello che, in un altro momento storico e in un altro luogo, sarebbe divenuto noto come «metodo Kaizen».
Invece di pretendere cambiamenti radicali e sempre più innovativi per ottenere i risultati richiesti, il programma TWI incoraggiava i manager a puntare verso «miglioramenti continui», a cercare le centinaia di piccole cose che si potevano perfezionare.
Il momento non era certo adatto per ristrutturare completamente interi settori o progettare l’installazione di nuovi macchinari e attrezzature, ma bisognava concentrarsi sul miglioramento delle mansioni esistenti con le attrezzature esistenti.

William Edward Deming

All’epoca, uno dei sostenitori più accesi della filosofia del miglioramento continuo era William Edwards Deming (1900-93), un esperto di statistica che, lavorando sui gruppi di controllo qualità, aiutò i fabbricanti americani a far fronte all’emergenza bellica.
Deming consigliò ai manager di coinvolgere ogni singolo dipendente nel processo di miglioramento, dato che l’urgenza aveva trasformato l’elitarismo e lo snobismo in lussi che non ci si poteva più permettere. Tutti, dall’ultimo arrivato e dall’addetto alle mansioni più umili fino ai grandi capi, dovevano contribuire ad aumentare il livello qualitativo dei prodotti e l’efficienza del processo produttivo.
Nelle fabbriche vennero collocate delle «cassette dei suggerimenti», nelle quali anche gli operai delle catene di montaggio potevano inserire i loro consigli.
I dirigenti, dal canto loro, avevano il dovere di prendere in considerazione qualsiasi commento con la massima serietà.
Inizialmente, tale filosofia dovette apparire assolutamente fuori luogo date le circostanze, e invece tutti quei piccoli passi si sommarono producendo un incremento straordinario della capacità produttiva americana.
Il livello qualitativo degli equipaggiamenti bellici americani e la velocità della loro fabbricazione furono due dei fattori determinanti per la vittoria degli Alleati.

Quando si migliora un po’ ogni giorno, alla fine si raggiungono grandi risultati.

Quando si aumenta l’allenamento giorno dopo giorno, si ottiene un netto miglioramento della forma fisica.
Non sarà domani, né dopodomani, ma poi i progressi saranno notevoli.
È inutile puntare a grandi risultati in tempi brevi, conviene invece cercare di migliorare un po’, un giorno dopo l’altro.
È l’unico modo per ottenere risultati duraturi.
John Wooden, uno dei più grandi allenatori della storia
della pallacanestro nelle università americane

La Filosofia dei Piccoli Passi

La filosofia dei piccoli passi volti al miglioramento generale fu introdotta in Giappone dopo la guerra, nel momento in cui le forze di occupazione del generale Douglas MacArthur dovevano procedere alla ricostruzione del paese devastato.
Pensando ai grandi colossi societari e industriali giapponesi di fine Novecento, si fa fatica a credere che, nel dopoguerra, molte imprese fossero mal gestite da manager impreparati e da personale demotivato. Il generale MacArthur capì che occorreva migliorare l’efficienza giapponese e gli standard aziendali.
Gli americani avevano tutto l’interesse che l’economia giapponese prosperasse, perché un tessuto sociale solido avrebbe contrastato le eventuali minacce da parte della Corea del Nord e avrebbe rifornito costantemente le truppe.
Così, il generale fece arrivare gli esperti di TWI del governo statunitense, compresi quelli che sottolineavano l’importanza dei piccoli passi quotidiani diretti al cambiamento.
Mentre MacArthur si dedicava ai piccoli miglioramenti graduali, l’aviazione americana organizzò un corso di management e supervisione per le aziende giapponesi nei pressi di una propria base locale.

La Svolta del Giappone

Al Management Training Program (MTP; «programma di formazione del management»), i cui princìpi erano praticamente identici a quelli messi a punto da Deming e colleghi all’inizio della guerra, parteciparono migliaia di manager giapponesi, i quali si rivelarono estremamente ricettivi.
Gli impianti di produzione erano andati distrutti, il paese era privo delle risorse necessarie per riorganizzarsi e gli industriali sapevano benissimo che il Giappone era stato sconfitto a causa della superiorità tecnologica e di mezzi degli Stati Uniti.
Di conseguenza, erano molto interessati agli insegnamenti americani sulla qualità della produzione industriale. Vedere i dipendenti come fonti di creatività e miglioramento e imparare a prendere in seria considerazione le idee dei collaboratori erano concetti nuovi (come lo erano stati per gli americani), ma chi aveva seguito il corso decise di provare ad applicarli. Imprenditori, manager e dirigenti si misero al lavoro nel settore civile, dove predicarono con entusiasmo il vangelo dei piccoli passi.
Negli Stati Uniti, intanto, una volta rientrate le truppe e ripresa la normale produzione, le strategie di Deming per il miglioramento dei processi manifatturieri furono accantonate.
In Giappone, invece, le sue linee guida erano diventate parte integrante della cultura aziendale.

Il Ritorno di Deming

A fine anni Cinquanta, l’Associazione giapponese degli scienziati e degli ingegneri chiese a Deming, il sostenitore del controllo qualità in tempo di guerra, ulteriori consigli per migliorare l’efficienza economica e la produzione del paese.
Come ben sappiamo, le imprese giapponesi, ricostruitesi con la filosofia dei piccoli passi, ben presto raggiunsero livelli di produttività senza precedenti.
Il metodo ebbe un tale successo che i giapponesi gli diedero un loro nome: Kaizen.
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PRN: Il Premio tedesco per l’ambiente è un appello per la protezione del mondo

Il Premio tedesco per l’ambiente è un appello per la protezione del mondo

 
[2015-11-08]
 

ESSEN, Germania, November 8, 2015 /PRNewswire/ —

Premiando il lavoro dei ricercatori Latif e Rockström, la DBU chiede un impegno perentorio alla Conferenza delle Nazioni Unite sul Clima – Il presidente della Germania consegna i premi – Premio onorario a Succow

Si è conclusa la 23esima cerimonia del Premio tedesco per l’ambiente assegnato dalla Deutsche Bundestiftung Umwelt (DBU). Il professor Mojib Latif, 61 anni, climatologo e oceanografo del Centro GEOMAR di Kiel, e il professor Johan Rockström, 49 anni, scienziato dell’Università di Stoccolma impegnato nel campo della sostenibilità a livello globale, hanno ricevuto oggi ad Essen quello che è considerato il più prestigioso premio europeo indipendente per l’ambiente dalle mani del Presidente tedesco Joachim Gauck e di Rita Schwarzelühr-Sutter, presidentessa del consiglio di amministrazione della DBU e Sottosegretario di Stato parlamentare presso il BMUB, il Ministero Federale dell’Ambiente, della Tutela della Natura, dell’Edilizia e della Sicurezza Nucleare. Assegnando il premio a due esperti climatologi di fama mondiale a poca distanza dall’inizio della Conferenza delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici alla fine di novembre, la DBU ha voluto lanciare un appello alla comunità internazionale affinché si impegni fermamente per proteggere il futuro del pianeta Terra. Latif e Rockström hanno ricevuto ciascuno una somma pari a 245.000 euro. L’eminente professor Michael Succow (78 anni) dell’Università di Greifswald, in virtù del suo duraturo impegno a tutela della natura, è stato insignito del Premio onorario alla carriera del valore di 10.000 euro, assegnato solo altre quattro volte dalla DBU assieme al premio principale.

Maggiori informazioni, immagini e i singoli encomi dei vincitori sono disponibili gratuitamente sul sito web http://www.dbu.de.

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